Cosa fare e vedere a Lanzarote in 7 Giorni: itinerario e consigli

Guida dettagliata su come organizzare un viaggio a Lanzarote di 7 giorni, tutto quello che devi vedere e fare assolutamente.

Francesca Di Pietro Pubblicato il

Se anche tu ami spezzare il freddo invernale, ma per diversi motivi non puoi recarti dall’altra parte del mondo, le Canarie sono una soluzione perfetta. Io al momento ne ho visitate 5 ed è il secondo inverno che ci trono, l’anno scorso avevo trascorso due settimane Fuerteventura, quest’anno ci sono tornata in camper e poi mi sono diretta verso Lanzarote. È un’isola sulla quale avevo aspettative molto alte e sono state pienamente soddisfatte. Ho trascorso solo 8 giorni a Lanzarote, quindi ci tornerò sicuramente e posso dire che quello che ho notato di diverso rispetto ad altre isole è che qui non si va solo o prevalentemente per il mare o la natura, ma ci sono davvero tanti aspetti culturali ed artistici degni di nota. Questo è un aspetto molto importante quando ad esempio si trova brutto tempo come è successo a me.

Come è il clima a Lanzarote? Quale è il periodo migliore per visitare Lanzarote?

Domanda che fanno tutti! Le Canarie hanno il pregio di trovarsi nell’oceano Atlantico davanti alla costa sud del Marocco, hanno un clima mite/caldo tutto l’anno, ma sono molto in balia delle perturbazioni e dei venti, quindi il tempo può cambiare davvero rapidamente, come in Islanda ma la versione calda!

Il periodo con il clima migliore è da Maggio ad Ottobre, i mesi di Luglio e Agosto sono i più caldi, più ventilati che da noi, ma ovviamente affollatissimi. Visto che queste isole hanno la fortuna d’avere un clima mite tutto l’anno, io suggerisco di viverle fuori stagione, così si potrà godere di grandi spazi quasi del tutto deserti e perché è sempre bello andare in un posto caldo quando da noi non lo è.

Ma quindi come è il clima in inverno?

Piacevole, le belle giornate hanno circa 20/25C ci si può fare il bagno, anche se ovviamente l’acqua è fredda. Va detto che ovviamente vi può captare di incontrare una perturbazione con vento e leggera pioggia, ma l’aria è comunque piacevole.

Potrete trovare la Calima, se non sei mai stato alle Canarie forse non sai cosa sia. È un fenomeno atmosferico proveniente da sud est che porta una nube polverosa contenete sabbia del Sahara. In pratica non altera il caldo, ma la limpidezza dell’orizzonte, quando c’è calima tutto appare piuttosto piatto e non si vede mai bene il cielo, può anche essere accompagnato da vento, ma non è detto. Se ti stai chiedendo quanto dura di solito, la risposta è dipende, quindi mettiti l’anima in pace se la trovi e goditi lo stesso la vacanza.

come fare a Lanzarote

Come vestirsi per un viaggio a Lanzarote:

A strati, sempre, in qualsiasi stagione andiamo! Come vi dicevo le Canarie sono in balia dei venti, quindi mentre fa caldissimo, la sera potrebbe alzarsi un vento freddo o abbassarsi di colpo la temperatura.

Io consiglio di mettere in valigia sempre un paio di jeans, una giacca leggera, tipo jeans o di cotone, delle camice da poter usare anche in spiaggia come copri costume, una felpa o pile con la zip, io li trovo più comodi, e un piumino leggero o giacca vento. Poi costumi, magliette, pantaloncini non credo debba essere io a ricordavelo. Altra cosa importante portatevi delle scarpe con un suola che abbia una buona presa, se non proprio da trekking va bene anche da trail running, ma Lanzarote ha davvero delle bellissime passeggiate che si possono fare ed è bene farle sempre in sicurezza. Mi raccomando cappello e crema protettiva, (io la metto anche a casa) per me vale solo fattore 50SPF, ricordiamo che non la usiamo per non arrossarci, ma per non farci venire il tumore alla pelle! (repetita iuvant).

