L’amore in viaggio: viaggiando da soli si rimorchia di più?

Tutta la verità sull'amore di un viaggiatore solitario.

Francesca Di Pietro Pubblicato il

Nessun blogger ne parla mai, e allora ne parlo io:

Viaggiando da soli si rimorchia di più?

Si! È ovvio! Ma non siamo banali, non fermiamoci a questo dato capiamo il perchè!

Molti viaggiatori solitari partono per periodi lunghi, questo ti insegna ad avere un altro tipo di dinamica relazionale con le persone che incontri, a prescindere della relazione che sceglierai di instaurare con loro.

In viaggio tutte le relazioni sono all’ennesima potenza, lo sapete perchè? Perchè si è nudi! Nel vero senso, nel senso dell’anima!

Noi italiani abbiamo una cultura ricca di rituali, anche di rituali sociali, il galateo mi fa sentire fiera di essere italiana, ma in alcuni casi è un limite [solo in alcuni]. Vi faccio un’esempio di approccio tipico: lui vede lei e gli piace, deve trovare una strategia per conoscerla che non lo faccia risultare un cretino spavaldo, meglio individuare un’amico in comune, capire le sue abitudini per trovarla presto in altri locali; poi l’approccio deve essere soft, mai troppo esuberante, bisogna farsi conoscere poco a poco, dare la migliore immagine di noi stessi. Invitarla per tempo, mandare messaggi negli orari giusti, magari invitarla a cena [qui a roma è difficile i romani non invitano] o a pranzo, a prendere un aperitivo, insomma cercare di fare il miglior marketing di noi stessi!

In viaggio non si può! Non c’è tempo, non c’è galanteria in senso stretto, non ci sono convenzioni sociali dietro le quali nascondersi. Difficile immaginare di conoscere un ragazzo nel tuo ostello che di dice: “ce l’hai what’s app, ci sentiamo in questi giorni!?” Non hai tempo di mostrarti sognatirce e di svelarti poco a poco, devi essere tu! Te stessa nel hic et nunc. Questo spaventa tutti, ma in viaggio c’è un salvagente, forse non lo rivedrai mai più! Quando incontri una persona che ti interessa nel tuo locale preferito, pensi che se anche non fai niente oggi, la incontrerai di sicuro la settimana prossima, quando sei in viaggio e sul bus scambi due chiacchiere con una persona che ti interessa, pensi che se non ci vai a pranzo subito potresti non incontrarla mai più in tutta la tua vita, e allora ti butti, tanto male che vada cambi itinerario!

Vi suggerisco la puntata del mio podcast Travel Therapy dove parlo di questo argomento

Quando si incontra qualcuno di speciale in vaiggio è come vivere una mini storia concentrata, i primi 4 appuntamenti si concentratno nel primo, non ci sono argomenti fatui tipo: “di cosa ti occupi, ma come è lavorare in un’azienda come quella, e in quale quartiere hai casa…,” al 90% non capirà niente della tua vita perchè viene da un’altra cultura e parlate un’altra lingua, quello che interessa in quel momento è: chi sei tu?

Il viaggio parla più di mille aperitivi, “perchè hai scelto di essere li? dove sei stato prima, dove stai andando, cosa fai nel cammino!” Tutti aspetti che raccontano molto di te, di come vedi la vita, di quello che cerchi nella vita.

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Una cosa che mi ha fatto riflettere molto:

In viaggio non hai gli scudi della moda.

Può sembrare banale, ma non per noi italiani. Parlo alle donne: quando si esce con un ragazzo che ci piace, magari stiamo lì a pensare almeno 2 giorni prima, a cosa indossare, quale abito ci valorizza meglio e non mancano mai i tacchi altissimi, i tacchi aiutano sempre la sicurezza in sé stessi, o almeno ci hanno detto così.

Quando sei in viaggio, se ti va bene hai 2 vestitini, sicuramente non di valore e di sicuro non i tuoi stivali preferiti, per gli uomini è uguale, non credo che si portino le camicie fatte a mano con le cifre.

Eppure è molto frequente incontrare una persona che ci piace, come facciamo per piacergli?

Usiamo il linguaggio del corpo, è naturale, ma per paura, durante la nostra vita cittadina lo mettiamo da parte, ma se togli il rumore puoi ascoltare la musica e così anche nelle relazioni. Non si perde tempo a parlare di come si mangia male in quel bar o del traffico della città alle 8 di mattina, non ci sono scuse, si ha la possibilità di incontrare in tempi brevi una persona, o meglio di mostrarsi e di ascoltare al persona che si ha davanti.

Per questo le relazioni in viaggio sono più forti, perchè non ci sono mezze misure, è tutto e subito, è inenso! Hai la possibilità di condividere tantissimo tempo con una persona che conosci poco, anche di entrare forse troppo presto in intimità, nel senso che se decidi di proseguire il viaggio insieme, dovrai condividere anche gli spazi e questo, in assoluto, crea un po’ di imbarazzo.

Cosa ti insegna questa esperienza? Che bisogna imparare a modulare, ma non perdere tempo!

Avere un incontro tutto pancia, senza cornice sociale o di vita vera ti insiegna a mostrare quello che vale di te, ti insiegna ad ascolare le cose importanti di una persona, ma non ti fa mettere il focus sulla realtà, su quello che è la vita di tutti i giorni. La maggior parte delle coppie finiscono per odiarsi per problemi banali, routinari, quelli che rendono una storia vera e non solo una parentesi romantica  D’altro canto, molto spesso noi mostriamo una fotografia di noi lontanta da quella vera, nascosta dentro steriotipi superficiali e dilatiamo troppo i tempi. Ci mettiamo mesi per conoscere l’altro e mesi per farci conoscere per poi arrivare a dire “non sei come pensavo”, “Certo! non ti ho detto come ero! hai visuto di proiezione e fantasia fino ad adesso!”

Come sempre il giusto è nel mezzo, ma possiamo prendere insegnamento dalle nostre storie di viaggio, possiamo vedere cosa effettivamente ci attrae e ci conquista dei partner che incontriamo  e quale nostro atteggiamento risulta più interessante e più autentico.

Psicologa e Viaggiatrice. Giro il Mondo e studio la personalità dei viaggiatori! Ho visitato più di 75 paesi molti dei quali da sola. Per me il viaggio è uno strumento di crescita personale. Ho creato questo sito per tutti quelli che amano viaggiare da soli o che vorrebbero iniziare a farlo. Ho pubblicato: Il Bello di Viaggiare da Soli: guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi edito Feltrinelli.

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