La donna del nuovo millennio è forte, ma nessuno se la sposa.

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Un altro articolo che mi ispira, ora capisco perchè dicono che ci scrive deve leggere molto, non era per la grammatica come mi diceva mio padre alle elementari, era per l’ispirazione. Il progetto si chiama “Strong Is The New Pretty”, le donne sono straordinarie così come sono”, titolone vero? me lo sono letto in pausa pranzo.

Sono 47 anni, dal 68, che ci inculcano che la nuova donna è forte, è determinata ed è indipendente, che dovevamo smettere di chiedere e iniziare ad agire.

Beh diciamo che sono passate un paio di generazioni, ma poi ci siamo riuscite, siamo forti, volitive, indipendenti, noi nn aspettiamo il principe azzurro con i capelli sciolti sul balcone, noi ammazziamo il drago e con il principe ci prendiamo l’aperitivo.

Peccato che le nostre nonne/madri femministe non ci avevano detto che insieme al drago avremmo ammazzato anche l’uomo!

Ora siamo indipendenti, forti e lo sottolineiamo anche in ogni azione, magari anche quando non corrisponde a verità, perchè ormai la “moda” o la “tendenza” è che le donne di successo abbiano le palle, ma fateci caso le parole non vengono mai usate per caso. Le immagini creano rappresentazioni, se noi abbiamo le palle i nostri uomini cosa hanno?? Esatto sono diventati eunuchi le palle gliele abbiamo strappate noi!

 

La donna indipendente e forte suscita invidia, l’invidia è il sentimento peggiore che esiste, parte come l’ammirazione, ma contiene la forza della distruzione. Chi invidia vuole, sminuire, ridurre, distruggere l’oggetto amato in tanti piccoli oggetti, avendo l’illusione di annientarlo. Eppure ci stanno dicendo che ci dobbiamo fare invidiare dai nostri uomini, così invece di un rapporto d’amore, ossia basato sul “dare”, creiamo rapporti di dipendenza, basati sul togliere. Ognuno toglie all’altro qualcosa, come un perfetto loop diabolico, sembra un delirio, ma invece è il 90% delle relazioni che vedo davanti a me.

Vi è mai capitato di incontrare dei vostri ex, di vederli sposati, di conoscere le loro mogli e di scoprire che sono delle “donnine” delle persone comuni, tiepide, ed invece lui era così speciale e unico. Si tanto unico da sposarsi una donna mediocre, altrimenti la sua unicità sarebbe stata offuscata.

Non è cattiveria, non è “stronzaggine” è biologia!

Essere intraprendenti, originali, forti, indipendenti, ci ha reso felici, sicure di noi stesse, capaci di raggiungere obiettivi alti, ma ci ha allontanato dall’altro sesso.

Se ascoltiamo una cena di sole donne, la parola che apparirà più volte riferita agli elementi di genere maschile che frequentano è “lui non ha le palle” me le gioco io che lo diranno a turno tutte.

Infatti loro scappano, corrono via, non solo in senso figurato, pensando che ci siamo tramutate in un minotauro 3.0, metà donna e metà fiera, che li sbrana mentre dormono.

Onestamente non so se sia vero, credo che le donne che io considero forti, vogliano le stesse cose delle nostre nonne, ossia un uomo che le faccia sentire loro stesse e che le ami per quello che sono, ma credo che in questi 47 anni abbiano sbagliato con il marketing.

Si sono concentrati sull’insegnarci come sarebbe stata la donna del nuovo millennio, ma mai nessuno ci ha detto come doveva essere l’uomo del nuovo millennio, quello che avrebbe sposato la donna con le palle.

Ed il paradosso poi si conclude nell’ultimo consiglio che ho ricevuto: “fingi altrimenti scappano tutti”.

Quindi tornando all’articolo iniziale, a proposito di figli e di insegnamenti io dico… “speriamo che sia maschio”.

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Autore

54 comments on “La donna del nuovo millennio è forte, ma nessuno se la sposa.
  1. Io trovo che sia un cane che si morde la coda. La donna forte piace agli inizi all’uomo. E anche tanto. Subito ne ama l’indipendenza e il coraggio che lui non ha mai avuto. Poi subentrano la competizione e l’inevitabile sconfitta. Loro non saranno mai come noi. E infine resteremo la sua fantasia, il suo sogno ma finiranno sempre con delle “femminucce” che li faranno sentire un po’ più uomini di quello che sono. Le donne forti sono difficilmente anche spose.

      1. l’uomo va “aiutato”! La donna ha una straordinaria capacità di essere per se sia donna che uomo(ed è qui che perdiamo con gli uomini) mentre l’uomo “sente il bisogno irrefrenabile della forza femminile”

        Anna

  2. Se trovate la soluzione fatemi sapere!
    Quello sincero mi ha detto: “Viaggi troppo, cerco una donna diversa”. Ok, grazie, apprezzo l’onestà.
    Ma l’ultima chicca fresca fresca che mi sono sentita dire da un uomo (inizialmente presissimo): “Non riesco a vederti con un uomo al tuo fianco, ma con una donna sì”. OH GOD!
    (leggendo l’articolo non potevo non condividere!)

