Supportare progetti umanitari in paesi ancora più straziati dalla pandemia

Francesca Di Pietro Pubblicato il

Spesso quando parlo di viaggi, cerco di sensibilizzare alla ricerca dei partner giusti, è importante quando si viaggia affidarsi a tour operator locali o che facciano del bene alle popolazioni che si visitano piuttosto che a grandi aziende occidentali. Anche se stiamo facendo un viaggio di lusso, come può essere un safari, non tutti i lodge sono uguali e ho cercato di comunicarlo spesso, ad esempio nel mio viaggio in Zimbabwe di qualche hanno fa, ho viaggiato solamente con strutture che favorissero la crescita delle comunità locali, fornendo servizi oltre che occupazioni. Dopo quasi due anni di blocco del turismo, tutti quei luoghi, magari di aeree povere che avevano puntato solo sugli introiti turistici si trovano in grossa difficoltà, anche perché non hanno alle spalle governi garantisti come ill nostro. Certo sappiamo benissimo che si poteva fare meglio, ma è certamente peggio vivere in paesi in cui il governo ti lascia letteralmente in balia di te stesso. Nei vari giri di contatti/connessioni tipici del web sono entrata in contatto con una fondazione umanitaria che non conoscevo, si chiama Fratelli Dimenticati, e direi che il nome fa capire immediatamente a chi si rivolge. Loro seguono tantissimi progetti in zone molto al limite come l’Africa, alcuni paesi dell’Asia e del Centro America, l’obiettivo è aiutare quanto più i bambini a poter avere un futuro, cosa non scontata in questi paesi. Li supportano con l’istruzione, ma non solo, anche donando loro del cibo durante i giorni di scuola, che in molti casi è l’unico della giornata che faranno, aiutandoli con delle cure mediche quando è necessario e allontanandoli dai pericoli della strada.

Se mi seguite da diversi anni saprete che per alcuni anni ho organizzato dei viaggi di volontariato in Africa e ho visto con i miei occhi che in alcuni paesi, la scuola non è solo un posto dove i bambini possono socializzare, imparare a leggere e scrivere, o come succede da noi, possano andare mentre i genitori lavorano, in questi luoghi la scuola è l’unica opportunità per non far drogare un ragazzino o farlo prostituire o fargli abbracciare giri pericolosi, la scuola è davvero l’unica finestra verso la speranza.

In questo articolo voglio parlarvi di alcuni progetti di Fratelli Dimenticati che mi hanno colpito, perché sono in zone davvero al limite, dove neanche il turismo può arrivare ad aiutare queste persone.

Guinea Bissau

Il 90% della popolazione vive sotto la soglia di povertà, non ci sono fondi per la salute, per garantire igiene necessario al non proliferarsi delle malattie, non c’è cibo a sufficienza per sfamare il popolo, le persone mangiano se va bene, una volta al giorno. La fondazione supporta una scuola alle porte della capitale Bissau e ogni giorno dà da mangiare un pasto equilibrato a 130 bambini!

Nepal:

Questo è davvero un paese poverissimo, che oltre all’altitudine che non aiuta, ha dovuto anche affrontare piaghe come il terremoto e ora la chiusura totale del paese causa COVID. In Nepal il “riscatto sociale” è davvero difficile, i bambini che provengono da famiglie in miseria sono quasi già segnati per riproporre lo stesso copione. La fondazione ha creato una rete di scuole che possa fornire loro una speranza, dare un’istruzione, l’accesso alle cure mediche e a dei pasti nutrienti.

In Nepal hanno anche un progetto davvero interessante costruito intorno all’agricoltura, la fondazione ha comprato 11 ettari di terreno, lavorato dal personale locale adeguatamente formato e pagato e gli insegna tecniche per migliorare l’agricoltura  e la pastorizia in modo fa favorire anche una “cultura agricola” più adeguata, oltre che fornire loro del cibo per la sussistenza.

Haiti

Un’isola caraibica che ha poco di caraibico. Purtroppo conosciamo quest’isola più per le piaghe che la interessano che per le sue bellezze. Terremoti, cicloni, epidemie, piaghe che hanno stremato questo popolo e portato una crisi umanitaria davvero devastante. La fondazione dal 2014 supporta gli haitiani garantendo un’alimentazione adeguata ai bambini ospiti della casa di accoglienza Kay Pe Giuss di WafJéremie, una baraccopoli nel cuore della capitale Port au Prince costruita in mezzo a una discarica.

Adotta un pancione

C’è progetto bellissimo che si chiama così, grazie al quale si possono garantire a delle donne incinta le visite mediche ed un parto sicuro, ricordiamo che in molti paesi, tantissime donne muoiono ancora di parto in condizioni strazianti.

Ho parlato solo di alcuni  progetti loro ne hanno molti altri, vi consiglio di andarli a leggere direttamente sul loro sito.

 

Come possiamo aiutare?

  • con una donazione
  • sostenendoli con il 5×1000
  • ha molti progetti per far diventare le singole aziende delle aziende solidali
  • lasciti testamentari
  • bomboniere sostenibili
  • e-cards ossia delle donazioni che però vengono effettuale sotto forma di una cartolina regalo per qualcuno di speciale

 

Psicologa e Viaggiatrice. Giro il Mondo e studio la personalità dei viaggiatori! Ho visitato più di 75 paesi molti dei quali da sola. Per me il viaggio è uno strumento di crescita personale. Ho creato questo sito per tutti quelli che amano viaggiare da soli o che vorrebbero iniziare a farlo. Ho pubblicato: Il Bello di Viaggiare da Soli: guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi edito Feltrinelli.

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