Viaggiare da soli anche se si è in coppia: si può fare?

Francesca Di Pietro Pubblicato il

Questa mattina sono stata intervistata da Radio Capital su una questione che per molti è ancora spinosa, il desiderio e la possibilità di viaggiare da soli anche se si è in coppia, argomento portato a galla da un recente articolo pubblicato su Repubblica.

In 11 anni che parlo di viaggi in solitaria, spessissimo si associa il viaggiare da soli all’essere single o ad viaggio orientato al sesso occasionale o all’incontro romantico. Certo, sicuramente se sei single e hai voglia d’avere avventure in viaggio puoi trovare molte opportunità, ma direi che non è proprio il focus dell’esperienza.

Questi ultimi anni hanno messo in discussione tutte le nostre certezze e molte delle nostre abitudini, ci siamo ritrovati o molto soli o costretti a condividere ritmi e spazi a volte troppo stretti e questo ha avuto un peso, un effetto, sul nostro stress, sulla nostra capacità di evadere di distrarci, sul nostro personale senso di libertà.

Per avere una relazione che funzioni le persone devono stare bene prima di tutto con loro stessi, per questo spesso quando ci fidanziamo in periodi molto brutti ed emotivamente sbilanciati della nostra vita poi le relazioni fracassano, perché non siamo in equilibrio e cerchiamo nell’altro qualche aspetto che non troviamo in noi stessi.

In coppia la parola d’odine è condividere, ma spesso si interpreta in modo troppo letterale, condividere non significa dover sempre fare tutto insieme, come una condanna, ma rendere partecipe l’altro dei nostri pensieri, di quello che stiamo vivendo o desiderando.

Spesso si parla di vergogna o senso di colpa nel comunicare al partner che si vuole fare un viaggio o una vacanza senza di lui, credo sia un concetto molto italiano, un popolo così legato al senso di colpa, al frustrarsi per non deludersi chi si ama, attenzione che queste decisioni poi si somatizzano!

Trovo non ci sia niente di male nel scegliere di regalarsi qualche giorno di solitudine, pur amando il proprio partner, può essere come spesso accade perché si hanno impegni lavorativi diversi e quindi possibilità di spostamento diversi, che è quello che a me succede più spesso, o desiderio di non dover pensare a nient’altro se non a se stessi, sembra banale ma non lo è.

Una delle cose che adoro di più del viaggio in solitaria che in ogni momento decidi sempre e solo tu, basando alla tua decisione su quello che ti passa per il cervello. Vuoi pranzare con un gelato, puoi farlo, vuoi cenare da sola in hotel sul letto in pigiama, puoi farlo, vuoi passare 6h in un mercatino a vedere ogni bancarella puoi farlo, vuoi andare in un pub a vedere una partita di calcio e bere con degli sconosciuti, nessuno avrà niente da ridirige, vuoi metterti in un parco a leggere invece di vedere musei , nessuno te lo impedisce. È ovvio che con il nostro partner stiamo bene, è ovvio che amiamo condividere i momenti belli con lui, ma a volte è così liberatorio non dover programmare in anticipo, non dover mediare i programmi, semplicemente lasciarsi trasportare dal flusso.

Oltre al senso di libertà c’è sempre e comunque l’incontro, che per me ha un valore enorme nel viaggio. Anche se io sono una persona molto socievole e parlo con tutti anche se sono con amici o in coppia, quando sono in viaggio con il mio compagno, quasi sempre amo fare cose da sola con lui, non mi interesso mai troppo agli incontri che faccio, invece da sola, faccio tante domande, chiacchiero moltissimo mi confronto con altri viaggiatori, meglio se stranieri, perché è più frequente che abbiano contesti di vita diversi dai miei.

Questo ovviamente non significa che devi “rimorchiare”, sei solo più aperto all’incontro, al racconto e secondo me dopo questi anni difficile è un bel momento da recuperare, visto che ci hanno costretti ad essere sempre così sospettosi verso l’altro, ora in vacanza possiamo recuperare la curiosità dell’incontro.

Non dimentichiamoci che creare esperienze lontane dal partner porta anche ad avere una gran voglia di rivederlo ed esperienze nuove da condividere, riflessioni su temi diversi dal solito, linfa per la nostra relazione. In più come dicevo all’inizio, essere una persona più serena, meno stressata ci aiuta a stare meglio in due e litigare di meno.

Il rispetto per i desideri e le esigenze dell’altro per me sono fondamentali in una vita in 2, bisognerebbe sempre cercare d’andare verso l’altro non facendoci guidare dalle nostre insicurezze e dalle nostre paure.

Voi cosa ne pensate? mi farebbe piacere se lo scriveste nei commenti.

Psicologa e Viaggiatrice. Giro il Mondo e studio la personalità dei viaggiatori! Ho visitato più di 75 paesi molti dei quali da sola. Per me il viaggio è uno strumento di crescita personale. Ho creato questo sito per tutti quelli che amano viaggiare da soli o che vorrebbero iniziare a farlo. Ho pubblicato: Il Bello di Viaggiare da Soli: guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi edito Feltrinelli.

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