4 Insetti che ti rovinano il viaggio- Come sopravvivere.

Francesca Di Pietro Pubblicato il

Gli insetti sono una cosa seria per i viaggiatori, direi una delle poche  e reali paure.

In primo luogo perché portano tantissime malattie, purtroppo anche mortali, secondo perché ammettiamolo anche se siamo grandi e grossi le punture sono fastidiose.

Ovviamente la maggior quantità di insetti si trova nei paesi tropicali, ossia nella buona metà dei luoghi dove le persone amano viaggiare. Ovviamente ci sono insetti fastidiosi ovunque, provate ad uscire una sera di giugno a Roma e vi assicuro che le zanzare tigre adoreranno la vostra fragranza, ma di solito dalle nostre parti gli insetti non sono pericolosi.

In molti casi invece, non è la pericolosità del morso in se, ma è l’effetto delle molteplici punture a poter essere pericoloso.

Di seguito troverete una lista degli insetti più frequenti che potrete trovare in viaggio e una strategia, anche se non sempre risolutiva, per contrastarlo.

1. Sand Flies:

Li avete mai visti?? Sono quei piccolissimi moscerini neri, che non senti arrivare, non vedi pungere, e non capisci a cosa servano, ecco servono a farti impazzire.

Di solito nei paesi tropicali sono vicino le spiagge verso il tramonto, non vi accorgerete di essere stati punti, fino a che il vostro corpo non diventerà all’improvviso a pois rossi!

Il prurito è molto molto forte, le macchie rosse sono quasi imbarazzanti e a differenza delle zanzare non passano in un paio di giorni, ma in un paio di settimane.

Come proteggersi dai Sand Flies

Se potete al tramonto state lontano dalla spiaggia, se non potete cospargetevi di olio, va bene anche baby oil. I sand flies non hanno l’olfatto quindi sono immuni ai repellenti, ma si appiccicheranno al vostro corpo se sarete pieni d’olio. Certo l’immagine delle vostre gambe come carta moschicida non è delle migliori, ma vi assicuro che averle piene di punture è peggio. Quando dico “cospargetevi di olio” non intendo un po’ di olio come se fosse un idratante, intendo pieni! Che fate effetto anguilla… vedete il lato positivo, sarete lucenti e con una pelle da favola. In alcuni posti, tipo Honduras, vendono un olio con erbe mentolate, è carissimo, ma compratelo, da un sollievo incredibile su quei morsi micidiali.2. Mosquiots o come diciamo noi zanzare.

Le zanzare ai tropici sono tante, e agguerritissime, in molti posti le trovi a tutte le ore del giorno e della notte, specialmente nelle foreste tropicali. Oltre a riempirti di punture che tu gratterai fino al sanguinamento totale… come io racconto nella mia avventura in Amazzonia, possono anche portarti allo shock anafilattico. Mole persone, specialmente quelle dalla pelle sensibile e chiara hanno una reazione allergica alle punture. Non importa se voi sui navigli non sanguinate, vi assicuro che nel Borneo sono diverse. Per di più in molti paesi sono portatori di malattie pericolosissime e non parlo solo di Malaria, ma anche di Dengue che vi può colpire molto più facilmente, per il fatto che è più sviluppata.

Prima di partire per un paese tropicale controllate che tipo di malattie infettive ha il paese, magari fate un giro al centro malattie infettive della vostra città.

Come sopravvivere alle zanzare:

  • Innanzitutto c’è un rimedio antico come il mondo, COPRITEVI!

Nei posti caldi, fa caldo sia che voi siate nudi che coperti, quindi a parte al mare, mettete pantaloni lunghi e possibilmente camice a manica lunghe, ovviamente questa regola è categorica se state viaggiando nella giungla!!

  • In secondo luogo, usate un repellente a modo. Inutile comprare quelli che troviamo in Italia, per legge hanno un deet, ossia un veleno, troppo basso per le zanzare tropicali. Compratelo in loco, si è vero, a male all’organismo, ma per 2 settimane o poco più nn vi succederà niente.
  • Prendete la vitamina B1, aiuta ad allontanare le zanzare e anche la Tiamina.
  • Cercate di non sostare troppo tempo in luoghi infestati, ossia preferite stare al chiuso invece che in terrazze all’aperto
  • Zanzariere come se non ci fosse un domani, sul letto, alle finestre, controllate sempre che ci sia, è vitale.
  • Porta sempre con te una pomata  e delle pillole di cortisone

La malaria???

