Cosa fare a Nusa Penida: un isola selvaggia ad un ora da Bali

Francesca Di Pietro Pubblicato il

Come ho detto più volte, e come scoprono di solito i viaggiatori appena atterrati a Bali, Bali non ha un bel mare, non ci sono le spiagge tropicali che purtroppo molti si aspettano. [ Se ti interessa l’argomento ti suggerisco il mio articolo “Dove trovare mare bello a Bali” ]

La maggior parte delle persone dedica qualche giorno alle Gili o a Nusa Lembongan, che da paradisi incontaminati sono diventate mete caotiche e molto turistiche, anche se io rimango una grande sostenitrice di Gili Air, un posto che amo profondamente.

Per quelli come me che amano fare immersioni Nusa Penida è conosciuta perché accoglie la una buona parte dei siti d’immersione più belli della costa.

Proprio grazie alle immersioni che ho fatto l’anno precedente ho intuito che la costa di Penida nascondeva molto di più. Sono stata a Penida due volte, nel 2016 e nel 2018, incredibile quanto sia cambiata, non ci si crede, sono nati decine di centri diving, la zona di Ped è piena di home stay in costruzione e il paese locale si è anche popolato di tantissimi caffè e bar per turisti. Negli ultimi anni si è sviluppata ancora di più, è diventata a misura di instagrammer, non è un aspetto che amo molto, tante persone vengono qui in giornata solo per fare foto e reel non per esplorare davvero l’isola. Se hai già letto altri miei articoli sai che sono stata a Bali per 6 volte e sempre per molti mesi, ma dato che manco da qualche anno, chiedo info di aggiornamenti ai miei amici che vivono lì, per tenere questi articoli sempre aggiornati.

Nusa Penida

Come arrivare a Nusa Penida

La maggior parte delle barche che arriva a Nusa Penida parte da Sanur o da Padangbai ci sono tantissime compagnie che lo fanno, tutte in orari simili, puoi controllare a questo link gli orari più comodi per il tuo viaggio.

Il costo medio per tratta è di 125.000 rupie, vi consiglio di prenotare il biglietto un paio di giorni prima, e di recarvi al porto almeno una ventina di minuti prima dell’orario d’imbarco perché non essendoci un molo non è sempre facilissimo capire in che punto della spiaggia arriverà la barca. Spesso se comprate il biglietto al porto presso uno dei broker locali alzano il prezzo enormemente, arriva anche a 500.000 rupie andata e ritorno.

La traversata dura circa 45 minuti, ma è molto probabile che passiate quasi lo stesso tempo per cercare di sbarcare, specialmente al ritorno. Per chi non ha mai preso piccole imbarcazioni in questa parte dell’Indonesia è bene sapere che quasi mai ci sono i pontili d’attracco. Le barche vengono ancorate alla riva e si scende sulla spiaggia a piedi, bagnandosi un poco. Per le partenze della mattina non ci sono problemi, ma per quelle del pomeriggio sì. Da poco a Penida hanno creato un pontile, quindi l’attracco è molto più comodo.

Quando c’è bassa marea e è più difficile l’attracco, spesso le barche si arenano e sono costretti ad avvicinarcele alla costa a mano, questo rallenta moltissimo i tempi. Per quanto sia una cosa che cognitivamente non riuscirò mai a comprendere bisogna farci il callo, l’unica precauzione è che è meglio non prenotare voli al ritorno di un trasferimento in barca.

Nusa Penida

Come muoversi a Nusa Penida

L’isola è molto piccola, ma come le altre isole dell’Indonesia avrete bisogno di un trasporto individuale, ossia di un motorino. Qui l’affitto giornaliero è leggermente più caro, parliamo di 75.000 rupie al giorno, generalmente tutti gli hotel o homestay vi possono procurare un motorino.

Preambolo importante: moltissime persone sostengono che guidare un motorino a Bali sia difficile, ecco se per voi è tale considerate che Penida è molto più complicato. Ovviamente non avrete il problema del traffico, dato che sull’isola ci vive pochissima gente, ma non tutte le strade sono asfaltate.

