Itinerario sulla Garden Route in Sudafrica: cosa fare e dove dormire

Francesca Di Pietro Pubblicato il

Ho percorso 2 volte la Garden Route in self driving e è una strada magnifica, iconica e anche facile da guidare, in quest’articolo ho inserito tutte le informazioni che mi sono venute in mente, se stai organizzando un viaggio in Sudafrica ti suggerisco di leggere anche il mio articolo su Come organizzare un viaggio in Sudafrica fai da te e se pensi di fare una sosta a Cape Town ho scritto Prima volta a Cape Town cosa fare assolutamente , se ci sono altre cose che vorresti chiedermi scrivimi su Instagram, solitamente rispondo entro 24 ore.

Quando andare sulla Garden Route in Sudafrica:

Tema super ricorrente tra le domande che ricevo. Come dico ogni volta il Sudafrica è un paese molto vario e con una natura spettacolare, il periodo migliore per visitarlo è da Novembre a Maggio, quando le temperature sono più miti ovunque, ci sono le fioriture, è possibile fare il bagno. La Garden Route è piuttosto lunga e anche la temperatura cambia mentre la visitate, è una costa più mite e più soleggiata rispetto a Cape Town, di sicuro l’atmosfera migliore c’è in primavera ed estate perché ci sono anche molti sudafricani che ci vanno in vacanza e i paesini si animano, ma diciamo che se non avete alternative e pensate di visitarla in agosto, potrete trovare piacevoli giornate di sole per godervi al meglio la natura, è una zona piuttosto piovosa in inverno, portatevi un k-way.

Che trasporti usare per la Garden Route?

A differenza di altri continenti in Africa i trasporti pubblici sono quasi inesistenti, quindi meglio non affidarsi a questa opzione. Per percorrere la Garden Route, ma direi anche altri itinerari come la Wild Cost o la strada fino al Kurger abbiamo due opzioni.

  1. Affittare una macchina: io preferisco questa opzione perchè sono una persona molto indipendente, le strade in Sudafrica sono molto sicure e tutte asfaltate io ho guidato praticamente in tutto il paese, da Cape Town alla Wild Coast e poi nel Karoo quindi posso assicurare che si può fare. I prezzi dell’affitto delle macchine dipendono dal numero di giorni che l’affittate, mediamente per 1 mese costa 15€ al giorno per 2 settimane può salire di poco. Io affitto sempre su rentalcars.com perchè ti permette di comparere tutte le offerte e trovare sempre quella più economica.
  2. Usare Baz Bus, non appena sbarcherete in Sudafrica vedrete che tutti lo conoscono è una compagnia che fa hop on hop off per quasi tutto il paese, è disegnata per i backpackers, ma moltissimi locali la usano perchè è davero comoda. Loro hanno una filosofia davvero intelligente a parer mio, ossia ti lasciano direttamente negli ostelli più popolari, così eviti di dover trovare un taxi per arrivare in ostello, anche perchè molto spesso sono strutture nel mezzo della natura. Il servizio è molto comodo, loro producono anche una piccola guida davvero interessante, non è economicissimo, anzi direi che forse risparmi in macchina, ma se non ti va di guidare è direi, l’unica opzione.

Se non vuoi visitare questa zona da solo e preferisci unirti ad un gruppo, magari con altri ragazzi stranieri, ho selezionato per te dei pacchetti interessanti:

  • Da Città del Capo: Garden Route e Addo in 5 giorni: è un tour molto completo che ti permette di fare e vedere davvero un sacco di luoghi senza preoccuparti di nulla, comprende anche un safari in 4×4.

  • Garden Route in 3 giorni: ti permette di vedere bene la zona di Oudtshoorn, il Wilderness National Park e di fare un safari in una riserva privata.
  • Da Città del Capo safari di 2 giorni nella natura: questo è il più breve, a parer mio forse troppo, ma se avete poco tempo è un’opzione, in pratica si arriva fino al Piccolo Karoo.

