Fare immersioni in Nuova Caledonia: nuotare con 100 squali grigi

Francesca Di Pietro Pubblicato il

Non so se sia un male o un bene, ma il fatto è che negli ultimi anni 2 dei giorni più belli della mia vita sono stati sott’acqua e uno di quelli che non dimenticherò mai, neanche a 90 anni è stato in Nuova Caledonia quando mi sono immersa in un banco infinito di più di 100 squali grigi, mi sembrava di essere in un universo parallelo, un sogno, avevo le lacrime agli occhi, se nn avessi saputo che piangere sott’acqua non è esattamente il massimo della sicurezza avrei pianto come una bambina, mi sentivo un’estranea, una fortunata che all’improvviso si ritrova a vivere un momento speciale senza neanche averne il diritto.

Ma forse è il caso che vi racconti l’esperienza dal principio. La Nuova Caledonia si trova in Melanesia, la sua laguna è patrimonio dell’Umanità, una delle più grandi biodiversità del mondo. Un sogno per chiunque ami le immerisoni e il mare. Io mi sono immersa solo nell’isola principale e all’Isola dei Pini, quindi non so niente di come sia il fondale nelle Loyalty Island, o Isole della Lealtà come si dice in italiano (che nome strano in effetti).

Fare immersioni a Noumea

Anche se forse è il posto meno bello di tutta la Grand Terre è a mio parere il luogo più meraviglioso dove immergersi. Come ho già detto nel mio articolo su come organizzare un viaggio in Nuov Caledonia, loro non sono esattamente uno stato concentrato sul turismo e sull’attenzione al cliente, non è facilissimo organizzare le cose ad esempio i centri diving aprono solo dalle 7 del mattino alle 8 del mattino, la maggior parte ha solo una barca per le immersioni quindi sono facilmente pieni e accettano prenotazioni solamente tramite segreteria telefonica e in francese! In pochi rispondo alle email. Ad ogni modo a Noumea non ci sono tantissimi centri diving, ma un mio amico istruttore che ci aveva lavorato mi ha consigliato di affidarmi a Amédée Diving Center, che è l’unico a possedere l’accesso all’isolotto di Amédée. In poche parole la giornata non si incentra solo sulle immersioni ma è un’esperienza in generale. Si resta per un giorno intero su questo piccolissimo isolotto e tra un’immerisone e l’altra si prende il sole, si nuota e si mangia pesce nel loro centro. Ci sono anche molte persone che non si immergono che fanno questo tipo di esperienza. Come vi dicevo il primo tuffo è stata un’eseperienza assolutamente unica, che a detta degli istruttori che ci lavorano ogni giorno, non è qualcosa che accade molto facilmente.

Boulari Gate

Se avete modo assicuratevi di immergervi qui. Dopo pochi metri dal tuffo abbiamo visto circa 5 suqali grigi aduli che nuotavano a rica 25-30 metri da noi, solo per quello ero esaltatissima, erano grandi superiori ai 2 metri, stupendi, siamo rimasti qualche minuto poi l’istrutture ci ha spinto a proseguire e ci siamo imbattutti in una cernia gigante, era davvero enorme, lo so che è buffo, ma la prima cosa che ho pensato è “sai quanti ravioli di cernia ci fai con questa!” Era bellissima, mansueta, ferma immobile, ci siamo avvicinati un bel po’ ma non troppo per non disturbarla.

Poi abbiamo girato l’angolo e ci siamo trovati su una specie di balcone di coralli, noi eravamo quasi al fondo mentre davanti a noi c’era il blu e più profondità, davanti a me un enorme banco di pesci, erano tantissimi occupavano quasi tutto il campo visivo, all’inizio non avevo visto bene cosa fossero, pensavo a barracuda, poi dopo un paio di secondi ho capito che erano squali grigi! Una enorme parete di squali grigi che seguivano la corrente e poi tornavano indietro, in un movimento circolare, ce ne erano di ogni età e dimensioni, molti adulti, ma moltissimi cuccioli, anche piccolissimi di 30 centrimetri, è stato stupendo, ipnotico, un’emozione mai provata prima. Tutte le perosne alle quali l’ho raccontato mi hanno detto:

Ma non hai avuto paura a nuotare con 100 squali grigi??

No, neanche per un secondo, la paura è stata l’unica sensazione che non ho mai provato. Non ho paura degli squali se sono in immersione, loro non sono interessati a noi, è pericoloso solo con alcuni tipi di squalo quado siamo in superficie perchè non ci riconoscono e quindi possono mordere.