Negli ultimi anni stanno asfaltando tutto, ma sappiate che in molti casi gli ultimi tratti dei dei cammini che portano alle spiagge principali o punti di interesse sono di sterrato. Per sterrato non intendo terra battuta ma solo pietraie. Personalmente, io che guido il motorino da quando ho 14 anni e l’ho imparato a Napoli mi sono quasi messa a piangere, ma non temete c’è una soluzione a tutto. A Nusa Penida potete “affittare” qualcuno che guidi il motorino, se vi sentite in difficoltà ve lo consiglio vivamente. Esiste sia l’opzione di affidarvi a qualcuno di locale che vi scarrozzi tutto il giorno, soluzione molto valida per vedere principalmente i punti panoramici, oppure ci sono delle spiagge in cui alla sommità del tratto sterrato c’è un servizio di taxi moto che vi risolvono il problema. A me è capitato che ho fermato un ragazzino, gli ho dato una banconota e il mio motorino e lui mi ha guidato a destinazione, i soldi meglio spesi di Penda, da sola non sarei mai arrivata a Billabong.

C’è la possibilità di prenotare un driver con auto e farvi portare dove volete, soluzione perfetta se vi spaventa trovarvi in motorino per queste strade non comodissime.

Atuh-Beach-Nusa-Penida

Se stai organizzando un viaggio a Bali forse dovresti leggere “Prima Volta a Bali: Guida di Sopravvivenza”

Cosa Vedere a Nusa Penida

La particolarità dell’isola sono le scogliere a picco sul mare verso le quali si infrangono onde altissime di un azzurro mozzafiato.

L’isola è totalmente selvaggia, molti dicono che è come era Bali 30 anni fa, le persone locali sono tutte molto sorridenti e gentili, ancora stupite quando vedono dei turisti (fino a prima dei reel). Per la religione induista balinese è ritenuta una terra ancora più sacra di Bali, quindi è molto probabile che capiti una cerimonia durante il vostro soggiorno.

Crystal Bay

Sicuramente una delle spiagge più famose dell’isola direi anche quella di più facile accesso, infatti la strada che la raggiunge è totalmente asfaltata. È un luogo molto famoso per avvistare i mola mola,i pesci luna di dimensioni considerevoli tipici di questo golfo, quindi la mattina troverete l’orizzonte pieno di barche dei dive center di Bali e a volte anche di gruppi che fanno snorkeling.

Al centro della grande baia c’è una bellissima roccia con una fitta vegetazione e un piccolo templio, possibile arrivarci a nuoto costeggiando la spiaggia verso sinistra, ma assicuratevi d’avere pinne e maschera perché la corrente è molto forte. Il pomeriggio verso le 4 il mare si calma moltissimo e potrete godervi un bagno al tramonto con un mare quasi fermo.

Crystal-bay-Nusa-Penida
Crystal-bay-Nusa-Penida

Questa è una delle poche spiagge con bar e ristorantini sulla spiaggia, c’è anche la possibilità di affittare il necessario per lo snorkeling in loco.

Nella parte sinistra della baia vedrete delle scale scavate nella roccia procedendo per quel sentiero oltre che ad una bellissima visione d’insieme della baia, arriverete dopo circa 20 minuti a Pandan Beach una minuscola baia incontaminata. Le rocce lasciano spazio ad una lingua di sabbia bianchissima dove cavalloni turchesi intenso si riversano arrabbiati. Se dall’alto è bella, una volta che ci arrivate lo è ancora di più. È un bellissimo posto per trascorre una giornata di pace e solitudine. Ho anche visto ragazzi campeggiarci e li ho invidiati non poco. Mi raccomando fate attenzione alla forza del mare quando fate il bagno, meglio non spingersi a nuotare troppo in là.

pandan-beach.Nusa-Penida
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Proseguendo per altre 1,5h 2 ore di cammino arriverete in un’altra baia, Puyung Beach, molto simile e ancora di più isolata.

Il sentiero è facile, ma le scale sono spesso coperte di muschio, se avete la possibilità vi consiglio le scarpe chiuse.

pandan-beach.Nusa-Penida
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Atuh Beach

Nella punta sud dell’isola. La strada è per la maggior parte asfaltata, attraverserete lunghe distese di allevamenti di alghe, uno delle produzioni più importanti dell’isola, escluso il cattivo odore è molto bello a vedersi. Gli ultimi due km della strada sono una pietraia senza confine, mi raccomando andate piano.

