Roberta con il viaggio ha affrontato la sua grande paura della solitudine

Francesca Di Pietro Pubblicato il

Mi chiamo Roberta Lugli, amo l’avventura e scoprire sempre nuovi posti! Da qualche anno sono stata affascinata dal pensiero positivo e dalle capacità della nostra mente, così ho deciso di sfidare me stessa mettendomi alla prova ed affrontando anche un viaggio in solitaria! 

1. Cosa ha significato viaggiare da sola per te la prima volta?

Il mio primissimo viaggio da sola è stata una rivincita, una rivincita per me stessa ed un po’ anche sugli altri. Era un viaggio che non avrei dovuto fare in solitaria, ma sono stata abbandonata con delle scuse e così mi sono detta: ” Cosa vuoi fare? Vuoi continuare ad essere delusa e che gli altri prendano le decisioni al posto tuo? Oppure vuoi reagire alla paura e tirare fuori un po’ di coraggio?” E così è stato, avevo moltissima paura, ma questa volta in me c’era qualcosa che mi diceva che dovevo farlo, dovevo partire, non sono stata via molti giorni, e non dovevo nemmeno andare molto lontano, ma non era il fatto lontanaza a farmi paura..
Questo viaggio per me ha significato anche il mio potercela fare da sola, il sapermela cavare in una situazione di non comfort zone.

2. Che paure avevi e come si sono rivelate?

Le mie paure erano davvero tante, forse anche troppe, inizialmente avevo paura per me stessa, perchè quando mi capitava di essere da sola, non per veri e propri viaggi ma anche giornate, mentre ero alla scoperta di nuove città, mi capitavano sempre cose brutte, dall’essere seguita, ad incontrare gente poco raccomandabile sui treni, ecc.. ecco perchè sono sempre stata titubante ad affrontare un viaggio in solitaria, in più avevo paura della solitudine, dato che mi sento spesso sola, ho poche amicizie e tutti sono sposati o fidanzati, quindi con una figuara che è perennemente presente nella loro vita, io invece stavo vivendo un brutto momento, ero stata lasciata e mi stavo iniziando a riprendere dopo mesi e mesi di angoscia.
Avevo tantissima paura della solitudine e che mi potesse succedere qualcosa per gli avvenimenti passati, però in passato avevo anch’io una figuara a cui poter mandare messaggi, invece adesso no, non avrei potuto mandare nessun messagio a nessuno, si agli amici, ma a volte non riescono ad essere presenti come vorresti.
Le paure si devono superare solo con la forza che c’è in noi. Io sono riuscita a superarle grazie al pensiero positivo, l’ho messo alla prova, l’ho portato con me in viaggio, e da lì ho capito quanto fosse importante anche nella vita di tutti i giorni, ed ho anche capito che la paura si può affrontare e sconfiggere! Non è facile come, non aver più paura di un ragno, ad esempio, perchè un ragno lo vedi e sai com’è fatto ed anche come debellarlo, la paura che viene in un viaggio in solitaria è ben diversa, non la si può ne vedere ne toccare, è più profonda viene da dentro di noi, ma una volta che si riesce a decifrare cos’è che ci fa davvero paura, che sia la solitudine, che sia la paura che succeda qualcosa, o altro allora sarà già un passo avanti per poterla sconfiggere! Io ho dovuto capire bene se avessi altre paure, la paura della solitudine, del sentirmi abbandonata da tutto e tutti, quando guardi magari il cellulare e nessun amico ti ha cercato e ti ha mandato nemmeno un messaggino, ti viene un po’ da pensare, che forse non conti poi così tanto per gli altri, devo ammettere che io l’ho pensato, poi mi sono detta: ” non è vero, che non conto nulla per nessuno..forse adesso sono impegnati..” ho voluto infondermi un po’ di fiducia, ed infatti il giorno dopo è arrivato un messaggino. Le mie paure le ho superate un po’ lentamente, quando mi sentivo un po’ più agitata dicevo a me stessa: ” stai tranuilla, va tutto bene!”

3. In che modo questa esperienza ti ha arricchito?

Questa esperienza mi ha arricchito perchè ho capito come guardarmi dentro, ho capito di non essere più così tanto spaventata dalla solitudine, ho capito che non sono tutti cattivi quelli che incontri, ma soprattutto ho capito come usare il pensiero positivo in modo da farmi raggiungere un senso di pace, ho capito come combattere la paura senza doverla reprime. Ho capito che la paura serve per metterci in guardia e non per bloccarci! E quel NO è stata per me un’oportunità di crescere e di mettermi in carreggiata, è stata una sfida per affrontare ciò che mi faceva paura.
Io faccio sempre molte cose da sola, ed all’inizio il fatto di dover fare anche un viaggio in solitaria non era nella mia lista desideri, ci ho sempre un po’ pensato, perchè mi ha sempre affascinato un viaggio del genere, ma non credevo di esserne capace.

