Come affrontare il primo viaggio da soli!

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In questi giorni ricevo tante email da persone che vogliono consigli nella scelta della meta per il loro primo viaggio da soli. E’ una domanda molto difficile se non si conosce la persona che lo sta chiedendo.

Non esiste la meta più adatta alla prima volta, esiste la meta più adatta a te!

Tutte le cose si fanno a piccoli passi, secondo le proprie possibilità e il proprio modo di approcciare alla vita, senza buttarsi in maniera irruenta.

Se stai pensando davvero di fare il tuo primo viaggio da solo ecco secondo me quale dovrebbe essere il processo mentale:

  • Perché hai deciso di partire da solo? quale è il driver principale?

Per dimenticare qualcuno, per metterti alla prova, perché nessuno può viaggiare con te? C’è una pagina intera di motivazioni plausibili.

  • Cosa cerchi?

Questa domanda è strettamente legata alla precedente, ma è importante da sapere! Per esempio se parti per metterti alla prova, in che senso intendi farlo? fisico? sociale ? di resistenza? di intraprendenza?

  • Fatti un esame di coscienza!

Chi sei tu? Come hai viaggiato fino ad adesso? Dove sei andato fino ad adesso ? Quale è la tua tipologia di alloggio o di trasporto! Hai fatto solo Versilia e Liguria, non pensare di andare in Nepal! Se ti lamenti quando l’hotel non è a 4 stelle e se capiti in un treno senza aria condizionata non pensare ad un viaggio backpacking in Nicaragua!

  • L’intensità e la profondità di un’esperienza non sono correlate con la distanza della meta,

sono correlata solo con chi sceglie di fare quell’esperienza.

Secondo me un buon punto di partenza per chi vuole iniziare a viaggiare da solo è costruirsi un viaggio introno ad un obiettivo misurabile, preferibilmente che abbia una componente fisica ed una mentale. Per esempio, percorrere le 5 Terre a piedi, imparare a fare kitesurf, fare volontariato, andare a salvare una balena, fare il cammino si Santiago e chi più ne ha e più ne metta.

[box style=’success’]  Avere un obiettivo misurabile ti farà tener d’occhio la meta e orienterà le azioni verso il raggiungimento della stessa in modo da poter godere a pieno del successo.[/box]

In questo modo sarà più facile destreggiarsi nei problemi quotidiani del viaggiatore solitario, ossia dove dormire, con chi mangiare, come muoversi… ; in primo luogo perché naturalmente sarà più facile incontrare persone come voi e con il vostro stesso obiettivo e poi perché non perderete la bussola se la meta è chiara davanti a voi!

patagonia argentina

Non preoccuparti se prima di partire avete qualche “granchio nello stomaco” è naturale, è naturale avere paure, è naturale avere dei dubbi, solo gli incoscienti e gli stolti non ce l’hanno mai, la differenza è che le persone coraggiose sanno affrontarle e non si arrendono al primo freddo.

Non credo che ci siano viaggi difficili o facili in assoluto, dipende sempre da chi è la persona che sta per farlo, e dal suo punto di partenza. Quindi non preoccuparti, ovunque andrai, a qualsiasi distanza da casa sarai, la tua nuova esperienza sarà sicuramente incisiva nella tua vita, unica nel suo genere e ti cambierà in un modo in cui non avevi pensato.

Ovviamente per consigli personali non esitate a scrivermi! Buena Vibra!

 

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Se stai attraversando un periodo particolare della tua vita, vorresti evadere, avere un’esperienza forte, credere di più in te stesso, ti consiglio di intraprendere un viaggio in solitaria. Se hai bisogno di un supporto pratico o anche solo semplicemente emotivo, possiamo fare travel coaching insieme