Come muoversi a Lanzarote:

Se mi segui da un po’ sai che io sono una fautrice dei mezzi pubblici, che ho girato tutto il Sudamerica e buona parte dell’Asia su bus pubblici, taxi collettivi e mezzi di fortuna, ma in Europa quando scegliamo di vedere delle regioni nel dettaglio secondo me l’unico modo in cui lo possiamo fare è guidando. Mentre ero a Lanzarote mi hanno scritto tantissime ragazze che c’erano appena state o ci sarebbero andate a breve tutte decise a muoversi con i bus. Vi do un consiglio sincero: non fatelo, avrete una visione dell’isola falsata, certo che i centri principali si possono raggiungere con i bus pubblici , ma si va alle Canarie non per andare nei centri principali, si va per scoprire spiagge, passeggiate, paesini, per fermarsi quando un luogo ci interessa e questo non lo potete fare con il bus e il tour organizzato che vi fa vedere tutto il nord in 8 ore! Spesso è una questione di soldi, ma devo dire che secondo me a Lanzarote affittare un auto costa meno che a Fuerteventura, o quanto meno io ho pagato meno quest’anno. Personalmente preferisco risparmiare sulla location per dormire o sulle cene fuori piuttosto che sentirmi vincolata a non avere la macchina. Ovviamente è ill mio punto di vista personale, ma ci tenevo ad essere sincera, ciò nonostante vi suggerirò anche mezzi alternativi perché so che non tutte le persone che mi leggeranno affitteranno la macchina.

Io ho affittato la macchina attraverso il portale di Auto Europe che è un comportare di prezzi molto efficace che copre tutto il mondo e vi permette di trovare la soluzione più conveniente per voi. Forse ti sarà capitato di leggere da qualche parte o di parlare con amici che si sono trovati in una spiacevole situazione in cui hanno prenotato una macchia on line e poi una volta al desk, l’addetto ha detto loro che avevano una grossa franchigia scoperta e hanno dovuto integrare il tutto con una polizza extra non poco salata (mi è successo anche a me a Fuerteventura l’anno scorso). In primis vi voglio dire che le strade di Lanzarote sono quasi tutte asfaltate, è molto sicuro e non ci sono molti sterrati e in segundis che quest’anno ho trovato la soluzione, perché al momento della prenotazione su Auto Europe puoi integrare la “super cover” che va proprio a risarcirti quella franchigia a cui ti espone la tua prenotazione in caso di sinistro. Mi sono trovata molto bene e non ho dovuto pagare nulla in loco.

Un altro consiglio che avrei voluto sapere prima è che se arrivate a Lanzarote via mare da un’altra isola non troverete facilmente taxi al porto (io ho aspettato 40 minuti) quindi meglio prenotare un transfer privato, idem se avete delle urgenze tipo aereo da prendere.

come muoversi a Lanzarote

Devo fare l’assicurazione di viaggio per andare alle Canarie?

Essendo una destinazione europea, normalmente ti avrei detto di no, ma io da dopo la pandemia faccio l’assicurazione anche in Europa, perché se per qualche motivo mi dovessi ammalare di Covid è l’unico modo per essere coperti o rimborsati. O se non pensi di stipulare l’assicurazione medica, io ti consiglio almeno quella di annullamento viaggio che ti copre per ben 9 motivazioni. Non so te, ma io da dopo la pandemia tendo a prevedere più back up plan! Come sempre ti ricordo che con Heymondo al mio Link hai sempre il 10% di sconto su ogni prodotto.