  3. Ciao,
    ho letto l’articolo per curiosità, e sono un po’ confuso. Dal tuo articolo mi sembra di capire che la donna oggi è più forte perchè più determinata e indipendente. Confermo, le donne sono molto più indipendenti. E’ molto più semplice che si alzino dalla sedia, si voltino e se ne vadano, senza rimanerti aggrappate per la paura di rimanere sole.
    Ma davvero questo è simbolo di forza? Un uomo (o donna) che di fronte a qualcosa che non tollera, semplicemente si alza e se ne va, è davvero più forte e determinata di uno che resta? Vi piace un uomo così?
    A me sembra che siamo di fronte (uomini e donne) alla fiera dell’incompiuto. Vado a vanti finchè la strada è in discesa.
    Mi interessa il tuo parere. Grazie e complimenti per l’articolo.
    Ciao

    1. No assolutamente non prenso che la forza si misuri in base alla capacità di andarsene quando la cosa nn va bene. Di sicuro l’indipendenza la dertminatezza possono portare ad essere forti, soprattutto se sono il frutto di un percorso di crescita. Essere indipendenti vuol dire aver sofferto parecchio prima, essere inciampati, aver sbagliato cammino e aver comunque continuato, sì questo ti rende forte. Arrivare dove volevi nonostate tutto ti rende forte. Ma ho visto che molti l’hanno letto come un post carrieristico, quando io invece penso l’opposto, essere una persona realizzata ed indipendente non c’entra niente con la carriera. Sono s’accordo che sia uomini che donne non voglio più fare sacrifici nelle relazioni, perchè ormai si può cambiare facilemnte e soprattutto le donne hanno più libertà anche se non sono sposate. Ma io volevo sottolinare che concentrandosi su se stesse le donne non hanno insegnato agli uomini ad amarle pur essendo forti. Il mio non era un post femminista e aggressivo, io penso che sia stata fatta proprio una forzatura archetipica e sia difficile per gli uomini capire come interagire con le donne forti. Detto questo spero che poi alla fine ognuna trovi l’amore, perchè io adoro le storie a lieto dine 😉

      1. Non é un uomo forte o una donna forte a creare le condizioni per la mancata tenuta delle coppie.
        Quello che rende le coppie fragili é l’egoismo e/o la mancanza di tolleranza. Le ultime generazioni sono state troppo viziate dai genitori, non sono abituate ad avere pazienza. E andrà sempre peggio.

  4. una donna etero vuole un uomo accanto così come un uomo etero vuole una donna e questo è giusto. Dopdichè un uomo che vuole una donna zerbino che non lo sfida meglio perderlo che trovarlo, che si trovi una compagna adatta a lui. Io sono intrigato dalle donne forti che secondo me si sposano eccomema con uomini di pari livello

  5. Da uomo devo dire che questo articolo è fantastico e racchiude anke il mio pensiero sul verso di come stanno andando le relazioni al giorno d’oggi… C’è da fare una precisazione: un uomo forte (con le palle come direste voi) è ovvio ke non può stare con una donna forte… se entrambi sono forti per davvero nessuno dei due si piegherà e questo porterà a quel “togliere invece ke dare e a quel al loop diabolico” di cui tu parli… La soluzione sarebbe incontrare una ragazza forte sì in tutte le situazioni e nella gestione della vita ma che nei tuoi confronti stia un gradino sotto… il discorso vale anke al contrario naturalmente,ma è innegabile che in una coppia uno dei due anke se di poco deve essere “superiore all’altro”… X concludere quindi io non credo che gli uomini abbiano “paura” delle donne forti,solo che si crea una situazione di competizione,un litigare e una “guerra psicologica” che sia che si vinca o che si perda porta inevitabilmente alla “frattura” del rapporto… Quindi non è un abbandonare x “paura”,è un abbandonare per “necessità”… perchè il rapporto non è più sano e se nessuno dei due si “piega” la cosa non è neppure risolvibile…

    1. Grazie Daniele, finalmente un uomo che ha capito cosa volevo dire. Hai ragione, sembrerà banale ma due forti difficilmente stanno insieme, o almeno devono essere forti in aspetti diversi. Forse diciamo che le donne forti difficilmente trovano un uomo + forte con cui condividere la vita, ma credo che raramente ci siano anche rapporti alla pari, come si dice in analisi transizionale: un rapporto “adulto- adulto” .

    1. Infatti Erika, c’hai presso giusto!! E chi come te è l’esempio più lampante di questa evoluzione distruttiva senza uscita…. Null’altro da aggiungere .

      1. Mi fa strano che si chiami ancora in causa la biologia per giustificare le dinamiche relazionali, e si usino ancora espressioni tipo “donne con le palle”, anche solo per metterle in discussione. Sorvolerei sul commento dell’uomo che voleva che “uno dei due” (uno a caso?) stesse un passo indietro: d’altronde Amadeus ha detto la stessa cosa in tempi recentissimi, ma 5 anni dopo quest’articolo, per fortuna, non gli è andata liscia.
        A giudicare da quanto abbia appena letto, forse chiamiamo ancora “donna forte” una che al contrario della Cool girl non ha paura di mostrare le sue necessità, e temo che non siamo ancora state educate a essere questo, se stiamo ancora a dire che “gli uomini se ne scappano”. Quali uomini? Sicure che siano uomini da preferire alla solitudine?
        Seguendo il ragionamento fino in fondo, dovremmo reprimere i nostri desideri e le nostre aspirazioni per non spaventare uno che ha una personalità troppo fragile per reggerci.
        La domanda è: perché abbiamo bisogno di uno con una personalità così fragile, nella nostra vita? Forse perché dobbiamo ancora imparare a disinnescare l’ultima bugia: quella che anche una relazione insoddisfacente sia meglio di stare da sole.
        Invece, se capiamo che non c’è niente di male a liberarsi di uomini insicuri e desiderosi di primeggiare, potremmo trovare quelli forti da preferire perfino alla solitudine.
        E, se davvero siamo donne forti, la solitudine è un’opzione come un’altra. L’anticamera, se vogliamo, per una buona relazione.

