Yoga del Grembo e Massaggi all’Olio per un percorso Olistico in Salento

Francesca Di Pietro Pubblicato il

Il Turismo Olistico è quell’approccio che spinge il viaggiatore a vivere un’esperienza direi multisensoriale, in cui il suo benessere dipende dal creare un’armonia tra mente corpo e luogo. Non necessariamente basta andare “in vacanza” per rilassarsi, o non basta fare campeggio per entrare in sintonia con la terra o con il momento personale che stiamo vivendo.

Nel mio approccio al viaggio ho sempre cercato un’esperienza olistica, ma direi a mia insaputa. Per me il viaggiare è uno strumento per mettermi in armonia, per porre attenzione su elementi della mia persona dai quali la mia quotidianità mi allontana o forse dovrei dire mi distrae. Qualche mese fa una mia amica mi ha messo in contatto con Alessandra la responsabile di Rainbow Salento, lei si occupa proprio di percorsi olistici personalizzati in Salento.

#SalentOlistico

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Da subito direi che è emersa una certa affinità elettiva, mi ha suggerito letture e video di argomenti molto interessanti, ma di cui sapevo molto poco. In poco tempo ha fatto un quadro su di me molto più specifico di quelli fatti da persone che mi conoscono da anni. Ad Aprile sono andata in Salento per vivere in prima persona un percorso olistico disegnato sulla mia “energia”. Confesso che non ero mai stata in Salento prima d’ora per quanto sia sempre stato un mio grande desiderio.

Negli anni, ho scoperto che l’energia che mi da la natura è un elemento molto importante per la mia vita e per la mia creatività. Dormire, vivere in un contesto energetico mi rende una persona migliore. È così che ho conosciuto al masseria Le Fabbriche, wow non avevo mai dormito in una masseria. IMG_1213.JPGCi sono andata subito le vacanze di Pasqua, con pochi turisti in giro e tanto spazio per i miei pensieri. Il concept delle Fabbriche è meravigliosamente in linea con i miei sensi: loro hanno una masseria antica, molto grande, completamente ristrutturata da Culti nella quale si svolgono tutte le attività in comune e poi le stanze sono immerse nell’uliveto, ma la cosa che mi ha più affascinato è che sono disposte in modo tale che ognuna davanti a se abbia sempre e solo la vista degli ulivi, fino a perdita d’occhio. È un po’ come dire che tutte si danno le spalle, in modo che la tua privacy è sempre protetta e anche il flusso dei tuoi pensieri. Su questa bellissima terrazza personale di marmo tra gli ulivi, puoi prenderti il tuo tempo per fare yoga, leggere un libro, lavorare o semplicemente perderti..

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La vista da una stanza delle Fabriche

Le mie mattine sono iniziate così, con lo yoga vista ulivi, però in Salento ho scoperto un concetto nuovo di yoga, che fino ad oggi non avevo mai approfondito: lo yoga del grembo o più esplicitamente vaginale. Uomini, respirate, non è niente d’erotico o di autoerotico è semplicemnte una sequenza di movimenti atti a portare energia al basso ventre femminile. Diciamo pure a rilassare quello che c’è da rilassare e rinvigorire quello che si deve rinvigorire. Mi spiegava Annamaria, la mia insegnante, che molte donne hanno dei veri e propri blocchi energetici e muscolari legati al basso ventre, dovuti spesso alla somatizzazione di preconcetti, pudori o pregiudizi sociali. Questa tipologia di yoga ti porta al focalizzarti su molta energia inespressa e in più porta un reale vantaggio nel mantenere tonica la muscolatura pelvica e vaginale.

Nella pratica si focalizza molto sul respiro, è più dolce rispetto al tipo di yoga che sono abituata a fare, ma richiede più concentrazione e quindi ti permette di astrarti in maniera più significativa dai tuoi pensieri.

#Salento
La mia stanza preferita alle Fabriche

Durante la mia permanenza in Salento ho vissuto un altro tipo di esperienza olistica del tutto nuova per me: il massaggio.