Dove dormire a Lanzarote:

Su molti blog vi suggeriranno di scegliere Arrecife o Puerto del Rosario, perché sono centrali e perché hanno tanti negozi vicino, ecco io no! Scegliere dove dormire per me sta diventando un gesto simbolico importante, ci tengo a non andare in posti troppo turistici, in posti troppo affollati, a non dare i miei soldi a catene internazionali. Viaggiare è anche togliere e ritrovarmi in un centro più caotico di Roma, ma in mezzo all’oceano non è quello che voglio. Scriverò a breve un articolo più dettagliato su questa questione, ma ci tengo a suggerirvi il posto dove ho dormito io: Playa Marina Eco Resort, è una struttura piccola a picco sul mare, immersa tra aloe e cactus a pochi passi dal paesino di Arrieta. L’ho scelto perché mi dava la possibilità di svegliarmi davanti all mare, senza caos o rumore e perché loro puntano moltissimo sulla sostenibilità, un tema al quale sono molto sensibile, specialmente se pensiamo di trovarci in uno scoglio vulcanico in mezzo all’oceano. Playa Marina ha pannelli solari che permettono di riscaldare l’acqua e danno energia sufficiente per usare gli elettrodomestici di giorno. Sono molto puntali sulla raccolta differenziata e sull’evitare qualsiasi tipo di spreco. In più hanno una piscina stupenda vista oceano, visto che la spiaggia non permette un facile accesso al mare.

Se vuoi più informazioni su dove alloggiare in tutta l’isola di consiglio di leggere il mio articolo: 23 Alloggi Sostenibili e Rurali dove dormire a Lanzarote.

Cosa fare e vedere a Lanzarote in 7 Giorni:

Si può vedere di più? Certo, si può anche non avere voglia di vedere nulla e stare tutto il giorno in spiaggia, va bene uguale, avrai vissuto al meglio la tua vacanza. Queste sono le cose che ho fatto io e che ho trovato interessanti. Per questo elenco utilizzerò un  criterio geografico, dalla punta nord alla punta sud, poi ognuno ha i suoi ritmi,  c’è chi fa 10 cose in un giorno e chi ne fa solo una, ogni metodo è giusto. Se hai delle domande specifiche da farmi mi trovi su Instagram cerco di rispondere sempre in giornata.

L’ente del turismo di Lanzarote ha creato dei biglietti che ti permettono di accedere a più attrazioni in modo da risparmiare sul costo, quindi prima di comprare un singolo biglietto per uno degli centri d’interesse consultate le opzioni dei biglietti CATC e programmate quali centri vedere.

Chi era César Manrique e perché è così importante per Lanzarote

Forse prima di arrivare su questa bellissima isola non conoscevate quest’artista,  ma una volta andati via lo amerete sicuramente. César Manrique era un architetto e artista di Lanzarote del secolo passato, lui aveva intuito l’importanza di un’architettura che si intehrasse con la narrata, che esaltasse la sua unicità, l’esatto opposto che l’architettura commerciale ha fatto con queste isole spagnole. Per questo motivo ha creato moltissime strutture che avevano la funzione di aggregare le persone in luoghi unici. Oltre che per le opere d’architettura Manrique è famoso anche per la sua arte con grossa influenza futurista, fu un uomo visionario, il che lo portò a creare legami con personaggi influenti dell’epoca e gli diede la possibilità di lasciarci opere indimenticabili. Una cosa che apprezzo molto di lui, è che per quanto lui abbia studiato ed esposto in USA, ha creato le sue opere già famose nella sua terra, un’isola vulcanica nell’oceano e proprio questo amore ha contribuito a rendere Lanzarote così famosa ai giorni nostri.

Cosa vedere nella parte Nord di Lanzarote:

Orzola: è il pesino in punta nord dell’isola da dove parte l’aliscafo per La Graciosa, è davvero carino, piccolo, arroccato sul mare, con casette bianche io vi consiglio di andarci o per pranzo o per cena perché ha dei ristoranti ottimi.

I miei ristoranti suggeriti ad Orzola: Mirador El Roque, forse il più buono dove abbia mangiato a Lanzarote. Avevo segnato tra suggerimenti e osservazione nei piatti altrui anche El Ancla, La Malesia.

Orzola Lanzarote

 

Caletòn Blanco: è un punto in cui le rocce vulcaniche lasciano spazio a delle pisicine naturali o diciamo a delle zone di acqua bassa in cui la sabbia bianca crea dei contrasti meravigliosi. Acqua azzurra e rocce nere, l’acqua è molto bassa, quindi anche sicura per chi non è molto a suo agio con le onde.

