Trekking sui ghiacci: il suono del silenzio

Francesca Di Pietro Pubblicato il

Per Matteo il  viaggio è nella sua mente sin dai miei primordiali ricordi. Ama viaggiare per conoscere luoghi incontaminati, nuove culture e persone.

In particolare lo affascinano i luoghi freddi, ma credere che ogni angolo della Terra meriti di essere visitato .
Negli ultimi anni ha praticato diversi Trekking sui ghiacci, più o meno difficili in Groenlandia, Isole Svalbard, Islanda, Norvegia, ma anche viaggi più tranquilli in Canada, Danimarca, Stati Uniti e chiaramente Italia.

Dall’inizio del 2013 ha iniziato, per pura casualità a scrivere per BlogdiViaggi che lo

Matteo e l'aurora boreale in Groenlandia
Matteo e l’aurora boreale in Groenlandia

ha portato a conoscere tante persone nuove, e scoprire, sia in prima persona, ma anche con la condivisione di informazioni tra appassionati, tanti luoghi nuovi.

1. Il viaggio per te si associa quasi sempre ai ghiacci, cosa hanno questi territori che ti ammaliano così tanto?

Sono attratto dalla natura selvaggia, incontaminata, o quasi, che tendenzialmente allontani il turismo di massa ed il contatto umano, lo ammetto, a volte vado alla ricerca della solitudine e cerco di assaporarla in ogni suo aspetto, mi aiuta a riflettere su tante cose, spesso mi ha dato la possibilità di mettermi alla prova, capire di poter arrivare a fare cose che un po’ mi spaventavano, e da questi luoghi solitari, anche se potrebbe sembrare qualcosa che non ha senso, ho incontrato molte persone interessanti con le quali ho instaurato una bellissima amicizia, forse perché a certe latitudini, ti devi dare una mano, e questo rende le persone innegabilmente e fortemente legate tra loro.

trekking sui ghiacci

2. Cosa ti spinge a fare dei trekking lunghi a temperature molto rigide?

Ci sono arrivato un po’ alla volta, devo riconoscerne il merito ai miei genitori che, sin da piccolissimo, mi portavano a passeggiare in montagna, con mio fratello, il camminare in montagna mi riporta un po’ in dietro nel tempo e mi fa riassaporare gli antichi profumi del bosco, e sognare di poter fare nuove scoperte.
Il freddo mi affascina, mi fa provare il senso di pulito, di perfezione, mi porta a stimare chi ha fatto dello spirito di adattamento, un’arte per sopravvivere, il freddo mi ha fatto capire cosa significhi la frase “The Sound of Silence” il suono del silenzio, il vento che soffia forte e taglia la pelle, lo scroscio delle acqua argentee e quasi gelatinose per le basse temperature, sembra proprio di essere in un altro pianeta, sento un’attrazione dentro me che mi spinge a raggiungere queste zone, anche da solo, ho spesso sentito parlare di Mal d’Africa, ma nel mio caso posso parlare di Mal d’Artico ( o Antartico) d’altra parte pur sempre di deserti si parla.

trekking sui ghiacci

3. Il ghiaccio è tutto uguale? che sfumature vedi in queste terre?

Assolutamente no!
Il ghiaccio non è tutto uguale, conformazione, colore, consistenza cambiano dall’età della sua formazione, dal fatto che sia o meno esposto ad eventi atmosferici violenti, che sia a contatto con l’acqua.
Ho assistito a distacchi di enormi masse di ghiaccio da pareti di 70 metri a picco sul mare, il frastuono che ne scaturisce credo non abbia nulla da invidiare a quello di una bomba, gli schizzi che si generano nell’acqua poi sono incredibilmente enormi, ed il mare inizia a “ballare” per lunghi tratti, spostando tutto quello che si trova nella traiettoria dell’onda si spostamento.
Quando il ghiaccio si stacca, la parete a cui era attaccato, prende un colorito Blu intenso e spesso una forma ad arco, inutile a dire quante ore ho passato ad osservare questi fenomeni!
Al tramonto, i ghiacciai assumono colori rosei di intensità variabile da tinte forti a quelle più tenui.
Auguro a tutti di ammirare un’aurora boreale nascere dietro ad un ghiacciaio e sorvolarlo per qualche ora, i riflessi del cielo diventano un tutt’uno con quelli del ghiaccio, uno spettacolo quasi commovente.trekking sui ghiacci

