Viaggiare con il cane. La storia d’amore tra Roberto e Zar

Francesca Di Pietro Pubblicato il

Mi chiamo Roberto e sono libero professionista nell’ambito della Comunicazione e Marketing; il mio principale impegno in questi anni è stato nel settore della Formazione Professionale in qualità di docente. Sin da bambino sono stato educato ed abituato ad apprezzare il contatto con la natura più selvaggia e verso i posti silenziosi e poco frequentati.  Questo aspetto, sorpassati gli anni in cui invece ho amato suonare punk rock in posti dove c’era più birra che acqua, è tornato in me come desiderio di fuga dalla quotidianità e dal caos della città.  Cerco quindi di evadere spesso dalla coppia cemento/asfalto, sia nei weekend che con tragitti più lunghi.
Mi piacciono anche tantissimo gli animali, ed ho una particolare sensibilità ed empatia con i cani. Ho già tenuto due pastorine tedesche in passato. Poi ho avuto una pausa di un anno in cui sono andato a fare il volontario in canile ed ho visto subito ZAR.
Zar era un cane molto problematico a cui non si poteva avvicinare perchè aveva già collezionato parecchie denunce e masticato già parecchie persone. Questo principalmente a causa di due abbandoni subiti. Aveva già 7 anni, gli occhi tristissimi e, zoppo per i gomiti rovinati da 3 anni dietro le sbarre nell’attesa della sua prima padrona.
Sinteticamente l’ho potuto avvicinare poco alla volta guadagnando la sua fiducia e dedicandogli sempre più il mio poco tempo libero.
Dopo 4-5 mesi di lavoro su di lui l’ho portato a casa. E’ arrivato proprio quando, segno del destino, la mia ragazza di allora, dopo 4 anni di convivenza ha deciso di andarsene. 
Ecco da qui inizia la storia del viaggio in (quasi) solitaria con il lupo…. il vaggio che è poi realmente la metafora della vita.
viaggiare da soli _con il cane

1. Per molti il cane è un impedimento, per te è un compagno di viaggio, quale è il valore aggiunto di viaggiare con il cane?

Bisogna partire dal presupposto che qualsiasi relazione comporta dei vincoli e delle nuove opportunità. Quindi dipende dove vogliamo dirigere la nostra attenzione selettiva. Ma questo è veramente banale.
Purtroppo la nostra visione egoistica delle relazioni ci fa sempre percepire come qualcosa di separati dai nostri compagni di vita.
Io non mi sento separato dal mio cane. Io sto bene se anche lui sta bene. Punto.
Quindi seleziono luoghi per aperitivi, ristoranti ed attività nel tempo libero ovviamente anche in funzione del cane. Questo avviene anche quando scelgo le mete dei miei spostamenti.
Non percepisco alcun senso di rinuncia, ma anzi avere un amico così fedele di fianco mi riempie di gioia e, negli anni, ho capito che quello che fa stare bene i miei cani, fa stare bene anche me.
Viaggiare con il cane è come avere un amico sempre buffo, allegro e giocherellone di fianco a te e, non è poco, che parla solo quando è necessario….

2. Come fai praticamente nel viaggio? Specialmente con i trasporti e l’alloggio?

Per spostarmi io uso sempre la macchina. Sono già al secondo fuoristrada comprato ed attrezzato apposta per fare viaggi nei luoghi meno frequentati ed in modo più autonomo possibile, tant’è che mi capita spesso di fare “campi” all’aria aperta senza alcuna struttura ricettiva. Questo può sorprendere, ma per chi conosce il mondo di chi viaggia in fuoristrada è una cosa piuttosto comune.
Solitamente io dormo nella tenda sul tetto, la “Maggiolina”, e zar in macchina, dove gli ho costruito un pianale ad altezza finestrini ed una cuccia super grande e comoda in modo che possa  essere attivo durante il tragitto e comodissimo la notte.
Quando fa freddo tolgo i sedili dietro e monto nello spazio lasciato libero un altro pianale in modo da formare un letto matrimoniale e dormire con Zar coperti dai sacchi a pelo.
In Albania ad esempio in montagna abbiamo fatto così. Questa estate in alta montagna sopra Cuneo invece l’ho portato sul tetto nella Maggiolina.
Quando invece mi appoggio a strutture ricettive uso le applicazioni per lo smartphone per selezionare già da casa, o in viaggio, gli alberghi che ospitano animali. Purtroppo mi sono accorto che spesso quelli di grossa taglia poi vengono respinti lo stesso. In Marocco da questo punto di vista è stato un disastro.
Ho imparato a portarmi dietro tutto il cibo necessario durante il viaggio (purtroppo Zar ha problemi intestinali e mangia crocchette e scatolette particolari), poi una scatola di medicinali per eventuali emergenze sue, a ricordarmi di avere sempre moltissima acqua a disposizione. Al mare c’è ovviamente bisogno di cercare zone d’ombra in pineta o sotto l’ombrellone e di evitare le ore o spiagge più calde.
viaggiare con il cane in macchina