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Autore

18 comments on “Come affrontare il primo viaggio da soli!
  1. Ciao, sono Francesco, Nice to meet you
    Ho deciso di viaggiare da solo, vado in Canada (b.c.) e non penso di tornare .
    Sono un artigiano con regolare partita IVA dal 2001, e nel bene e nel male.. Ho sempre tirato avanti
    Dopo essere stato costretto da questo governo a chiedere un prestito PER PAGARE LE TASSEE ,!!!
    perchè nel 2011 ho superato il mio reddito medio annuo, e secondo i signori “fiorito” avrei guadagnato troppo.!
    L’unico motivo che mi teneva legato al mio paese fino a maggio era la mia convivente, non ho figli
    …ma dopo un lungo commento riguardo alla nostra vita sentimentale, giunta ad esaurimento, per vari motivi
    (anche per colpa mia ) ecco presa la mia decisione…….a 44 anni ..VADO IN CANADA! ….parto a gennaio .
    Questo governo non vedrà più un euro da me!!! e poi è una vita che avrei voluto emigrare negli U.S.A. o CANADA, e ho preso la palla al balzo ! Francy, Che ne pensi del mio caso ? Sono andato a male?
    premetto che non sono mai stato single ed è proprio l’idea di andare da solo che mi affascina non tanto la meta!
    Grazie, Kind regards
    Francesco

    1. Stupendo! Mi sembri una persona molto coraggiosa che vuole essere felice a tutti i costi! credo che il problema della maggior parte degli italiani è che si accomodano sulle delusioni, quando invece bisognerebbe solo dargli un gran calcio nel sedere. A volte avvenimenti spiacevoli ci danno la spinta per prendere il coraggio che ci mancava, questo vuol dire che, vada come vada tu sei un combattente e hai avuto le palle di provarci! nessun fallimento potrà mai cambiare questo fatto! In bocca al lupo, massima stima!

    2. Francesco…..com’è triste leggere che vai via dal tuo paese perchè ti è stato negato il diritto ad una vita dignitosa. Io parto sempre, ma cerco sempre di ritornare, perchè non glie la voglio proprio dare la soddisfazione a questi maledetti amministratori di sputarmi via come un osso di oliva. Mi rendo perfettamente conto di quali possano essere le tue motivazioni ma ti invito a riflettere che abitiamo ancora nel paese più bello del mondo ( e ne ho visti davvero tanti) e non possiamo lasciarlo nelle mani di quattro balordi, dobbiamo rimanere per difenderlo. Vederci fuggire per loro è una vittoria, sanno che le persone migliori non resistono in condizioni di impoverimento culturale oltre che economico. Ci filtrano, come in una centrifuga nella quale rimane solo la gente ignorante che più facilmente puoi gestire.
      Vai pure in Canada, rimetti in piedi la tua vita ……poi però ritorna, perchè questo paese ha bisogno di tutte le sue persone migliori.
      Simona

  2. Ciao Francesca,
    complimenti per il tuo blog,molto interessante,adoro l’avventura e come primo viaggio da sola mi piacerebbe andare nelle cinque terre,prima voglio conoscere di più il mio bel paese e poi andrò all’estero. Sono fidanzata ma sento il forte bisogno di indipendenza e libertà,ho un lavoro fisso,non ho figli ma al solo pensiero di provare un piccolo viaggio da sola mi entusiasma tantissimo,ho 33 anni e secondo me non è mai troppo tardi per cominciare devo organizzarmi bene perchè ho un cane di tagli media,un carlino,sai darmi qulche piccolo consiglio utile?Grazie, a presto.

    1. Mi sembra un ottima scelta come inizio. In Italia le 5 terre è per me una delle location perfette. Puoi prefiggenti un obiettivo sfidante , ma raggiungibile, il trekking delle 5 terre è bellissimo e non molto impegnativo, hai la dimensione della solitudine, degli spazi con grandi orizzonti che ti entrano nel cuore, hai la possibilità di condividere questa esperienza con chi farà il cammino insieme a te, molto spesso anglosassoni, e poi godere Dell accoglienza locale, magari dormendo in qualche b&b a gestione familiare. La Liguria è una terra piena di tradizioni e di storie antiche, passare del tempo con gli anziani ti insegnerà molto.

