Perché alcuni luoghi ci deludono

Francesca Di Pietro Pubblicato il

Ti hanno mai fatto la domanda “c’è un luogo del mondo che ti ha deluso?” a me spesso, personalmente non sono mai stata delusa da un luogo, credo che ci siano posti più o meno in linea con il tuo sentire, ma non è mai deludente scoprire qualcosa di nuovo.

Eppure, ascoltando le persone intorno a me sia fisicamente che virtualmente, mi rendo conto che spesso restano delusi da posti molto iconici come Parigi, Bali, Tulum, potrei anche dire posti altamente instagrammabili, odio questa parola!

Ma perché un luogo ci delude??

Iniziamo con capire bene cosa significhi, non è il luogo a deluderti, ma l’aspettativa che ti sei fatto su di esso. Certo che se contini a vedere foto delle mongolfiere che volano sulla Cappadocia una volta che sei lì non ti sembrerà molto diverso allo schermo del tuo cellulare, anzi, magari fa freddo, ci sono dei rumori improvvisi e puzza di benzina, quindi è anche peggio. Questo è il classico gap Instagram vs Real Life, i social rendono tutto patinato mostrando solo il lato luccicante e quando siamo realmente immersi nella realtà ci accorgiamo che esistono anche gli altri sensi oltre la vista, e non è detto che sia tutto così glitterato.

Viaggiare non è andare alla ricerca di un posto più bello, viaggiare è semplicemente conoscere qualcosa di diverso. La diversità non è necessariamente migliore o peggiore, la diversità è semplicemente la possibilità di conoscere altro da sé e altro dal proprio contesto.

Conosco molte persone che sono andate a Bali con le foto di Instagram salvate sul cellulare per adare a vedere i posti dove le influencer fanno le foto, e dopo brindisi al tramonto e colazioni galleggianti hanno dichiarato che infondo non è poi così spirituale come credevano.

I luoghi spesso ti mostrano quello che tu cerchi, se vai in un beach club dove si paga più di quanto un balinese guadagna in 1 mese, sicuramente non troverai nulla di spirituale, se chiedi alla ragazza che ti pulisce la stanza se ti porta nel suo villaggio ad assistere ad una cerimonia è molto probabile che la tua esperienza potrebbe essere diversa.

Il mio consiglio personale ai delusi:

Per chi è rimasto deluso da un luogo io consiglio due cose, la prima è di uscire dai cliché e di lasciarsi portare lontano. Se sei a Parigi e ti sembra di essere in ogni momento in una commedia romantica, prendi la metro ed esci ad una fermata che non hai mai sentito nominare, scoprirai un luogo residenziale, magari una zona di uffici o universitaria, una zona multietinca, sicuramente qualcosa di nuovo che ti farà conoscere meglio la città.

Altro suggerimento, che se mi leggete da tempo sapete che per me è fondamentale: restate più tempo nei luoghi che visitiamo.

Avete ragione non tutti hanno molte ferie, non tutti possono fare smartworking, ma molti corrono come trottole per vedere più posti nel minor tempo possibile. Correndo non si conosce mai un luogo veramente, se siete stati 2 giorni a Parigi, 1 notte a Napoli 5 giorni a Bali, avete visto ben poco di questi luoghi, potrete avere una sensazione, ma non molto di più. Se avete modo create itinerari con meno tappe, cercate di ritornare nei luoghi che vi hanno colpito o incuriosito, non c’è scritto da nessuna parte che bisogna sempre e solo scoprire nuovi posti, anzi, i viaggi servono per infatuarsi. Quado ci si è infatuati si torna per innamorarsi, è come un primo appuntamento. Nella mia vita cerco sempre di tornare nei posti più di una volta, spesso in stagioni diversi o facendo semplicemente le cose in modo nuovo, ritornare ti da la possibilità di non doverti prima ambintare e orizzontare in un luogo e ti da la sicurezza di poterti muovere finalmente per conoscere e non solo per vedere.

Se avete dei suggerimenti mi piacerebbe conoscerli, lasciateli nei commenti!

Psicologa e Viaggiatrice. Giro il Mondo e studio la personalità dei viaggiatori! Ho visitato più di 75 paesi molti dei quali da sola. Per me il viaggio è uno strumento di crescita personale. Ho creato questo sito per tutti quelli che amano viaggiare da soli o che vorrebbero iniziare a farlo. Ho pubblicato: Il Bello di Viaggiare da Soli: guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi edito Feltrinelli.

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