10 Passeggiate nella Tuscia che forse non conosci
Per chi come me ama passeggiare in natura la Tuscia rappresnta un luogo di infinite scoperte, è una terra meravigliosa che ha mantenuto ancora tantissima natura incontaminata e in molti luoghi paesaggi ancora medioevali, dove perdersi ed esplorare ogni volta luoghi nuovi. Parliamo della provincia di Viterbo, di quello che un tempo era l’Etruria, è un luogo facilmente raggiungibile da Roma, parliamo di circa un ora di macchina. In molti casi ci si può arrivare in giornata o regalarsi uno stress senza troppo stress di auto.
10 Passeggiate nella Tuscia ad un ora da Roma:
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Corviano Ipogeo e Necropoli:
ci troviamo sui Monti Cimini poco distante da Soriano nel Cimino. Il trekking è facilissimo, praticamente quasi tutto in piano, con una parte di sentiero misto. Si attraversa una bellissima faggeta, si arriva ai resti medioevali del forte di Corviano, risalenti all 1200, procedendo si arriva in un luogo davvero magico le antiche case ipogee scavate nella roccia risalenti ad epoca etrusca ed antecedenti. Si scende attraverso le scale fatte dagli archeologi perché in origine si accedeva da un balcone di legno esterno che dava sulla caldera e con una scala di raggiungeva la scala. Si attraversa la sponda della forra, si incontra una necropoli, delle mura etrusche e scendendo lungo la forra, dove scorre il fiume troverete la Cascata della Mola. Percorso bellissimo, super consigliato, facile, portatevi le scarpe da trekking perché il sentiero vicino la forra è scivoloso, sono circa 7km.
2. Cascate di Chia:
Questo luogo è naturalisticamente meraviglioso , prima si poteva percorrere un trekking più lungo che raggiungeva anche la Necropoli di Santa Cecilia e la Piramide Etrusca, ora è stata interrotto per motivi “economico/politici” ossia una lotta tra i due comuni che ha comportato al pagamento di un biglietto di 5€ per accedere alle Cascate di Chia e ad un abbandono del percorso di Bomarzo e Santa Cecilia. Tornando a noi, per vedere le cascate si arriva in parcheggio ben segnalato, si pagano 5€ a persona e si procede per vedere le meravigliose cascate, il fiume con gli antici mulini ed un paesaggio magnifico con anche tombe etrusche intagliate nel tufo. Molto facile e breve, circa 1km. Tornando si ha la possibilità di intraprendere un altro breve cammino verso quella che viene chiamata la Torre di Pasolini, dove lui visse molti anni, di proprietà di un altro personaggio dello spettacolo ora. Oltre che di interesse naturalistico questi luoghi hanno un importanza anche cinematografica infatti sono stati il set di moltissimi film sia di decenni fa sia contemporanei, lungo la passeggiata ci sono molti pannelli illustrativi che svelano che film sono stati girati in quei luoghi.
3. Necropoli di Santa Cecilia e Piramide Etrusca di Bomarzo:
Come dicevo prima in principio era un unico percorso, adesso per visitare quest’altra parte è necessario andare verso Bomarzo, fermarsi prima all’altezza del campo sportivo e seguire un’indicazione scritta con una bomboletta su di un muro che indica la Necropoli di Santa Cecilia. Questi percorsi non sono segnati per disinteresse del comune di Bomarzo che fa già tanti soldi con il Sacro Bosco, vedrete dei punti rossi su alberi e rocce, seguite quelli sono stati messi da un abitante del comune che amava questi luoghi. Il percorso è facile, ma il sentiero è misto, ci sono spesso massi coperti di muschio, radici, cumuli di foglie, quindi fate attenzione , secondo me meglio avere anche le bacchette da trekking per non cadere. La Necropoli di Santa Cecilia si raggiunge dopo circa 20 minuti di cammino, è nascosta tra gli alberi, davvero suggestivo, la Angkor Wat de noartri, scendendo la forra si raggiunge la Piramide Etrusca di Bomarzo, ma vi suggerisco di farlo solo se avete la mappa gps perché non ci sono indicazioni e potreste perdervi.
