Cosa vedere a La Gomera: trekking nella foresta preistorica e balene

Francesca Di Pietro Pubblicato il

La Gomera fa parte dell’arcipelago delle isole Canarie, è molto meno conosciuta rispetto alle sue sorelle perché ha un turismo ancora di nicchia. Conserva ancora una grossa vena rurale, dovuto forse al suo isolamento a causa della lontananza, qui lo stile di vita è ancora lento, la maggior parte delle persone de luogo vive ancora con il lavoro della terra, tranne qualche eccezione che si sta dedicando al turismo.

Come Arrivare a La Gomera:

Il modo migliore per arrivare su quest’isola è volando su Tenerife e prendendo un traghetto da Los Cristianos, ce ne sono diversi al giorno che coprono quasi tutte le fasce orarie. Alternativa più rapida è prendere un volo interno che vi porterà nel piccolo aeroporto di La Gomera.

Se vi posso dare un consiglio personale evitate di fare la gita in giornata con i bus da Tenerife, è la cosa più deleteria che ci sia per il turismo su quest’isola. I Pullman di grandi dimensioni rendono difficile le manovre sulle strade, vedrete poco e male, non contribuirete in nessun modo a sostenere l’economia delle persone che ci vivono, La Gomera è un’isola dove si apprezza il tempo, magari dormite solo una notte, prendetevi il tempo per fare delle camminate senza nessuno intorno.

Dove dormire a La Gomera:

La Gomera ha 6 municipalità, non esiste un centro particolarmente turistico, diciamo che il sud è più soleggiato e il nord è più rurale e fresco in estate.

I posti che vi suggerisco sono luoghi che conosco personalmente

El Cabrito: un’autentica Finca, ossia azienda agricola presente da centinaia di anni, si trova in una baia privata, si arriva con una piccola barca, è un luogo magico, bellissimi panorami, totale tranquillità e cibo organico, per gli amanti della lentezza.

Los Telares: ci spostiamo verso il nord a Hermigua, un paesino davvero bello, los telares è uno dei luoghi con più attenzione alla sostenibilità dell’isola, gestisce anche l’omonimo museo etnologico. Bellissima vista sulla valle, ogni mattina vi serviranno in camera una colazione con prodotti tipici.

Casa Diversa: questo è uno dei posti in cui ho dormito io, si trova in una parte molto isolata di Hermigua e permette d’avere una vista meravigliosa, dalla valle fino al mare. Sono appartamenti con tutte le comodità e un bel terrazzino, l’aspetto migliore è sicuramente la bellissima terrazza sul tetto, con sdraio, barbecue e divani. Un’altra cosa che forse vi può interessare è che Rachel, la proprietaria è anche una istruttrice di diving espertissima che vi porterà alla scoperta dei fondali di quest’isola.

Pension la Candelaria: si trova nel cuore di Valle del rey, anche in questa ho dormito,  è una pensione storica fatta passo a passo da una dolcissima famiglia. Ha una bellissima terrazza e le camere sono grandi spaziose e colorate, l’aspetto che ho più apprezzato è l’attenzione alla sostenibilità, tutti i prodotti di cortesia sono bio, così come quelli per la colazione, si vengono borse di cotone, k-way di materiale riciclato, viene data una borraccia termica per il periodo del soggiorno, nulla è lasciato al caso.

Cosa fare assolutamente a La Gomera:

  1. Una passeggiata per San Sebastian

Anche se è la capitale dell’isola a parer mio non è il paesino più bello, ma ha un paio di vie nel centro storico che sono davvero carine, questa tipica architettura coloniale che è rimasta solo alle Canarie o.. naturalmente in Latinoamerica.

Molto interessante è il museo archeologico che parla di tutti i dubbi e le tesi su come i primi abitanti de La Gomera raggiunsero quest’isola. Ci sono diverse illustrazioni e spiegazioni della cultura nativa Gomera, degli usi e costumi e del loro culto.

La  cattedrale è molto bella, dedicata alla Madonna, nel transetto sinistro potete notare un enorme dipinto di una battaglia in mare, che ritrae un assalto dei pirati inglesi verso la città fortificata di San Sebastian, il popolo si chiuse in questa chiesa per tutto l’assedio chiedendo la grazie alla Madonna ed una volta ottenuta resero omaggio con un bellissimo dipinto.

Il monumento più antico di San Sebastian è una torre costruita dai primi ispanici giunti sull’isola, non la trovo particolarmente bella, ma di sicuro è importante.

Anche Cristoforo Colombo si fermò a La Gomera in 3 dei suoi viaggi per fare rifornimento di acqua, anche se la leggenda vuole che si fosse innamorato di una gomera moglie del governatore.

2. Passeggiata nei paesini di Hermigua e Agulo

Sono molto piccoli, colorati e arroccati sul bordo della valle, offrono bellissime viste e scorci interessanti, si può avere un’idea di come poteva essere la vita tanti anni fa, quando tutto era ancora totalmente rurale e l’economia si basava sull’agricoltura. Per anni La Gomera è stato il maggior produttore di banana di Spagna, ora questo mercato ha perso potere e si sta spostando sulla coltivazione dell’avocado e del mango.

Sicuramente vi consiglio una pausa culinaria da Las Cacharas a Hermigua, il ristorante migliore dove abbia mangiato a la Gomera, fa piatti della tradizione, altissima qualità e il proprietario è una persona meravigliosa.

