Viaggiare ti aiuta a mettere le cose in prospettiva.

Francesca Di Pietro Pubblicato il

Non è la prima volta che nel mio blog, e non solo, sottolineo di quanto viaggiare da soli ti renda una persona più coraggiosa, indipendente autonoma, ma a mio parere non è da sottolineare che viaggiare nel mondo ti aiuta a mettere le cose e la vita in una giusta prospettiva. Vi siete mai resi conto di quanto siamo fortunati? Ecco ora iniziano le voci fuoricampo tipo “fortunata sari tu, io ho divorziato, ho perso il lavoro, devo cambiare macchina, il capo mi odia…etc etc” ovvio tutti abbiamo questi problemi altrimenti vivremmo nel regno delle fate, ma proviamo ad alzare leggermente il livello a non guardarci così da vicino, così in maniera narcisistica. Io ho sempre viaggiato tanto, devo ammetterlo in questo sono fortunata, (e non solo in questo) e soprattutto ho sempre parlato con la gente, sono una chiacchierona per motivi nn troppo noti, le persone di solito si aprono molto con me, forse è per questo che sono diventata una psicologa, e soprattutto io sono interessata ai discorsi degli altri. Ho sempre imparato molto, anche se sul momento sembra che faccia delle facce indisponenti. Da bambini ci dicevano che bisognava mangiare tutto e non buttare il cibo, per i bimbi del Biafra (io ho sempre mangiato come uno scaricatore di porto) e tutti avevamo un senso di colpa immediato e siamo cresciuti con uno strano sentimento nei confronti di questi bimbi denutriti ;-). Ovviamente se viaggiamo verso un pase del terzo mondo ci rendiamo conto di quanto siamo fortunati, di come si sopravvive lì e come si vive di cose superflue a casa nostra, ma sono molti talmente lontani che è difficile paragonarli. Al massimo ci può succedere di mandare dei soldi all’Unicef per natale e metterci la coscienza a posto.viaggiare mettere in prospettiva

Ma pensiamo a cose più concrete e vicine.

Ho conosciuto molte persone di altre nazionalità nella mia vita, alcuni di loro suono diventati miei grandi amici molti non li ho mai più incontrati. Ascoltare le storie di miei su per giù coetanei, mi ha fatto apprezzare ancora di più la mia vita e soprattutto il fatto di essere nata in Italia in una famiglia come la mia. A volte non ci focalizziamo su cose semplici, vi faccio degli esempi che mi hanno fatto riflette molto

  • La nazionalità:

Siamo italiani, ultimante va di moda lamentarsi e sminuire il nostro paese, ma parlando di cose pratiche avete mai pensato a cosa significhi avere un passaporto diverso? La maggior parte dei paesi non europei devono pagare visti salatissimi per viaggiare nel mondo, molte nazionalità hanno l’accesso interdetto ad alcuni paesi per motivi religiosi e politici. Capite cosa significa? Il mio paese ha litigato con quel governo e quindi io non potrò mai visitare la Malesia (è un esempio), una decisione e punizione che non dipenderà mai da me, che non potrò mai cambiare in alcun modo. Ho amici coreani o egiziani che sono stati denigrati e bloccati per giorni alla frontiera solo perché avevano un passaporto che nn piaceva.viaggiare la vita in prospettiva

  • Il razzismo:

gli uomini sono tutti uguali, questo per me è sempre stato lapalissiano, e ovviamente per la maggior parte delle persone. Noi non viviamo in un paese cosmopolita, non abbiamo meltin pot, nn siamo abituati a vedere altre razze mischiarsi con la nostra o matrimoni misti, certo ci sono, ma mai quanto in Inghilterra o Francia. Il razzismo per la maggior par di noi è una cosa raccontata, quando viaggi con persone di altri clori ti rendi conto di una realtà diversa. In Perù ho viaggiato a lungo con il mio amico, Guru, indiano, lui è un grosso ingegnere della Silicon Valley che ha lasciato tutto per viaggiare ininterrottamente. In Sudamerica lo etichettavano come nero, (in senso dispregiativo) aveva difficoltà a trovare un ostello dove stare, un ristorante; una volta eravamo insieme al mercato di Cuzco Perù, per fare la spesa per la cena e nessuna delle signore volve che lui toccasse il cibo, dicevano che sporcava perché era nero! Mi ha colpito così tanto che un popolo anche esso vittima di razzismo avesse o stesso atteggiamento verso un altra razza.

  • La storia:

é vero il nostro paese ha sopportato due gradi guerre, il fascismo, gli anni di piombo, ma la mia generazione, per fortuna, nn ha mai visto limiti alla propria alla libertà dettati dal proprio governo (di questo genere), per noi sono quasi sempre periodi storici raccontati dai nostri nonni o dai nostri genitori. Personalmente mi ha molto colpito parlare con persone coetanee che sono state costrette a trasferirsi in campagna perché Pablo Escobar faceva saltare le case nel loro quartiere, o che mi ha detto che ha dovuto cambiare il nome perché il governo di Franco ha creato problemi a sua madre o che ha uno dei suoi fratelli desaparecido, o che è stato perseguitato all’università perchè manifestava contro il governo, forse è stupido o solo un punto di vista molto personale, ma è una cosa che mi ha colpito nel profondo.

  • La Tavola:

lo so che questo è molto italiano, e io direi per fortuna, ma nn credo che sia solo una questione di cibo, ma di condivisione, nella nostra cultura i legami si costruiscono condividendo cibo, quando è un’occasione speciale le nostre madri ci preparano qualcosa di speciale, le nonne ci viziano, il pranzo della domenica è importante, si impara a rispettare e direi quasi onorare le tradizioni, ogni famiglie ha le sue specialità e questo ci rende unici e ci permette di continuare ad amare qualcuno portando avanti i suoi piatti migliori. Forse è un po’ troppo poetico e del sud, ma l’idea che molte persone che conosco non sanno cosa vuol dire, aspettare tuo padre dal lavoro perché così si mangia tutti insieme, raccontarsi la giornata, condividere eventi di cronaca o forse anche litigare tutto il pranzo, ma ad ogni modo il confronto con la propria famiglia, che è quello che ci mostra la strada nella vita, in un modo o nell’altro.

Psicologa e Viaggiatrice. Giro il Mondo e studio la personalità dei viaggiatori! Ho visitato più di 75 paesi molti dei quali da sola. Per me il viaggio è uno strumento di crescita personale. Ho creato questo sito per tutti quelli che amano viaggiare da soli o che vorrebbero iniziare a farlo. Ho pubblicato: Il Bello di Viaggiare da Soli: guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi edito Feltrinelli.

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