Quattro vantaggi reali nel fare travel coaching

Francesca Di Pietro Pubblicato il

Il viaggiare da soli è un’ottima maniera per sperimentarsi, per poter uscire dai propri schemi dalla propria aria di confort e mettersi alla prova. Spesso mettiamo in atto questi comportamenti in maniera automatica, senza riflettere su quello che facciamo e questo vuol dire che non riusciamo a dare il reale valore alle nostre azioni, a capitalizzarle come vorremmo e quindi a farle diventare risorse di valore anche lontano dal viaggio.

Il viaggio è nell’hic et nunc l’esperienza è un segno per tutta la tua vita.

Io da anni mi occupo di travel coaching, di un processo di crescita attraverso il viaggio, una consulenza che rende il viaggiatore autonomo dei suoi prossimi viaggi futuri e che gli da autoconsapevolezza del viaggio che sta organizzando insieme a me.

Il processo di travel coaching si articola in tre fasti: pre viaggio, viaggio e ritorno, per saperne di più vi consiglio di leggere questa pagina.

Travel coaching_

Avendo ormai un campione adeguato di viaggiatori davanti a me, posso dire che ci sono almeno 4 vantaggi reali, ossia tangibili nel intraprendere questo percorso:

 1. Superamento di pregiudizi

Questo è un aspetto del tutto italiano direi, anche se il viaggio in solitaria è sempre più diffuso ci sono ancora tantissimi stereotipi e pregiudizi che questa maniera di viaggiare si porta dietro. Anche molte destinazioni sono inscindibilmente legate a pregiudizi negativi, spesso legati a periodi storici passati o spesso ad esperienze totalmente personali di amici e partenti. Ogni viaggiatore dovrebbe avere come assioma fondamentale il rispetto della cultura che si visita, cosa che nel nostro mondo occidentale appare sempre meno importante. Molte persone, quindi, hanno avuto brutte esperienze perché il loro comportamento non è stato adeguato al luogo, basta conoscere il paese che si visita per evitare spiacevoli imprevisti.

Il travel coaching è un processo che si basa sull’esperienza quindi ogni informazione è totalmente sperimentata, non ci sono “sentito dire”, tutto è constatato. Questo ti da la garanzia delle scelte. Insieme lavoreremo sulle paure legate al viaggio che spesso sono associate a pregiudizi sociali più che a accadimenti reali. Lavoreremo sulle paure personali che sono legate all’immagine che noi abbiamo di noi stessi.

2. Individuazione e monitoraggio degli obiettivi

Si dice che se non sai dove andare arriverai in un altro luogo. Quando si decide di intraprendere un percorso su se stessi, bisogna sapere dove si vuole arrivare. Molto spesso abbiamo delle idee confuse, abbiamo una sensazione che vorremmo raggiungere alla quale non sappiamo dare un nome. Facendo travel coaching io ti aiuterò ad individuare i tuoi obiettivi, ti aiuterò a dare una forma alle tue sensazioni, ma soprattutto una direzione. Ogni persona dentro di se ha già tutte le risorse per arrivare al compimento dei propri obiettivi, solo che a volte non sa come usarle. Quindi non si cerca qualcosa fuori, ma si valorizza quello che si ha. Io ti aiuterò ad individuare le tue armi, e anche i tuoi punti deboli in modo da saperli gestire e superare, non eleminare, ma imparare a gestirli.

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3. Ti insegnerò ad organizzare un viaggio in solitaria

Demandare un’attività a qualcun altro implica l’assenza d’apprendimento. Io non organizzerò il viaggio al posto tuo, ma ti darò gli strumenti per imparare a farlo. Individueremo la meta migliore, il budget necessario, ti insegnerò a trovare i trasporti e gli alloggi più economici, quelli più adatti alle tue esigenze, costruiremo insieme un itinerario che ti garantisca di scoprire quello che ti incuriosisce, ma anche di sperimentare qualcosa di nuovo su te stesso. Ho visitato circa 50 paesi nel mondo, ho lavorato con moti enti del turismo, grazie alla rete dei miei contatti, possiamo trovare quello che fa per te. Il mio obiettivo è quello di renderti autonomo per le volte future, ti insegnerò come fare in modo che tu possa farlo per tutti gli altri viaggi futuri.

4. Valorizzare il ritorno.

I percorsi di crescita sono un punto di inizio per un lavoro più lungo. Carpire di più su se stessi, sulle proprie capacità, aumentare l’autoconsapevolezza, diventano reali risorse solo nel momento in cui capiamo come applicarlo alla vita di tutti i giorni. Einstein diceva che se continuiamo a fare sempre la stessa cosa otterremo sempre gli stessi risultati. Quindi anche se la nostra consapevolezza è cambiata, ma non sappiamo applicarla alle cose pratiche, la maniera di approcciare il quotidiano non cambierà mai.

Il momento del ritorno è un punto cruciale per il travel coaching e per ogni esperienza importante. Insieme ti insegnerò come valorizzarlo al meglio.

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Psicologa e Viaggiatrice. Giro il Mondo e studio la personalità dei viaggiatori! Ho visitato più di 75 paesi molti dei quali da sola. Per me il viaggio è uno strumento di crescita personale. Ho creato questo sito per tutti quelli che amano viaggiare da soli o che vorrebbero iniziare a farlo. Ho pubblicato: Il Bello di Viaggiare da Soli: guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi edito Feltrinelli.

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