Siamo rimasti circa 15-20 minuti ad osservare questo spettacolo sensazionale, poi ci siamo mossi per non disturbarli ulteriormente e quando pensavi che non avresti potuto aspettarti di più da un unico tuffo è arrivata una bellissima manta!!

immersioni squali grigi noumea

Toho 5

Un relitto giapponese affondato nel 2000, la visibilità è molto buona si può entrare tranquillamente nel relitto e andare fino alla cabina di pilotaggio, ovviamente è adatto a chi non soffre di claustrofobia.

Il relitto è la casa di tantissimi pesci e coralli, anche qui abbiamo visto uno squalo, ma pinna nera, molto interessante per osservare e fotografare lumache e nudibranchi.

 

Fare immersioni a Hienghene

Hienghene è il mio posto del cuore della Nuova Caledonia, sicuramente per i paesaggi contrastanti e diveri, ma sopratuttto credo che l’esperienza particolare che ho vissuto abbia modificato il mio ricordo. Niente di strepitoso, ma siamo arrivati lì verso il tramonto e senza prenotazione, sono andata subito al centro diving per prenotare per il giorno dopo e solo in quel momento ho capito che non c’era alcun posto disponibile per dormire in tutto il villaggio. Così abbiamo affittato una tenda e dormito a circa 5 metri dal mare sotto un manto inifinito di stelle e alle 7, ho aperto la zip, mi sono infilata una muta e mi sono buttata nell’oceano… potete immaginare un giorno più perfetto?

I fondali di Hienghen sono molto particolari, hanno delle formazioni rocciose molto particolari che creano dei bellissimi canyon e dei passaggi tra enormi gorgonie e ventagli. Ho anche assistito ad una scena davvero assurda, in cui un diver inesperto che si muoveva in maniera discontinua ha abbatuto un ventaglio che avrà avuto 150 anni, il mio instruttuore per poco non lo ammazza!

Mi raccomando affidatevi a Babou Dive Center, i proprietari sono dei signori di mezz’età davvero gentili e disponibili , se andate lì chiedete di Baptiste, il responsabile del centro, fate le immersioni con lui e se dovete fare dei corsi affidatevi a lui senza problemi, è tipo un pesce, fa l’istrutture da quando ha 19 anni! Poi come tutti i francesi istrutturi è precisissimo e scrupolosissimo.

Fare immersioni a Hienghene

Hiengu

Come vi dicevo la cosa più affascinante sono i gochi di luce che creano le formazioni rocciose, la quantità di coralli sia duri che morbidi è impressionante, vi immergerete in manti di colori, ma se aspettate grossi pesci, non è il posto che fa per voi

Donang Hiengu

In questo sito i pesci sono più numerosi, ho visto uno squalo pinna bianca, dei tonni, barracuda e come sempre coralli spettacolari e passaggi tra i quali nuotare.

Vi consiglio di immergervi un paio di giorni, ci sono altri posti spettacolari, purtroppo non ho avuto modo.

Fare immersioni a Hienghene

Fare immersioni all’Isola dei Pini

Come racconto in questo articolo l’Isola dei Pini è un luogo meraviglioso sotto tantissimi punti di vista, c’è un solo centro dving Kunie Scuba diving, i ragazzi sono molto preparati, fanno due immersioni la mattina e una il pomeriggio, così se anche avete poco tempo potete immergervi.

Le immersioni all’isola dei pini meritano senza dubbio, il colore dell’acqua è imbarazzante, sembra finta, io purtroppo ho fatto un solo tuffo

Mur aux Pouattes

Visibilità perfetta, coralli da cartoline, colori che neanche al Pitti li trovate, pur essendo una immerisone facile da pomeriggio ho visto 3 squali grigi, 2 barracuda, un tonno enorme e una serie infinita di nudibranchi, la corrente non era bassisima ma niente di impegnativo.

Fare immersioni all Isola dei Pini

Quello che ti libera in viaggio è la certezza dell’assenza di futuro, il vivere giorno per giorno ti dà la serenità di scegliere ogni volta quello che davvero vogliamo, senza preoccuparci delle conseguenze, perché la conseguenza di tutto sarà un bus in direzione opposta.

Psicologa e Viaggiatrice. Giro il Mondo e studio la personalità dei viaggiatori! Ho visitato più di 75 paesi molti dei quali da sola. Per me il viaggio è uno strumento di crescita personale. Ho creato questo sito per tutti quelli che amano viaggiare da soli o che vorrebbero iniziare a farlo. Ho pubblicato: Il Bello di Viaggiare da Soli: guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi edito Feltrinelli.

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