Safari nella Riserva Privata di Ngala- Kruger – Sudafrica

Francesca Di Pietro Pubblicato il

Quando si parla di Kruger si pensa sempre al grandissimo parco nazionale, ma una delle esperienza più belle che si possano fare è scegliere di alloggiare in una riserva privata confinante con il Kruger, in questo modo si condivide l’ecosistema, ma si mantiene una privacy estrema e si ha la possibilità di vivere il contatto con gli animali in maniera totalmente diversa.       #traveldasoli

Ho avuto la fortuna di alloggiare al Ngala Safari Lodge e di vivere una delle esperienze più belle della mia vita. Ngala, fa parte del gruppo &Beyond, una azienda che ha fondato il suo nome sulla cura dei suoi ospiti, sono stata solo due giorni da loro e mi sembrava di conoscerli da tempo, avevo quella sensazione come quando andavi in “villeggiatura “mesi  e poi il giorno della partenza eri triste e salutavi tutti quelli che avevi conosciuto.

La Riserva Privata di Ngala confina con il Kruger National Park, è facilmente accessibile con un 4×4, passando per Timbavati Gate e poi seguendo le indicazioni, un’altra alternativa è prendere un piccolo aereo che vi porterà direttamente nella riserva.

L’aspetto meraviglioso di questo posto è che non ci sono barriere, la terra ovviamente è di proprietà privata, del WWF per l’esattezza, ma il loro amore per gli animali e il loro impegno costante nei progetti di conservazione ha portato a non utilizzare nessun tipo di recinzione o difesa, infatti i confini con il parco nazionale sono solo delineati da strade in terra battuta che i ranger si impegnano fortemente a non varcare mai. Altro aspetto direi quasi divertente è che la struttura del Lodge si trova ovviamente nel mezzo della riserva e non esistono recinti o cavi ad alta tensione, quindi gli animali sono liberi di circolare anche nel lodge, infatti nel laghetto vicino ad uno dei saloni all’aperto spesso arrivano tantissimi animali ad abbeverarsi e nella piscina non vengono utilizzati prodotti chimici perchè gli elefanti spesso la preferiscono per abbeverarsi. Dopo il tramonto è vietato girare per il lodge senza essere accompagnati, Ngala ha predisposto un gruppo di ragazzi che si occupa di scortare per e dalla cena tutti gli ospiti in modo da non spaventarsi qualora si incontrassero animali servatici, lo trovo un piccolo dettaglio che fa tanta differenza.

Nulla è lasciato al caso, ci sono diversi tipi di stanze, io avevo un cottage standard, davvero molto grande, con un bellissimo terrazzo e un bagno enorme con una doccia esterna, cosa che adoro. Ho avuto la possibilità di fotografare anche le family suite che sono a dir poco un sogno, una piccola villetta con un arredamento curatissimo, piscina privata, possibilità di avere la cena in stanza e auto privata in modo da poter portare nei safari anche i bambini piccoli, cosa che di solito è vietata.

La giornata inizia con un game drive alle 5.30, l’ora che preferisco perchè la luca ha delle sfumature rosa meravigliose, si i ranger si dirigono dove le impronte suggeriscono, per noi è stato molto facile trovare i leoni, ne abbiamo visti anche in gruppi di 5 donne, sono stata anche fortunata nel vedere una scena di caccia tra un leone adulto e un branco di bufali, ha vinto il bufalo, ma è stato un momento magico.  Per le  9 si rientra al lodge, dopo una pausa caffè nella savana e ci aspetta la più buona colazione di sempre, ammetto che mi sognerò il loro prosciutto affumicato finchè vivo.

Cosa fai dopo che hai visto leoni, iene e leopardi e ti sei svegliato alle 5? Io dormo! Ammetto che la pennica nei comodissimi letti di Ngala è qualcosa di godurioso, ma la giornata può continuare con un massaggio con vista sugli animali o piscina con vista sul laghetto, diciamo che ci sono tanti modi di rilassarsi e godere appieno di questo luogo meraviglioso. Io ho trascorso la maggior parte del mio tempo scattando foto perchè ogni angolo era davvero unico.

Il secondo game drive parte alle 16.30 e si osserva come la savana va lentamente a dormire, ho avuto la fortuna di incontrare un leopardo che cacciava che totalmente incurante delle nostre macchine ci è passato a 30 centimetri di distanza, stupendo davvero. In un dei sunset game drive, abbiamo incontrato un gruppo davvero grande di wild dogs, che grazie al vostro supporto su Facebook ho scoperto che si chiamano licaone in italiano, è un cane selvatico, si muova in gruppi ed è molto bravo a cacciare, da quello che ho capito non sono molto facili da incontrare, ma pare che qui a Ngala sia tutto magico. Anche il paesaggio è davvero vario, c’è un punto in cui si cammina sul letto sabbioso di un fiume sotterraneo che da un taglio davvero diverso all’orizzonte. Abbiamo incontrato anche diversi rinoceronti, famiglie con cuccioli di rinoceronti bianchi e un maschio di rinoceronte nero, sono così buffi e massicci al tempo stesso.

wild dog

La cena è il momento in cui tutto illumina delle piccole fiamme delle candele, solitamente una sera durante il soggiorno si partecipa ad una cena boma, che solitamente è tutti intorno al fuoco, ma qui a Ngala si svolge in una bellissima sala all’aperto con un barbecue dove si cena al tavolo insieme alle persone che condividono la jeep con te e al ranger, un bel modo di conoscersi direi.

