9 Cose che non sapevo su Pechino

Francesca Di Pietro Pubblicato il

Quando sono arrivata alla Peking Station è stato come immergersi in un modo colorato dopo settimane monocrome, non che la Mongolia fosse brutta, anzi, stupenda, ma mi dava un’emozione sottile, pacata, io invece sono passionale, energica e ipercinetica. Insomma Pechino mi rispecchia di più. Rumori, odori, sapori, sorrisi, incomprensioni, tutto in meno di 100 metri! Entrare in questa città mi ha riempito di energia e buon umore. Ammetto che sono stata anche abbastanza fortunata (per certi versi) perché in vista della parata militare del 3 settembre già dal 20 un sacco di attività erano chiuse (purtroppo anche i monumenti), ma le macchine circolavano a targhe alterne, le fabbriche nella periferia erano chiuse, insomma il cielo era azzurro e il traffico non agonizzante, quindi piacevole direi.

Così è iniziata la mia storia d’amore per Pechino che si è conclusa con il desiderio di organizzare un viaggio “serio” in Cina di circa 2 mesi. Soprattutto prima di tornarci voglio studiare, capire di più della storia, delle dinastie e delle tradizioni, sono anni luce lontani da noi non è facile capire la Cina.

Guardandomi in torno mi hanno stupito alcune cose, forse banali, forse ovvie, ma cose che non mi aspettavo quindi ho deciso di raccontarvele, se anche voi volete aggiungere qualcosa che non vi aspettavate su Pechino, scrivetelo nei commenti.

9 Cose che non sapevo su Pechino:

  1. La Metro è anche in Inglese

e voi mi direte, va be ma è ovvio! No! Dopo che ho attraversato la Russia niente è ovvio, in Russia per capire a che fermata devi scendere devi controllare i contorni delle lettere e sovrapporle, sarebbe stato più facile fossero stati geroglifici!

Invece a Pechino è tutto in inglese, le fermate, le indicazioni delle uscite e anche la voce dentro la metro, incredibile, loro i turisti li apprezzano non li vorrebbero rimandare indietro con il primo volo.

  1. Ovunque c’è la Security

Prima d’entrare in metropolitana si fa il controllo sicurezza, così come prima d’entrare in ogni templio, palazzo, museo o parco. Mica male! Praticamente vogliono stare sicuri sicuri, per fortuna puoi portare acqua altrimenti avrei avuto dei problemi. Però quando si prende la metro, considerare il tempo necessario per il controllo sicurezza non è un elemento da sottovalutare, stiamo parlando di una delle città più popolate del mondo, nell’ora di punta la fila porta via diversi minuti.

  1. Le parate sono un anatema

Io sono capitata poco prima della parata per i ’70 anni della fine della guerra sino giapponese, che poi coincide con la fine della II guerra mondiale. Come dicevo qualche paragrafo più in alto, la parata ha fatto sì che ci fosse meno traffico, ma da un punto di vista turistico è da tenere molto in considerazione.

Credo che i cinesi siano terrorizzati dalle folle in movimento, durante le parate, e ce ne sono diverse, chiudono letteralmente interi quartieri, ma nel senso che non puoi neanche tornare a casa se abiti lì.

Ad esempio il mio ostello (il Peking Station Hostel) rimaneva chiuso per i 3 gg della parata! Surreale! Già da 20 gg prima chiudono i monumenti, perché li vogliono bonificare al 100% per motivi di sicurezza. Insomma più che un momento di gioia sembra un momento di guerra!

  1. Si cena prestissimo

Per me l’idea di Cina era di un posto dove c’era cibo h24 dove lo stomaco non chiude mai, un po’ come Bangkok, o direi un po’ come Napoli; invece no! È come se fosse Palermo ma con l’animo di Londra. Diciamo che per le 7, 8 si mangia e dopo le 9 hai difficoltà a sederti in un ristorante, alle 21.30 chiudono quasi tutte le cucine, certo i chioschetti magari li trovi ma non sempre. In realtà il motivo è molto “Asia” la vita inizia ancora molto presto, alle 5 trovi i parchi affollati di persone che fanno tai chi e gente che apre bottega. Anche se Pechino si è industrializzata moltissimo ha mantenuto queste abitudini antichissime, seguire il ritmo del sole anche se hai l’energia elettrica.

cenare a pechino

  1. I taxi non amano fare i giri del quartiere

Uno dei motivi per cui in occidente si prende il taxi è perché ti lascia difronte la porta di casa, a Pechino no, ti lascia vicino.. anche se è notte e anche se piove lui se ne frega, non ama imbottigliarsi nei vicoli, preferisce che lo faccia tu a piedi.

