I non viaggiatori potranno mai capirci?

Michela Mondini Pubblicato il

Poco tempo fa un amico (viaggiatore) mi ha posto di fronte a questa domanda: “Pensi che i non viaggiatori potranno mai capirci?”, la mia risposta è stata no. E ora vi spiego perché la penso così.

Penso che ci sia un gene del viaggio: o ce l’hai oppure no. Ci sono semplicemente persone predisposte al viaggio ed altre no. Nel caso questo gene esista, però, posso assicurarvi che non è ereditario.

Non vengo da una famiglia di viaggiatori, i miei da piccola al massimo mi portavano al mare a Jesolo, e tutti gli anni era sempre la stessa vacanza. Gli amici che frequentavo non erano neanche loro molto propensi al viaggio, e quindi ho dovuto un po’ arrangiarmi. O forse è stato proprio questo che mi ha spinto a voler esplorare il mondo. Perché sapevo che c’era altro oltre a quel mare sporco dell’Adriatico. Mia madre ora è invidiosa di tutti i posti in cui sono stata.

i viaggiatori capiranno

Conosco un sacco di persone che sono cresciute in un piccolo paesino, o in piccole città, e hanno vissuto lì tutta la loro vita, facendo lo stesso lavoro da una vita, e adesso cominciano a sposarsi, ad avere figli, e così via, quasi come se le loro vite fossero programmate. Certo sono cose che vorrei anch’io, ma penso sia una questione di scelte. E soprattutto di priorità. Io prima voglio vedere il mondo, scoprire e provare nuove cose…

C’è gente che mi dice sempre: “Sei sempre in giro per il mondo, non sei mai a casa!” e sinceramente lo trovo abbastanza scocciante. E allora? Io non ci trovo niente di male. Ho fatto solo delle scelte diverse dalle tue.

A volte per seguire i nostri sogni, per fare cose che ci stimolino, che ci rendano felici, abbiamo bisogno di allontanarci da casa, perché a volte i momenti più belli e le decisioni giuste si trovano al di là delle mura della paura che molte persone non hanno il coraggio di varcare. Molti decidono di stare a casa e di rifugiarsi dietro quelle mura perché è la scelta più “sicura”. Ma a volte abbiamo bisogno di scoprire la diversità del mondo e di soddisfare la nostra curiosità. Ne abbiamo bisogno per apprezzare le piccole cose quando siamo lontani da casa, per scoprire noi stessi, come siamo capaci di rapportarci con gli altri e quanto possiamo essere indipendenti.È brutto quando gli altri non ti capiscono, quando ti senti dire che spendi o addirittura “sprechi” troppi soldi per viaggiare da gente che probabilmente non sa che un mio biglietto aereo è costato meno delle loro scarpe.

nn viaggiatore

Ci sono persone che non capiscono perché viaggiamo, oppure perché decidiamo di cambiare la nostra posizione geografica per qualche mese o per qualche anno e andiamo a vivere in un altro Paese completamente diverso dal nostro. Non capiscono quanto il viaggiare ci possa arricchire come persone, e quanto queste esperienze siano parte fondamentale della nostra vita.

Per questo penso che ci siano due tipi di persone: i viaggiatori e i non viaggiatori. E purtroppo non so se i non viaggiatori ci potranno mai capire. Forse perché non hanno il coraggio di abbandonare le certezze che hanno, o di parlare a uno sconosciuto, forse perché non hanno mai osato cercare l’avventura.

Dal 25 al 27 Novembre 2016

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