  3. Ciao Francesca
    posso dirti che non avevo ancora conosciuto una persona capace di mettere insieme, in maniera cosi intelligente, il proprio lavoro e la propria passione.
    In qualche modo lo faccio anche io, “regalando” ai miei studenti di scuola superiore (orfana di geografia per mano della riforma Gelmini) lezioni di “geografia emozionale”, semplici racconti dei miei viaggi attraverso la proiezione delle foto.
    Sai cosa noto, sempre più spesso? Che in un mondo in cui non si riesce più a lasciare qualcuno a bocca aperta, IL MONDO e le sue meraviglie, ancora ci riescono.
    Poi scopro per caso che esiste una psicologia del viaggiatore e mi innamoro di questa idea, perchè mi fornisce elementi per capire la mia ansia di andare, ovunque e sempre, di conoscere, di assaporare, di ascoltare………
    Grazie
    PS. (non da poco) Farei volentieri un viaggio con te perchè so che nel nostro girovagare potrei arricchirmi del tuo sapere in materia di viaggi. Grado di adattabilità, in una scala da 1 a 10…………..11

  4. Il tuo blog è fantastico e le tue esperienze altrettanto! È bello pensare di non essere l’unico essere umano a questo mondo con questa tendenza. Bellissimo, stupendo modo di vivere che vorrei più persone comprendessero.
    A tuo confronto sono una dilettante, ma la vita mi ha martellato non poco e nei programmi futuri (tra qualche settimana) vorrei partire per Londra, e chi lo sa, capatina a Edimburgo che mi affascina tanto! Sarà che leggo troppi libri e mi immedesimo in realtà non tangibili .
    Il mio sogno è andare, visitare e vivere la città di Ho chi MInh, musa ispiratrice di uno dei miei romanzi guida, “l’amante di Marguerite Duras”. Ho 25 anni ma sogno come una bimba e sono un incontentabile nata.
    Cerco e pretendo sempre molto da me stessa, perché voglio vivere appieno, non voglio perdermi nulla e cerco la felicità. Ho meditato tanto su questo mio primo viaggio da sola, e sono pronta! Mi sono resa conto col tempo di avere un bisogno che va oltre all’esteriorità, che è ben più profondo e complesso. Il bisogno di conoscere i miei limiti e di misuarrmi con qualcosa di più grande come la natura, per me rappresenta una vincita; una cosa da occhi lucidi!
    Studentessa fuori sede napoletana laureanda in psicologia e appassionata delle neuroscienze, ma nata in una famiglia dove lo sforzo fisico non è mai pari a quello mentale e dove se c’è davvero forza di volontà si riesce ad essere migliori senza mai chiedere e senza mai voltarsi, con una marea di sacrifici e solitudine, e disaccordi. Budget piccolino, s’intende.
    Chi dovesse leggere questo mio commento, e si rivede, si specchia nei miei modi di pensare seppur blandi e sente di volermi contattare, lo faccia!
    Intanto ringrazio Francesca per questo blog pieno di idee e spunti, dove il coraggio trapela e risuona in ogni singola parola.

    Un grande in bocca al lupo a tutti.

  5. Ciao Francesca, sono giacomo, ho 24 anni. Volevo una tua opinione. Sono un tipo a cui piace molto la compagnia e le persone, ma che ogni tot di tempo ho bisogno di stare per i fatti miei, per pensare un po da solo. Mi sono laureato ad Aprile, ed ormai è da un quasi 8-9 mesi che mi frulla in testa l’idea di un viaggio da solo in america (le tappe che ho scelto, andando in giro per i boschi e facendo tappe in NY, Pittsburgh e Washington DC). Le scelta dell’andare da solo non è stata facile, ma non ho trovato nessuno di adatto a condividere con me l’esperienza, e in realtà il farlo da solo da valore aggiunto a quello che voglio fare. Sono emozionato e contento di fare questa cosa, ma…..Praticamente è arrivato il momento di dire si per prenotare in via definitiva, e all’improvviso mi è venuta addosso una paura incredibile, mi sono venuti mille dubbi di non essere in grado di farcela….e rischio pure di posticipare o ripensarci. E’ frustrante ed è un peccato, anche perchè l’analisi del viaggio è stata accurata e non è che mi sono accorto ad un certo punto di quanto fosse difficile. Ho sempre saputo sarebbe stata una sfida, ma la cosa mi eccitava, anzichè abbattermi…quindi ti chiedo, è normale sentirsi cosi(ho già letto sopra ma ti chiedo una conferma piu soggettiva), o forse ho fatto un passo piu lungo della gamba?

