Cosa fare all’Isola dei Pini- Nuova Caledonia

Francesca Di Pietro Pubblicato il

Mi sono accorta che non tutti sanno dove si trovi la Nuova Caledonia, ma anche che tutti quelli che la conosco anche solo di nome mi dicono “bello, vai all’Isola dei Pini?”, quindi direi che questo posto possiamo dire rappresenti l’icona di questo meraviglioso stato.

La Nuova Caledonia è famosa per i Cook pines, ossia degli stranissimi pini scoperti da James Cook stesso in una esplorazione del pacifico. Sono diffusi in più isole della zona del pacifico, ma sono diventati icona di questa nazione tanto da dedicarle la sua isola più famosa. Una cosa davvero incredibile che ho scoperto su questi pini è che hanno la capacità ci creare le proprie radici sulla sabbia di coralli, ossia non hanno bisogno di terra, per questo sono così numerosi anche su isole piccolissime.

Consiglio vivamente di prenotare in anticipo l’alloggio sull’isola perché non ci sono molte alternative e sono spesso piene, io ho cercato l’offerta migliore di Edreams su Sconti.com , si trovano spesso buone occasioni.

Sull’isola non ci sono mezzi pubblici quindi se volete essere indipendenti vi consiglio di affittarvi una macchina o fare autostop con i locals, ma secondo me si può anche sopravvivere appoggiandosi ai servizi navetta che offrono gli hotel.

Le Piscine Naturali
Le Piscine Naturali

 

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Come arrivare all’Isola dei Pini

Ci sono due modi:

  • via aereo,

ogni giorno ci sono due voli la mattina, alle 7 e alle 8 circa, che ritornano poi verso le 5 e 6 di pomeriggio, molta gente infatti fa addirittura l’escursione in giornata, cosa che io sconsiglio vivamente perché l’isola è stupenda.

  • via nave

C’è un aliscafo che parte la mattina alle 7 e ritorna alle 5.30 il viaggio dura due ore, è molto comodo e pulito, io ho optato per questa soluzione sia per risparmiare leggermente sia perché i voli si riempiono quasi subito.

Passeggiata in piroga
Passeggiata in piroga

Cosa fare all’Isola dei Pini

– l’escursione in piroga alla piscina naturale

questa escursione dura un paio di ore parte dalla costa sud e arriva fino al nord dove poi si prosegue a piedi per le piscine naturali. Sicuramente il panorama è molto bello, io ho avuto poca fortuna con il tempo, essendo grigio i colori risplendevano poco, ma si attraversa un’enorme laguna con pochissima profondità, l’acqua è vede smeraldo e crea un effetto specchio con il sole davvero particolare. Per quanto possa sembrare un esperienza turistica, considera che sulla piroga si è massimo in 8 e che in tutto ce ne sono meno di 10, almeno quando ci sono stata io, quindi per quanto ci sia gente non c’è mai la calca.

Una volta arrivati a nord si procede a piedi per un paio di chilometri fino ad arrivare alla piscina naturale che è appunto una laguna chiusa circondata da pini. Il livello dell’acqua cambia a seconda delle maree, quindi non tutti i giorni del mese la troverete piena d’acqua la mattina, ad esempio quando sono stata io c’era pochissima acqua e non dava troppo l’effetto di una piscina, ma indubbiamente era stupenda.

La Piroga
La Piroga

Se volete godervi la piscina naturale con poca gente e più acqua vi consiglio di arrivarci autonomamente o con uno dei transfer degli alberghi magari per l’una, quando i turisti delle piroghe sono andati via e l’acqua inizia a salire.

Dalla piscina naturale procedendo in un sentiero verso nord est si arriva alla bellissima Baia di Oro, dove sorge Le Meridiene, direi che si sono presi proprio il punto più bello dell’isola. La spiaggia è meravigliosa, isolata anche se di proprietà di un hotel per niente affollata, perfetto per concludere una giornata da sogno

L’escursione costa circa 12.000 franchi, è prenotabile in tutti gli hotel, esiste anche la versione con grigliata sulla spiaggia che è ovviamente più cara, ad ogni modo se riuscite a contrattare direttamente con il piroghiere i prezzi scendono notevolmente. L’escursione principale è alle 8 del mattino, dicono che ce ne sia anche una alle 13, ma quando ci sono stata io ho capito che è a discrezione del piroghiere quindi direi di farci poco affidamento.

Piscine natuali
Piscine natuali

– La spiaggia di Kutema

Si trova poco lontana dal porto è molto molto lunga, essendo una baia ben raccolta ci sono tante barche che ormeggiano in rada proprio difronte. Io sono stata molto fortunata perché durante un immersione ho conosciuto una coppia di svizzeri che stava facendo il giro del mondo in barca a vela su un 50 piedi (il sogno della mia vita trovare un uomo con il quale condividere un’impresa del genere) e mi hanno invitato a cena da loro dove ho cucinato pasta e mahi mahi… li ho conquistati con la cucina italiana!

– La spiaggia di Kuto

è esattamente alle spalle di quella di Kutema basta attraversare la strada per trovarsi lì, ha delle bellissime insenature e ha un meraviglioso pinnacolo a pochi metri dalla riva. Mi è piaciuto molto che fosse frequentata sia da stranieri che da local, è un modo per osservare un po’ la vita kanak anche se sono un popolo abbastanza schivo verso gli stranieri.

Cosa fare all Isola dei Pini Nuova Caledonia

– Fare immersione

Non si può venire fino all’isola dei pini e non immergersi. C’è solo un centro diving il Kunie Scuba Center fanno due uscite la mattina e una il pomeriggio alle 2, anche in questo caso conviene prenotare un paio di giorni prima, magari via email perché se per caso si riempie non avrete alternative.

Io purtroppo ho fatto solo una immersione a Mur aux Pouattes, i coralli che si incontrano sono spettacolari, gorgonie enormi e coloratissime. Diversi squali, prevalentemente grigi, anche di grandi dimensioni, tonni giganti e barracuda enormi. Questo luogo è un paradiso per gli amanti delle fotografie macro, ci sono nudibranchi coloratissimi, lumache piatte (credo si dica così in italiano).

un Nautilus
un Nautilus

Questa immersione è un drift dive, è una parete molto profonda che ad un certo punto cambia e diventa un piccolo canyon .

La profondità massima a cui mediamente si arriva è tra i 25 e i 28, non occorre scendere di più, anche se nel muro si è spesso ipnotizzati dai coralli e si può perdere il controllo della profondità. La corrente cambia improvvisamente a seconda dei punti quindi restate sempre molto concentrati e tenete la guida sempre a vista.

Sicuramente anche solo rilassarsi e godersi il turchese intenso del mare è un ottimo motivo per restare, io consiglio almeno 2 o 3 notti.

Cosa fare all Isola dei Pini Nuova Caledonia

Psicologa e Viaggiatrice. Giro il Mondo e studio la personalità dei viaggiatori! Ho visitato più di 75 paesi molti dei quali da sola. Per me il viaggio è uno strumento di crescita personale. Ho creato questo sito per tutti quelli che amano viaggiare da soli o che vorrebbero iniziare a farlo. Ho pubblicato: Il Bello di Viaggiare da Soli: guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi edito Feltrinelli.

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