  6. Da uomo single da diversi anni, frequentante diverse compagnie di amici a cavallo dei 40 ricche di “donne forti” (laureate, lavoratrici, emancipate, che seguono i loro interessi e che non si fanno mangiare in testa, ecc…), devo dire che (per la mia esperienza) non trovo del tutto corrispondente al vero l’articolo.

    Se devo valutare dall’esperienza della maggior parte delle mie amiche “forti”, le cui relazioni raramente superano i 3 o 4 anni (e i periodi da single tra una e l’altra raramente i 2 o 3 mesi), il problema non è tanto che gli uomini fuggano esasperati (nella migliore delle ipotesi da soli, nella peggiori con un’altra), quanto il fatto che quelli fossero palesemente scelte sbagliate fin dall’inizio, fatte più per la compatibilità con lo stile di vita che le amiche si erano scelto che non per un reale interesse per la persona (al di là della fondamentale attrazione fisica). Spesso e volentieri ho l’impressione che loro (le amiche) abbiano usato troppo del loro tempo per recitare il ruolo delle perfette donne indipendenti del XXI secolo, e troppo poco per fermarsi un attimo e chiedersi realmente che tipo di uomo volevano, prima di rimettersi a caccia (o in attesa di essere cacciate, a seconda dello stile).

    Tanto per fare due esempi recenti (gli aneddoti non fanno una norma, ma aiutano a capire cosa intendo), c’era quella super-appassionata di ballo che elogiava il nuovo compagno pantofolaio che la lasciava andare a lezione di cubano in settimana ed in discoteca il sabato con le amiche, senza fare troppe scenate, salvo poi lamentarsi due anni dopo che lo st….zo che l’ha mollata in realtà non teneva a lei perché non l’aveva mai accompagnata ai saggi o agli stage a cui teneva.

    Ne volevi uno che si appassionasse al ballo? Bene, ma poi ti saresti lamentata che non potevi più fare la finta 20enne stile Spice Girl che balla tutta la sera con le amiche, perché ci sarebbe stato anche lui e avrebbe avuto qualcosa da ridire (o si sarebbe messo a ballare con le vere 20enni, facendoti incazzare). L’hai voluto invece che odiava il ballo, beh, non lamentarti poi che odiando il ballo se ne fregava dei tuoi stage e preferiva andarsene allo stadio con gli amici, l’hai voluto tu così perché era più comodo…

    C’era la pianificatrice che ogni volta sapeva cosa avrebbero fatto ogni singolo weekend/ponte/vacanza/ferie da lì a 6 mesi, con il poveraccio che i primi tempi, quando proponeva qualcosa (magari con la compagnia di lui) veniva sistematicamente boicottato/ignorato, e dopo 4 anni, cornuta e mollata, lo descrive come uno che “quando era con me non dava stimoli al nostro rapporto, ma con quella tr…ia ha subito prenotato una vacanza a due a Parigi per il Ponte dell’Immacolata!”. Inutile dire che se l’avesse proposto a lei quando stavano ancora insieme, come minimo se lo sarebbe visto cambiare con un week end a Londra sotto Natale in coppia con l’amica del cuore e relativo fidanzato.

    Ma sono sicurissimo che tra massimo 3 mesi saranno nuovamente felicemente fidanzate, con compagni che sono perfetti per lasciarle agire nel loro ruolo di donne indipendenti, ma con un’incompatibilità di carattere di fondo (che esploderà nel medio e lungo periodo) che sarà visibile a chiunque non abbia due fette di prosciutto davanti agli occhi fin da subito. Ma pur di continuare a fare le indipendenti senza il minimo compromesso, loro saranno ben felici di mettersela questa mascherina da notte di prosciutto.

    Forse se le donne “forti” passassero un po’ del loro tempo a pensare cosa vogliono veramente in un uomo, e a cercare quello, con tutta la calma necessaria, invece di accontentarsi del primo uomo interessante che è compatibile col loro stile di vita, dopo avrebbero meno problemi. E ne causerebbe molti meno anche a noi uomini (che non è che a perdere anni dietro ad un aspirante Carrie Bradshaw ci si diverta).

    1. Sono assolutamente d’accordo con te, molte donne vogliono l’uomo check list , ossia con tutte le caratteristiche, invece che capire cosa sia realmente importante per loro in un rapporto. Ovviamente il mondo è fatto di molti esempi diversi e non amo generalizzare, il mio era un articolo provocatorio che non voleva essere assoluto. Ci sono i casi di cui parli tu, e quelli di cui parlo io, in cui una donna troppo indipendente viene ritenuta “impegnativa” e che mina la virilità (in senso ampio) maschile. Capire meglio chi si ha difronte è un buon consiglio, ma ti assicuro che trovare l’incastro perfetto non è così facile.