3. Quando ci sono posti dove i cani non sono accetti, tipo musei, luoghi di culto o magari quando vuoi uscire la sera come fai?

Li evito. Purtroppo i posti al chiuso dove accettano animali sono veramente pochi.
Come ho detto però sono molto fortunato perchè i posti che vanno bene per i cani sono anche i posti che amo io.
Quindi opto sempre per luoghi piuttosto selvaggi e cerco di evitare grandi assembramenti di folla.
A capodanno in Marocco mi sono permesso di entrare nei vari Suk (mercati) perchè i marocchini hanno talmente paura dei cani grossi che, nonostante ci fosse la folla, tutti si aprivano ed allontanavano dal cane lasciandoci uno spazio enorme intorno. Purtroppo non sono riuscito a filmare la scena ma è stato molto divertente. 
La sera cerco di evitare i posti dove le persone amano strusciarsi i gomiti guardando le vetrine, ma lo farei anche senza cane.
Mi spiace certe volte non poter andare a concerti (dove magari resto solo spettatore da lontano) o in locali più affollati ma non è una grande perdita. La birretta nel posticino tranquillo con il cane a fianco me la concedo sempre.

4. Come hai educato il tuo cane per farlo diventare un buon viaggiatore?

Quando l’ho portato via dal canile l’ho “testato” con le escursioni in montagna. Ho voluto verificare se soffrisse la macchina e quanto si agitava per l’insicurezza negli ambienti nuovi. Portare un cane di grossa taglia e con la sua “fedina penale” in giro è una grande responsabilità quindi ho fatto molta attenzione nell’attivare in lui quei meccanismi di stimolo-risposta che gli hanno fatto percepire il viaggio come qualcosa che, comunque, produce poi dei bei momenti di gioco e di stimoli positivi.
Zar poi fuori dal canile si è totalmente affidato a me ed io ho sempre fatto attenzione a dimostrargli la mia serenità anche nelle situazioni di stress del viaggio.
Nel primo vero viaggio fatto insieme, Albania e Croazia, abbiamo spessissimo dormito assieme dentro la macchina per rafforzare il nostro legame.
viaggiare da soli con il cane

5. Ci sono più persone che si avvicinano o che si allontanano?

Mi capita molto spesso che le persone abbiano reazioni evidenti di fronte al cane. Dai bambini che pensano che sia un Rex di peluche in scala 1:1 e che vorrebbero abbracciarlo, a persone che si allontanano impaurite.
In generale, tranne al Sud Italia e nel nord Africa le persone tendono ad avere un approccio positivo verso il cane (anche troppo).
Adesso Zar è un cane veramente mite e super affidabile, anche con i bambini. Ma preferisco sempre che non venga manipolato da troppe persone perchè spesso le persone sono grossolane nei movimenti e gli hanno sovente pestato coda o zampe. 
Viaggiare con il cane mi ha comunque sempre consentito di fare tante nuove amicizie. Zar poi in particolare perchè adesso è diventato veramente molto socievole.

