Ischia: fare trekking sul Monte Epomeo
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Ischia, forse non lo sapete ma è famosa per l’Isola Verde, il motivo è che a differenza della sua sorella chic, Capri, è una meta famosa in tutto il mondo per i suoi percorsi di trekking. Infatti una delle richieste maggiore che si ha sull’isola è proprio quella di andare, anche fuori stagione, a camminare. Ha dei percorsi molto belli, che costeggiano il mare blu e che in molti casi ti danno a possibilità di raggiungere la spiaggia e rinvigorirti in un tuffo dove l’acqua è più blu.
Ischia è un’isola vulcanica, come le sue numerose terme lo testimoniano. Il monte Epomeo, la sua cima più alta, 789 m slm è quel che resta di un antico vulcano la cui ultima eruzione risale al 1300 d.C. Da un punto di vista geologico le eruzioni di questo vulcano sono importanti perché videro la formazione del famoso Tufo Verde di Monte Epomeo, una pozzolana di colore bianco/bianco-giallastro per le piroclastiti depositate in ambiente esclusivamente subaereo, tipicamente di colore verde chiaro/verde grigiastro (da cui il nome caratteristico della formazione) per i depositi – subacquei o riemersi – alterati per il contatto prolungato con l’acqua marina.
Vi ricordo che raggiungere Ischia è davvero semplicissimo, ci sono tutto l’anno collegamenti diretti, diverse volte al giorno da Napoli Beverello, Salerno e Pozzuoli. Durante il periodo estivo ci sono collegamenti continui con l’Isola di Capri, Procida, con Sorrento, Positano, Amalfi, Ventotene, Ponza. Ricordatevi sempre che essendo un’isola piuttosto grande ha diversi porti: Ischia Porto, Forio, Casamicciola e Lacco Ameno, quindi prima di prendere un biglietto controllate quale sia il porto più vicino a dove alloggiate.
Fare trekking sul Monte Epomeo:
La montagna si trova quasi al centro dell’isola, quindi ci sono molti sentieri che consentono di raggiungere la vetta. Solitamente chi parte per questa destinazione inizia il suo cammino dalla zona di Sant’Angelo, di Panza o di Forio.
Io l’ho raggiunta partendo per l’appunto da Panza e mi sento di dare dei consigli leggermente diversi da quelli che mi erano stati dati. Per quanto mi riguarda la cosa bella del trekking è camminare tra sentieri immersi nella natura, se devo attraversare camminamenti asfaltati dove passano le macchine lo reputo alquanto inutile. È possibile raggiungere la cima del Monte Epomeo da Pansa o Sant’Angelo a piedi in circa 2h o 2h e mezzo, ma non credo che ne valga molto la pena perché circa 2/3 della strada seguono la strada asfaltata che fa anche il pullman.
Consiglio di prendere un bus comunale per arrivare a Serrara Fontana, famosa per il suo splendido belvedere il paesaggio è davvero molto bello, si può osservare dall’alto la spiaggia dei Maronti e delle strutture architettoniche molto particolari. Da qui si può proseguire a piedi o continuare con il bus fino a Fontana, ricordo che se proseguite a piedi è sempre strada asfaltata, quindi non un grande vantaggio.
Da Fontana la pendenza inizia ad essere molto sostenuta, per circa 30 minuti se non di più attraverserete delle stradine asfaltate tra le casette, è un tratto di strada abbastanza isolato, quindi con poco traffico, ma chi ci vive o va al ristorante generalmente ci arriva con un mezzo. Se non siete mai andati ad Ischia vi colpirà di sicuro che più si sale e più si incontrano ristoranti simili a baite di montagna che offrono il famoso coniglio all’ischitana, tipico di queste zone. Alla fine di questo articolo vi inserirò una ricetta del coniglio all’ischitana, è molto saporito, facile e completamente diverso rispetto al più famoso coniglio alla ligure.
Si attraversa il borgo di Calimera, volendo si può proseguire verso un antico “tratturo” ossia una cisterna dell’acqua in tufo. Si prosegue fino all’Eremo di San Nicola e poi fino alla cima del Monte Epomeo.