Per la strada verso Agulo fate una sosta al Mirador de Abrande un punto un po’ turistico, ma sicuramente la passerella di cristallo è simpatica.

3. Visita al Parco Nazionale di Garajonay

Credo uno dei parchi naturali più belli dove sia mai stata in Europa! Questo luogo è magico! Infatti è patrimonio UNESCO. Il Parco abbraccia 40km quadrati e si trova principalmente al centro dell’isola, in una parte molto verde, infatti è famoso perché è uno dei due luoghi in Europa dove resta la foresta vergine laurisilva (l’altro è a Madeira). La natura che trovate al suo interno vi lascerà a bocca aperta, ci sono decine di sentieri segnati, dedicati ad ogni tipo di difficoltà, il punto sicuramente più bello per me è quello che si chiama il Razo de la Bruma ossia quella parte di foresta di Laurisilva che viene abbracciata da una nebbiolina sottile che rende tutto magico. Questa nebbiolina quasi costante è causata dalle montagne che bloccano il vento freddo del nord facendolo precipitare e creando una condizione che permette a muschi e licheni di crescere su tutta la lunghezza degli alberi.

Vi consiglio una vista al Centro per i visitatori del parco, vi daranno tantissime informazioni, si possono trovare diversi tipi di cartine per i vari trekking e il venerdì c’è un’attività molto interessante, è possibile avere una guida gratuita che vi accompagna nei trekking o partecipare ad una degustazione di vino locale.

 

4. Fare una degustazione di vino gomero

La Gomera ha una storia molto interessante legata al vino. Le uve che vennero portate qui sono antichissime, risalgono al 1500 e nei secoli si sono dovute adattare alla terra e alle condizioni climatiche, quindi al momento le uve gomere crescono solo su quest’isola., nel continente sono estinte! Ma oltre ad avere un valore storico, il vino gomero ha un valore sociale, sull’isola ci sono più di 200 viticoltori, ognuno di loro ha spesso anche solo un piccolo fazzoletto coltivato a vite, e portano i vini in 14 aziende agricole, avere la certezza che la coltivazione della vite rimanga tale garantisce una immutabilità anche del paesaggio perché i piccoli agricoltori non sceglieranno di cambiare il tipo di coltivazione cambiando magari il paesaggio come successo in passato.

5. Fare trekking nei tantissimi sentieri

La Gomera è senza dubbio un’isola per gli amanti delle camminate, lungo tutta l’isola, e non solo nel parco ci sono decine e decine di sentieri, moltissimi si possono fare in giornata e diversi in più giorni, si può persino percorrere tutta l’isola a piedi lungo la GR Principal e chiedere un trasporto per i bagagli in modo da farli recapitare di volta in volta nei vari alloggi.

Anche io ho percorso la GR 131 che va da Pajarito a El Cipude in circa 3h e posso assicurare che tutto è davvero facilmente tracciato e che si cammina in totale sicurezza.

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6. Provare il vero Gofio

Non puoi lasciare La Gomera senza sapere cosa sia il gofio, in pratica è in ogni pasto che mangerai. Il Gofio è un alimento molto importante e molto antico, quest’isola fino a poche decine di anni fa era davvero povera e rurale e per fare forza e sostanza ai pasti dei lavoratori si aggiungeva gofio ossia una farina tostata di mais.

Con questa farina si fa in pratica tutto, la si usa al posto del pane mettendola nelle zuppe fino a creare una pasta, la si usa mischiata con il miele per fare dolci o per creare piatti moderni come la mousse di gofio.

7. Fare un giro in barca per avvistare balene e delfini

Nel canale di mare che costeggia l’isola di La Gomera ci sono dei cetacei residenti, in particolare delfini e un’altra specie sempre di delfini che viene chiamata pilot whale che è leggermente più grande e con il muso rotondo. Dopo poche miglia dal porto di Valle Gran Rey è molto frequente avvistare banchi di cetacei che giocano e saltano liberamente. In alcuni momenti dell’anno se si è davvero fortunati si possono incontrare anche grandi balene che migrano. Altri animali che è possibile avvistare con un tipo di escursione in braca sono le tartarughe caretta caretta, le aquile di mare e una specie di albatros.

Ci sono diversi operatori che effettuano questo tipo di tour, io vi consiglio di farlo con Tina perché è davvero molto attenta alla salvaguardia della natura. Nella sua barca non c’è niente di plastica, bensì ogni vettovaglia è in fibra di mais biodegradabile, lei mantiene sempre le distanze di sicurezza dagli animali ed ha un prezzo davvero conveniente. Il tour che ho fatto io, in una barca grande e comoda, dura circa 4 h e prevede pranzo a base di salmone e un bagno bellissimo in una baia deserta e costa solo 40€.

Se ancora non l’avete fatto vi consiglio vivamente qualche giorno a La Gomera, ha ritmi molto diversi dalle altre isole più famose delle Canarie, tutto è più lento, fatto a mano, e le persone sono gentilissime.

 

Psicologa e Viaggiatrice. Giro il Mondo e studio la personalità dei viaggiatori! Ho visitato più di 75 paesi molti dei quali da sola. Per me il viaggio è uno strumento di crescita personale. Ho creato questo sito per tutti quelli che amano viaggiare da soli o che vorrebbero iniziare a farlo. Ho pubblicato: Il Bello di Viaggiare da Soli: guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi edito Feltrinelli.

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