WILD – il film Quando il viaggio ti trasforma

Francesca Di Pietro Pubblicato il

Come potevo iniziare il mio viaggio se non guardando un viaggio icona del viaggio in solitaria?

Wild, un film decisamente poco facile da digerire, ma che fa riflettere parecchio.

Per molti è il classico film in cui una donna intraprende un viaggio per scoprire se stessa, ma a parer mio sottolinea molti aspetti interessanti di ogni neo viaggiatore.

In tutte le interviste che ho fatto, la maggior parte delle persone che ha intrapreso un’impresa di viaggio ha avuto un lutto grave e per lutto non intendo necessariamente la morte di una persona, ma più che altro la morte di un sogno. Molti hanno lasciato il lavoro, hanno interrotto una storia d’amore importante, o purtroppo hanno davvero perso una persona cara.

Se la vita ti porta in un loop di dolore, in cui qualsiasi azione tu faccia non riesci ad uscirne, hai un’unica alternativa: partire.

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Cheryl dopo la morte della madre ha decisamente mandato in frantumi la sua vita, con delle conseguenze davvero pericolose, poi un libro, una foto, un desiderio, fare il trekking delle 3 creste, il Pacific Crest Trail, da sola, senza alcuna esperienza.

Personalmente ritengo che fare trekking da soli sia pericolosissimo, figuriamoci poi se non hai mai camminato in vita tua. Nella parte iniziale del film emergono tutti gli errori comuni che fanno i neo viaggiatori, troppa attrezzatura, scarpe sbagliata, dimenticanze di cose necessarie, sopravalutazione delle proprie forze. Poi ognuno di questi aspetti si trasforma e diventa, apertura al cambiamento, flessibilità, sopportazione al dolore, resistenza, forza.

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Il viaggio di Wild è effettivamente un viaggio nella solitudine, 90 giorni di cammino in solitaria con pochissime possibilità di incontrare altre persone. Passo dopo passo ritornano alla mente tutti i momenti della propria vita, quelli belli, quelli che ti mancano, quelli che vorresti non aver vissuto, quelli di cui ti vergogni e inizi a fare una tara della tua esperienza a vivere coscientemente tutto quello in cui la vita prima ti aveva solo gettata.

In questo lungo viaggio Cheryl ha dovuto superare difficoltà davvero importanti, e non solo per il mostro, l’enorme zaino che si trascinava dietro, ma per tutto il dolore fisico e la fatica che ha dovuto soffrire. Però ha resistito ad ogni colpo, andando sempre avanti, è come se fosse già straziata nella sua vita quotidiana e non avesse più lacrime da versare lungo il cammino.

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Le è successo quello che accade a tutti quelli che intraprendono un lungo viaggio in solitaria, ha vissuto un processo di trasformazione, che ha trasformato le sue ferite in armi, il suo dolore in consapevolezza ed alla fine è diventata la donna che voleva essere, perché come dico spesso: non è mai troppo tardi per diventare la persona che vorresti essere.

Il viaggio le ha dato gli strumenti per pretendere una felicità futura, le ha mostrato chiaro il cammino della vita, a volte si ha bisogno di testare in prima persona il proprio valore per poi disegnarsi una vita meritevole. Come ho scritto anche nel mio libro, viaggiare da soli aiuta a prendere coscienza di se stessi, a misurare il proprio valore e diciamo anche ad amarsi di più.

 

Per tutti quelli che amano viaggiare è molto comodo compare i film nel formato Digital HD da i -Tunes o qualunque altro negozio on line utilizzate. Oltra la qualità distintiva è molto comodo perché si possono vedere da molteplici devices, basta scaricarli quando si ha il wifi e poi rilassarsi in ogni luogo, mi sa che io durante la Transiberiana me ne scarico altri 😉

Per scaricare Wild clicca qui.

Psicologa e Viaggiatrice. Giro il Mondo e studio la personalità dei viaggiatori! Ho visitato più di 75 paesi molti dei quali da sola. Per me il viaggio è uno strumento di crescita personale. Ho creato questo sito per tutti quelli che amano viaggiare da soli o che vorrebbero iniziare a farlo. Ho pubblicato: Il Bello di Viaggiare da Soli: guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi edito Feltrinelli.

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