Cosa si impara a viaggiare da soli in Colombia

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Quando ho detto ai miei amici che stavo per partire due mesi per al Colombia, hanno avuto una reazione incredibile, praticamente mi avevano dato per morta o rapita come e la Betancourt.

Onestamente basta informarsi da fonti un po’ più attendibili per rassicurarsi sulla situazione colombiana e scoprire che è un paese in forte sviluppo del tutto sicuro.

Durante il mio soggiorno Colombiano, ho cercato di stare più a lungo possibile, con la gente del posto, uscendo nei locali tradizionali, facendo couchsurfing, parlando con i ragazzi degli ostelli e la cosa che mi ha colpito di più è quanto la popolazione ci tenga a far cambiare l’idea che si ha sul paese.

Credo che siano rimasti per troppo tempo vittime di loro stessi, segregati nelle loro stesse città, senza la possibilità di vistare il paese o di farlo visitare agli stranieri. Questo ora li ha resi molto aperti, ospitali e incredibilmente gentili. Anche se devo dire che come in molti paesi, c’è differenza tra la gente del nord e del sud. La gente della costa è abituata al turista, specialmente quello Nordamericano e ricco ed arrogante, è abituata a spremerlo, a fargli pagare anche l’aria che respira. Personalmente questa situazione, specialmente in città come Cartagena mi ha stancato molto, io prediligo stare nei piccoli centri, dove le persone sono più genuine.

Cosa si impara viaggiando in Colombia?

Secondo me a relativizzare la propria vita,

non è un paese povero, tutt altro, e la qualità della vita è decisamente elevata, ma ogni volta che ascoltavo le storie della gente mi si stringeva lo stomaco. Vedere quanto la guerriglia prima e la lotta dei cartelli della droga poi, abbia colpito nel profondo la vita di ogni cittadino, ti fa pensare molto a quanto siano spesso fatui i nostri problemi quotidiani.

L’effetto sorpresa,

lasciare che un paese ti sorprenda. È incedibile quante cose ci siano da fare e la varietà di esse anche in 100km, lasciarsi trasportare dalla terra, non avere itinerari rigidi, essere flessibile ai propri desideri.

Si dice che più si sa e più si vorrebbe sapere, il segreto è trovare il giusto bilanciamento tra quello che si vuole fare ed il tempo che si ha per farlo, sembra banale ma non lo è. Di solito prima di partire si ha un itinerario in mente, per quello che abbiamo letto sulla guida o che ci ha consigliato un amico. Poi arriviamo in un paese che offre molto di più di quello che immaginavamo e il segreto è riformulare l’itinerario, sceglie un’esperienza piuttosto che un luogo da visitare, fare qualcosa che di solito non faremmo nella vita di tutti i giorni, dove la società ci obbliga a programmare tutto.

Un buon consiglio è: iniziare ad ascoltare la gente e fare una pausa dalle nostre guide.

Che i pregiudizi rovinano tutto, nei rapporti così come anche nei viaggi.

L’immagine della Colombia, è fortemente legata a quest’immaigne di paese pericolosissimo, dove ovunque ci sono narcotrafficanti e guerrilleros, per quanto il governo sita facendo un buonissimo lavoro di immagine, in europa questa nuova realtà stenta ad arrivare. E’ bello fare un viaggio in Colombia e tornare sorpresi, un po’ come quando si finisce per uscire con il più antipatico della classe per scoprire che invece è una persona simpaticissima, ma timida. La Colombia è così, tutti la collegano alle cose brutte, ma lei fa di tutto per mostrare solo quelle belle. Bisogna andarvi per comprendere la differenza con l’immagine che abbiano in Italia di questo pese e di quella gente, davvero ospitale.

Se avete altri dubbi sulla sicurezza della Colombia, leggete il mio post. Altrimenti scrivetemi pure.