Vi consiglio di dirigervi verso Atuh controllando l’andamento delle maree in modo da arrivarci quando la spiaggia è ancora piena d’acqua.

Questa spiaggia è l’esempio della bellezza delle scogliere di Penida, camminerete lungo questo lungo sentiero a picco sul mare, vedendo sotto di voi, spiagge azzurrissime totalmente inaccessibili, faraglioni e colori da brivido. Nella parte sinistra della baia ci sono più di duecento scalini che vi portano alla spiaggia, anche qui ci sono bar e ristoranti e anche un paio di capanne dove si può alloggiare. Credo che sia la mia spiaggia preferita, questi colori difficilmente li dimenticherete.

Atuh.beach.Nusa-Penida

Pura Goa Giri Putri

Nella strada per andare a Atuh troverete dopo pochi chilometri da Sampalan il famosissimo templio Pura Giri Putri, di enorme importanza religiosa per tutti gli induisti. Meglio visitarlo nel tardo pomeriggio. Come tutti i templi induisti dovrete indossare un sarong, la particolarità è che si trova sotto terra. Per entrare c’è un piccolissimo buco tra due rocce, poi per qualche metro striscerete per terra e poi si aprirà un’enorme caverna senza fine. Tutto il pavimento è composto da mosaici con forme floreali, durante tutto il percorso troverete dei piccoli altari. La caverna è enorme, larghissima e altissima, direi più di 30 metri quindi non soffrirete di claustrofobia, ma l’umidità è davvero altissima e rende difficile respirare. Ad un certo punto troverete la zona dedicata alle cerimonie tutta piastrellata di bianco, con decine di Ibu che fumano (come fanno!) procedendo ancora si arriva alla fine della caverna, un’apertura che da sulla giungla incontaminata, facilmente vedrete scimmie. In quel punto c’è un altro tempio molto sacro ed è probabile che un ibu vi regali un bracciale porta fortuna.

Atuh.beachNusa-Penida

Temeling Beach

Sulla costa ovest la strada è molto bella attraverserete completamente l’isola, lo scenario è un continuo susseguirsi di colline piene di foresta e piccoli villaggi, con il mare azzurro in lontananza. La strada è piuttosto buona, gli ultimi due chilometri c’è una piccola lingua di strada asfaltata tipo 40 centimetri, è fattibile, ma se non siete pratici e avete paura di sbandare meglio farsi accompagnare da un local.

La particolarità di questo posto è che c’è una fonte sacra di acqua dolce, ci sono piccoli altari votivi nelle vicinanze e statuette, scendendo ancora un po’ una stupenda spiaggia di sassi nascosta tra la vegetazione. La spiaggia non è balneabile, le onde sono talmente alte che solo al guardarle vengono i brividi, ma come sempre accade, il mare ha un potere ipnotico, se amate meditare è il posto giusto.

Temeling_Nusa-Penida
Temeling_Nusa-Penida

Angel Billabong e Broken Sea

Questi due punti d’osservazione lo ho messi insieme perché sono uno al lato dell’altro.

Si trovano nella parte nord occidentale dell’isola, leggermente più a nord di Temeling, consiglio di vedere prima Temeling e poi Angel Billabong e Broken Sea in modo da poter percorrere la strada costiera, è sempre sterrata (come l’altra che viene dal centro dell’isola) ma molto più breve. Questa strada è davvero brutta, da panico, non amo l’adrenalina, ma credo che sia oggettivamente disastrata, quindi mi raccomando fatevi accompagnare, fermate un ragazzino, dategli 100.000 rupie (o quanto volete, io gli ho dato di più) e fatevi portare giù.