4. Secondo te le mete fredde, concedono al viaggio un aspetto più introspettivo?

Credo che qualunque viaggio abbia come protagonista principale la natura, porti il viaggiatore ad un’ introspezione naturale.
Quando sei lontano dalle comodità quotidiane, ti devi necessariamente guardare dentro e disfare del superfluo.
Dopo 7 giorni di trekking in Groenlandia, senza corrente elettrica, luce, acqua calda, con scorte di cibo razionate, ho iniziato ad apprezzare maggiormente, al mio ritorno, quanto si diano per scontate cose come l’acqua calda, un rubinetto anziché un torrente per poter bere, ed il cibo abbondante, uno specchio per tagliarsi la barba.
Ecco uno dei motivi per cui mi sono spinto in certe terre.

trekking sui ghiacci

5. Hai mai pensato di esserti spinto troppo oltre?

Quando pianifico questi viaggi, li organizzo con molto anticipo, controllo l’attrezzatura, che con gli anni e l’esperienza ho selezionato con cura.
Mi affido sempre a guide locali, quando come in Groenlandia o alle Isole Svalbard è impossibile, o quasi, viaggiare completamente soli per rischi quali gli orsi bianchi oppure problemi di logistica.
Ho sempre con me un GPS, batterie di scorta, pannello solare, coltello, coperta isotermica, al fine di poter sempre essere pronto in caso di emergenza, indipendentemente dalla presenza delle guide.
Ho rischiato grosso, quando, una volta, la terra si è sbriciolata sotto i miei piedi, se non fosse stato per i miei compagni di spedizione pronti a sostenermi, non sarei qui a scrivere credo, però che panorama ragazzi! ma sono cose che ti possono succedere anche camminando nelle nostre montagne o scivolando dalle scale uscendo di casa.

trekking sui ghiacci

6. Quale è il tuo limite nell’avventura?

L’avventura deve essere in perfetta armonia con l’ambiente.
Non rischierei per niente al mondo la vita per raggiungere un luogo, credo di aver bene in mente quali siano i miei limiti, e la montagna, così come ogni ambiente selvaggio deve essere rispettata e presa con le giuste precauzioni.
Vorrei tantissimo, un giorno raggiungere l’Antartide, ma prezzi proibitivi a parte, credo che serva una preparazione eccellente, devi essere un professionista, e mi sono sempre imposto di non vivere con spavalderia le mie avventure, alle Isole Svalbard, qualche mese dopo averle visitate, un gruppo di turisti “fai da te” è stato aggredito da un orso perché non avevano preso le precauzioni necessarie per soggiornare con una tenda in questa terra artica, cerco sempre di imprimere nella mia mente che i luoghi che visito sono abitati da altre persone ed altri esseri viventi, io sono l’ospite, il mio limite è contravvenire a questo pensiero, sarebbe stupido far ammazzare un orso, nella sua terra nativa, perché io sono stato un viaggiatore irresponsabile.

