Viaggiare imparando le lingue: corsi di lingua all’estero

Antonella Macchi Pubblicato il

Fin da piccola il mio sogno era di conoscere tante lingue straniere.

Quando i miei nonni mi portavano con loro in viaggio fantasticavo su come sarebbe stato bello, e soprattutto utile, poter comunicare con le persone del luogo e stringere tante nuove amicizie.

Ovviamente i miei nonni non sapevano l’inglese e, nonostante sapessero benissimo farsi comprendere a gesti, si affidavano a me che conoscevo quel tanto che bastava per ordinare al ristorante o chiamare un taxi.

Cresciuta nella scuola italiana degli anni ’90, dove ancora non si dava così tanta importanza alle lingue straniere, avevo trovato il modo di studiare l’inglese scaricando i testi delle canzoni delle mie boy band preferite e traducendoli.

Scegliendo una scuola superiore dove si studiavano ben 3 lingue avevo fatto centro e potevo finalmente realizzare il mio sogno. Ed è proprio grazie alla scuola che ho avuto modo di frequentare il mio primo corso di lingua all’estero e abbinare le due cose che mi piacevano di più in assoluto: il viaggio e le lingue straniere.

Da allora non mi sono più fermata e anche adesso che ho 32 anni continuo a viaggiare imparando.

Se state pensando che le vacanze studio siano una cosa per ragazzi, vi sbagliate di grosso! Nei miei viaggi ho incontrato tanti adulti che avevano scelto di trascorrere le loro ferie studiando una nuova lingua e ne erano entusiasti. Il corso di lingua all’estero e la conseguente full immersion nella cultura locale permette di esercitarsi 24 ore su 24; in questo modo bastano anche solo 2 settimane per vedere il proprio livello linguistico crescere a dismisura. Avere compagni di classe provenienti da tutte le parti del mondo e professori madrelingua spinge a mettersi in gioco nella conversazione e ad arricchire il proprio vocabolario di nuovi termini e modi di dire.

I corsi di lingua infatti non hanno nulla a che vedere con le noiose lezioni scolastiche a cui generalmente siamo abituati: lo stile di insegnamento prevede che gli studenti vengano coinvolti durante tutto il percorso, gli argomenti vengono scelti in base alle preferenze e al livello del gruppo e le nozioni grammaticali vengono fatte assimilare attraverso esercizi interattivi e coinvolgenti.

Ogni scuola propone diversi tipi di corsi e pacchetti di lezioni; io di solito scelgo il corso intensivo da 20 o 25 ore settimanali. Questo significa che ogni giorno, dal lunedì al venerdì, avrete 4 o 5 ore di lezione, generalmente al mattino, e poi avrete la possibilità di esplorare la città in cui vi trovate o di partecipare alle attività extra che la scuola organizza. Queste comprendono giri turistici, approfondimenti sulla cultura locale, spettacoli di vario genere ed esperienze culinarie (indimenticabile la paella preparata sotto ai miei occhi a Valencia e poi gustata con i miei compagni di corso!). Spesso nel weekend la scuola organizza gite fuori porta per visitare i dintorni della città in cui vi trovate.

Per quanto riguarda l’alloggio, le scuole offrono la possibilità di soggiornare presso famiglie che abitano nelle vicinanze della scuola o in residence per studenti. Io consiglio sempre l’alloggio in famiglia (anche per noi adulti!). Le famiglie infatti vengono selezionate e preparate dalla scuola per offrire agli studenti un’esperienza culturale a 360°. Verrete accolti a braccia aperte e non vi sentirete mai ospiti. Avrete la possibilità di continuare a esercitarvi con la lingua anche fuori dalla scuola, di apprendere tantissimi vocaboli utili per la quotidianità, di immergervi nella vita reale di quel paese e di provare la vera cucina tradizionale!

Consigli per scegliere una buona scuola di lingue:

  • La scuola deve offrire corsi in piccoli gruppi (max 10-15 persone), divisi per livello, in modo che tutti si sentano a proprio agio per partecipare in modo attivo.
  • Deve avere professori madrelingua, capaci di coinvolgere attivamente gli studenti.
  • Deve organizzare attività didattiche extra nel pomeriggio o nel weekend.
  • Deve offrire agli studenti la possibilità di alloggiare presso famiglie selezionate che abitano vicino alla scuola.
  • Deve essere certificata dall’istituto di lingua e cultura del paese di riferimento; deve cioè essere riconosciuta dall’ente che si occupa di promuovere e diffondere l’insegnamento della lingua e cultura, come ad esempio il British Counsil per l’inglese o l’Instituto Cervantes per lo spagnolo.
  • Deve dare la possibilità di sostenere l’esame per ottenere la certificazione linguistica, come il FIRST per l’inglese e il DELE per lo spagnolo. Questi attestati sono riconosciuti a livello internazionale e possono essere inseriti nel curriculum.

Nell’attesa di poter tornare a viaggiare imparando, non ci resta che sognare il prossimo corso di lingua all’estero: io vorrei andare in Germania a studiare il tedesco, e voi?

Pedagogista alla ricerca di una nuova strada lavorativa nel settore del turismo sostenibile. Amante del viaggio in tutte le sue forme. "Mi piace perdermi tra le strade di paesi sconosciuti, facendomi guidare dal cuore e lasciandomi sorprendere dagli odori, dai colori e dai sorrisi delle persone."

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