La Finestra sulla Favela di Marco Loiodice

Francesca Di Pietro Pubblicato il

[box style=’info’]Più di un anno fa ho intervistato Marco Loiodice, un milanese che aveva lasciato tutto per andarea lavorare nella Favela della Rocinha a Rio de Janeiro, la cosa mi aveva meravigliato e incuriosito al tempo stesso. È rimasto come un piccolo tarlo nella mia mente, così, quando sono andata a Rio l’ho chiamato e lui mi ha portato in Favela, è stata un’esperienza molto diversa da come mi aspettavo, tanto è vero che ne ho fatto anche un video..

Lui ha scritto un libro dei suoi anni li e come minimo vorrei che anche voi lo leggeste. Un ragazzo speciale in un luogo speciale, mi sembra un buon mix no?[/box]

La Finestra sulla Favela

di Marco Loiodice

Che cos’è una favela? Un covo di ladri e narcotrafficanti? Un luogo di miseria e abbandono? Che cosa ti va di sapere di una favela? Ne avrai sentito parlare tramite chiacchiere e servizi della tv. Se sei stato a Rio de Janeiro, avrai scorto da lontano, sporgendoti dal finestrino di un’auto in corsa, il mantello di migliaia di luci bianche gialle e rosse che la notte ripone sul dorso di ogni collina della città.

vivere nella favela della Rocinha

Che cosa ci fa un impiegato in una favela brasiliana? È passato dagli uffici milanesi della direzione sistemi di una multinazionale al groviglio di vicoli della favela Rocinha di Rio de Janeiro, la più grande favela del Sudamerica, perché?

Sanguinano, brillano e piangono le favelas, sul dorso di Rio de Janeiro, città simbolo del mondo intero nella concezione dell’opera del Cristo Redentor, che, a sua volta, restando nel suo significato simbolico, è la croce, il sacrificio dell’umanità, che il mondo intero domina.

I colpi d’arma da fuoco sono secchi e freddi. Sono secchi e freddi quando li senti esplodere tra mura rischiarate dall’aurora di un lunedì mattina. Passano indifferenti e ti lasciano indifferente. Non importa che ne capiti uno o che arrivino in serie di quattro: te ne accorgi dopo che sono capitati, e ti lasciano con il dubbio che siano capitati in sogno.

2013-12-20 visita RAI in rocinha - patty (9)

Ti chiede che cosa ci sia alla fine del mare, il Pinocchio della favela Rocinha, che oggi è felice perché ha fatto un tuffo e ha mangiato un panino, e, se ti trovi in difficoltà a trovare una risposta adeguata, gli chiedi che te lo dica lui, che cosa pensa che ci sia laggiù. E lui apre il volto in un sorriso e, volgendo lo sguardo oltre la linea dell’orizzonte, ti racconta di essersi sempre immaginato un dirupo senza fondo nel quale tutta l’acqua si riversa in un’enorme cascata.

finestra sulla favela - antonio spirito - Copia

“Finestra sulla favela – I racconti” è una selezione di ventinove racconti dal blog “Finestra sulla favela” organizzati in quattro capitoli (Un impiegato in favela, Entrare in favela, Essere favela, Il ritorno), più un’appendice che racconta i Mondiali di calcio 2014 visti dalla favela, a disegnare il percorso ideale di un ex-impiegato che ha voluto dedicarsi alla graduale conoscenza della grande umanità di favela. Ogni volta che qualcuno vi si affaccerà, una parte di umanità sorvolerà il suo muro e volerà attraverso altri Paesi, altri quartieri, nuove prospettive; verso un’altra riva.

I libro è anche illustrato con le bellissime foto di Antonio Spirito .

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Il 50% del ricavato dell’autore andrà a sostegno ai progetti della Onlus Il Sorriso dei miei Bimbi.

 

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Psicologa e Viaggiatrice. Giro il Mondo e studio la personalità dei viaggiatori! Ho visitato più di 75 paesi molti dei quali da sola. Per me il viaggio è uno strumento di crescita personale. Ho creato questo sito per tutti quelli che amano viaggiare da soli o che vorrebbero iniziare a farlo. Ho pubblicato: Il Bello di Viaggiare da Soli: guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi edito Feltrinelli.

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