  7. Avete mai pensato che magari invece di far “fingere” a noi di essere stupide, mediocri e bigotte, magari potremmo insegnare agli uomini che se noi abbiamo le palle non significa che loro non ne hanno??? O magari potremmo finirla di credere che tutte le donne vogliano matrimonio in bianco e figli.

  8. Premettendo che questo articolo è scritto veramente male (errori grammaticali e esempi stupidissimi es. “pensano che ci siamo tramutate in Minotauro – metà donna e metà fiera”, al massimo ti sei tramutata in Arpia), a me fa specie che una giornalista possa ritenere questo un articolo degno di essere scritto. Donne e uomini “forti” non esistono (cosa intendi esattamente per forti?) ma esistono donne e uomini compatibili o no, io ho avuto varie relazioni (qualcuna meglio e qualcuna peggio) ma alla fine ho trovato un uomo che è esattamente come me. Siamo allo stesso livello e, sopratutto, ci accettiamo per come siamo. Da quando sono piccola mi sono sentita inadeguata come bambina perchè non mi piacevano la danza e le bambole e preferivo fare battaglie nel fango con gli altri bambini. Crescendo ho scoperto che non mi interessa particolarmente trucco e parrucco ma che preferisco di gran lunga una maratona di Harry Potter e che alle serate in discoteca preferisco un week end al Lucca comics and games. Il punto è proprio questo (che mi fa incazzare come poche cose al mondo), il voler credere che le donne siano martiri della casa e della famiglia, che non possano avere ambizioni e gusti diversi dallo smaltarsi le unghie o arricciarsi i capelli. Perciò, mi chiedo, come giornalista come fai a credere a quello che scrivi? Pensi davvero che a tutti gli uomini basti avere accanto una serva mite e ubbidiente? Sai che noia! Abbiamo una vita sola e poi saremo cenere per l’eternità e tu vorresti farmi credere che un uomo intelligente, intraprendente e colto voglia stare con un clichè degli anni 50?
    Vorrei che tutti voi capiste che ognuno di noi è diverso e che gli stereotipi che sono stati creati sull’uomo e sulla donna sono tutte cazzate che ci fanno vivere male con noi stessi e con gli altri. Non è vero che gli uomini scappano se tu non sei esattamente la ragazza descritta nell’articolo qui sopra, semplicemente non erano l’uomo giusto per te se vi siete lasciati (e sono sicura che non avresti voluto condividere una vita di menzogne)! E per concludere, il fantomatico drago, non lo uccido da sola ma mi alleo con il mio ragazzo e lo ammazziamo assieme, perchè non abbiamo bisogno ne di essere salvate ne di salvare ma abbiamo bisogno di condividere!!

    1. A parte che non sono giornalista e che non ritengo che esserlo o meno dia un attributo di valore ad una persona. Non credo che tu abbia capito il senso di quello che ho scritto, non credo che le donne debbano essere come uno steriotipo degli anni ’50. Non credo che nessuna donna forte possa mai innamorarisi o sentirsi amata, non generalizzo, non vedo il futuro. Era un punto di vista, emerso da un articolo americano che ho linkato nel primo paragrafo, e rafforzato da molte esperienze di gente che conosco personalmente. Potrei contrapporre la tua storia felice a altre 10 di persone che sono sentite dire che “erano troppo difficili così come erano” e sì, hai ragione queste donne hanno sempre incontrato persone sbagliate, ma non si può negare che tutto questo abbia un impatto.

      1. Ok capisco meglio il tuo punto di vista e non volevo darti più o meno valore dandoti della giornalista (mi scuso se ho sbagliato). Ti dico allora che forse da come ho letto io questo articolo ho colto queste cose e rimango dell’idea che sia meglio rimanere sole che mentire a se stesse cercando di comportarsi in modo diverso da come si è per piacere ad un’altra persona. Sono sicura che io sono stata fortunata ad incontrare il “ragazzo giusto” sin da giovane e che molte altre ragazze/donne magari non lo incontreranno mai o lo incontreranno tardi. Però a volte mi chiedo se non ci si accontenta un poco di quello che si trova superata una certa età. Io non so come sia rimanere sola dopo aver superato l’età per “figliare” ma credo che non riuscirei a stare con un uomo che non stimo e che non mi stima e rispetta. Personalmente credo che anche solo per l’attrazione sessuale debba essercene un poco almeno mentale (parlo per me), perciò figuriamoci se potrei sposare con cui non andrò mai d’accordo facendo finta che mi vada bene. A me da fastidio il fatto che “gli uomini” possano credere che noi donne siamo tutte casa, famiglia, figli, trucchi ecc. e che non ci sia dell’altro. Non reputo sbagliate tutte queste cose ma penso che donne e uomini tendenzialmente sono tutti uguali e perciò tutti diversi: ci sono ragazzi che amano la moda e la danza e non per forza sono gay o effeminati, come ci sono donne a cui non interessa curare il loro aspetto fisico e non sono ne lesbiche ne buzzurre. Non mi piace l’idea di stereotipare ancora oggi (2015) uomo e donna e quando te, nel tuo scritto, dici che l’uomo di oggi non è pronto per la donna moderna penso che sia una cagata. Perchè sono sicura che ci siano molti più uomini che vorrebbero poter essere se stessi senza venir giudicati e ugualmente le donne. Non penso che ci sia differenza tra noi sul punto di vista intellettuale, creativo, scientifico ecc. ma solo sul punti di vista biologico (vagina e pene), ma i gusti, i pensieri e i sentimenti sono unici e non si possono generalizzare. Non mi sembrava che il tuo articolo incoraggiasse all’unicità ma piuttosto tendeva ad omologare ancora la donna al suo ruolo di “principessa” bisognosa di un principe. Magari ho capito male io quello che intendevi e, nel caso, mi scuso ma penso che ognuno di noi in quanto essere umano possa fare quello che vuole se ci crede e sono sicura che sia meglio rimanere sole un po più a lungo ma poi trovare una persona che ti stia accanto per come sei davvero e non per come cerchi di apparire. Onestamente sono sicura che ci sono donne a cui piace andare a lavoro in tubino, collant e tacco 12 ma penso anche che ce ne siano molte di più che preferiscono jeans e canotta con scapa da tennis. Per quanto belli dei vestiti se sono scomodi restano scomodi, un tacco non sarà mai comodo, e non mi piace l’idea che una donna per essere bella debba per forza sottostare a certi canoni estetici e anche di comportamento. Il maschio non è una bestia e la femmina non è un fiore raro, siamo tutti diversi e dovremmo difendere e incitare le nuove generazioni a coltivare la loro unicità e non ad averne paura e nasconderla.