Gli ultimi 40 minuti sono sicuramente i più belli, il terreno non è battuto, si attraversano molte zone di tufo, la vista è stupenda e si è immersi nella natura. la cima esatta del monte è indicata da una croce ed è necessario salivi in pochi alla volta. In cima spesso c’è molto vento quindi copritevi perché sarete sicuramente sudati.
Poco prima della vetta c’è un bar con una bellissima terrazza, consiglio di fare una sosta per riprendere fiato dopo la lunga salita, io mi sono fermata anche lì per un pranzo veloce e una birra, ma il alternativa potete aspettare e scegliere di provare il coniglio una mezz’ora più in basso.
Se siete saliti in macchina potrete riprenderla una volta raggiunta la zona asfaltata, se invece preferite il bus è necessario prenderlo da Fontana, considerata che non sono molto frequenti.
Esistono anche diverse associazioni che permettono di effettuare questa escursione in gruppo anche a dorso di cavallo o di mulo. In piena estate è consigliabile farla o la mattina molto presto in modo da arrivare appena fa luce o al tramonto, anche perché sarete praticamente tutto il tempo al sole e fa molto caldo.
Dove dormire a Ischia per andare sull’Epomeo:
Punta Chiarito Resort: stupendo hotel davvero isolato ed esclusivo sulla baia di Sorgeto, a due passi da Forio e da Sant’Angelo ti consente di vivere l’isola in completa privacy, con discesa a mare privata, piscine termali e ristorante.
Miramare Sea Resort: si trova in una parte super esclusiva di Sant’Angelo, con spiaggia privata, piscine all’aperto e spa esclusiva aperta gratuitamente agli ospiti dell’hotel.
Hotel Conte: sempre in zona centrale a Sant’Angelo, hotel semplice, pulito con bellissima vista, ottima posizione, ma non ha spiaggia privata o piscine.
Hotel San Michele: bellissimo hotel con vista sulla spiaggia dei Maronti, ha una splendida zona all’aperto con terrazze e piscine termali.
La casa dell’ulivo: bellissima casa terrazzata, con giardino e vista sui Maronti, ottima soluzione per gli amanti della collina, infatti si trova nella zona di Serrara Fontana, sicuramente silenzioso e fresco.
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Ricetta del Coniglio all’Ischitana
Non è usuale per me fare digressioni sulla cucina, anche se adoro cucinare, ma questo è un piatto che pochi conoscono e le ricette che ho trovato sul web sono abbastanza “conservative” vi metterò quella che mi ha insegnato mia madre, sono solo napoletana, non ischitana, ma l’influenza è forte.
Ingredienti
- Dosi per 4 persone:
- 3/4 denti d’aglio
- peperoncino
- timo
- maggiorana
- rosmarino
- tanto tanto basilico fresco
- sale
- olio extravergine d’oliva
Tagliate il coniglio a pezzi, molti lo marinano prima di cucinarlo in acqua e vino bianco, è un’ottima idea per togliere leggermente il sapore di selvatico. La ricetta tradizionale prevede che si mantengano anche le interiora, a me non piace quindi io non le metto, ma è meglio specificare. Preparate un tegame molto capiente, anche alto va bene. Iniziate a soffriggere l’olio con i denti d’aglio e il peperoncino, aggiungete il coniglio e fatelo rosolare per bene in modo che il grasso inizi a sciogliersi. Sfumate con il vino bianco, quando il vino è quasi completamente sfumato aggiungete timo, maggiorana e rosmarino, lasciate insaporire e poi aggiungete i pomodorini tagliati a metà. Salate il tutto e lasciate cuocere a fuoco lento. Potete anche coprire il tegame, lasciate rosolare per circa 20 minuti; poco prima di terminare la cottura aggiungete molte foglie di basilico tagliate a mano, mestolate dolcemente il sugo in modo che le foglie insaporino bene il coniglio. A Ischia spesso con questo sugo si condisce anche la pasta e la carne di mangia per secondo, personalmente preferisco mangiare il coniglio con molto sughetto e io lo mangio senza pasta, ma de gustibus.
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