Elisa, una viaggiatrice solitaria viva grazie alla forza di volontà

Francesca Di Pietro Pubblicato il

Intervista ad Elisa Finocchiaro  http://elisafinocchiaro.blogspot.it/ ,

una grande viaggiatrice che durante i suoi 5 mesi da sola in Latino America ha dovuto affrontare la morte

Elisa Viaggiatrice Solitaria

1.    Dimmi 3 motivi per cui viaggi da sola.

-Viaggiare soli significa davvero abbandonarsi all’alterità. Viaggiare con qualcuno, qualcuno che ci portiamo da casa, è appunto, portare con noi un pezzetto di casa.

-Viaggiando da soli non vi è possibilità alcuna di chiudersi in dinamiche familiari. Bisogna scegliere come compagni persone che si incontrano lungo la strada.

-Viaggiando da soli ci diamo i nostri tempi. E’ molto difficile sincronizzarsi con i tempi e le scelte degli altri in viaggio, mentre da soli abbiamo la massima libertà di decidere il come, il dove, il quando.

-Viaggiando da soli si conoscono più persone, si impara meglio la lingua, si conosce più a fondo la cultura del posto che visitiamo, perché noi abbiamo più bisogno di interagire con l’esterno e il mondo esterno è meno intimidito dall’avvicinarsi ad un viaggiatore/viaggiatrice solitario/a.

2.    Quale è stato il tuo viaggio più lungo da sola?

Cinque mesi da sola in Latino America. Sono partita dal Messico, dove ho girato per un mese con la macchina di un amico. Poi in volo perla Colombia, dove ho trascorso un altro mese, muovendomi in bus e approfittando del couchsurfing. Da Leticia, nell’amazzonia colombiana, mi sono imbarcata lungo il Rio delle Amazzoni, che mi ha portata fino a Belem, in Brasile. Da Belem ho proseguito in bus, viaggiando per il Brasile per un mese e poi fermandomi a Rio per un altro mese circa. Infine, sempre in bus, fermandomi presso le meravigliose cascate di Iguazù, sono arrivata a Buenos Aires, per un altro mese.

Brasile
spiagge brasiliane

3.    Quale è stata l’esperienza che ti ha cambiato di più?

Quando ero in Maranhao, in Brasile, ad Atins per l’esattezza, mi è successa una cosa che non scorderò mai. Andai a fare il bagno con Martin, conosciuto in viaggio, e dopo qualche bracciata, guardando alle mie spalle mi resi conto che eravamo già spaventosamente lontani dalla riva. Provammo a tornare indietro ma era impossibile. La corrente era molto, molto più forte di noi, tanto da farci perdere la volontà di lottare. Pensammo solo a riposare e a rimanere tranquilli, pensando che qualcuno ci avrebbe soccorso, ma in realtà nessuno ci trovò, la corrente ci allontanava sempre di più dalla riva. Passammo per l’esattezza sei ore in mare, e si fece addirittura buio. Per fortuna la corrente cambiò direzione, trovammo un banco di sabbia in mezzo al mare, ci riposammo un po’ e finalmente riuscimmo a tornare, seppur stremati e su un’altra spiaggia.

4.    Quale è stato il momento più duro?

Sicuramente questo che ho appena descritto ha cambiato la prospettiva di come vedo adesso la vita e mi ha dato molta forza nelle scelte successive.

5.    Cosa pensi di aver imparato da questa esperienza?

Che siamo molto più piccoli e insulsi di quanto crediamo, che il mare e la natura vanno rispettati, che facciamo parte di un tutto, e che il panico è quello che ti frega in certe situazioni.

6.    Cosa consiglieresti ad una persona che vuole affrontare un viaggio da solo?

Di non farlo se non ne è convinto, ma anche di essere molto tranquillo e sereno se desidera farlo, perché se abbiamo gli occhi aperti non succede niente!

7.    Mi dai tre consigli pratici per viaggiare da soli?

– Trovare un modo di esprimersi (tenere un diario, fare foto, cantare …).

– Tenersi in contatto con le persone a cui vogliamo bene, ma senza essere ossessivi.

– Essere coscienti del fatto di essere ospiti nel mondo, ed essere coscienti che ci troviamo in un paese diverso dal nostro, con una diversa cultura.

Navigare sul Rio delle Amazzoni
Lungo il Rio delle Amazzoni

8.    Quale è stato l’incontro più interessante che hai fatto?

Sicuramente quello con Martin, il mio compagno di sventura, senza il quale forse ora non sarei viva.

9.    Pensi che viaggerai nuovamente da sola e perché?

Tutto può essere, ma in verità in questo momento le sfide della mia vita sono altre. Credo che viaggiare da sola mi sia servito in periodi passati, per risolvermi alcune cose. Ora me ne devo risolvere altre…

Psicologa e Viaggiatrice. Giro il Mondo e studio la personalità dei viaggiatori! Ho visitato più di 75 paesi molti dei quali da sola. Per me il viaggio è uno strumento di crescita personale. Ho creato questo sito per tutti quelli che amano viaggiare da soli o che vorrebbero iniziare a farlo. Ho pubblicato: Il Bello di Viaggiare da Soli: guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi edito Feltrinelli.

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