4. Il viaggio più importante

Sicuramente il viaggio più importante è stato proprio questo viaggio, ricordo che una sera, era ottobre c’era il mare e questa calma piatta su tutta la spiaggia, io non ero lì per la spiaggia, ma dovevo andare ad un evento l’indomani, così salita in albergo sono entrata nella stanza ed era vuota, (ovviamente ero sola, chi ci sarebbe dovuto mai essere?! ahah), mi sono appoggiata al letto ho sgranocchiato qualcosa ed ho acceso la TV per sentirmi meno sola, si sa la TV è sempre una buona compagnia quando si è soli, sentire delle voci, o anche solo distrarsi per 2 ore per vedere un film, ma quella sera non c’era nulla in TV, o programmi che non mi piacevano o giochi, nulla che mi prendesse troppo, ormai era sera, e non c’era nessuno in giro, e non mi sembrava il caso di andare a zonzo da sola, essendo che nemmeno conoscevo bene la zona, così mi sono rilassata a letto, ho iniziato a pensare alle cose successe nella mia vita, sia brutte che belle, ho iniziato a pensare al viaggio che mi aveva condotta lì, a pensare a questa esperienza da sola, ed ho iniziato a capire che anche se lì, in quel preciso momento mi trovavo da sola, anche se in quel periodo non avevo un partner, (perchè mi aveva lasciata mesi prima, ma ci ho messo quasi un anno a riprendermi, perchè ero entrata in un tunnel molto buio di emozioni negative) ero lì ero sola e sorprendentemente stavo bene. Sentivo ancora qualche peso del passato, sentivo ancora un po’ quel buio del tunnel, ma allo stesso tempo pensavo, io sono qui, dalla mia camera ho una bellissima vista del mare, durante il giorno sono riuscita a prendere da sola un treno, sono riuscita a prendere un taxi dopo 3 volte che me lo lasciavo fregare, si perchè io sono anche un po’ timida, in più anche se ho 27 anni, ne dimostro si e no una 20ina, anche meno me ne danno, e tutto questo non è facile, sono riuscita a capire l’autobus giusto da prendere, ho visitato il centro della città e mi sono sentita bene, soddisfatta di me stessa, perchè ero io che stavo facendo questo viaggio, ero da sola, ma allo stesso tempo ho pensato, non sono io che mi sto perdendo questo viaggio, sono le persone che non sono volute venire con me.
Così in quel momento, in quella stanza dove prima mi sentivo tanto sola, e malinconica, ho iniziato a sentire una sensazione più bella, un senso di positività e gratitudine verso me stessa, che nonostante tutto non mi sono fatta sottomettere da un NO.

5. Cosa vorresti dire a chi ha ancora paura di viaggiare da solo?

A chi ha ancora paura di viaggiare da sola vorrei dire, abbiate fiducia, guardatevi dentro e capite di cosa avete davvero paura, perchè non è il viaggio in se a fare paura è qualcosa di più profondo, e quando si capisce cos’è allora si riesce ad affrontare e solo allora sarete davvero liberi di fare qualsiasi cosa! Voglio dirvi solo questo, un viaggio in solitaria se siete una persona insicura, timida ed introversa come me, non è facile da fare, ma non è neanche impossibile!! Come avrete capito, io ero in un momento abbastanza instabile della mia vita, avevo tante paure, ed ero angosciata dalla solitudine, dal fatto di essere sola, di sentirmi sola, ero legata con delle catene invisibili, che per me erano più reali che mai. Quelle catene ora le possiamo chiamare paure, ed una volta trovata la chiave di esse, le catene si apriranno lasciandovi liberi di provare questa nuova esperienza di un viaggio in solitaria!
Quindi a chi ha ancora paura di viaggiare da solo, dico affronta la paura, parti piano piano, ed inizia da te stesso, inizia con più positività, ripeti a te stesso: ” IO CE LA POSSO FARE, PERCHE’ E’ QUELLO CHE VOGLIO!”.
Se invece ti succede come me che vieni abbandonato all’ultimo momento, non disdire tutto, organizza tutto per una sola persona e ditti: “IO CE LA POSSO FARE!!”

6. So che ora hai dei pogetti per sensibilizzare le persone questa tipologia di viaggio, vuoi dirci di più?

Molto volentieri!!
Esatto adesso ho iniziato un progetto, ci sto lavorando da un po’ di tempo in realtà, ed è rivolto a tutte quelle persone che si affacciano ai viaggi in solitaria, ma non solo, anche a quelle persone che vorrebbero viaggiare, ma credono di non poterlo fare perchè sono sole, o perchè sono rimaste sole.
Io dico BASTA, dico basta perchè tutti hanno il diritto di viaggiare e di provare un viaggio in solitaria se è quello che desiderano, e dico anche basta a quelle persone che credono di non poterlo fare perchè appunto si sentono sole.
Io ero una di quelle, ero anch’io così, ero anche timida, quindi ho voluto creare una guida gratuita ed anche un corso per aiutare queste persone ad avere più fiducia in se stessi e partire con meno paure possibili, aiutandoli ad affrontarle ed a capire meglio anche il pensiero positivo come e quando può essere d’aiuto in un viaggio del genere!
Voglio regalarvi la mia GUIDA GRATUITA che spero possa aiutarvi per la preparazione del vostro primo viaggio in solitaria, è una guida all’insegna di un viaggio on the road e vi spiego tutto quello non può assolutamente mancare nel vostro zaino o valigia (perchè no) quando si decide di partire da soli, ed anche quali zaino sono più adatti a vari tipi di viaggio e con che mente partire!
https://www.rolifestylexperience.com/lifestylexperience-guida-gratuita/

Psicologa e Viaggiatrice. Giro il Mondo e studio la personalità dei viaggiatori! Ho visitato più di 75 paesi molti dei quali da sola. Per me il viaggio è uno strumento di crescita personale. Ho creato questo sito per tutti quelli che amano viaggiare da soli o che vorrebbero iniziare a farlo. Ho pubblicato: Il Bello di Viaggiare da Soli: guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi edito Feltrinelli.

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