Caletòn Blanco

Mirador del Rio: è un punto panoramico davvero magnifico costruito da César Manrique, il bar e la sala osservatorio avvolgono il paesaggio e utilizzando la pietra lavica, che naturalmente si ricopre di licheni, si fondono con la natura circostante. La vista è meravigliosa, si vede benissimo la Graciosa, considerate che può esserci molto vento. C’è una delizioso bar dove è possibile fare una pausa.

Risco Beach: molti la definiscono una delle spiagge più belle dell’isola ci troviamo sulla costa ovest, è sicuramente molto selvaggia ed unica, per raggiungerla serve circa un’ora di passeggiata.

Jameos de Agua: cedo sia l’opera di Manrique più famosa, e quando la vedrete capirete perché, è costruita intorno ad un tubo vulcanico, dove le cavità, i laghi e le gettate laviche, sono trasformate in arte. Non voglio anticiparvi troppo, ma è senza dubbio magnifico, un susseguirsi di luoghi unici per ospitare persone. Un ristorante, dove ho mangiato, il cibo non è top, ma il luogo è talmente bello che vale sicuramente la pena, dei bar che affacciano su vari punti panoramici della struttura, un teatro in una caverna, dove se avete modo vi consiglio di vedere uno spettacolo, l’acustica dovrebbe essere unica. Purtroppo quando ci sono andata io non c’erano spettacoli in programma.

Cueva de los Verde: è un percorso di 2 km creato da Jesus Soto, altro architetto magnifico, discepolo di Manrique, che ci portano alla scoperta dell’altra parte dello stesso tubo vulcanico di Jameos De Agua. Si può accedere solo tramite una visita guidata, ce ne sono ogni 30 minuti e dura 50 minuti; l’ultima parte alle 16.

Punta Mujeres: è un altro delizioso borgo sul mare, molto autentico, a me ha ricordato molto alcuni punti dell’isola di Milos in Grecia, ill borgo è costruito seguendo le naturali insenature del mare (non è così scontato alle Canarie) e in alcuni punti, con l’alta marea si creano delle piscine naturali in cui è possibile farsi il bagno. C’è una casa molto pittoresca, si chiama Casa Carmelina è tutta colorata e piena di vasi, davvero fotogenica.

Un po’ più verso sud ho mangiato al ristorante El Lago, molto buono, il polpo soprattutto.

 

Arrieta: altro borgo sul mare autentico e ben frequentato, non potete perdere un pranzo al sole a La Casa de la Playa un ristorante davvero famoso che fa delle grigliate da sogno.

Haria: forse il borgo più carino del nord dell’isola, oltre ai locali sarà possibile incontrare anche tanti stranieri che si sono trasferiti lì. Il sabato mattina ha un mercatino hippy delizioso, direi l’unico che valga la pena visitare. Se site alla ricerca di un posto particolare andate a cena al Centro Cultural La Tegala, buono e con un’atmosfera davvero unica. Come forse avrete già letto ad Haria c’è:

La Casa Museo di César Manrique: sicuramente da vedere! Viveva in un’opera d’arte, mi sono innamorata dei suoi bagni con pareti di vetro dove la natura entrava continuamente e del camino di lava, mi sa che prendo ispirazione.

Mirador Rincòn de Haria: poco distante dalla Casa di Manrique si sale per questo magnifico mirador, si fa davvero pochissimo sterrato e poi una vista unica su Famara. Questa è uno dei punti più ventosi dell’isola non sottovalutatelo.

Famara: è ill borgo dei surfisti e kitesurfisti, se praticate uno di questi sport è il posto per voi, altrimenti vi lascerete coccolare dalla vibe, ma vi avverto che quasi sempre il vento è importante.