        1. Guarda io veramente non capisco come tu possa aver capito l’opposto di quello che volevo dire. Io sono totalmente d’accordo con te, anche per me ognuno è femmina a modo suo, concetto che è solo contemporaneo, perchè prima esisteva un solo modo di essere femminili e solo un modo di essere virili. Perchè dici che se ” l’uomo di oggi non è pronto per la donna moderna penso che sia una cagata” per me è molto vero, non in tutti casi, ma in tantissimi. Non credo che tutti gli uomini o tutte le donne abbiano una visione così libera di essere o mostrarsi, sono per niente d’accordo che tutti gli uomini siano pronti ad avere una donna che guadagna più di loro o che ha più lauree o che ha fatto più carriera o che non abbia bisogno di lui per sentirsi più sicura. Per me il concetto d’amore e condivisione va olter, il senso di sicurezza o di stabilità, perchè io e molte altre donne alle quali mi riferisco, sappiamo badare a noi stesse. Ma il condividere la vita con un’altro vuol dire una cosa diversa. Io ho detto che mi è stato consigliato di mentire su chi fossi per non farli scappare, ma personalmente non potrei mai farlo perchè non riesco a mentire su chi sono neanche alla centralinista telecom che mi martella ogni mattina alle 10.
          Qualcuno che ti completi significa che aiuti a colmare quello che tu non hai o quello che tu da sola non riesci a raggiungere, trovo che nella nostra epoca, quello che di cui ha bisogno una donna sia cambiato e che gli uomini non siano cambiati allo stesso modo per capirlo. Ovviamente non tutti, la media, ovviamente non ho detto che tutte le donne indipendenti e forti resteranno sole, ma che sarà più difficile incontrarsi. Ovvio è anche che ora le donne cercano cose più “sostanzione” nel senso di poco superficiali. Comunque ribadisco che la mia non era una generalizzazione perchè è tutta la vita che lotto contro i pregiudizi sociali, ma era uno spunto di riflessione diciamo anche portato all’iperbole, perchè quando ti guardi intorno e vedi che lo stesso copione si ripete sistematicamente su di te e su donne che stimi, un po’ ci pensi…

          1. Ok mi scuso per non aver capito bene il tuo punto di vista.
            Ovviamente quello che dici tu ha molto senso e mi è capitato in passato di essere scaricata per questi motivi e ne ho sofferto tantissimo. Diciamo che pian piano mi sono creata la mia corazza, forse sbagliando, e ho tenuto alto il mio muro sino a che non ho incontrato la persona giusta. E’ stato un caso il modo in cui ci siamo incontrati ed è stata anche una grande fortuna, ma io voglio credere che siano di più le persone come lui rispetto agli uomini diciamo più timorosi. io veramente non capisco cosa possa trovarci l’uomo di sexy nel voler solo accudire, proteggere e mantenere il controllo su di un’altra persona. Mi chiedo come possa essere felice se tutta la vita deve fare il macho e il duro e non posso mai buttare via la maschera e piangerti tra le braccia se ne ha bisogno. tutti siamo uguali e tutti a volte siamo tristi e non ammetterlo con il compagno di vita mi dà l’idea di trascorrere un’esistenza di menzogne. Questi uomini che descrivi tu secondo me hanno solo paura, ma non delle donne, di se stessi. Non hanno il coraggio di emanciparsi dal ruolo dove la società li ha rinchiusi (perchè anche l’uomo è vittima di luoghi comuni) e credo non vivranno mai appieno la loro vita. Il problema si presenterà comunque prima o poi, dovranno per forza appoggiarsi alla moglie se non ora da anziani. Purtroppo la vita non è tutta rose e fiori e può capitare di ammalarsi gravemente, cosa fai se sei uomo la affronti da solo perchè non vuoi mostrarti debole? Se ci si trova in ristrettezze economiche preferisci andare in giro con le pezze al culo piuttosto che farti aiutare dalla tua compagna? Io credo che le persone ad aver problemi siano loro e non mi piace che le donne debbano sentirsi sbagliate per piacere a persone così. per quanto riguarda lauree, soldi e lavoro migliore se una persona ti ama davvero è orgogliosa di te e felice per te, non prova risentimento o invidia. Il mio ragazzo mi dice sempre “spero che prenderai abbastanza cosicchè io possa restare a casa a fare il casalingo e badare ai figli” 😛 e secondo me non c’è niente di più bello che passare la propria vita, che già è piena di problemi, con accanto un “alleato” e non un “principe”.
            Spero di essere stata esaustiva e mi scucso ancora di non aver capito quello che intendevi.
            buona serata

          2. Ma si certo, mica è una lotta, la comunicazione scritta è spesso fraintendibile, mi fa piacere che ora siamo allineate sulla visione.Hai ragione la cosa importante è che nessuna donna si senta mai inadeguata per non piacere agli uomini.