Angel Billabong
Broken Sea

Broken Beach è un miraggio, uno di quei posti che si vedono su Instagram, che non pensereste mai di poter visitare un giorno. Una baia a conca con un piccolo ponticello che crea un arco dove il mare si rompe. Passeggiate, fotografate, fate quello che volete, ma non avvicinatevi agli scogli verso il mare, il fatto che li troviate bagnati vuol dire che spesso le onde c’arrivano, non sempre, ma spesso. Ho visto persone con i miei occhi spingersi su scogli per fotografare che esattamente 30 secondi dopo sono stati avvolti da onde di 6 metri, per pochi istanti non sono morti. Non per fare la catastrofica, ma in passato sono morti turisti perché portati via dalle onde, quindi meglio stare alla larga.

A tipo 30 metri troverete Angel Billabong, un altro promontorio dove il mare si rompe e la spuma scorre in una piscina naturale creando un canale d’acqua. nei millenni le rocce si sono levigate in maniera strepitosa. Gli spruzzi delle onde producono degli arcobaleni bellissimi, molte persone quando le onde sono dolci si bagna nella piscina naturale, non fatelo, perchè spesso ci sono cavalloni improvvisi che vi spiaccicano sulle rocce, ogni anno muore qualcuno.

Broken-Sea.Nusa-Penida

Ci sono altre bellissime spiagge, ma dato che non ci sono andata non posso scriverne.

Kelingking Beach

Una delle spiaggie più iconiche dell’isola, negli ultimi anni è letteralmente esplosa su Instagram, dicono che abbia la forma di un dinosauro se vista dall alto e da poco tempo ci hanno anche costruito una passerella di bamboo per poterla visitare meglio.

Peguyangan Waterfall

Questo posto è davvero molto speciale perchè è una cascata d’acqua dolce che cade nel mare, se nella stagione ha piovuto parecchio la si può trovare carica d’acqua e davvero molto fotogenica, il cammino per scendere è un po’ impervio e molto spesso è pieno di gente e si crea una certa fila, ma vale la pena.

Dove dormire a Nusa Penida

Ultimamente sta diventando una tappa molto frequentate, quindi se cecate qualcosa di più carino e andate in alta stagione vi consiglio di prenotare, altrimenti potete trovare in loco, magari affittando un motorino e girando. Secondo me la scelta dipende anche dal tipo attività che si sceglie di fare, se pensate di fare immersioni tutti i giorni o quasi vi consiglio di alloggire a Ped o SD, in modo da trovarvi poco distanti dai centri diving, in caso contrario, meglio andare o vicino al paese dove c’è più gente e ristoranti carini o  in qualche hotel più isolato in in una bella location.

Personalmente come zone direi che la soluzione più baricentrica sia alloggiare a Ped o Sampalan. Io ho alloggiato una volta al Rama Homestay sono bungalow proprio davanti al mare, sulla spiaggia, essenziali, semplici, in stile tipico indonesiano, ma carino e costa molto poco.

Arsa Shanti: un complesso piuttosto nuovo, su due livelli, stile modeno balinese, bella piscina, pulito, spazioso, l’ho trovato molto carino.

La Nusa Homestay: in zona Toya Pake, finito da poco, molto carino, sono strutture in legno o in rattan, molto tradizionali e semplici, piccolo giardino e acqua calda.

Batan Sabo Cottage: questo complesso di cottage fatti tipo tenda, davvero carino, si trova verso la strada per Crystal Bay, ha una bella piscina e anche il ristorante interno, cosa piuttosto comoda visto che non si trova in una zona centralissima.

Coco Resort cottage che danno su un giardino e piscina comune, ha una Spa interna e un ristorante, posto molto comodo e prezzi contenuti.

Maua Nusa Penida: forse l’hotel più bello dell’isola, le stanze sono spaziosissime, con magnifiche vetrate, ha una piscina infinity con una vista mozzafiato, servizio super curato.

Crystal.bay.Nusa-Penida

atuh beach

Psicologa e Viaggiatrice. Giro il Mondo e studio la personalità dei viaggiatori! Ho visitato più di 75 paesi molti dei quali da sola. Per me il viaggio è uno strumento di crescita personale. Ho creato questo sito per tutti quelli che amano viaggiare da soli o che vorrebbero iniziare a farlo. Ho pubblicato: Il Bello di Viaggiare da Soli: guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi edito Feltrinelli.

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