Vi segnalo dei tour interessanti, per vivere in un modo diverso la natura del Nord di Lanzarote:

-> Guatiza e Mala in Buggy:  una giornata perfetta per chi ama l’adrenalina e l’avventura, sempre con guide locali e assicurazioni

-> Trekking al Vulcano La Corona e al Risco di Famara , per vivere la natura con una guida locale in sicurezza

Cosa vedere nella parte centrale di Lanzarote:

Teguise: è il borgo più carino dell’isola, ricorda moltissimo il Sudamerica o Cuba, ossia la vibe che io preferisco al mondo. È molto famoso per il mercato della domenica, io da brava amante dei mercati ci sono andata e mi ha fatto orrore! È un mercato pieno di cineserie di pessima qualità, grandissimo, affollatissimo, caotico, che abbraccia un tipo di turismo bulimico. Sono scappata subito, ma il paesino è delizioso, ci sono diverse boutique davvero curate, con prodotti locali o comunque con uno studio alle spalle. Perderti tra i vicoletti del centro storico è davvero divertente, ci sono anche tantissimi ristoranti, taverne, enoteche, una bella atmosfera. Se state pensando di dormire non vista mare, questa è una buona idea perché è un centro piuttosto vivo sia la mattina che la sera.

Museo Lagomar: La costruzione originale è composta dalla casa di Omar Sharif che la vide quando venne sull’isola per girare un film, la parte brutta della storia è che poi l’ha persa in una partita di bridge!! Che pollo! Dopo la vendita è passata ad altri uomini d’affari che l’anno ampliata fino a renderla il complesso che è oggi. Anche questa è fatta da Manrique e da Soto.

Antigua Rifera: questo è un punto geologico molto interessante in cui le rocce hanno una forma magnifica di un canyon. Si arriva facilmente in macchina e si fa una passeggiata, davvero molto semplice e con un grande fascino.

Fundaciòn Cesar Manrique: Fu creata dall’artista quando era ancora in vita, in una delle sue case, basa la sua attività su 4 aree:le arti plastiche, l’ambiente e il territorio e la riflessione culturale.

Casa Museo del Campesino: questa struttura è gratuita, opera di Manrique che trasformò una casa originale, con tanto di mulino in un museo che desse spazio a tutte le più importanti produzioni locali, come il cuoio, la produzione del colore rosso dalla cocciniglia, il vino, lo sparto, e tanto altro. Bellissimo complesso, lascia a bocca aperta il ristorante costruito sotto il complesso, ho amato la sua scala a chiocciola e il tunnel per accedervi.

Jardìn de  Cactus: Fu l’ultimo intervento fatto da César Manrique sull’isola, creato nella zona di Guatiza, famosa per le piantagioni di cactus dove si alleva la cocciniglia; è stato creato all’interno di una ex cava di pietra vulcanica. Scavato nella terra ospita 10.000 piante di 1200 specie diverse, davvero meraviglioso, ci sono piante da tutto il mondo di grandezze davvero mozzafiato.

Cosa vedere nella parte Sud di Lanzarote:

La Grietas: un’altra magnifica formazione rocciosa, sono delle fessure nel terreno che ricordano molto l’Antelope Canyon, il magma ha creato delle onde, questa volta è nero e marrone, ma davvero magnifico ci sono diverse spaccature una di seguito all’altra si può fare una passeggiata ed entrare in diverse spaccature, la prima è la più affollata, basta fare qualche passo per trovarne una vuota.

Parco Naturale di Timanfaya: questo è il parco naturale più spettacolare dell’isola, si ha la possibilità di vedere da vicino i resti di una eruzione molto recente, ossia quella del 1730 che ha creato un vero mare di lava oltre a molti coni eruttivi. Si può visitare la Ruta de Los Vulcanos, un percorso di 14 km creato da César Manrique e Jesùs Soto per ammirare appieno questo spettacolo, per garantire sicurezza e conservazione del territorio si può visitare solo tramite un autobus del parco. Visto che si può vedere solo a gruppi c’è una fila davvero importante e spesso tempi d’attesa che vanno dall’ora a l’ora e mezza… in bassa stagione. Esiste la possibilità di vedere il parco anche a dorso di cammello, se mi leggi da un po’ sai che il rispetto degli animali per me è molto importante, quindi ti sconsiglio di scegliere questo tour perché non c’è la necessità di sfruttare gli animali per avere una piacevole esperienza in natura come questa, è solo un modo per farne un uso poco etico. Piuttosto se cerchi un modo diverso, autentico e sostenibile per vedere la zona dei vulcani, ti suggerisco di fare un trekking con una guida in modo da essere sempre in sicurezza e pensare solo a divertirti.