Itinerario da fare sulla Garden Route:

  • Hermanus:

questa tappa ve la consiglio soprattutto se andare durante la stagione delle balene che va da giugno a settembre, in quanto la Walker Bay è il luogo migliore al mondo per avvistare le balene da terra, e a settembre c’è persino il Whale Festival. Oltre le balene ci sono diversi percorsi di trekking, anche facili che potete percorrere, il più famoso è il Cliff Path Walking Trail, 10km di percorso lungo il mare, un paesaggio meraviglioso. La spiaggia più famosa è Grotto Beach dove si può fare anche kayak, inoltre una buona opzione è trascorrere una giornata al Fernkloof Nature Reserve 60km di camminate tra tutte le spieci botaniche della Garden Route. Se volete più info ho scritto un articolo su Cosa fare ad Hermanus 

Molti utlizzano Hermanus come base per andare a Gansbaai, il posto più famoso del Sudafrica per immergersi in gabbia con gli squali bianchi. So che è una cosa che piace a molti, ma io vi inviterei a non farlo. Per attirare i turisti le barche vanno a circa 4-5km dalla costa e buttano cibo e gli squali hanno imparato che vicino alla cosa possono essere nutriti e hanno cambiato le loro abitudini, quindi molto spesso si avvicinano molto alla costa e attaccano i surfisti. Ci sono tantissimi movimenti di surfisti in Sudafrica contro questa attività e io li appoggio a piene mani.

Dove dormire a Hermanus:

– Hermanus Backpackers: è il posto più polare tra i viaggiatori zaino in spalla, spazi grandi, camere ampie sia private che condivise, piscina, giardino, vicino alla spiaggia e al centro. Organizzano tantissimi tipi di escursioni.

  • Whale Rock Lodge, dove ho dormito io,  si trova a due passi dal porto nuovo, vicinissimo al mare. È un posto stupendo, davvero molto curato nei dettagli. Ha due grandi ville, entrambe con giardino e piscina privata, due sale separate per la colazione.
  • Harbour House: come suggerisce il nome si trova nella zona del porto, ha infatti una magnifica vista su questa baia, il pezzo forte è l’infinity pool all’ultimo piano perfetta per un tuffo al tramonto. Ha diverse tipologie di camere, anche quelle più romantiche con vista.The Marine Hermanus: questa è una struttura più grande, un bellissimo hotel che si trova proprio sopra la baia di Walker, e che quindi gode di una vista mozzafiato. Ha una splendida piscina in giardino per gli ospiti. Loro puntano molto anche sul cibo, infatti il ristorante interno è ottimo e mangiare lì una sera potrebbe essere un’opzione per rilassarsi ancora di più.

  • Cape Agulhas

La vera punta più merdionale dell’Africa, è un posto davvero stupendo. Il parco naturale che costeggia il mare ha delle passeggiate in legno che ti permettono di proseguire lungo la costa per chilometri e il faro principale rende ogni foto davvero speciale. Ci sono tre cose che consiglio vivamente di fare a Cape L’Agulhas:

  1. Andare a mangiare al Pelican, è un piccolo ristorante sulla spiaggia, che serve enormi porzioni di pesce e sotto di voi sguazzeranno enormi razze, ve lo consiglio a pranzo è davvero carino e informale
  2. Fare una passeggiata a cavallo sulla spiaggia: le spiagge sono senza fine, chilometri e chilomentri di sabbia bianca costeggiata da onde spumeggianti, l’esperienza a cavallo è bellissima, la faccio fare anche nel viaggio volontariato che organizzo io.
  3. Andare nella bellisisma spiaggia bianca a pochi chilometri con tanto di caverna oscura.

Se non riuscite ad andarci in maniera indipendente ci sono anche dei tour in giornata da Cape Town

Dove dormire a Cape Agulhas:

  • Cape Agulhas Backpacker: questo è il posto dove dormo io quando ci passo, ci sono stata già diverse volte. Le camere sono quelle tipiche di un ostello, ma la parte che mi piace di più è la zona in comune. Hanno una bella piscina con giardino e una sala da pranzo grande, con camino, bar e la possibilità di ordinare da mangiare se non si ha voglia di cucinare. Lo stile d’arredamento è molto simpatico.
  • Lighthouse Stay: questa struttura si trova davvero a due passi dalla spiaggia e dal faro, potete godere di un’ottima vista ed è adatta a chi vuole fare un po’ di mare, o semplicemente farsi coccolare dalle onde.

  • Beachcombers Bed & Breakfast: anche in questo caso la location è perfetta, a solo 1km dal faro, ma ogni camera è studiata per dare il massimo compfort dal materasso alla smart TV alla colazione abbondante e la proprietaria è carinissima.

