Le mie 6 buone abitudini del 2020

Francesca Di Pietro Pubblicato il

Per fortuna sta finendo! Di questo ne siamo felici tutti, è stato l’anno più nefasto della nostra generazione, anche se magari per molti non è stato poi così tremendo. Non voglio parlare di bilanci, di cose belle e brutte nelle nostre vite, tutti ne abbiamo avute, come del resto ogni anno che passa. Quello di cui volevo parlarvi è delle buone abitudini che ho introdotto in questo 2020, direi anche grazie al lockdown. Rallentare drasticamente ogni nostra abitudine, ogni nostre vite ci porta a vedere più da vicino i nostri comportamenti quotidiani ci fa capire davvero quello che ci fa stare bene da quello che ci fa stare male ma siamo sempre troppo di corsa per rendercene conto. Non so se anche voi avete l’abitudine di scrivere i “desideri” non necessariamente per l’anno prossimo, ma proprio della vita. Quello che vorreste, quello che non vorreste più, cose che non vorreste più fare. Io faccio i 101 desideri, ma di quelli vi parlerò un’altra volta, in questo articolo vi dirò quali dei miei buoni propositi sono diventate buone abitudini. Mi piace parlare di abitudini perché le abitudini non sono un caso come i momenti belli e non sono solo un desiderio come i buoni propositi, ma hanno bisogno di costanza. Gli studi dicono che l’essere umano ha bisogno di 21 giorni per trasformare una nuova azione in abitudine, quindi direi che per il 2021 abbiamo tante possibilità.

Le mie buone abitudini del 2020:

Diciamo che alcune non dipendono solo dalle contingenze dell’anno, ma nel mio caso dal fatto che abbia adottato un cane, evento che ha decisamente inondato la mia vita di felicità e di belle sinergie.

  1. Cammino in media 8km al giorno: Già nel 2019 il mio osteopata mi aveva detto che per stare bene con la schiena non mi sarebbe bastato lo yoga, dovevo rinforzare molto le gambe e i glutei e per farlo o incrementavo il nuoto o le camminate veloci. Avevo iniziato a sostituire il motorino con i percorsi a piedi e mi stancavo moltissimo, ma poi da quando ho Frida mi ritrovo a fare costantemente esercizio fisico dato che vado ogni giorno al Parco e che molto spesso mi muovo a piedi per poter far camminare lei mentre faccio le mie commissioni. In un giorno medio cammino circa 8km e questo mi ha reso molto più forte, mi sento più in forma e ho più resistenza.
  2. Vado a letto prima delle 24 (quasi sempre): sono un animale della notte, mi piace lavorare fino a tardi, poi cenare non prestissimo e rilassarmi alla tv, quando non esco, e in questo 2020 non è praticamente mai usciti. Mi sono resa conto che però è davvero da stupidi fare le 2 del mattino per vedere una serie su Netflix e il giorno dopo essere totalmente rimbambiti, così ho impostato un allarme sul mio fitbit che mi avvisa quando sono le 23.30 ed inizio a preparami per la notte in modo da dormire prima e sicuramente la qualità del mio sonno è migliorata tantissimo.
  3. Spesso sostituisco le serie con i libri: ho sempre considerato il massimo relax stare davanti alla tv a non pensare a nulla, ma forse non è il modo migliore per rilassarsi se il contenuto non è di qualità o se non è prestissimo. Quando si può uscire mi capita di andare a prendere un aperitivo e poi tornare alle 10 e mettermi davanti allo schermo, in questo anno ho imparato che è molto meglio struccarsi con calma e rilassarsi con un buon libro al quale poter dedicare qualche mezz’oretta in più senza crollare dal sonno.
  4. Faccio yoga tutti i giorni: ho sempre avuto una pratica molto frequente, ma nei mesi in cui mi trovavo a Roma preferivo andare a praticare in centro, per non cedere alla pigrizia e alla procrastinazione. Anche se sono insegnante mi annoia praticare sempre le classi fatte da me, mi piace seguire altri insegnanti e sfidarmi in asana con le quali non ho dimestichezza. I centri yoga sono chiusi da febbraio, quindi invece di incastrare le lezioni nei miei impegni ho ritagliato un ora pulita, senza sfridi di percorsi in motorino allo yoga. Lo faccio tutti i giorni, lezioni mie o mi lascio trasportare da alcune app che amo. Questa costanza mi sta dando grandissimo benessere.
  5. Ho quasi eliminato gli alcolici: so che questa potrebbe essere solo una buona abitudine passeggera, io bevo solo quando sono in compagnia, nella mia vita pre covid, ho sempre condotto una vita sociale davvero intensa, diciamo che esco dalle 5 alle 6 volte a settimana e un bicchierino di vino ci scappa sempre. Avendo drasticamente ridotto le uscite non sto più bevendo, la mia mente è più limpida, il mio sono più ristoratore e anche quando mi vedo con gli amici la quantità è ridotta moltissimo. Credo che tornerò a bere quando si potrà di nuovo uscire, ma sicuramente meno, ammenocché non portino la kombucha nei bar anche in Italia.
  6. Vado a camminare in natura una volta alla settimana: so che questa è una buona abitudine che abbiamo preso in molti. Io ho sempre viaggiato molto durante l’anno quindi quando restavo a Roma mi dedicavo molto alla vita cittadina, non solo uscendo con i miei amici, ma sono amante dell’arte e molto spesso faccio visite guidate in zone che non conosco. Non potendole più fare, mi sono spostata altrove, sto scoprendo il Lazio come non l’ho mai fatto in 22 anni che ci vivo. Ogni settimana scelgo qualche passeggiata in natura, non sfidante, come vi ho detto altre volte, non amo in questo momento della mia vita, fare vette o percorsi particolarmente difficili. Mi piace trascorrere 3-4 ore camminando con i cani, immersa nei boschi e se possibile finire la giornata con un pranzo super tardi a base di prodotti locali. Ho la fortuna di poterlo non fare nei weekend ed è un’abitudine che mi porta davvero un grande benessere, gioia e che mi rilassa un sacco.

Psicologa e Viaggiatrice. Giro il Mondo e studio la personalità dei viaggiatori! Ho visitato più di 75 paesi molti dei quali da sola. Per me il viaggio è uno strumento di crescita personale. Ho creato questo sito per tutti quelli che amano viaggiare da soli o che vorrebbero iniziare a farlo. Ho pubblicato: Il Bello di Viaggiare da Soli: guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi edito Feltrinelli.

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