    2. Standing ovation e basta con questi articoli colmi di arroganza, ormai un articolo scritto da una donna ci sono sempre due piani, la donna che eccelle sempre, più forte, indomabile e l’uomo povero scoglionato, la rigirano in varie salse, fingono che loro siano pro uomo ma alla fine oh si ricasca nella solita minestra le donne sono TROOOOOOOOOPPPPOOOO forti per un uomo!! Ma via…ognuno ha ciò che si meritá una donna intelligente(non FORTE) l’uomo lo sa trovare giusto per lei e si fa una vita, le galline idiote con delirio di onnipotenza hanno ciò che si meritano(poi si lamentano dei femminicidi, ipocrisia over 9 thousand, da una parte uomo scoglionato dall’altra si lamentano l’uomo è violento, si cambia posizione come gira il vento)

  9. Ahahah! Gli uomini non sono più uomini perchè hanno scelto la via più semplice! Io faccio lo stesso lavoro della mia bisnonna, l’ apicoltrice e cucino benissimo, nonostante questo talvolta mi danno del maschiaccio. Il tutto mentre i maschi della mia generazione a differenza dei miei nonni e bisnonni si depilano, non fanno più il militare e soprattutto non sanno fare nessuno dei lavori da maschio, senza che per questo qualcuno dia loro della femminuccia. Ribalterei ia questione: gli uomini ci hanno rubato la femminilità e per trovare una donna più femminile persino di loro fanno un sacco di fatica!!!

    1. Io penso che 2 persone forti (ed intelligenti) non avrebbero problemi a stare insieme usando quella cosa chiamata “tolleranza”. Portare una guerra per ogni discorso è inutile, ma il confronto è oro se porta ad un miglioramento! Oggi invece si evita il confronto perchè piace vincere facile, perchè è più facile allontanare un problema che trovare una soluzione insieme e quindi ecco perchè molti si allontanano piuttosto che avvicinarsi. Quando subentra l’orgoglio si creano solo conflitti e problemi. Per quanto mi riguarda, magari trovassi una donna con gli attributi… purtroppo sono una merce rara (così come gli uomini!)

  10. A me personalmente risulta dalle esperienze che le donne dipendenti e bisognose vengano bellamente scaricate, intendo quelle che fanno del partner il centro della propria vita, si annullano come persone e richiedono continue attenzioni perché fondamentalmente insicure e incapaci di amare in modo maturo. Cosa ne penso dunque? Quoto completamente il discorso di Giulia e aggiungo che spesso il pensare che una donna forte sia “troppo” per un uomo è solo una scusa , un capro espiatorio che ci raccontiamo quando siamo single e non riusciamo a capire perché continuiamo a collezionare esperienze negative , ed è anche una scusa confortante , infondo il motivo è che siamo troppo in gamba, più semplicemente invece non abbiamo trovato la persona giusta, l’altra metà della mela e forse dovremmo lavorare di più e mettere a fuoco cosa cerchiamo davvero, quali caratteristiche deve avere la persona giusta per noi.

      1. Donne “forti”, con le “palle”? Uomini sforniti di “palle” e insignificanti? Donne indipendenti? Uomini mariti padroni? Donne deboli perchè sottomesse e forti perchè tengono testa al partner? Di questo passo la lista sarebbe infinita. E se queste caratteristiche fossero una scusante per i propri successi e insuccessi? Chi può a ragione affermare che una donna sottomessa, di sua iniziativa, sia una debole? E se invece la spontanea sottomissione fosse un punto di forza? Potremmo disquisire a lungo e, dopo tutto, raccontare successi e insuccessi indipendentemente da come si pensa che una donna debba essere. Io ho conosciuto la mia compagna quando lei aveva 19 anni. Siamo convogliati a nozze 6 mesi dopo e, apparirà strano e da irresponsabili, dopo esserci visti non più di 9 volte prima di allora (1100 km lontani). Com’era quella ragazza? Ebbene: matura e immatura, forte e debole, sottomessa e pronta a tener testa, umile e determinata, capace per certi versi e incapace per altri… potrei andare avanti a raccontarla per decine di pagine, ormai la conosco da cima a fondo, ma non tanto per dire che, dopo 43 anni di vita insieme, la conosco nella profondità della sua mente e del suo cuore; quando penso di saper tutto di lei finisco sempre per ricredermi. Tutte le caratteristiche, buone o cattive che siano, sono la scusante, a parer mio, per giustificare il crollo dell’intesa che inizialmente tiene insieme. Francesca esprime. come molte altre d’altronde, questi concetti: ” forte, è determinata ed è indipendente, che dovevamo smettere di chiedere e iniziare ad agire.