 

  • Piccolo Karoo

A nord del Western Cape si trova il Karoo, uno dei più grandi e aridi deserti africani, fa sempre parte del Kalahari, la parte più meridionale è chiamato Piccolo Karoo è ha un paesaggio più vario, montagnoso e roccioso. Possiamo dire che inizia verso Swellendam, una delle prime colonie olandese di cui ha mantenuto ancora lo stile e le chiese. Da questo punto vi consiglio di prendere la Route 62, questa strada abbraccia diversi tipi di paesaggio, dalle montagne con punte aguzze, alle profonde vallate alle zone di coltivazione del vino. Il paesaggio cambia molto e per quanto allungherete il vostro tragitto rispetto alla N2, sicuramente sarà più bello e scenografico. Se siete appassionati di vino Roberson nel Breede River Valley è una buona opzione, si possono organizzare anche escursioni in bici o a cavallo, altrimenti dirigetevi direttamente verso Oudtshoorn la cittadina degli struzzi.

Sapete perchè in questo posto ci sono così tanti allevamenti di struzzi? Perchè negli anni ’20 era di moda indossare cappelli o vestiti con piume di struzzo e venivano quasi tutte da questo piccolo paese sudafricano. Fa un po’ ridere vero? Poi con il tempo l’industria si è spostata sulla carne e sulle uova e da qualche anno anche sul turismo, infatti qui potrete cavalcare uno struzzo! Attenti è forte e corre forte!

Oltre gli struzzi potrete anche avvistare i suricati, quei piccoli animaletti curiosi che stanno spesso sulle zampe posteriori. Infatti Meerkat Adventures organizza escursioni per avvistare i suricati all’alba. Per chi ama fare caving, (non io) c’è un luogo davvero speciale il Cango Caves, con diversi percorsi di difficoltà crescente. Altra attività piuttosto particolare è un trekking notturno con torce ultraviolette per avvistare animali notturni.

Ritornando lungo la N12 verso il mare si arriva nella zona di George dove c’è uno dei miei posti preferiti in assoluto Sedgefield, un minuscolo paesino tra la laguna e l’oceano con un paesaggio mozzafiato, dove ho organizzo anche volontariato. Infatti se vi dovessi suggerire una tappa imperdibile sarebbe proprio questa, nel mio articolo Sedgefield la baia segreta nel Garden Route National Park ti spiego bene perché.

Dove dormire nel Piccolo Karoo:

Swellendam: 

Cypress Cottage Guest House: è davvero una casa di campagna bianca, con un arredamento interno molto curato e country, il calssico posto per staccare da tutto e leggere in giardino all’ombra tra un tuffo in piscina e un altro.

Aan de Oever Guesthouse: si trova a due passi dal fiume Koornlands, ha un bellissimo giardino da sfruttare nelle giorante di sole, ha persino una piscina d’acqua salata e vista sui monti Langeberg.

Robertson:

Assegai Rest Klaasvoogds: questo posto è veramente particolare perchè è una fattoria immersa nella natura e se lo volete potete dormire nelle tende tipo indiano d’America, fanno anche massaggi olistici.

Robertson Backpackers: questo posto è davvero super rilassante, è il tipico cottage di campagna inglese, tutto bianco con il portico, le sedie di vimini, le stanze sono grandi e spazione, ha una piscina esterna ed è immerso nella natura, è molto frequentato da viaggiatori perchè il baz bus ferma proprio lì.

GuBas De Hoek meet eat sleep: questa sistemazione è veramente di livello, come avere una villa privata con ogni comfort. Il personale  è super gentile e la cucina ottima, possono organizzare gite in bicicletta e a due passi c’è una cantina per fare degustazione di vini. Molto attenti all’ambiente è tutto a basso consumo.

Oudtshoorn:

Karoo Soul: una bella villa, molto accogliente, con uno stile davvero Sudafricano, potrete fare un Braai (un BBQ) con gli altri ospiti nel loro bellissimo giardino

  • Old Mill Lodge: potrete vivere l’emozione di vedere da vicino un allevamento di struzzi e di essere totalmente immersi in questa magnifica natura, tra laghetti, fiumi e sentieri verdissimi per camminare. Questa struttura ha anche un ottimo ristorante.

Sedgefield Garden Route

  • Garden Route National Park

Quello che un tempo si chiamava Wilderness National Park, un enorme parco naturale, che comprende foresta, fiumi, lagune, spiagge, dune di sabbia. È il paradiso per chi ama lo sport outdoor e le avventure un po’ estreme. Quanto restare è direttamente proporzionale a quando siete appassionati di trekking e sport. Sicuramente un luogo da non perdere è il Tsitskamma National Park, vi conisglio di rimanere qui almeno un giorno intero, oltre ai bellissimi trekking, si può anche fare canoa, rafting, o zipline. Se cercate l’adrenalina, sempre nel Garden Route National Park c’è Bloukrans Bungy, il più alto Bungy Jumping del mondo, ci si butta da un ponte di 216 metri sospeso in una valle e con il fiume sotto. Ci sono andata, non mi sono buttata perchè è un’attività che non mi interessa minimamente, però posso dire che è davvero pazzesco, avevo paura solo a vedere gli altri.

