Fare Kayak sul Mekong- Kratie -Cambogia

Francesca Di Pietro Pubblicato il

Mekong, uno di quei fiumi mitici, un po’ come il Rio delle Amazzoni, il Gange, l’Okawango…

Ma poi come è questo Mekong? Lo chiamano “la grande Madre” perchè accoglie tantissimi villaggi galleggianti..centinaia di persone che passano la loro vita su una casa circondata d’acqua o in alcuni casi una barca adibita ad abitazione..

Il Mekong è un fiume grandissimo, lungo, infinito e anche largo, durante il suo cammino, lo scenario cambia, così anche come il clima e la profondità.

In Cambogia uno dei punti più suggestivi per vivere il Mekong è nelle vicinanze di Kratie, a nord est di Phnom Penh.

Kratie è una piccola e polverosa città costruita sulle rive del Mekong, tutta la vita gira intorno ad un grande mercato centrale e vicino pullulano risaie e altre coltivazioni.

Kayak sul Mekong

Una ragazza americana, direi giovanissima, Sorya, ha deciso di trasferirsi a Kratie e di creare itinerari in Kayak lungo il Mekong. Basta chiedere in giro di Sorya Kayaking Adventures. Come potevo non provarli?

Ci sono diversi percorsi, sia di mezza giornata, o mattina o tramonto sia giorno intero; per esperienza, quindi perchè li ho provati, vi consiglio la mezza giornata.

Forse non tutti sanno che a 17 km da Kratie c’è una zona piena di delfini da fiume, ce ne sono circa 27 ma in un fazzoletto molto piccolo e quindi sbucano una continuazione. Durante il periodo di Pol Pot i delfini del Mekong venivano cacciati e commerciati con la Cina, questo ha fatto si che questa razza particolarissima quasi si estinguesse, per questo oggi ci sono molte campagne di conservazione e di formazione dei pescatori per fare in modo che questi bellissimi animali ripopolino il Mekong come un tempo.

Kayak sul Mekong - Cambogia

Kayak sul Mekong

L’avventura inizia con una quarantina di minuti sul camion in direzione nord, si attraversano tantissimi villaggi, si incontrano sguardi di bambini pieni di speranza e di anziani che la speranza forse l’hanno vista svanire anni fa…

Le condizioni di vita sono alternanti, ma la plastica rende tutto simile, diciamo “avvolge” ogni cosa; non si ha cultura dello smaltimento e le discariche sono accanto alle case, nella situazione più felice bruciano i rifiuti tra le risaie o dietro le case.


Booking.com

Finalmente si arriva al punto d’ingresso in acqua, la corrente è abbastanza intensa, un vento soffia basso, a pelo d’acqua rendendo difficile la navigazione, ci sono poche onde, ma avanzare è comunque difficile.

Dopo poco si entra in una zona piena di mangrovie, la sponde si confondono con delle piccole isole di sabbia, navigare in queste acque è piacevole, spesso si è protetti dalle correnti. In alcuni punti si può arrivare su delle piccole e deserte spiaggette, attraversando qualche duna si arriva in punti in cui l’acqua è alquanto limpida e pulita tale da poter nuotare.

Koh Tron

Subito dopo inizia la parte più bella, un paesaggio davvero inaspettato, che non avrei mai pensato di trovare e che per me vale l’escursione.

Inizia quello che si chiama “il bosco galleggiante” ci sono alberi enormi, altissimi, che ricordano un po’ i baobab come forma, questi alberi sono cresciuti nel mezzo del fiume, creando delle piccole isole e le radici sono completamente esposte a causa dei diversi livelli del fiume nel arco dell anno. Io ci sono stata a Febbraio che è stagione secca, quindi l’acqua era bassa e tutte le radici erano aeree, tutti gli alberi hanno i rami e le foglie che vanno nelle stessa direzione, come se ci fosse un vento continuo invisibile… un paesaggio fiabesco.

È come se fossi catapultato in un’altra dimensione lontana, direi quasi surreale, purtroppo questo stupendo percorso non dura tantissimo, ma solo un quarto d’ora.

All’improvviso il fiume si ingrandisce i confini si perdono, i colori si uniformano, ma appaiono i delfini, tanti… o meglio 27 ma particolarmente allegri.

delfini del mekong

Essendo in kayak i delfini non sono spaventati o disturbati dal rumore del motore, quindi saltellano da ogni parte. Dopo qualche minuto capisci che non li devi cercare con gli occhi, ma con le orecchie, i delfini soffiano quando respirano e nella quiete più totale si riesce a sentire quel rumore anche se l’animale è molto lontano.

Tramonto su Koh Trong
Tramonto su Koh Trong

I delfini del Mekong sono molto diversi da quelli di mare hanno il musetto tondo e paffuto e sono un po’ più piccolini.

Dopo aver speso una buona mezzora ad osservare i delfini, nel caso in cui abbiate scelto l’escursione di mezza giornata, l’esperienza finisce così, dopo 12km di Mekong.

Se invece avete muscoli carichi di energia, potete scegliere il percorso completo che è di 24km, purtroppo però la seconda parte del tragitto è solo una pagaiata continua contro corrente.

Il fiume per i 12 km successivi è nella sua massima estensione quindi il paesaggio è sempre lo stesso e poco interessante. Arrivando vicino alla città di Kratie vi imbatterete in Koh Trong, un isola di sabbia di fronte la città.

Li è possibile posare il kayak e girarla un po’ a piedi, sul versante sud c’è un villaggio galleggiante, ma di dimensione davvero ridotte.

Tramonto su Koh Trong
Tramonto su Koh Trong

Consiglio personale:

Meglio fare solo l’escursione della mattina e poi verso le 15.30 o 16.00 recarsi al pontile, prendere un’imbarcazione pubblica per Koh Trong e visitare l’isola indipendentemente. Se avete poco tempo, dato che l’ultima barca che ritorna in città è alle 17.30, vi consiglio di farvi accompangare da un mototaxi, così potrete vedere tutta l’isola e fermarvi quando desiderate per scattare le foto.

Nelle ore del tramonto la vista sul villaggio galleggiante è uno degli spettacoli più belli che ho visto in Cambogia.

Altro consiglio, a Kratie dormite al River Dolphin, è fuori dal centro, tra le campagne, è una struttura grande, con una piccola piscina, il giardino, l’orto, l’allevamento di pesci gatto e stanze enormi e curate nei dettagli. Il cibo è accettabile, costo da 10$ in su, lo staff è dolcissimo.

Psicologa e Viaggiatrice. Giro il Mondo e studio la personalità dei viaggiatori! Ho visitato più di 75 paesi molti dei quali da sola. Per me il viaggio è uno strumento di crescita personale. Ho creato questo sito per tutti quelli che amano viaggiare da soli o che vorrebbero iniziare a farlo. Ho pubblicato: Il Bello di Viaggiare da Soli: guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi edito Feltrinelli.

Clicca qui per leggere i commenti