    1. Giacomo è normale, succede sempre,tutti hanno paura prima di partire, specialmente la prima volta. Io ogni volta che parto nn dormo la notte prima, magari nn sempre per lo stesso motivo, ma la paura accompagna ogni azione di cambiamento. Se nn l’avessi saresti un cyborg, la differenza sta nel farsi bloccare dalla paura. Gli Stati Uniti nn so o di certo il viaggio più difficile del mondo, appena atterri capirai che la realtà è molto meglio dell’immaginazione.

  6. Ciao Francesca, sono un ragazzo di 27 anni e vorrei fare un viaggio da solo in Thailandia. Io sono uno che ama viaggiare, vivo all’estero, ho viaggiato sempre con amici oppure per esperienze dove avrei conosciuto gente per forza di cose (erasmus e SVE). Non ho mai fatto un viaggio totalmente da solo e mi piacerebbe provare. Vorrei andare in Thailandia per 20 giorni, stare 5-6 giorni da mio zio che abita a Bangkok e poi girare il resto della nazione da solo. Io non ho affatto paura che possa succedermi qualcosa, peró di solito dopo 10 giorni di viaggio io mi stanco e voglio tornare a casa. Essendo da solo ho paura di annoiarmi ancor prima. Seconda cosa, suggeriresti il couch surfing come alternativa agli ostelli??

    1. Che cosa ti stanca dopo 4-5 gg? La Thailandia è la meta con più turismo backpacker del mondo, dubito che tu ti possa mai annoiare. Couchsurfing ha più senso nelle grandi città, in Thailandia meglio guest house o ostelli, immergiti nella dimensione dei viaggiatori, incontrerai dei personaggi talmente assurdi che sarà impossibile annoiarsi. E poi potrai anche imparare a non annoiarti di te stesso, a stare bene da solo che è molto importante.

  7. Ciao Francesca,
    sn inciampata nel tuo sito per pura curiosità e mi hai illuminata in un attimo…
    viaggiare da sola è una cosa ke mi ha sempre affascinato..ma nn ne ho mai provato uno in completa solitudine…andare a trovare qlcno nn è la stessa cosa..sembra ke però sia arrivato il momento di relazionarmi di più cn me stessa…e dp aver preso una “pausa” dalla relazione sentimentale ke avevo da quasi due anni, sento un gran bisogno di ritrovarmi…ci sn solo piccoli intoppi: le mie ferie partono lunedi 3/3/14 ed ho solo una settimana a disposizione…Io vivo a Matera una splendida città del sud (Basilicata) sapresti consigliarmi un posto nn molto lontano da qui dove potrei avventurarmi in solitario? spero ke tu possa darmi uno spunto…un idea..nonostante i tempi sn abbastanza stretti. ti ringrazio anticipatamente e ti faccio tanti complimenti x qsto semplice ed efficace sito. 🙂

    1. Grazie mille sono felice che ti piaccia. Così su due piedi e con poche informazioni non è facile indicare la meta giusta. Dipende un po’ da cosa cerchi. Io ti direi Malta se vuoi un clima nn tanto freddo o Dublino che è una città molto ospitale e divertente o anche Stoccolma. Io direi vediti i voli vicino, cerca un ostello figo e divertiti!

  8. Ciao Franci! Intanto complimenti. Ti seguo su IG e su Twitter: viaggi favolosi! Ti scrivo per un parere: io vorrei andare in solitaria in Terranova e a Fogo Island. Ho già fatto viaggi in solitaria e non ho mai avuto problemi, ma è la mia prima volta in Canada e non lo conosco molto bene. Hai suggerimenti? Grazie. Sabina

  9. Io ho 40 anni, un figlio che a maggio farà 18 anni e una figlia di 13. Ho voglia di partire, ma oltre la paura e la mancanza di soldi, non so come potrei andarmene da sola. I miei figli non frequentano i padri. Sarebbero soli.O per meglio dirlo, non posso lasciarli soli! E sono io che li mantengo già a fatica. ma sento che me ne devo andare, e non so come fare!

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