4. La Faggeta Vetusta del Monte Cimino
Anche lei si trova in zona Soriano del Cimino, è un “monumento naturale”, protetto dall’UNESCO, questo significa che non può essere soggetta a modifiche dell’uomo, si vede perfettamente come la natura si auto protegge e rigenera completamente. Ovviamente il periodo migliore per vederlo è l’autunno quando i faggi diventano delle sfumature dal rosso all’arancio, sembra di camminare in un quadro, davvero magnifico. Ci sono diversi percorsi che si possono fare, sono piuttosto semplici, non ci sono mai salite proibitive. Mentre siete lì, respirate a pieni polmoni perché faggi sono gli alberi perfetti per il Forest Bathing e quelli che producono il numero maggiore di terpeni.
5. La Valle dei Calanchi di Bagnoreggio
Un luogo meraviglioso ed unico che si trova proprio al lato di Civita di Bagoreggio, in prossimità delle valli del Rio Chiaro e del Rio Torbido l’erosione ha creato un susseguirsi di calanchi che possono anche innalzarsi per centinaia di metri. Un paesaggio soggetto a cambiamenti piuttosto repentini, in termini geologici intendo, guglie di argilla che alternano il bianco della rocca con il verde della vegetazione. Non è un’escursione facile né adatta a tutti, consiglio di farla con una guida perché perdersi o ritrovarsi in un punto pericoloso è mendo difficile di quanto sembri. Un’altra possibilità per vederli con meno sforzo è fare un’escursione a cavallo, ma in questo caso è necessario saperci già andare.
6. Monte Fogliano
ci troviamo in prossimità del Lago di Vico, anche queste zone sono interamente ricoperte da faggi. Ci sono diversi percorsi da fare, è possibile raggiungere la vetta o mantenersi a media altezza andando a visitare l’Eremo di San Gerolamo, dirigersi verso il Lago o in alcuni punti panoramici. I sentieri sono tutti tracciati, consiglio scarpe da trekking e bacchette, in questa zona spesso c’è una bassa foschia che rende tutto mistico, specialmente nella stagione fredda.
7. Selva del Lamone:
Ci troviamo vicino il borgo di Farnese, al confine con la Toscana, è uno dei parchi più remoti e poco noti del Lazio. In questa zona si possono fare dei trekking ad anello per vedere bene la zona, ma siamo sui 14km, o recarsi solamente a vedere le sue cascate in modo davvero facile. Si possono vedere con circa un km di cammino la Cascata Salaborne e quella del Pellicotonno. È un percorso facile e ben segnato, basta seguire il sentiero numero 8, percorso facilissimo, adatto a tutti, ma dal paesaggio molto suggestivo. Per chi ama esplorare di più si può continuare e raggiungere prima la Toba del Gottimo, lungo la via etrusca, infatti si tratta di una necropoli etrusca, con una breve diramazione si raggiungono le rovine dell’acropoli dell’antica Rofalco, un centro importantissimo etrusca risalente al IV secolo a. C. In seguito si arriva a Rosacrepante, sito di importanza geologica perché ha le sembianze di un vero e proprio anfiteatro fatto di lava.
8. Parco Naturale Regionale di Sutri
È il parco più piccolo del Lazio, si trova in prossimità di Sutri che in epoca Etrusca era uno dei centri più importanti. Il paesaggio è magnifico, specialmente in autunno perché è pieno di castagneti che imbiondiscono in modo molto romantico. È possibile godere della natura in modo gratuito, ma se si sceglie di vedere i meravigliosi resti archeologici è necessario pagare un biglietto d’ingresso. Non perdetevi il magnifico anfiteatro interamente scolpito nel tufo, non è stato costruito neanche un muro per farlo, e poteva accogliere fino a 7000 spettatori! Ci sono diversi resti di tombe ipogee, alcune trasformate in cappelle paleocristiane, ed è possibile accedere ad un mitreo, io li trovo sempre dei luoghi così misteriosi ed affascinanti!