7. Il luogo che ti ha più lasciato senza parole?

Ogni luogo mi ha lasciato senza parole per qualcosa ma sicuramente la Groenlandia me le ha tolte proprio tutte, per il trekking selvaggio, per i colori del ghiaccio, del cielo, l’aurora boreale, ma anche per il verde!
Groenlandia significa “Terra Verde” ed è proprio così. Il sud, in particolare, nel periodo “estivo” si ricopre di muschi, licheni e fiori coloratissimi in grandissime quantità, e sapendo quanta fatica occorra per crescere, ti verrebbe di calibrare ogni passo per non calpestare nulla.

trekking sui ghiacci

8. Che tipo di preparazione ci vuole per affrontare un viaggio ai confini del mondo?

Dipende da dove si decide di andare, io consiglio sempre di contattare un’organizzazione specializzata in questo genere di viaggi ed ascoltare alla lettera i loro consigli, essere umili, senza pensare di saper già tutto perché non sei nuovo a questo genere di esperienze.
Dipende dal luogo e dal periodo, personalmente mi preparo con lunghe passeggiate in montagna, le mie montagne, i monti Lessini e le Dolomiti, ma in Italia le montagne le troviamo ovunque.
Parto con percorsi brevi e semplici per arrivare a quelli più impegnativi, così da arrivare fisicamente preparati, cerco di portarmi nello zaino ciò che mi porterei nel viaggio vero e proprio, così da assicurarmi che non sia troppo pesante, e per testare l’attrezzatura, non affrontate mai un viaggio con materiali acquistati il giorno prima.
Leggo moltissimo i blog specializzati così da avere opinioni vere da viaggiatori che hanno vissuto in prima persona l’avventura che mi accingo a fare, e poi ricordate, se siete stanchi, prendetevi il vostro tempo e riposatevi, il viaggio è per prima cosa divertimento, se siete troppo stanchi non vi divertirete, ed una buona regola durante un trekking è camminare seguendo il passo del più lento, non stiamo partecipando ad una gara.

trekking sui ghiacci

9. Cosa ti ha stupito di te stesso in viaggio?

La mia capacità di adattamento.
Sono una persona un po’ schiva, tendo a mantenere un profilo basso, non che odi il contatto umano anzi! Conosco un sacco di persone, e adoro tenermi in contatto con esse quotidianamente, ma i primi viaggi, chiamiamoli “estremi”, sono nati proprio come una sfida con me stesso, e qui devo tirare in ballo nuovamente la mia famiglia, mio padre mi ha sempre detto : “Se una cosa ti spaventa, FALLA!” che non significa lanciarsi senza paracadute perché è spaventoso, ma non lasciare che le tue paure interne blocchino il tuo entusiasmo, la voglia di conoscenza, il bisogno di scoprire il mondo, perciò un viaggio da solo, in uno dei luoghi più remoti della terra, dove se sbagli una cosa, ne paghi le conseguenze, dove avrei condiviso con perfetti sconosciuti per 24 ore al giorno, la mia vita, dove devi essere un anello del gruppo, perché quando cammini in cordata su di un ghiacciaio, ti devi fidare del tuo compagno ed emanare la stessa fiducia agli altri anelli della catena, mia ha fatto capire che posso fare proprio ogni cosa, ho scoperto di avere qualità nascoste che non conoscevo e mi ha reso più sicuro di me.

trekking sui ghiacci

10. L’incontro più bello che hai fatto.

Sicuramente mamma orsa ed il suo cucciolo di orso bianco, con il mio gruppo lo abbiamo visto dalla nostra imbarcazione e ci siamo avvicinati, in sicurezza, quel tanto che bastava per scattare un paio di foto ed ammirarne la bellezza nel loro ambiente naturale, il ghiaccio!
Ad un tratto, la mamma ha avvicinato il cucciolo, portandogli da mangiare e poi ha iniziato a giocare con lui, un incontro speciale che mi rimarrà sempre nel cuore.

Psicologa e Viaggiatrice. Giro il Mondo e studio la personalità dei viaggiatori! Ho visitato più di 75 paesi molti dei quali da sola. Per me il viaggio è uno strumento di crescita personale. Ho creato questo sito per tutti quelli che amano viaggiare da soli o che vorrebbero iniziare a farlo. Ho pubblicato: Il Bello di Viaggiare da Soli: guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi edito Feltrinelli.

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