Viaggiare da soli a Marsiglia

Francesca Di Pietro Pubblicato il

Una meta che mi chiamava da un po’.

Sono siciliana, ho vissuto molti anni a Napoli, e le città di mare, veramente di mare, ammetto che sono le mie preferite. Sembra un clichè, ma davvero chi nasce e vive vicino al mare ha una connessione vitale, parentale con questo elemento naturale.

Raggiungo l’aeroporto di Marsiglia di notte.

La prima dritta che vi do è che i bus per la città terminano alle 00.10, dunque se prevedete di arrivare di notte, dovrete mettervi d’accordo con tassisti e molto probabilmente con gli occupanti del vostro stesso volo per condividere un taxi senza farvi spennare (a noi hanno chiesto 60 euro fino alla Gare Saint Charles, che abbiamo diviso in 4).

Elisabetta Bagnato

Mi avevano detto che Marsiglia è Francia, ma non è Francia. È verissimo, sono stata avvolta da tanti odori e lingue, e culture differenti, tutte insieme, ma quello che mi ha incantata di più è la vocazione davvero marittima della città.

Qualcuno mi aveva avvisata che la città è un po’ pericolosa, ma personalmente non ho trovato alcun pericolo.

Sono stata ospitata da un amico di un’amica nel quartiere Endoume, non potevo essere più fortunata!

È un quartiere a 3 km dal Porto Vecchio, sul mare, da dove inizia “il mare bello” di Marsiglia: insenature segrete dove sedersi e scrivere, o disegnare o semplicemente guardare il mare, o un tramonto mozzafiato.

Viaggiare_da soli a Marsiglia

 

Dalla finestra della casa che mi ospitava la visione era quella della Cattedrale di Notre Dame de la Garde, che i marsigliesi chiamano la Bonne Mère.

Ho avuto subito la sensazione che dovesse essere la prima tappa da raggiungere. Mi sono inerpicata fra viuzze pittoresche, guardandola sempre per non perdere la direzione giusta.

Per me era come chiederle il permesso di visitare la città, con lo spirito giusto. Era una mattina presto di forte Mistral, e giunta lassù sono rimasta senza parole dal panorama mozzafiato e dalla sacralità di quel luogo. Tante candeline, barchette che scendono dalla navata, ex voto che parlano di salvataggi miracolosi dalle tempeste. Davvero un luogo speciale.

Per orientarmi in città, ho usato una vecchia mappa cartacea, che mi ha permesso di muovermi più facilmente senza dipendere dalla connessione, e di vistare la città andando un po’ a naso, cosa che desideravo fare.

Viaggiare da soli a Marsiglia

Vi dico cosa non perdere, secondo me, di Marsiglia:

  1. La passeggiata al Porto Vecchio, un po’ turistica, è vero, ma utile per una serie di motivi: il mercato del pesce, i traghetti per le Isole e per le Calanque.

Ma soprattutto, dal mio punto di vista, la visione del mare che entra nella città, fra gli alberi delle barche a vela, e il Mistral che soffia, ha la sua poesia. Dal porto vecchio potete passeggiare sul lungo mare, e arrivare al MuCem (Musée des civilisations de l’Europe et de la Méditerranée). Vi consiglio vivamente di visitarlo.

  1. Dal MuCem sedete su una panchina a guardare il mare su Fort S. Jean, e poi salite in direzione della Cathédrale de la Major e imboccate una qualsiasi viuzza per entrare nel quartiere di Panier, il più antico di Marsiglia. Perdetevi pure fra le sue stradine colorate, piene di storia e negozietti e bistrot simpatici.
  2. Andate in direzione di Plage des Catalans, proseguite e infilatevi nelle stradine che scendono verso il mare, troverete anse deliziose e porticcioli tranquilli.
  3. Visitate Cours Julien, il quartiere degli artisti. Fatelo arrivandoci dal centro, attraversando il quartiere arabo e africano. Sedetevi di pomeriggio ad un bar e guardate il mondo colorato che si muove. Ci sono negozietti originali e vintage, un po’ cari, ma da visitare. La sera rimanete in giro per locali a La Plaine, è divertente. Viaggiare da solo a Marsiglia
  1. Prendete un traghetto per île de Pomègues, e passeggiate come foste i primi ad averci messo sù piede. Attenzione ai gabbiani, veri padroni dell’Isola.
  2. Mangiate l’insalata al formaggio di chèvre chaud e assaggiate il pastis Casanis! Andate a mangiare da Mama Africa (57 rue d’Aubagne), ma siate disposti ad aspettare due ore… del resto, ne vale davvero la pena! Vi consiglio anche il Restaurant l’Eveche chez Annie, le pietanze tipiche marsigliesi sono cucinati dalle mani della signora Annie, io l’ho amata! (5 rue l’Eveche, a Panier, vicino place de Lenche). Lì vicino anche la mia caffetteria preferita, café-thé-ine (17 rue Caisserie).
  3. Se siete appassionati di surf e kite surf, andate a La Pointe Rouge. Durante la mia permanenza c’era un Mistral eccessivo per surfare, ma alla mia prossima puntata a Marseille ve ne parlerò meglio.
  4. Le Calanque! Io mi sono riservata di vederle la prossima volta, mi piace sempre lasciare un motivo per ritornare in un posto che mi piace.
  5. Visitate la Friche Belle de Mai, ma andateci presto, la terrazza chiude alle 18. Informatevi sugli spettacoli e i workshop sul sito (www.lafriche.org).
  6. La Bonne Mére! Andateci, vi consiglio a piedi, al mattino presto.

 

Elisabetta Bagnato

Insegnante di Kundalini Yoga e Viaggiatrice

Psicologa e Viaggiatrice. Giro il Mondo e studio la personalità dei viaggiatori! Ho visitato più di 75 paesi molti dei quali da sola. Per me il viaggio è uno strumento di crescita personale. Ho creato questo sito per tutti quelli che amano viaggiare da soli o che vorrebbero iniziare a farlo. Ho pubblicato: Il Bello di Viaggiare da Soli: guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi edito Feltrinelli.

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