Proseguendo sulla Garden Route si trova Knynsa, il posto più turistico della zona, è una delle destinazioni preferite dai sudafricani per le vacanze, una cittadina davvero ricca e carina. Personalmente ritengo che il turimo sia un tantino agè quindi non vi consiglio di dormirici, ma è un’ottima idea fare tappa per un pranzo sul porto e magari degustare ostriche che sono buonissime e decisamente più economiche rispetto alle nostre. In stagione da qui partono tantissime escursioni per fare whale whatching e anche per osservare i delfini, o una classica crociera al tramonto con bbq.

Plettenberg Bay: anche questa è una zona molto famosa per il turismo locale, ci sono tantissime piccole ville sulla spiaggia da poter affittare, le spiagge sono bellisisme, le onde buone per il surf e l’acqua inizia ad essere più calda. In stagione si organizzano  escursioni per nuotare con le foche, escursioni in kayak per avvistare i delfini da vicino, e gite in barca per avvistare le balene; è una zona davvero piena di attività Outdoor.

Dopo Plettenberg Bay tecnicamente entriamo in Estern Cape, ma si intende Garden Route tutta la strda che porta a Port Elizabeth. Come dicevo prima la zona di Storms River e Tsitsikamma Park è la più indicata per il trekking. Cape St Francis, è un bellissimo posto per fermarsi a mangiare e a scattare delle fotografie perchè il punto è davvero stupendo con le sue forti onde che si rompono sugli scogli.

Dove dormire lungo il Garden Route National Park:

Knynsa:

Waterfront Lodge: questa struttura si trova proprio difronte alla laguna, in un posto un po’ raccolto, vi sentirete come ospiti in una tipica villa sudafricana.

Headlands House Guest Lodge: location unica con una grande vista, ha un bellissimo deck dove rilassarsi, piscina e lettini vista oceano, alcune camere hanno la vasca che da sul mare.

Plettenberg Bay:

Ocean View Guest House: quello che la fa da padrona è la vista come suggerisce il nome, le stanze hanno tutte grandi vetrate per vedere sempre l’oceano, il giardino e la piscina è super infinita

– Stanley Island: bellissima struttura con un arredamento africano molto elegante, magnifica piscina e solarium

Storms River:

Wild Spirit: che è dove sono andata io, stupendo! Vale la pena di andare a Storm River solo per dormire lì. È tipo una casa sull’albero però nella foresta, la sera si fa il fuoco e tutti si seggono intorno, ha una cucina molto grande, ma servono anche da mangiare e c’è un’ampia zona campeggio dove puoi dormire anche in una tenda loro da safari.

Mountain Breeze Log Cabins: a due passi da Tsitsikamma adatto a chi preferisce stare nella nautra, cucinarsi il suo bel braai e trascorrere le giornate facendo sport e attività outdoor

 

Jeffrey’s Bay

Il paradiso dei surfisti della Garden Route, se venite in estate e cercate un posto dove restare qualche giorno a rilassarvi, andare a decine di feste e conoscere nuove persone questo luogo fa per voi. È famosissimo per avere dei tubi di onde davvero lunghi, ci sono surfisti da tutto il mondo, ed  è anche un buon posto per fare shopping dato che è pieno di outlet di brand sportivi e di surf. Se non siete in vena di feste usatelo solo come tappa per la notte.

Dove dormire a Jeffrey’s Bay:

African Ubuntu: io ho dormito in questo ostello, la cosa che mi è piaciuta di più è che è tranquillo. È gestito da un istrutture di surf quindi se volete organizza lezioni private o di gruppo, c’è una bella sala televisione, una sala per giocare a bliardo e una grande terrazza, ma nn si fanno feste e si dorme bene.

Island Vibe: questo direi che è l’ostello più famoso di JB, specialmente perchè è un party hostel, infatti io ci sono andata la sera a fare festa. Ha un bar chiuso quindi il rumore non si diffonde nella zona notte, mettono musica e c’è un biliardo e poi c’è una bellissima terrazza piano spiaggia dove proseguire la festa. È molto molto grande, molto affollato quindi meglio prenotare.