6. Consulti qualche sito in particolare per organizzare il viaggio?

Mi piace molto organizzare le mete più con la pancia che con la testa. Ho sempre parecchie destinazioni che mi affascinano e decido però spesso all’ultimo momento dove andare.
Di solito cerco informazioni nei siti dei tour operator e nei blog dei viaggiatori in particolare di appassionati di viaggi avventura nella natura, segnandomi le cose su una mappa o appuntandole in giro. Spesso poi mi faccio un raccoglitore a buchi che poco alla volta si riempirà di fogli.
Cerco sempre di stabilire quello che mi sembra il migliore percorso tenendo conto del tempo per gli spostamenti e di quello per visite e riposo e, ovviamente del tempo da dedicare Zar. Comunque resto sempre molto flessibile una volta in viaggio e quanto preventivato non coincide mai con quello poi effettivamente svolto.
Prima di decidere poi visito anche siti e blog specifici di viaggi con i cani, in modo da riuscire già ad avere informazioni dettagliate e magari località, indirizzi di strutture ecc.
Un altro accorgimento che adotto è quello di cercare in rete dei veterinari lungo il percorso. Purtroppo un infortunio di un cane non è semplice da risolvere in viaggio e non sempre le sue medicine che mi porto dietro preventivamente possono tirarci fuori dai guai.
zar

7. Quale è la cosa che ti piace più fare con il cane? 

In generale penso che le esperienze più belle assieme ai cani che ho avuto siano state in montagna a camminare.
Conquistare una cima dopo una lunga camminata e godersi il panorama con il mio cane che gioca nel prato è una cosa che mi fa stare bene da quando sono bambino. Una vera e propria ricarica energetica.
In vacanza mi piace il campeggio perchè si vive più all’aria aperta e si è obbligati a comprendere quante poche “comodità” servano per vivere felici, in cane inoltre è sempre lì accanto a me. Inoltre, banalmente, andando per campeggi si è quasi sicuri di avere sempre il cane ben accetto (tranne in Italia).

8. Un momento nei tuoi viaggi in cui lui ti è stato di grande aiuto?

Zar è innanzitutto un’ottima compagnia. Forse spesso è stato anche un deterrente se qualcuno ha avuto brutte intenzioni nei miei riguardi. Ma sinceramente non ho mai percepito pericoli in tal senso.
Sia in Albania che in Marocco mi sono sempre sentito molto sicuro e adotto sempre delle attenzioni per evitare di mettermi in situazioni spiacevoli
Forse un aiuto inconsapevole me lo da quando do i passaggi agli autostoppisti. Spesso ho caricato in macchina gente veramente strana, turbata o magari non proprio lucida. Quando mi accorgo di avere caricato uno troppo “strano” allora faccio finta che Zar sia nervoso e gli parlo per tranquillizarlo. Poi mi giro verso il nuovo ospite e gli dico che il cane è molto cattivo e che lo devo tenere tranquillo altrimenti lo attacca immediatamente. 
viaggiare con _il cane

9. Quanto influenza il tuo cane la scelta della destinazione?

Tantissimo, perchè devo pensare sempre a mete raggiungibili in auto e il tragitto deve essere pensato in relazione alle soste da fare per fare sgranchire il cane e farlo giocare ed idratare. Ma alla fine, pensadoci bene, vuol dire anche ricordarsi di avere più cura di se stessi.
Per l’estate 2016 sto pensando al tour della Russia, iniziando dalla Finlandia e rientrando attraverso l’Ucraina, in un mese.

10. Dove ti piacerebbe portarlo che al momento trovi difficile?

Sogno l’Islanda da tantissimi anni, ma avendo avuto sempre cani non ci sono ancora potuto andare a causa delle leggi estremamente restrittive sull’importazione di animali anche solo se “turisti”. L’estate che ero senza cani, prima che arrivasse Zar, ho approfittato per visitare il Kenya. Poi mi piacerebbe andare nel sud est asiatico e visitare la Namibia ed il Sudafrica.
Banalmente mi piacerebbe anche andare in Sardegna ma alla fine vado spesso in Corsica proprio perchè sull’isola francese i cani sono ben accetti in ogni spiaggia e locale.
Quando non ci sarà più Zar lascerò il fuoristrada in garage per un po’ di mesi e prenderò qualche aereo in più. Lui verrà nel mio cuore comunque.
Viaggiare con il cane_

Psicologa e Viaggiatrice. Giro il Mondo e studio la personalità dei viaggiatori! Ho visitato più di 75 paesi molti dei quali da sola. Per me il viaggio è uno strumento di crescita personale. Ho creato questo sito per tutti quelli che amano viaggiare da soli o che vorrebbero iniziare a farlo. Ho pubblicato: Il Bello di Viaggiare da Soli: guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi edito Feltrinelli.

Clicca qui per leggere i commenti