I pensieri sono molto diversi tra le persone, io sono una di quelle che non fa la profilassi, perché le medicine per farla ti fanno stare malissimo e non ti proteggono del tutto. Io ho preso solo il Lariam e il Malarone e il fegato di va in pappa! Di solito porto con me una confezione di malarone con l’idea che se mi sentissi male posso usarle nella terapia, perché in effetti il principio è lo stesso che si usa per curare questo brutto male. Però mi ha detto un mio amico che vive in Africa che è arrivato un nuovo medicinale che ha pochissimi effetti collaterali, quindi magari meglio informarsi se si va in paesi con una reale minaccia.

3. Come evitare i Bedbugs:

Non avete mai sentito questi insetti?? Allora mi sa he avete viaggiato pochino! Sono la piaga del backpacker! Sono dei piccoli insetti neri che si attaccano alla pelle e succhiano il sangue, a loro piace uscire particolarmente di notte. Si chiamano così perché si solito si annidano nei materassi, nei letti o nella coperte di lana. Non è così difficile trovarle nei letti di hotel e ostelli e non sempre dipendono dal numero delle stelle della struttura.

La cosa brutta è che le uova spesso non muoiono nei lavaggi quindi vuol dire che gli insetti “si muovono” ovvero se qualcuno li ha in un vestito se li porta dietro.

I morsi dei bedbugs si riconoscono perché apparirà uno sfogo rosso sulla pelle o se sono pochi, dei piccoli puntini rossi. Ammetto che prude un po’ ma molto di meno delle zanzare.

Non si cono rimedi per il prurito, né per prevenirli. Io di solito, controllo bene i commenti sui siti degli ostelli, perché solitamente quando ci sono gli altri viaggiatori lo scrivono. Ovviamente nella maggior parte dei casi quando i bedbugs colpiscono una struttura loro la disinfestano, ma io controllerei sempre se ci sono commenti recenti a riguardo. Se avete dei dubbi sul luogo dove dormite, specialmente in sacchi a pelo in affitto, vi consiglio di usare un sacco lenzuolo, ossia un sacco di cotone o ancor meglio di seta che fungerà da “guaina”. Io ne ho sempre uno nello zaino, occupa pochissimo spazio.

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4. Come curare le zecche:

Si attaccano anche l’uomo non solo sui vostri amici pelosi, e non perché avete amici che non si lavano, come si diceva durante le occupazioni del liceo, ma perché spesso questi animali crescono tra le foglie secche o negli arbusti. Insomma se fate campeggio o attività all’aperto, potrebbe capitare.

Come Togliere le zecche:

  • la zecca deve essere afferrata con una pinzetta a punte sottili, il più possibile vicino alla superficie della pelle, e rimossa tirando dolcemente cercando di imprimere un leggero movimento di rotazione
  • durante la rimozione bisogna prestare la massima attenzione a non schiacciare il corpo della zecca, per evitare il rigurgito che aumenterebbe la possibilità di trasmissione di agenti patogeni
  • disinfettare la cute prima e dopo la rimozione della zecca con un disinfettante non colorato. Dopo l’estrazione della zecca sono indicate la disinfezione della zona (evitando i disinfettanti che colorano la cute)
  • evitare di toccare a mani nude la zecca nel tentativo di rimuoverla, le mani devono essere protette (con guanti) e poi lavate
  • spesso l’animale rimane all’interno della cute: in questo caso deve essere estratto con un ago sterile
  • distruggere la zecca, possibilmente bruciandola.

Cosa non fare:

  • Non utilizzare mai per rimuovere la zecca: alcol, benzina, acetone, trielina, ammoniaca, olio o grassi, né oggetti arroventati, fiammiferi o sigarette per evitare che la sofferenza indotta possa provocare il rigurgito di materiale infetto.

Diciamo che mi fermo qui con gli insetti, mi raccomando non associateli mai alla qualità del posto, dipendono da tante cose, sono parte della natura, accadono, basta sapersi comportare.

Buon viaggio!

Psicologa e Viaggiatrice. Giro il Mondo e studio la personalità dei viaggiatori! Ho visitato più di 75 paesi molti dei quali da sola. Per me il viaggio è uno strumento di crescita personale. Ho creato questo sito per tutti quelli che amano viaggiare da soli o che vorrebbero iniziare a farlo. Ho pubblicato: Il Bello di Viaggiare da Soli: guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi edito Feltrinelli.

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