Port Elizabeth

Questa è la città da dove quasi tutti volano via, è la via d’uscita dalla Garden Route e la porta d’ingresso per la Wild Coast. In molti dicono che in centro ci sia una vibe molto hipster, quindi l’anno scorso ho deciso di fermarmici. Purtroppo credo d’aver sbagliato zona e la vibe non l’ho proprio colta. È una città industriale con molte zone ancora davvero pericolose e grandi township, se ci ritornassi direi che vale la pena alloggiare a Humewood, la zona vicino al mare più popolare per il surf. Oltre che per l’aeroporto PE è spesso frequentata come base per visitare l’ADDO National Park.

Dove dormire a Port Elizabeth:

Singa Lodge: molto carino, curato, bel giardino e piscina, perfetto per chi si vuole rilassare dopo giorni di auto.

 

Forest Hall Guest House: si trova nella zona di Walmer un quartiere più immerso nel verde e meno caotico, infatti questa struttura si sviluppa completamente nel giardino, ha dei patio molto belli, piscina, prati e un ristorante interno.

 

ADDO National Park

Ci si può andare in giornata da PE o dormire nelle vicinanze, io ho scelto la seconda. Ci si va tranquillamente in selfdriving, è tutto tracciato e asfaltato, volendo vicino la biglietteria si trovano delle guide che salgono con te in macchina e ti portano nei luoghi preferiti degli animali, ritengo sia una buona opzione per essere sicuri di trovarli e a far lavorare la gente del luogo; in alternativa potete prenotare questo servizio on-line. L’Addo è un parco nazionale “costruito” come spesso accade in Sudafrica, hanno popolato quest’area prevalentemente con elefanti, anche se nel parco ci sono circa 20 leoni che con un po’ di fortuna si possono vedere. Forse non tutti sanno che, questa è una zona dove si coltivano arance e all’inizio della costruzione del parco, gli elefanti venivano sfamati dando loro arance, ma poi sono diventati troppo dipendenti dal uomo, così ora è vietato dar loro arance, ma la cosa positiva è che in moltissimi lodge nelle vicinanze ci sono degli agrumenti bellissimi.

Oltre i safari all’Addo ci sono altre due esperienze che consiglio, che infatti ho incluso nell’estenzione del mio progetto Viaggio Volontariato:

  • Il Daniel Cheetah Project: che è un centro di recupero dei grandi felini. Con una piccola donazione è possibile fare una visita guidata e capire in che modo aiutano e proteggono questi animali.
  • SCHOTIA SAFARIS PRIVATE GAME RESERVE: è una game reserve privata, in pratica hanno uno spazio molto grande e hanno comprato gli animali, ma anche se può sembrare strano è una pratica molto diffusa in Sudafrica e ha il valore aggiunto di poterti trasportare in un vero e proprio safari senza dover andare fino al Kruger.

Dove dormire all’ADDO:

ADDO African Home: io ho dormito qui, aveva aperto da meno di un mese, la struttura è bellissima. Ci sono stanze di diverso livello di romanticismo, arredamento molto africano ma di design, bellissimo porticato esterno dove fare colazione, piante stupende, hanno le tende enormi da safari, stanze iper comfortevoli.

– Homestead B&B: questa è la struttura che ho scelto per l’estensione del mio viaggio -volontariato (le volte che l’ho organizzato), è molto intimo, sembra quasi che sei a casa di una coppia di signori, ha la piscina e molto verde come piace a me.

Libri consigliati per un viaggio in Sudafrica:

Un arcobaleno nella notte di Dominique Lapierre, per me è proprio necessario altrimenti è inutile andarci. Ti permette di capire davvero tutte le ferite e tutta la storia che molti di noi ignorano. Ti permette di conoscere meglio quello che vediamo e soprattutto di capirlo.

Lungo cammino verso la liberà di Nelson Mandela: la sua autobiografia e il racconto dei suoi 27 anni di carcere per un ideale

Le mie fiabe Africane di Nelson Mandela: una raccolta di fiabe tradizionali africane che ne raccontano i valori e le credenze

Sudafrica Lesotho Swaziland, guida di Lonely Planet: io sono in fissa le compro sempre e ovviamente l’ho comprata anche del Sudafrica, come dico sempre, serve per organizzare il viaggio non per conoscere il paese.

Cartina stradale del Sudafrica: è più fondamentale della guida se fare un selfdrive.

 

Psicologa e Viaggiatrice. Giro il Mondo e studio la personalità dei viaggiatori! Ho visitato più di 75 paesi molti dei quali da sola. Per me il viaggio è uno strumento di crescita personale. Ho creato questo sito per tutti quelli che amano viaggiare da soli o che vorrebbero iniziare a farlo. Ho pubblicato: Il Bello di Viaggiare da Soli: guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi edito Feltrinelli.

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