Come vedere il Parco di Timafaya senza fare la fila:

L’ho studiata anche io e ho visto 3 possibili soluzioni:

  • arrivate in loco prima delle 9, in questo modo sarete tra i primi e la cosa sarà piuttosto rapida
  • partecipate ad una visita organizzata da operatori esterni, perché questo tipo di gruppi hanno la precedenza
  • Prendete parte ad una escursione “Insolita” fatta dal parco stesso, come ho fatto io!

Che cosa è la Visita Insolita di Timanfaya

È una visita sempre privata che si fa con gruppi piccoli solamente il sabato mattina alle 9.30 e ti da la possibilità anche di visitare a piedi quella che viene chiamata Montaña Rajada, e di ascendere ad un mirador che si apre verso il Mar de Lava e l’oceano! Davvero magico. Il tour prosegue verso il vecchio Centro Visitantes fatto da Soto negli anni ’60, dove la temperatura delle pareti fa intuire la forza ancora presente del vulcano. Qui ci sono diverse foto d’epoca e poi si procede verso il punto in cui si fanno delle dimostrazioni per far comprendere quando sia attivo al momento il vulcano. Si procede verso El Diablo il bellissimo ristorante fatto da Manrique con vista sul parco, qui si degustano piatti tipici e si beve un vino locale. L’escursione dura circa 1.30/2 ore per un costo di 38€ a persona. Io lo consiglio vivamente!

Se non hai la macchina e ti interessa una visita approfondita del Parco di Timanfaya e dintorni, questo tour è molto completo.

La Geria: è una zona molto vicino a Timanfaya dove sono state coltivate delle vigne. Prima del 1730 anche la zona ora coperta dalla lava era una zona vitivinicola, andata distrutta con l’eruzione, ci sono ancora alcuni punti nel parco che presentano delle vigne, il motivo è perché la creazione del parco è piuttosto recente quindi prima le persone usavano quel terreno per uso agricolo dove possibile. Ho chiesto alla guida di Timanfaya e quelle vigne sono coltivabili ma non sono più vendibili, una piccola curiosità.

Tornando a noi la Geria è un posto unico di Lanzarote, intendo proprio unico al mondo, perché qui c’è un modo unico per coltivare la vigna. Si scava un buco nel terreno di lapilli e si crea un recinto circolare intorno alla pianta; visto che non piove quasi mai, la pianta non prende acqua dalla pioggia, ma dall’umidità che precipita verso di lei di notte! Il paesaggio è stupendo, specialmente se visto dall’alto. Se amate il vino, ci sono diverse cantine dove è possibile fare una degustazione, anche senza prenotare.

El Golfo e il Charco de Los Clicos: ci troviamo sulla costa ovest dell’isola, El Golfo è un paesino delizioso con una bellissima atmosfera e ristornati davvero buoni e famosi. Consigli culinari della zona: Casa Rafa e Costa Azul, che è proprio davanti al mare. Mi raccomando o prenotate o andate piuttosto pesto altrimenti è molto probabile che dobbiate fare la fila, specialmente a pranzo, ma anche quello è Spagna no? Dal paesino deo El Golfo c’è un sentiero che vi porta in uno dei punti panoramici più belli di sempre: il Charco de lols Clicos ossia una baia con grande conca nera lavica, un lago verde intenso e la spiaggia nera che da sull’oceano!! Solo WOW. Per motivi di sicurezza su quella spiaggia non si può andare, ma proprio prima di percorrere quel sentiero si accede comodamente a delle spiagge magnifiche, anche se il tempo non dovesse essere indicato per fare il bagno, solo sedersi a godere di quella vista sarà un regalo per la vostra giornata.

