Ospitalità gratuita con il wwoof: ecco cosa è

Francesca Di Pietro Pubblicato il

Come sapete, da anni cerco di darvi stimoli e strumenti per poter viaggiare low cost, o a volte direi quasi gratis. Si dice che siamo nella sharing economy, ma praticamente che vor di??

Vuol dire che siamo tornati indietro, prima esisteva il baratto, vi ricordate le lezioni della 4a elementare? Beh ora siamo ritornati al baratto, ma abbiamo strumenti globali per farlo.

Possiamo scambiarci servizi a vicenda, e ci sono tantissime piattaforme che lo fanno.

Oggi vi parlo di una molto molo conosciuta e soprattutto davvero affidabile: Il WWOOF.

Ti premette di ricevere vitto e alloggio gratuitamente in tutto il mondo in cambio della tua mano d’opera in una azienda agricola.

State tranquilli nn vi trasforma in zappatori con i calli alle mani, semplicemente darete una mano in un’azienda agricola, in attività in linea con quello che sapete fare o avete voglia di imparare.

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Come di diventa wwoofer?

A differenza di altre organizzazioni internazionali, il woofer ha una gestione country ossia a paese. Praticamente wwoof Italia è un’organizzazione diversa da wwoof Francia e via dicendo.

In pratica tutti i paesi, l’iscrizione annua è 35€ ed è utilizzabile solo nel paese che abbiamo scelto. Quindi è molto importante avere le idee ben chiare all’inizio, ossia se vogliamo fare una esperienza di wwoofing in Argentina, paghiamo direttamente l’iscrizione in quel paese e giriamo al suo interno. Con un’iscrizione si possono fare tutte le esperienze che si desiderano e possiamo scegliere noi quanto tempo fermarci. In molti casi l’host (ossia chi ti ospita) specifica se c’è un minimo, o a volte anche un massimo di permanenza.

Il wwoof fornisce un’assicurazione inclusa nella quota d’iscrizione quindi sarete coperti, durante i vostri periodi di permanenza nelle aziende agricole.

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Come tutti i tipi di scambi è molto importante informarsi prima sulle condizioni, ogni host specifica di che tipo di lavoro ha bisogno, quale è l’impegno richiesto al giorno in termini di ore e che tipo di alloggio mette a disposizione.

Tutte le strutture vengono fisicamente ispezionate da un referente nazionale prima di entrare nel circuito, quindi sicuramente sono garantite, ma questo non implica una uniformità di alloggi. Banalmente in alcuni casi avrete persino il bagno in camera privato, il altri il bagno condiviso con la famiglia.

Come si diventa Host?

Partiamo dalle basi, si deve avere un’azienda agricola, le dimensioni non sono importanti, puoi avere da un minimo di 1 ettaro fino ad infinito. È importante invece che sia una azienda 100% biologica e questo lo devi provare. Infatti per potersi iscrivere si devono depositare vari documenti e solo dopo l’ispezione si può essere approvati ed entrare nel circuito. Anche dopo l’iscrizione può capitare che l’ispettore arrivi altre volte, per controllare, ma non è una certezza.

Tutti i possibili host devono garantire un alloggio e vitto dignitoso e dimostrare di non utilizzare i wwoofers come manodopera a basso costo.

Per controllare le offerte relative a tutti paesi del mondo vi consiglio di consultare www.wwoof.net

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Psicologa e Viaggiatrice. Giro il Mondo e studio la personalità dei viaggiatori! Ho visitato più di 75 paesi molti dei quali da sola. Per me il viaggio è uno strumento di crescita personale. Ho creato questo sito per tutti quelli che amano viaggiare da soli o che vorrebbero iniziare a farlo. Ho pubblicato: Il Bello di Viaggiare da Soli: guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi edito Feltrinelli.

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