Viaggiare da soli nelle grandi città

Francesca Di Pietro Pubblicato il

Mi arrivano tante email di persone che vogliono iniziare a viaggiare da soli nelle grandi città.

So che questo è un punto di vista strettamente personale, però credo sia la cosa più difficile che si possa fare.

Viaggiare da soli nelle grandi città

La maniera in cui personalmente intendo il viaggiare da soli è centrato sull’avere la possibilità di entrare profondamente in contatto con il luogo che sto visitando, fare esperienze che di solito non faccio nella mia vita quotidiana, dare fiducia al prossimo, queste situazioni sono difficilmente sperimentabili in una grande città  Con questo non voglio dire che siano impossibili da mettere in pratica, ma credo che ci sia bisogno di un viaggiatore più esperto per capirlo veramente.  Le città grandi di solito non spaventano il viaggiatore inesperto, gli danno un’idea di caos, di rumore, di possibilità di scelta e di incontri, ma secondo me è proprio l’opposto. Tra tanto rumore voi passate inosservati, è difficile che qualcuno si conceda il tempo di parlarti, ti coinvolgerti nella loto quotidianità e anche che vi dia il suo aiuto.

Si dice spesso che non c’è luogo dove ci si senta più soli che non in mezzo a tanta gente, e io sono d’accordo.

Chi sceglie di visitare una grande città in solitaria credo che lo faccia perchè non ha trovato compagnia e non vuole privarsi della vistia, più che per un possibile percorso di crescita o di contatto con i locali.

I pro del viaggiare da soli nelle grandi città:

  • non si ha la percezione di annoiarsi, il fatto di avere tante alternative,di avere musei, strade, negozi e monumenti da visitare, ci solleva dal timore di non fare nuove amicizie o di rimanere troppo tempo soli con noi stessi;
  • è logisticamente facile; di solito tutte le capitali hanno un aeroporto internazionale e ci permettono una vacanza in solitaria di prova, ossia l’idea di poter trascorrere un soggiorno breve per sperimentare questa nuova maniera di viaggiare e verificare se è in linea con noi stessi;
  • è facile trovare altri viaggiatori, di solito le grandi città richiamano un grande flusso di viaggiatori, troverete facilmente altri viaggiatori solitari quindi basterà fare amicizia in un ostello o in un museo o in un bar suggerito da Lonely Planet (è inutile dirlo, ma i turisti vanno sempre tutti li);
  • ci sono community on line ben sviluppate,  seguendo siti come couchsurfing, a small world, viajeros, si possono trovare tante persone del luogo interessate ad uno scambio culturale o anche degli eventi.

I contro di viaggiare da soli nelle grandi città:

  • nella folla si passa inosservati, in una città altamente poplata le persone sono talmente prese dai loro ritmi frenetici che non si soffermano ad osservare chi gli si siede accanto. Una volta mi trovavo in Giappone in una piccola trattoria fuori Kyoto e dei signori anzianotti, parlando un misto tra giapponese ed inglese, hanno passato tutta la serata a cercare di chiacchierare con me, perchè erano molto incuriositi da una ragazza europea; quando sono a Londra a lavorare in un bar, nessuno è interessato dal mio essere straniera, per loro è assolutamente normale;
  • difficilmente hai manifestazioni di generosità spontanea; la cosa bella del viaggiare è renderti conto di quanta gente meravigliosa e generosa ci sia al mondo. Per una strana legge sociale, le persone con meno possibilità sono spesso anche le più generose. Quando viaggi in un piccolo centro, è molto frequente essere  coinvolto in una cena di locali o una festa, è facile che qualcuno si offra gratuitamente di condurti con il proprio mezzo a destinazione o che si offra di mostrarti parti della sua terra poco conosciute;
  • tendiamo a mettere in pratica comportamenti simili a quelli che abbiamo nella nostra quotidianità; è più forte di noi, contesto simile comportamento simile, praticamente siamo noi trasposti all’estero.

    viaggiare da soli nelle capitali

Quello che consiglio e che di solito faccio io quando viaggio in una grande città da sola è crearmi una rete prima di arrivare. Tutti hanno amici di amici che vivono un po’ ovunque, fruttate i vostri contatti, entrate in contatto da prima con la gente del luogo o con italiani trasferiti da tempo, cercate di costruirvi una breccia nella cultura che vi ospiterà. Se non trovate nessuno tra i vostri contatti personali usate le community on line, internet in viaggio può darci davvero una mano. Credo sia abbastanza vuoto cercare solo quale è il ristorante migliore dove mangiare la domenica a pranzo, chiedetevi ,ma cosa fanno i locali nel tempo libero, come faccio io a fare le stesse cose loro?

Psicologa e Viaggiatrice. Giro il Mondo e studio la personalità dei viaggiatori! Ho visitato più di 75 paesi molti dei quali da sola. Per me il viaggio è uno strumento di crescita personale. Ho creato questo sito per tutti quelli che amano viaggiare da soli o che vorrebbero iniziare a farlo. Ho pubblicato: Il Bello di Viaggiare da Soli: guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi edito Feltrinelli.

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