Viaggi sostenibili: lo stai facendo correttamente? Consigli per viaggiare green

Come faccio a capire nella pratica cosa significhi davvero viaggiare in modo sostenibili, ecco i miei consigli per farlo al meglio.

Francesca Di Pietro Pubblicato il

Tra i trend di viaggio di questo 2024, si distingue la crescente attenzione verso i viaggi sostenibili. Un approccio responsabile al viaggio che trova nell’Europa un continente ideale per essere messo in pratica, grazie alla varietà di destinazioni e attività compatibili con la tutela dell’ambiente e la valorizzazione delle popolazioni locali.

Per allinearci tutti l’’Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO) definisce il turismo sostenibile come un turismo responsabile che tiene conto delle esigenze dell’ambiente, delle comunità locali, delle imprese locali e dei visitatori.

Più facile a dirsi che a farsi, anche nel turismo c’è un crescente “green washing” ossia questo dipingere con la sostenibilità ogni cosa come tecnica di marketing.

Se abbiamo ancora dei dubbi su cosa dobbiamo ricercare o notare i un viaggio per capire se è o meno sostenibile, queste sono le 4 macro aree:

  • Economico. Garantire la competitività delle destinazioni turistiche e delle imprese del settore, in modo che possano prosperare e fornire benefici a lungo termine; ossia portare i soldi davvero sul territorio e non a colossi e multinazionali.
  • Ambientale. Ridurre l’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo, ridurre i rifiuti, migliorare la qualità e le caratteristiche del paesaggio, proteggere e conservare la natura, la flora e la fauna; Quindi quando prenotiamo un hotel, cerchiamo hotel che abbiamo politiche di sostenibilità, in molti casi possiamo anche vedere dalla nuova icona, la fogliolina su booking o cercare sui loro siti personali. Stesso discorso quando prenotiamo qualche escursione, vediamo quando utilizzo di plastica fanno e come intendono gestire gli animali, ad esempio.
  • Socio-culturale. Migliorare la qualità della vita nelle comunità locali, valorizzando e rispettando il patrimonio culturale e storico, la diversità delle destinazioni turistiche e le tradizioni; Investire ed esaltare le comunità locali, gli usi tradizionali per valorizzarli invece di cancellarli per fare cose più mass market è molto sostenibile.
  • Climatico. Ridurre l’impatto del turismo sul clima e migliorare l’adattamento ai cambiamenti climatici nel settore turistico. Si sa, l’aereo è il mezzo che ha più impatto inquinante, cerchiamo quando si può di mettere qualche giorno da parte e fare viaggi più lunghi, in questo caso non risparmieremo solo i nostri soldi, ma anche molta co2.

Perché questa tendenza sta prendendo piede?

Le ragioni sono molteplici. Innanzitutto, c’è una crescente consapevolezza dell’impatto ambientale del turismo.
L’industria del turismo è, già da diversi anni, responsabile di circa l’8% delle emissioni globali di gas serra e le informazioni sono sempre più reperibili con facilità, quindi tante persone vengono sensibilizzate. Mi piace pensare che i viaggiatori hanno meno distrazioni, sono più concentrati sul luogo, sul momento e quindi anche da un punto di vista ambientale.

Benefici non solo per l’ambiente

I viaggi sostenibili offrono una miriade di vantaggi anche per i viaggiatori. Innanzitutto, permettono di vivere un’esperienza di viaggio più autentica e gratificante, a contatto con la cultura locale e le tradizioni genuine del luogo.

In questo modo, si instaura un legame più profondo con la destinazione visitata, arricchendo il viaggio di ricordi indelebili e di una comprensione più ampia del territorio e delle sue genti.

Inoltre, il turismo sostenibile rappresenta un importante strumento per supportare le comunità locali. Scegliendo di viaggiare in modo responsabile, si contribuisce al benessere economico e sociale delle comunità, favorendo la crescita di attività sostenibili e la valorizzazione delle risorse locali.

Idee per un viaggio sostenibile in Europa

Ci sono molte destinazioni europee che si impegnano per la sostenibilità. Eccone alcune.

1. Isole Canarie, Spagna:

L’arcipelago spagnolo vanta una ricca biodiversità, con diverse riserve naturali e parchi nazionali. L’energia solare e eolica sono ampiamente utilizzate e l’isola di La Gomera è stata la prima al mondo ad essere certificata “Riserva della Biosfera” dall’UNESCO. C’è un’approccio molto forte da parte di tutti nel mostrare che un turismo diverso si piò fare, soprattutto dopo gli scempi urbanistici degli anni 80/90, ho scritto un articolo con tutti gli eco -lodge che consiglio a Lanzarote per una vacanza sostenibile.

2. Slovenia:

La Slovenia è uno dei paesi più verdi del vecchio continente, con oltre il 60% del territorio ricoperto da foreste. Promuove la mobilità verde e vanta una rete di piste ciclabili ben sviluppata. Ha anche tantissime zone termali che vengono gestite piuttosto bene molte strutture hanno creato dei veri e propri percorsi di benessere che ti permettono davvero di staccare da tutto.