        Beh diciamo che sono passate un paio di generazioni, ma poi ci siamo riuscite, siamo forti, volitive, indipendenti, noi nn aspettiamo il principe azzurro con i capelli sciolti sul balcone, noi ammazziamo il drago e con il principe ci prendiamo l’aperitivo.”… oltre altro. E se non fosse proprio così? Se fossero solo giustificazioni per dar senso a intese fallite o a vincoli che si trascinano e languono semplicemente per non dispiacere a qualcuno/a (genitori, nonni etc.)?

        E l’amore tanto decantato che fine ha fatto? Non mi pare che se ne sia parlato. Molti credono nella forza prorompente di quella magia definita amore, per poi magari accorgersi che tanto magico non è, e che “dalle stelle”, in men che non si dica (magari dopo un semplice disappunto portato all’esasperazione), può sprofondare direttamente “alle stalle”.
        L’amore è un’astrazione ed è ciò che ciascuno pensa che sia. Non c’è una definizione univoca, nè potrebbe esserci. “Quando c’è l’amore c’è tutto” disse la ragazza a Troisi, per sentirsi rispondere con un sonoro “NO, chilla è a salute”.

        Allora l’amore cos’è? Secondo una corrente di pensiero, che io condivido, l’amore “è il desiderio del desiderio dell’altro/a” ed è strettamente connesso con la passione per l’ altro/a. E’ il desiderio del desiderio dell’altro/a nel senso che si desidera che il desiderio dell’ altro/a sia convogliato tutto a se (e viceversa), pertanto che il desiderio dell’altro sia tutto per se, che al di fuori del desiderio dell’altro/a tutto per se non ci siano desideri per altri/e. Questo pensiero è molto bene espresso dal famoso e intramontabile “Cantico dei cantici” con “IL MIO AMATO E’ MIO E IO SONO SUA”.

        Quando può finire l’intesa fra due che professano di amarsi? Finisce sempre e solo quando il desiderio dell’altro/a non tortura più, quando non si sente più che l’altro/a è nostro/a, quando cessa il senso di possesso (il desiderio in amore spinge a possedere… dovrebbe. essere in modo sano ovviamente, non malato), quando l’altro/a non ispira più, quando di lui/lei sappiamo tutto e non c’è più nulla che incuriosisce e ci rinvia al capitolo successivo. Tutti i testi che raccontano d’amore finiscono con la famosa frase “e vissero felici e contenti”. Di essi e del loro futuro il testo non racconta più nulla e, quando non c’è più nulla da raccontarsi, il desiderio del desiderio dell’altro/a si esaurisce insieme.

        1. Grazie d’aver speso così tanto tempo a scrivere questo bel pensiero. Anche se il mio post non parlava d’amore, parlava di relazioni, sono due cose diverse. Da quello che dici sembri essere piuttosto grande, e ovviamente romantico, io parlavo di un problema di questa società in questo momento storico, quello che ti è accaduto 43 anni fa non è rappresentativo dell’oggi. Anche mio padre fa discorsi simili ai tuoi e lontani dalla contemporaneità, ovviamente non dico che l’amore al tempo d’oggi non esista o che nessuna donna forte lo trovi, la mia era una provocazione, la denuncia di un atteggiamento molto frequente che riscontrano donne forti indipendenti e diciamo 30enni, mi sa che tu non hai nessuna di queste 3 caratteristiche.

    1. Dalla donna che sono,
      mi succede, a volte,
      di osservare, nelle altre, la donna che potevo essere;
      donne garbate, laboriose, buone mogli,
      esempio di virtù,
      come mia madre
      avrebbe voluto.
      Non so perchè
      tutta la vita
      ho trascorso a
      ribellarmi a loro.
      Odio le loro minacce
      sul mio corpo
      la colpa che le loro vite
      impeccabili,
      per strano maleficio
      mi ispirano;
      mi ribello contro le loro buone azioni,
      contro i pianti di nascosto
      del marito,
      del pudore della sua nudità
      sotto la stirata e inamidata biancheria intima.
      Queste donne,
      tuttavia, mi guardano
      dal fondo dei loro specchi;
      alzano un dito accusatore
      e, a volte, cedo al loro sguardo di biasimo
      e vorrei guadagnarmi il consenso universale,
      essere “la brava bambina”, essere la “donna decente”,
      la Gioconda irreprensibile,
      prendere dieci in condotta
      dal partito, dallo Stato,
      dagli amici,
      dalla famiglia, dai figli
      e da tutti gli esseri
      che popolano abbondantemente
      questo mondo.
      In questa contraddizione inevitabile tra quel che doveva essere
      e quel che è,
      ho combattuto numerose
      battaglie mortali,
      battaglie a morsi, loro contro di me
      – loro contro di me che sono me stessa –
      con la psiche
      dolorante,
      scarmigliata,
      trasgredendo progetti ancestrali, lacero le donne che vivono in me
      che, fin dall’infanzia, mi guardano torvo
      perchè non riesco nello stampo perfetto dei loro sogni,
      perchè oso essere quella folle, inattendibile, tenera e vulnerabile
      che si innamora come una triste puttana
      di cause giuste,
      di uomini belli
      e di parole giocose
      Perchè, adulta, ho osato vivere l’infanzia proibita
      e ho fatto l’amore sulle scrivanie nelle ore d’ufficio,
      ho rotto vincoli inviolabili
      e ho osato godere
      del corpo sano e sinuoso
      di cui i geni di tutti i miei avi mi hanno dotata.
      Non incolpo nessuno. Anzi li ringrazio dei doni.
      Non mi pento di niente, come disse Edith Piaf:
      ma nei pozzi scuri in cui sprofondo al mattino,
      appena apro gli occhi,
      sento le lacrime che premono,
      nonostante la felicità che ho finalmente conquistato,
      rompendo cappe e strati di roccia terziaria e quaternaria,
      vedo le altre donne che sono in me,
      sedute nel vestibolo
      che mi guardano con occhi dolenti e mi sento in colpa per la mia felicità.
      Assurde brave bambine mi circondano e danzano musiche infantili
      contro di me;
      contro questa donna fatta, piena,
      la donna dal seno sodo
      e i fianchi larghi,
      che, per mia madre e contro di lei, mi piace essere.
      Gioconda Belli