 

Un safari non è solo vedere degli animali, ma capire l’amore per la Natura

Ngala e i progetti di conservazione:

Per noi che viviamo in occidente, quasi sempre in grandi città la natura selvaggia è interessante, esotica, ma al tempo stesso un contesto lontano. La maggior parte di noi conosce bene poco di etologia, di comportamenti degli animali, di cosa li spaventa cosa invece li rilassa, di come riconoscere le impronte o gli escrementi, di quali piante seguire, per la maggior parte di noi fare un safari è come immergersi in una materia nuova, come tornare a scuola.

Per questo è davvero fondamentale avere un buon ranger, perchè non solo ha la capacità di portarti dall’animale che vuoi vedere, ma soprattutto ha il compito di mostrarti la strada. Nei veicoli per game drive di Ngala c’è sempre un ranger alla guida e un tracker ossia una persona capace di riconoscere le tracce degli animali e di suggerire gli itinerari. Solitamente il tracker è un ragazzo nato in loco, cresciuto nella savana abituato a riconoscere ogni segnale della natura, il nostro si chiamava Thom un ragazzo dolcissimo nato proprio in un villaggio al lato della riserva, era bellissimo osservarlo, è il caso di dire che non ci capivo assolutamente nulla di quello che faceva, ma sapeva sempre dove andare.

Insieme al recente interesse per il biologico, che in molti casi ritengo che sia una leva di marketing, in viaggio, specialmente in luoghi così estremi bisogna prestare molta attenzione sui progetti di conservazione portati avanti da organizzazioni o enti privati.

Il Gruppo &Beyond è molto attivo nella conservazione in tutti i suoi lodge sparsi per il mondo e anche qui a Ngala lascia il segno.

Cura della Terra:

  • Ngala Lodge, è costruito secondo un progetto di architettura sostenibile e perfettamente integrato nella natura
  • il 43% dell’energia usata nel lodge è rinnovabile mentre il 57% è prodotta da generatori interni
  • Non vengono utilizzati prodotti chimici nelle acque del lodge per proteggere gli animali nel caso in cui la bevessero
  • Tutta l’acqua potabile è servita in bottiglie di plastica riciclate in prima persona dal gruppo &Beyond
  • Il lodge ha un piano di recupero delle acqua grigie che permette il riutilizzo del 57%

Cura degli Animali:

  • Ngala Lodge partecipa attivamente ai progetti di antibracconaggio del rinoceronte. Non so quanti di voi lo sappiano, ma in Sudafrica c’è un problema davvero importante di bracconaggio, specialmente nel Kruger, vengono uccisi moltissimi animali, nel 2017 55 solo nel Kruger, per poter vendere il corno al mercato cinese in quanto per la loro tradizione pare abbia un forte potere eccitante e sia usato al posto del Viagra. La lotta del antibracconaggio è davvero violenta, ogni anno muoiono tantissime persone e la cosa che mi sorprende di più di ogni racconto è la crudeltà e la violenza con la quale è portata avanti. Ngala contribuisce in diversi aspetti a conservare e proteggere la popolazione dei rinoceronti in SudAfrica perchè la loro estinzione rappresenterebbe un enorme buco nell’ecosistema. Ad esempio nel Kruger non si possono fare safari notturni in modo da non avere la possibilità di confondere i bracconieri con i turisti. Inoltre &Beyond ha partecipato ad un progetto in cui 100 rinoceronti soo stati trasferiti in Botswana per poter vivere con minor rischio di essere uccisi.

Durante il mio soggiorno ad Nglala ho avuto l’enorme fortuna di incontrare, a tipo 3 metri dalla nostra macchina, un esemplare di rinoceronte nero adulto, è stato meraviglioso, ma la cosa che più ricorderò è che il nostro ranger si è commosso. Adoro vedere persone appassionate al proprio lavoro e che hanno la sensibilità di commuoversi davanti alla natura.

  • I progetti di conservazione cercano di tenere sotto controllo anche lo sviluppo della flora all’interno della riserva, gestendo la crescita spontanea di piante infestanti o di facile combustione
  • all’interno della riserva sono predisposti dei pozzi d’acqua, così in caso di una terribile siccità si possono allagare delle zone in modo da permettere agli animali di idratarsi senza farli soffrire-
  • Tutto il personale dei lodge ogni anno partecipa a 50 lezioni sulla conservazione, per restare sempre aggiornato sugli sviluppi

Cura delle Persone:

  • il 50% delle spese dei lodge sono a favore dei piccoli business locali
  • il 65% delle persone che lavorano ad Ngala è personale locale, molto spesso si assumono le persone nate proprio nelle comunità circostanti, e il villaggio operativo del lodge diventa un vero e proprio piccolo centro abitativo locale.
  • Ngala contribuisce anche a progetti scolastici delle famiglie della comunità coinvolta nei loro lodge
  • Tutto il personale viene addestrato in maniera professionale, su più di un aspetto in modo da fornirgli un bagaglio culturale più ampio
  • &Beyond contribuisce anche a progetti di salute pubblica nelle zone dove sorgono i suoi lodge.

#incollaborazionecon

Psicologa e Viaggiatrice. Giro il Mondo e studio la personalità dei viaggiatori! Ho visitato più di 75 paesi molti dei quali da sola. Per me il viaggio è uno strumento di crescita personale. Ho creato questo sito per tutti quelli che amano viaggiare da soli o che vorrebbero iniziare a farlo. Ho pubblicato: Il Bello di Viaggiare da Soli: guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi edito Feltrinelli.

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