Ti consiglio sicuramente qualche giorno tra i laghi di Bled e Bohinj, bellissimi in tutte le stagioni.

3. Foresta Nera, Germania:

La Foresta Nera è un’area ricca di boschi, laghi e montagne. L’acqua del rubinetto è potabile e la regione si impegna nella gestione responsabile dei rifiuti.

Ci sono magnifici percorsi di trekking, ma anche una fitta rete di percorsi cicloturistici, la Germania è uno dei paesi che investe di più nel turismo sostenibile.

5. Isole Azzorre, Portogallo:

Le isole Azzorre sono un arcipelago vulcanico con una natura incontaminata. L’energia geotermica è ampiamente utilizzata e si promuove un turismo responsabile che valorizza le tradizioni locali. Loro hanno fatto della sostenibilità il vero fulcro dell’offerta, anche perché essendo un luogo così isolato, ha bisogno di molta protezione, è possibile Whale watching, trekking sui vulcani, immersioni nei crateri vulcanici, visita alle caldere e per me che amo le immersioni anche potersi immergere con gli squali mako, una cosa piuttosto unica.

E in Italia? Come essere sicuri di viaggiare in modo sostenibile?


Nel nostro Bel Paese, Siena ha ottenuto la prestigiosa certificazione internazionale del Global Sustainable Tourism Council, l’organizzazione no-profit delle Nazioni Unite che definisce gli standard per un turismo responsabile a livello globale.

Sebbene sia l’ultima destinazione italiana ad aver ricevuto questo riconoscimento, può comunque vantare un primato: è la prima città d’arte della Penisola ad aver soddisfatto i 17 parametri stabiliti dal GSTC, i cosiddetti “Sustainable Development Goals”.

Siena si unisce quindi ad un ristretto gruppo di località italiane già certificate dal GSTC, tra cui la Valsugana (prima in Italia nel 2019), Tarvisio e tre località del Sud Tirolo: San Vigilio di Marebbe, Alta Badia e Val d’Ega.

Il Sud Sardegna, invece, ha ottenuto la certificazione di destinazione sostenibile a livello europeo nell’ambito del sistema comunitario ETIS, grazie alle sue politiche green e alle azioni concrete a favore del territorio.

Viaggiare in Italia ti da sicuramente la possibilità di muoverti i maniera più lenta, magari con i treni e la facilità di cercare senza troppa difficoltà un alloggio sostenibile, basti pensare a tutti i nostri agriturismi, personalmente negli ultimi anni anche se visito una città preferisco alloggiare un po’ fuori e scegliere un alloggio immerso nella natura. Infatti proprio due giorni fa sono tornata da un luogo che amo molto, dove ero già stata, in Umbria sul Lago Trasimeno, si chiama il Cantico della Natura e spero di riuscire ad organizzarci un weekend di yoga.

Spesso le strutture ti permettono di affittare delle bicilette elettriche, è un buon modo per vedere i dintorni e soprattutto la lentezza ti fa focalizzare su elementi diversi da quelli che vedresti in auto. Opta per un alloggio ecosostenibile.

Mangia cibo locale e di stagione

Mangiare cibo locale è un ottimo modo per sostenere l’economia locale e ridurre l’impatto ambientale del tuo viaggio. Scegli ristoranti che utilizzano ingredienti stagionali e di provenienza locale. In più tu vivi un’esperienza più autentica. Mi sono accorta che sempre più persone non conoscono la stagionalità dei cibi perché sono abituati ad avere tutti i prodotti disponibili tutto l’anno nei supermercati. È una grave perdita, perché la stagionalità nella cucina rurale ci fa scoprire le tradizioni e magari impariamo anche noi qualcosa di nuovo.

Fai attività all’aperto

L’Europa offre una vasta gamma di attività all’aperto, come il trekking, il ciclismo, il nuoto e il kayak. Queste attività sono un ottimo modo per esplorare la natura e fare del bene al tuo corpo. Personalmete io in ogni viaggio inserisco sempre qualche esperienza nella natura perché è la cosa che mi porta più benessere e quando viaggio nelle città, molto spesso vado a fare yoga in qualche centro locale o corro nei percorsi più conosciuti, anche questo ti avvicina molto alla comunità del posto dalla quale c’è sempre da imparare.

Il viaggio nella sosteniblità dei luoghi è sempre in divenire parte dalla consapevolezza del luogo, ma anche dall’occhio di chi viaggia che cambia, più richiederemo queste cose e più ce le offriranno, per questo amo pensae che la rivoluzione possa iniziare da noi.

Psicologa e Viaggiatrice. Giro il Mondo e studio la personalità dei viaggiatori! Ho visitato più di 75 paesi molti dei quali da sola. Per me il viaggio è uno strumento di crescita personale. Ho creato questo sito per tutti quelli che amano viaggiare da soli o che vorrebbero iniziare a farlo. Ho pubblicato: Il Bello di Viaggiare da Soli: guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi edito Feltrinelli.

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