9. Campi di Zafferano di Nepi
Tendiamo ad associare la produzione di zafferano a luoghi sempre molto lontani e molto esotici ed invece si produce anche nella Tuscia, esiste infatti lo Zafferano di Nepi, vicino l’omonimo borgo. Lo zafferano fiorisce in autunno, i campi sono meravigliosi pieni di fiori lilla. In alcune giornate è possibile visitare l’azienda agricola, partecipare alla raccolta dello zafferano, fare una degustazione e se site pazienti portavi a casa i pistilli che riuscite a pulire. A me è piaciuto un sacco, ma poi lo zafferano ho preferito acquistarlo (ci vuole troppa pazienza a prenderlo) e soprattutto ho finalmente capito come si cucina.
10. L’Opera Bosco
Nella Tuscia oltre alla natura meravigliosa potete trovare anche luoghi in cui l’arte si fonde con il contesto, come l’Opera Bosco un un museo-laboratorio all’aperto di arte contemporanea su tre ettari di bosco all’interno del Parco della Valle del Treja, ogni opera è fatta solamente con materiale naturale in modo da non invadere il territorio. Il percorso è immersivo nella natura, si può visitare prenotando una visita guidata e in alcuni periodi dell’anno è possibile percorrere un trekking completo ed arrivare al borgo di Calcata.
Dove dormire nella Tuscia: i miei posti preferiti
L’Orto di Hans: sono stata in questo bellissimo agriturismo pochi giorni fa, mi è piaciuto un sacco. È immerso nel verde, loro hanno un’azienda agricola molto grande, anche con animali, le stanze sono in casette di pietra deliziose e hanno un magnifico ristorante, in un ambiente molto bello pieno di vetrate e si mangia benissimo. È un alloggio petfriendly.
Villa Lais di Sipicciano: una residenza d’epoca pazzesca, una villa dell ‘700 affrescata, con un arredo molto ricercato e bellissimi giardini, anch’esso petfriendly.
La Fonte dell’Usignolo: ci troviamo sul Lago di Vico, questo è uno dei miei luoghi preferiti del Lazio, è un bellissimo casale nella natura, con una zona colazione tutta veranda, le camere sono un sogno. Io ne avevo una con un camino stupendo e una vasca da bagno enorme tipo mini piscina in stile marocchino. Super consigliato, è pet-friendly.
Palazzo Vesconte: è una magnifica residenza d’epoca sul Lago di Bolsena, ci sono andata più volte è del mio amico Francesco uno dei migliori ospiti che io abbia mai incontrato. Il Palazzo è un vero gioiello, interamente affrescato, ricco di cimeli importanti, con un’atmosfera unica.
Tenuta Bertarello: un’antica torre di avvistamento del ‘700 trasformata in casale. Immerso nella natura, sono anche produttori di olio, miele e altre leccornie, ha uno stile molto country chic, i proprietari organizzano anche pic nic in natura, passeggiate a cavallo o mountainbike.
Le Perseidi Bubble Glamping: ha aperto da pochissimo , un magnifico bubble glamping sul Lago di Bolsena, esperienza unica in cui dormire guardando le stelle.
Castello San Michele: ci troviamo appunto a San Michele in Teverina, anche questa è una magnifica residenza d’epoca con un bellissimo spazio all’aperto, potrete immergervi nello charme di un tempo anche se per pochi giorni
UnderDome Glamping: location magnifica, dormirete in delle cupole climatizzate, immersi nella natura. Magnifico alloggio insolito vicino Soriano nel Cimino.