Pace interiore vs Energia e Sfacciataggine

Francesca Di Pietro Pubblicato il

Ho appena pubblicato una bella foto della mia spiaggia di Gili Air quando mi sveglio la mattina e una mia vecchia amica mi ha scritto “quanta pace interiore bisogna avere per viaggiare da soli?” non ci avevo mai pensato, direi: NESSUNA!

La pace interiore a mio parere non combacia cOn un viaggiatore, il viaggiatore è irrequieto, la pace interiore ce l’ha chi sceglie di vivere su un isola di 1,2×1,3km , come quella su cui mi trovo adesso! Se mai dovessi individuare dei miei pregi o caratteristiche non enumererei la pace interiore. Se mai la mia migliore amica leggesse questo post (cosa che nn fa mai) si metterebbe a ridere, io sono una rosicona nata, vado in “freva” per una risposta (anche via sms ) data nn come volevo io! Sto bene con me stessa, questo si, da morire, non mi annoio mai da sola, so sempre come farmi felice, non potrei dire lo stesso di alcune delle mie compagnie.

pace interiore

Allora per rispondere ad Ilaria,

Cosa serve per viaggiare da soli? Direi che basta un poco di energia e sfacciataggine.

Incontrando tante persone diverse da me, con modi diversi di viaggiare in solitaria, direi che a me piace essere energica, o meglio ci sono nata così, faccio mille cose alla volta! Molti viaggiatori diventano pigri, si lasciano andare, in tutti i sensi, fisici, igienici e nelle cose che fanno. Ho conosciuto un ragazzo che è stato quasi un mese a Cuzco Perù solo tra ostello e piazza! Ecco questo non potrei mai farlo! Va bene restare in un posto, magari lavorare un po’ o prendere un brevetto, iniziare uno sport nuovo, ma “cazzeggiare” mi sembra uno spreco di tempo, ovviamente è solo il mio punto di vista!

L’energia e la sfacciataggine si combinano, a volte vai a correre o in bicicletta, trovi un posto che ti piace, vuoi restarci per la cena, ma non ti va di mangiare da solo e quindi chiedi ad un altro che come te guarda il tramonto in solitaria se ti puoi sedere con lui. In Italia quando racconto situazioni del genere, le associano al rimorchio, niente di più sbagliato!  Magari se qualcuno si avvicina ad un bar della tua città ha un secondo fine, ma chiedere di condividere un tavolo di un ristorante, una beruga (palafitte di banbù con cuscinoni tipiche in Asia), di mangiare o bere insieme è la normalità per qualsiasi viaggiatore, il rimorchio è un’altra cosa!!

pace interiore

Pensate che io sono nata timida, non entravo neanche nei negozi per comprare i giocattoli, perchè mi vergognavo, poi necessità virtù, la sfacciataggine ti garantisce liberà, vuol dire che se ne hai voglia, puoi trovarti ad un party in spiaggia o da sola davanti al tramonto con il tuo computer! Se ti piace una cosa, la fai, se nn ti va di farla da sola, chiedi a qualcuno di farla con te, nessuno ti guarderà strano!

Di sicuro essere delle persone attive e anche un po’ “sportive” ti aiuta, in viaggio si fanno molte attività fisiche essere in grado di farle o almeno avere la voglia di provarci ti aiuta a socializzare con persone più disparate. Spesso mi è capitato di conoscere e qualcuno per caso e poi mi è arrivata la domanda “ho visto che c’è un lago a 14 km ti va di andarci domani?” o cose del genere, certo più “patata”sei e più è difficile, ma sono attitudini che possono cambiare e crescere nel tempo, l’ho visto in primis su me stessa. Da ragazzina ero una  “cagasotto” incredibile, come dicevano i miei cuginetti, avevo paura di fare tutto, mi piacevano solo le cose calme e sicure, poi ho scoperto che mi divertivo a fare anche dell’altro e che in molte cose nn ero affatto male!

Questo per dire che non esiste un “io nn sono il tipo” esiste solo un io nn ho mai provato”, la vita potrebbe sorprenderti e soprattutto te stesso, a me continua a succedere ogni giorno.

Psicologa e Viaggiatrice. Giro il Mondo e studio la personalità dei viaggiatori! Ho visitato più di 75 paesi molti dei quali da sola. Per me il viaggio è uno strumento di crescita personale. Ho creato questo sito per tutti quelli che amano viaggiare da soli o che vorrebbero iniziare a farlo. Ho pubblicato: Il Bello di Viaggiare da Soli: guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi edito Feltrinelli.

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