Ad Ibiza ognuno può essere se stesso, chiunque tu sia!
Hai mai pensato a cosa ci fa innamorare? Di un posto o di una persona?
Quando ci piace qualcuno, in automatico, senza pensarci, cerchiamo di mostrare la parte migliore di noi, o meglio, quella che crediamo sia la nostra parte migliore. Un bel corpo, un bel lavoro (per molti è sexy), una moto sportiva, uno stile di vita, cultura, ma poi chi ci sta davanti si sofferma sempre su altre cose.
Perchè si sceglie un compagno piuttosto che un altro? Per le piccole cose, direi, quelle a cui non riesci a dare una collocazione: per la capacità di farmi sorridere ogni volta che mi arrabbio, per come mi accarezza la gamba ogni volta che salgo sulla moto, per il bacio sulla spalla sinistra prima di andare a letto, ma sopratutto, anche se spesso ce ne dimentichiamo, per la sensazione che abbiamo quando stiamo insieme. Avere sempre qualcosa da dirsi anche se si passa molto tempo insieme, chiacchierare fino alle 5 del mattino, la passione che scatta con il solo tono della voce, si chiama sintonia, una delle cose più difficili da trovare in un partner, ma direi anche in un luogo.
Così come nella moda e nella musica, anche nel turismo ci sono delle icone insormontabili, una di queste è di sicuro Ibiza. Ognuno ha un immaginario personale di quest’isola, ognuno ha degli stereotipi dei turisti tipo che la popolano e spesso ci sembrano persone lontane da noi.
Ho avuto la fortuna di essere invitata a scoprire quest’ isola, è successo come in un appuntamento romantico, chi mi ha invitato voleva mostrarmi il meglio, senza capire che stava evitando di mostrarmi l’unicità, il motivo per cui tutti da 40 anni la amano.
Come sempre, quando viaggio oltre i luoghi osservo la gente, è quello che da il fascino alle cose, così ho iniziato ad osservare le persone che erano intorno a me, e sapete cosa ho capito? Che tutte a prescindere dalla “tipologia” erano libere di essere se stessi, vi sembra banale? A me no! Ad Ibiza ogni luogo accoglie chiunque, sabato sera ero al Teatro Pereira un bellissimo posto dove si suona jazz dal vivo, (le cantanti avevano una voce assurda!), intorno a me c’erano ricconi di mezz ‘età con ragazze bellissime, appassionati di jazz miei coetanei, tantissime persone del posto, frikkettoni di 70 anni trasferiti a Ibiza che con i loro capelli lunghi bianchi ondeggiavano a ritmo di musica, inglesine in tiro che volevano sedurre gli spagnoli intorno a loro. Non c’erano regole, non era un locale per una certa categoria di persone, era un locale per tutti, e la cosa che mi è piaciuta di più è che questo accade in ogni angolo dell’isola.
Anche gli alberghi di Ibiza abbracciano ogni tipo di contesto la tua mente possa immaginare, luoghi romantici, asettici, disegnati da grandi architetti, strutture per incontrare ragazzi con la tua stessa passione musicale o sportiva, complessi per turisti di mezz’età o intere colonie di nazionalità europee.
Puoi essere nudista, se ti piace la sensazione, puoi vestirti ancora anni 70, puoi camminale coperto di pelle e borchie anche in spiaggia, andare in un locale che si chiama F**k Me I’m Famous o ad una festa che si chiama La Troya! Puoi mangiare paella alle 11 di sera sulla spiaggia, fare una sezione di yoga in una ex cava perché qualcuno dice che è un luogo magnetico. Vorresti avere un figlio? Allora perché non prendi un kayak e decidi di andarlo a concepire sull’isolotto di Es Vedrà; e se qualcuno ti vede? beh saprà che sei in attesa di un bambino! Tutto è naturale, tutto è senza confini, o come piace dire a me, l’unico confine è la tua curiosità.
Tutti pensiamo di fare sempre quello che vogliamo, ma credetemi non è così, spessissimo siamo intrappolati in convenzioni sociali, convenzioni di ruolo, specialmente noi che viviamo in Italia, magari in una grande città.
E se a solo due ore di aereo, persino diretto, ci fosse un luogo dove tutti se ne “fottono” di quello che facciamo e di come lo facciamo, ma che al massimo sono interessati solo al sorriso stampato sulla nostra faccia, non saprebbe una bella Travel Therapy?!
Quindi quale è la cosa migliore che ho visto nel mio viaggio ad Ibiza?
L’energia della gente! La luce nei loro occhi, specialmente di quelli che abitano lì. Per me l’incontro migliore è stato conoscere Carmen, anche se in questa sede non posso dirvi perché, ma mi ha dato davvero una bellissima energia e positività, che forse in quel momento era quello di cui avevo bisogno.
Credo che uno dei momenti più belli sia stato girare per il mercatino Hippy di Las Dalias, che è aperto dagli anni ’50, ma ci pensate? un mercatino hippy aperto dagli anni 50! In Italia negli anni 50 non si sapeva neanche cosa fossero gli hippy. La cosa più bella è che sono gli hippy davvero, non è una trovata commerciale! A parte che le cose che vendono sono bellissime e io mi sono comprata di tutto, ma i venditori sono uno spettacolo: molti over 50, capelli lunghi, spesso fiori nei capelli, tatuaggi, frange, e poi questa passione nel riadattare i jeans in maniera creativa, aggiungendo fiori, strass, pizzi! C’erano ragazze che cucinavano empanadas e le rivendevano ai passanti (come succede in Argentina) emigrati di ogni dove, abiti lunghi, gonne con le balze e hot pants aggressivi. Bracciali, sonagli, conchiglie, cartomanti con capelli lungi ricci (in effetti mi assomigliava, ma lei era tinta!) non sarebbe bastata una giornata per fotografarli tutti, continuavo a passeggiare ed immaginarmi le loro storie, i loro perché di quell’isola.
Credo proprio di volerci ritornare, senza progetti, senza sapere cosa farò ogni giorno, magari sperimentando un po’ di tutto per capire quale è la strada che si adatta di più al mio carattere, dopo tutti i luoghi così come gli incontri speciali ti mostrano un’ “altra te” è questo il motivo per cui a volte mi innamoro, perché mi piace scoprirmi diversa!
Viva la Isla Bonita!
basta solo andarci x il resto l’isola ti conquista!
mi e’ capitato di viaggiare da solo e devo dire che se uno e’ un solitario e ama magari immortalare un paesaggio,o ascoltare buona musica si diverte lo stesso,pero’ trovare qualcuno con cui fare due parole,o una sbicchierata in compagnia,anche un locale,e’consigliato.
Ciao,ma che meraviglia! Domani dovrei partire per Ibiza;volo prenotato parecchi mesi fa,io e il mio compagno.Abbiamo litigato e lui non verra’.Sono molto indecisa se partire o meno,soprattutto per la lingua.Parlo mooolto poco inglese e zero spagnolo;non sono una che si butta e rischiero’ di annoiarmi…sola.Ho letto il tuo post e non so cosa pagherei per essere un poco almeno come te.
Grazie Mara, spero tu sia partita. Di sicuro è impossibile annoiarsi ad Ibiza