I paesini di Uga e Yaiza: si trovano in una zona molto panoramica perché sono letteralmente incastonati tra i vulcani. Per me rappresentano anche una valida alternativa dove dormire al Sud, ma sono anche un’ottima idea per una passeggiata e mangiare qualcosa.

Salinas de Janubio: se passate da queste parti fermatevi per una foto, viste dall’alto sono davvero belle, le sfumature delle pozze creano un magnifico contrasto con il mare, ma sono comunque più belle quelle di Marsala.

Playa Quedama: è un borgo minuscolo che ho trovato per caso perché cercavo una spiaggia non turistica prima di prendere l’aereo per il ritorno, non troppo lontano dall’aeroporto e me ne sono innamorata. Ci sono anche dei ristorantini sul lungo mare, è molto carino ed è frequentato da stranieri che hanno la casa o che vi soggiornano per tempi lunghi. Molto rilassante con spiaggia nera di sassi.

Museo Atlantico: È il primo museo subacqueo d’Europa, anche se tecnicamente è più verso l’Africa! Ho deciso di immergermi in questo punto perché ero troppo curiosa di vederlo. È un’opera fatta da  Jason deCaires Taylor , composta da 10 complessi scultorei, sono fatti di un tipo di cemento che si trasforma in barriera corallina, infatti è pieno di pesci. Il tema dell’opera è la cecità del nostro momento storico, si sviluppa sia in scultura che mettono l’accento sui profughi che sul cambiamento climatico, è un’opera molto forte e monumentale, mi è piaciuta un sacco. Vi starete chiedendo se si può vedere solo se si ha il brevetto da sub? No, trovandosi a 15 metri di profondità è visitabile anche con un Discovery scuba diving, ossia un’immersione di prova che si fa senza brevetto. È in un punto molto facile, ottima visibilità e senza correnti. Se volete è possibile organizzare la visita anche in apnea. Io mi sono rivolta ad un centro diving della zona, le uscite non ci sono tutti i giorni, è un’immersione facilissima, l’acqua è molto fredda per me, anche se avevo 8mm di muta! Meglio farla in una bella giornata di sole pieno!

Playa Papagallo e il Monumento Natural de los Ajaches: A sud dell’isola c’è un’ulteriore parco che racchiude le spiagge più belle di Lanzaorte, il Monumento Natural de los Ajaches, pagando un biglietto di 3€ ad auto ti da la possibilità di accedere ad una grande area sterrata con magnifiche spiagge vergini. Alcune si possono raggiungere con la macchina, altre a piedi parcheggiando poco lontano. C’è anche un campeggio in zona, dove quando tornerò in van di sicuro dormirò. Considerate che ci sono baretti solo davanti a Playa Papagallo quindi portatevi acqua e cibo se andate nelle altre spiagge anche perché essendo la strada sterrata ci vuole del tempo per spostarsi. Playa Papagallo è forse la più famosa dell’isola e si capisce in pochi secondi come mai. Se avete modo venite in questo parco per più giorni perché merita davvero tanto.

Se il tempo è bello ti suggerisco sicuramente di vedere questo parco anche via mare, ci sono dei tour in catamarano molto interessanti,  perché in questo modo potrete raggiungere a nuoto punti davvero incontaminati.

Spero che i miei consigli su Lanzarote ti siano utili, se hai qualcosa altro da suggerire scrivimelo nei commenti.

Psicologa e Viaggiatrice. Giro il Mondo e studio la personalità dei viaggiatori! Ho visitato più di 75 paesi molti dei quali da sola. Per me il viaggio è uno strumento di crescita personale. Ho creato questo sito per tutti quelli che amano viaggiare da soli o che vorrebbero iniziare a farlo. Ho pubblicato: Il Bello di Viaggiare da Soli: guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi edito Feltrinelli.

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