B side of Coblenza, 4 curiosità che la rendono simpatica!

Francesca Di Pietro Pubblicato il

Coblenza è una piccola cittadina lungo il Reno, anzi a dirla tutta si trova esattamente all’incrocio tra il Reno e la Mosella. Fa parte di quello che viene comunemente chamato il circuito delle Città Romantiche, facilmente raggiungibile dall’aeroporto di Francoforte Hahn. E’ al centro della zona dei castelli, lungo le sponde del Reno c’è la più alta concentrazioni di castelli d’Europa, sono anche patrimonio dell’Unesco; peccato che i francesi alla fine del 1600 li hanno tutti rasi al suolo e sono stati ricostruiti solo intono al 1800.

La cittadina è obbiettivamente carina, un posto tranquillo, molto curato le cui casette e il quartiere antico hanno un fascino nordico molto distante da quello che siamo abituati a percepire in Italia. Ci sono un sacco di piccoli caffè, bar con pergolati di glicine rampicante, a parer mio un posto per rilassarsi, leggere e andare in bicicletta.

Anche perché non tutti sanno che lungo il Reno esiste la più lunga pista ciclabile l’Europa, onestamente è qualcosa che avrei voluto sperimentare, ma non ne ho avuto l’occasione.

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Credo che pedalare in questa zona sia una delle cose proprio adatta a me che amo fare sport all’aria aperta, sono abbastanza in forma, ma non mi piace il mountain bike perché semplicemente ho paura di cadere e farmi male. Sul Reno è su per giù tutto pianeggiante, tracciato e con dei bellissimi paesaggi.

Coblenza è uno di quei posti al mondo in cui vale la pena, anzi direi fa la differenza, visitare la città con una guida. Il motivo è semplice, non ci sono grosse attrazioni come siamo abituati ad avere in Italia quindi quello che ti rende affasciante il posto sono le storie dietro la città e quelle non si trovano sulle guide.

La mia guida si chiama Luise parla perfettamente italiano e se pensate di andare a Coblenza vi suggerisco di chiamarla (wiebke.heitmann@web.de)

Coblenza Cità Romantiche Germania
Il centro di Coblenza

Le quattro curiosità che mi hanno divertito di Coblenza:

–       La fontana del monello

Direi che già l’idea che una fontana si chiami così è divertente, ad ogni modo è una statua di un bambino con le guance gonfie, con la particolarità che ogni 40 secondi circa, sputa acqua davanti a se, o meglio difronte alle persone che si avvicinano troppo. Una fontana che fa gli scherzi. La fontana è posizionata nella corte del palazzo municipale, a simboleggiare che i monelli sono proprio le persone che lavorano nel municipio, molto audace per essere in Germania.

La Fontana del Monello - Coblenza
La Fontana del Monello – Coblenza

–       Il calendario dell’avvento vivente

Tutti sappiamo che i tedeschi hanno un amore per il periodo natalizio e per i mercatini di Natale.  In una delle piazze principali di Coblenza c’è un ex collegio gesuita i cui tetti hanno per l’appunto 24 finestre. In questa bella piazza si tiene il Mercatino di Natale di Coblenza ed in effetti ogni giorno viene aperta una di queste piccole finestre mansardate scoprendo un immagine dell’avvento.

Il Calendario dell'Avvento Vivente di Coblenza
Il Calendario dell’Avvento Vivente di Coblenza

–       L’orologio che fa le linguacce

Nel medioevo Coblenza era una città fortificata e la leggenda narra che in quella piazza vivesse un cavaliere di buoni principi e buone maniere. Una notte il cavaliere fu trovato in compagnia di briganti, catturato e accusato di brigantaggio. Lui si dichiarò sempre innocente appellandosi alla sua buona reputazione, ma i giudici decisero di imprigionarlo per sei mesi nelle segrete e torturarlo. Non riuscirono a trovare altre prove e testimonianze, ma decisero ugualmente di condannarlo a morte. Così lo portarono nella pubblica piazza e lo impiccarono. Proprio mentre stava per morire il cavaliere fece ondeggiare fino allo finimento i propri occhi a destra e a sinistra e cacciò la lingua in senso di disprezzo per la giustizia di Coblenza. Nei secoli a seguire molti sostenitori del cavaliere evidenziarono sempre la sua innocenza e l’ingiustizia della sua esecuzione, così proprio nella piazza dove fu impiccato fecero costruire un campanile con un orologio e l’immagine del volto del cavaliere. Gli occhi del cavaliere ondeggiano da destra e sinistra marcando i secondi, mentre allo scoccare di ogni ora la lingua esce ad intermittenza in corrispondenza del numero delle ore, come segno di perenne disprezzo e come monito verso la città, perché a volte la giustizia può fare degli errori.

L'orologio che fa le linguacce di Coblenza
L’orologio che fa le linguacce di Coblenza

–       Vivere in una fortezza Medioevale

Durante la seconda guerra mondiale, anche la città di Coblenza fu ampiamente bombardata e molte persone persero la casa. Per necessità cittadina alcuni abitanti andarono a vivere nella Fortezza di Ehrenbreitstein , costruirono i loro appartamento con il supporto dello stato e trasformarono un’ala della fortezza in appartamenti funzionali. A quell’epoca non c’era ancora la funicolare che oggi unisce l’altra sponda del Reno, quindi i collegamenti al centro di Coblenza erano molto difficili e lunghi. Per rendere la vita più semplice a queste persone ogni lunedì un carretto con ogni tipo di provviste raggiungeva la Fortezza per portare loro il necessario. Era possibile ordinare viveri e beni di prima necessità di settimana in settimana. L’enorme cortile fortificato era diventato un aia e un grande spazio per far giocare i bambini. Nella seconda metà degli anni ’60 queste persone sono state trasferite in alloggi più idonei in città, ma il figlio di una di quelle famiglie, insieme all’odierna gestione della fortezza, hanno riportato alla luce una di quelle case, riarredandola come un tempo. Una delle cose che ho imparato sui tedeschi è che è un popolo che non ama dimenticare. Ha fatto tanti errori, se ne sta assumendo le responsabilità da decenni, ma non nasconde mai niente, o meglio niente più. Per questo ancora oggi si può vedere in che condizioni vivevano alcune famiglie di Coblenza nel dopo guerra. Un’altra ala della fortezza invece, ora è sede di un bellissimo e nuovissimo ostello Il Die Jugendherbergen (sempre nomi facili da queste parti!)

Fortezza di Ehrenbreitstein - Coblenza
Fortezza di Ehrenbreitstein – Coblenza
Vista sul Reno - Coblenza
Vista sul Reno – Coblenza

 

Psicologa e Viaggiatrice. Giro il Mondo e studio la personalità dei viaggiatori! Ho visitato più di 75 paesi molti dei quali da sola. Per me il viaggio è uno strumento di crescita personale. Ho creato questo sito per tutti quelli che amano viaggiare da soli o che vorrebbero iniziare a farlo. Ho pubblicato: Il Bello di Viaggiare da Soli: guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi edito Feltrinelli.

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