  11. !donne con le palle” un puro maschilismo!

    NOI, donne coraggiose, non abbiamo bisogno di attribuirci attributi maschili per sentirci forti

  12. io penso che qui si stia scambiando la forza con l’ arroganza.. Non capisco perchè una donna forte non possa stare con un uomo forte. Certo, se per “forza” intendiamo la capacità di essere maturi ed equilibrati e di analizzare le cose e le situazioni in maniera logica. Se in una coppia entrambi i partner riescono a far questo vi assicuro che si è a cavallo, perchè si crea un’ armonia che niente e nessuno potrà più spezzare, ed è chiaro che in una dinamica di questo tipo non c’è spazio per invidia e competizioni di sorta. Se invece, come mi pare di capire si sta facendo qui, per “forza” si intende la predisposizione a prevaricare sull’ altro, ovviamente non se ne esce e la tenuta del rapporto a quel punto è un’ utopia. Io credo che non ci sia bisogno che uno dei due soggetti della coppia “stia un gradino sotto” – come ha affermato qualcuno – e non penso sia necessario che uno dei due “si sottometta”. Basta semplicemente venirsi incontro a metà strada. Cosa difficilissima, a quanto pare.

  13. sì vabbè le donne forti 😀 😀 😀
    ne conosco molte che amano definirsi tali (che poi lo saranno veramente l’1%), ma è tutta fuffa…Dicono di essere indipendenti, di saper stare da sole, ma poi se non vedono qualcuno per più di un giorno entrano in paranoia, hanno sempre mille ansie, sono spesso intrattabili e arroganti…Purtroppo questo “donna forte” vuole dire donna fredda, falsa, incapace di provare emozioni, iper opportunista, che sicuramente si può permettere di fare la figa prima dei 30 anni, viaggiare da sola, trombare con chi vuole, poi quando la bellezza inizia a sparire entra in crisi e tutti sti ideali di indipendenza magicamente svaniscono 😀 😀

    1. Non so se tu sia uomo o donna dato che non hai avuto il coraggio di pubblicare neanche il tuo nome, pensa un po’ che tipo che sei…
      Evidentemente nella tua vita hai incontrato persone così perchè se è questo che pensi delle donne questo ti meriti, le persone attraggono quello che pensano dell’altro. Mi dispiace per te

  14. Secondo me, agli uomini forti possono piacere le donne forti.
    Se un uomo si spaventa davanti a una donna forte, probabilmente è perché lui è fragile o insicuro (incluso i supposti “macho”).

    Poi bisogna distinguere tra donna “forte” e donna “prepotente”: molte donne fanno la seconda senza rendersene conto, ed ovviamente quel tipo fa scappare quasi tutti.

    1. Più che forti io direi che molte donne di oggi sono fiere e non hanno alcuna vergogna di essere maleducate, prepotenti e presuntuose. La forza senza umiltà secondo me non è più forza…

  15. Io arrivo dalla fine di una relazione di due mesi con quella che sarebbe definita decisamente una donna forte. Indipendente economicamente, viaggiatrice, sportiva, con diverse amicizie consolidate e una vita piena e soddisfacente. E devo dire che sono stato scaricato proprio perchè in me lei ha ravvisato fragilità che non le sono piaciute, che l’hanno “chiusa” e che l’hanno fatta sentire “l’uomo della coppia”(questa una delle risposte che mi sono sentito dare alla mia richiesta di spiegazioni sul perchè se ne stesse andando). Dunque non so se la teoria sul fatto che una delle due parti debba essere un pò meno rigida e forte, in modo da compensare, valga sempre. Nel mio caso non solo non ero affatto geloso di lei e dei suoi successi. Ma avrei volentieri voluto essere coinvolto nel suo mondo, con i tempi e i modi giusti chiaramente. Non mi è stata data questa possibilità. Forse bisognerebbe anche riflettere su quanto ormai velocemente si getta la spugna prima ancora di cominciarlo l’incontro?

    1. Assolutamente, come con gli oggetti si preferisce comprarne di nuovi invece di aggiustarli. Ovviamente quando si parla di relazioni ognuna è diversa e piena di tasselli personali, quindi non posso darti un parere su quanto ti è successo, però per quanto ritengo vero quello che dici, ritengo che a volte si capisce se una persona faccia o meno al caso nostro e magari è inutile aspettare troppo e tirare la storia per le lunghe. Pensa che magari sareste arrivati alla stessa conclusione però magari anni dopo, quindi meglio subito. Come tutte le cose che ci accadono nella vita , usa questo accadimento per lavorare su te stesso e non per concentrarti su di lei. Buon anno

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