Ma se non sai esattamente dove andare?? Non è un suo problema, chiedi in giro, anche se ovviamente parlano tutti cinese tranne te. Diciamo che i tassisti non sono simpatici in nessun paese del mondo, ma onestamente in Cina risultano quasi peggiori che a Roma di venerdì con la pioggia.

viaggiare da soli a pechino

  1. I bancomat danno soldi falsi

Ovviamene non succede sempre, ma sappiate che può accadere. Io ero rimasta che i tassisti cambiassero i soldi con quelli finti, almeno a Buenos Aires succede così, ma no, a Pechino si sono evoluti, caricano i distributori bancomat con banconote finte, specialmente quelli all’interno dei supermercati o negozi. Cercate di prelevare solo dento le banche e controllate le banconote una volta ritirate dal dispositivo.

viaggiare da soli a Pechino

  1. I cinesi amano mettersi fiori e piante in testa

Detta così la pazza sembro io, ma passeggiando per Pechino ho trovato una moda che spero non arrivi mai in Italia. Uomini e donne comprano piccolissimi fermagli, da cui esce un’asticella verticale con dei fiori, foglie o funghetti e viene bellamente apposta sulla sommità della testa. Quindi loro camminano con un funghetto che spunta dalla testa e questo sembra essere un segno distintivo di bellezza. Ho cercato di capire quale potesse essere il significato, i locali non hanno saputo raccontarmelo, quindi mi sono immaginata che sia la metafora che dalla testa di ognuno nascano idee fertili… speriamo.

fermagli cinesi

  1. A Pechino hanno le bici elettriche

Io mi immaginavo strade invase da bici nere tutte uguali, infiniti parcheggi di biciclette, invece no: siamo nell’era dell’elettrico. Centinaia di bici con la pedalata assistita, ma cosa che mi ha sorpreso forse di più è stata che anche i motorini sono elettrici. Fantastico lo voglio anche io per Roma. Ho fatto un giro con il motorino elettrico di un mio amico e mi sembrava meraviglioso, ma lui mi ha confessato che gli standard di sicurezza sono troppo bassi per arrivare in Europa.. allora mi sa che aspetto qualche anno ancora.

Una sola raccomandazione: state attenti perché non si sentono! Di solito quando attraversiamo una strada o camminiamo ci rendiamo conto del traffico anche dall’udito, invece i i mezzi elettrici sono assolutamente silenziosi e vanno spesso sui marciapiedi e in controsenso quindi meglio avere gli occhi bene aperti.

viaggiare da soli a Pechino

9. Facebook e Google sono bloccati

Onestamente io questo lo sapevo, ma mi sono resa conto che molti ne erano all’oscuro e continuavano a aggiornare facebook con insistenza.

L’app face book messager funziona ma non l’app FB e ovviamente non Instagram dato che è la stessa proprietà.

Così come non funzionando google non funziona neanche google map, drive, gmail, you tube e i suoi derivati.

La soluzione è semplice basta installare un app di VPN sia sul cellulare che sul pc. Si può consultare https://anonymster.com/it/migliori-vpn-cina/ per conoscere come funziona e i vantaggi di una Vpn in Cina.

Io da cellulare ho usato ARK VPN, ti da prima 2h gratis, poi ogni giorno ti regala 15 minuti, ma se finice il credito potete sempre comprare un abbonamento a circa 3$ al mese. Altrimenti c’è anche Betternet, alcuni amici si sono trovati bene, io non sono riuscita ad attivarla

Da Mac invece VPN Unlimited è la migliore.

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Psicologa e Viaggiatrice. Giro il Mondo e studio la personalità dei viaggiatori! Ho visitato più di 75 paesi molti dei quali da sola. Per me il viaggio è uno strumento di crescita personale. Ho creato questo sito per tutti quelli che amano viaggiare da soli o che vorrebbero iniziare a farlo. Ho pubblicato: Il Bello di Viaggiare da Soli: guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi edito Feltrinelli.

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