Ovviamente non sto dicendo che sono nuova all’arte del farsi massaggiare, dopo tutto sono appena tornata da un mese in Thailandia, ma qui ho vissuto un’esperienza del tutto diversa.

 

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Resort Histò

Ha colpito anche a me constatarlo, ma credo che a pochi passi da Taranto ho trovato la SPA più bella mai vista in vita mia, al Resort Histò. Iniziamo con il dire che proprio l’Histò è un logo molto particolare. È l’esempio di come un posto che abbia tanta storia ed energia abbia avuto anche la lungimiranza di trasformarsi in una struttura di altissima tecnologia e modernità. Tutta la struttura è costruita nella tipica pietra bianca pugliese. Si dice che San Pietro sia arrivato nel porto di Taranto e proprio in questo punto abbia costruito la sua prima Chiesa. In seguito ovviamente vi hanno costruito una Basilica, al momento sconsacrata ma ugualmente mistica. Anche questo hotel è stato fatto da Culti, quindi diciamo che la mia esperienza salentina ha avuto un continuum di stile il che è stato un bene perché ha mantenuto costante gli stimoli circostanti. La ragazza che mi ha portato a visitare la SPA del Histò, mi continuava a dire “è una coccola”, più andavo avanti e più comprendevo il senso di quelle parole. All’Histò si fanno dei percorsi.. ti accompagnano nel tuo processi di rilassamento e di lavoro sul corpo. Inizi da una sauna secca, con comodissime poltrone di legno con vista sugli uliveti, piano piano il calore scioglie i tuoi muscoli, poi ti avvolgere dal calore dell’acqua marina, tiepida al punto giusto, mentre le piscine si susseguono puoi spostarti all’aperto e galleggiare all’ombra degli uliveti. Il massaggio non si limita solo alle mani sulla pelle, ma all’Histò c’è un programma che loro chiamano hammam dove puoi adagiarti su delle pietre dalla consistenza molto particolare, riscaldate a 35°, essere lavato con contenitori di metallo come la tradizione orientale, mentre l’acqua che scorre nei lavandini crea giochi di suoni e di luci che si riflettono intorno a te. Da lì inizia il massaggio olistico all’olio, ogni centimetro del tuo corpo è unto e coccolato, sguazzerete in un liquido che continuerà a cambiare forma plasmandosi intorno al vostro corpo che si rilassa sempre di più. L’ultimo passaggio dei trattamenti Histò è un vecchio forno che ha la forma di un trullo, si entra in questa stanza di pietra perché la temperatura e l’umidità sono costanti e riequilibrano il calore del nostro corpo, rendendolo omogeno con quello dell’ambiente. Prima di tornare alla vita normale c’è il momento tisana nella sala relax… direi un momento che può durare quanto desiderate.

Dato che ritengo che l’equilibro olistico passi anche per lo stomaco, non posso non consigliarvi una tappa obbligata all’Osteria di Marruggio ci lavorano marito e moglie, lei è bravissima a cucinare, una cosa che mi ha stupito moltissimo è che sceglie personalmente le farine per fare la pasta fresca. WOW!! Uno di quei posti dove ti sembra proprio di mangiare a casa di qualcuno, tutto ha un carattere informale e ricercato al tempo stesso. Ci sono pochissimi piatti da scegliere per garantire la freschezza dei prodotti. Tutte le persone che ho incontrato ci sono tornate più di una volta e non vedo l’ora di farlo anche io.

Psicologa e Viaggiatrice. Giro il Mondo e studio la personalità dei viaggiatori! Ho visitato più di 75 paesi molti dei quali da sola. Per me il viaggio è uno strumento di crescita personale. Ho creato questo sito per tutti quelli che amano viaggiare da soli o che vorrebbero iniziare a farlo. Ho pubblicato: Il Bello di Viaggiare da Soli: guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi edito Feltrinelli.

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