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6 comments on “Cosa si impara a viaggiare da soli in Colombia
  1. SONO STATO ANCHE IO IN COLOMBIA GRAZIE AD UNA BORSA DI STUDIO VINTA CON L’UNIVERSITà SAPIENZA DI ROMA, HO GIRATO PER 5 MESI E CONDIVIDO MOLTO QUELLO CHE DICI, SOPRATUTTO SU CARTAGENA! ANCHE SE SINCERAMENTE ANCHE SE FANNO DI TUTTO PER NON FARLA VEDERE, SI CAPISCE BENISSIMO CHE HANNO DEI PROBLEMI QUASI NON RISORVIBILI! SOPRATUTTO PERCHè LO STATO COME DICI TU FA DI TUTTO PER FAR VEDERE UN’ALTRA FACCIA…MA FONDAMENTALMENTE è TRA I PRINICIPALI ORGANI CHE COMBATTE CON I GUERRIGLIERI X SDRADICARE AI CONTADINI IL MAGGIOR NUMERO DI TERRE…! LA CORRUZIONE COLOMBIANA è PRESENTE NEL GOVERNO, NELLA POLIZIA, NEGLI ORGANI ISTITUZIONALI, IL 90% DELLA GENTE NON è COSI, MA C’è UN 10 PER CENTO CHE STA ROVINANDO TUTTO!!!
    NONOSTANTE QUESTO LOCOMBIA è MAGICA E RESTERà SEMPRE NEL MIO CUORE!

  2. Ciao, mi chiamo Laura, ti ho scritto oggi un sms che Doris ha letto a Radio Capital, rinnovo i ringraziamenti e ti faccio anche i complimenti per il sito.
    Dunque anch’io andrò in Colombia, ho un amico che vive a Bogotà, starò un po’ là con lui, andremo sicuramente alla ciudad perdida e ai caraibi, e poi spero tanto di sfruttare un’occasione di studio a Cali con una persona che ho già conosciuto in Italia, ma per un periodo starò da sola: essendo la prima volta così lontano e per così tanto tempo, e per curiosità riguardo gli stili di vita che non conosco, ho deciso di iscrivermi al circuito wwoofeer, non so se lo conosci perché non ho guardato tutto il sito, comunque si tratta di lavorare nelle fattorie in cambio di vitto e alloggio (http://www.wwooflatinamerica.com/): è vero che fermandomi a studiare e lavorare andrò meno in giro, ma per ora sono più orientata (e forse destinata) a conoscere le persone.
    Per ora ti ringrazio dell’incoraggiamento, è cascato a fagiolo in un periodo di pressioni psicologiche sul pericolo di visitare questo paese, anche se purtroppo non credo che potrai togliermi la sensazione peggiore di quando certe persone mi strizzano l’occhio chiedendo di portare loro un regalo in bustina se non danno per scontato che io voglia andare là per aprire un commercio di sostanze illecite… l’ignoranza non ha limiti a volte!
    Vorrei chiederti mille consigli anche se ho già un appoggio, magari ti scrivo un’altra volta, non ho facebook né twitter e non ho trovato indirizzi di posta elettronica perciò ti scriverò qua credo, però una cosa vorrei saperla: a breve farò il vaccino contro la febbre gialla, il mio amico si è raccomandato di farlo per il trekking nella giungla e di portare con me il certificato: tu l’hai fatto? Ne nai fatti degli altri?
    ti saluto e ti auguro buon viaggio, dovunque tu sia
    Laura

    1. Ciao Laura, mi sembra un’ottima idea la tua di lavorare e viaggiare, questo sito non lo conoscevo, ora lo guardo! Tranquilla, tutti fanno battute sulla cocaina, ma è solo perchè sono convinti che Pablo Escobar esista ancora. La cocaina è nella cultura di quel paese quanto la salsa, ma imparerai a conoscere al parte culturale della droga, quanto ha cambiato la loro vita e la loro cultura, in peggio ovviamente! Sul mio blog personale, parlo tanto della Colombia qui puoi leggere qualcosa http://www.chetiporto.it/americhe/colombia-la-costa-caraibica se vuoi parlare con me scrivi a info@viaggiaredasoli.net Per i vaccini io la febbre gialla ce l’ho da anni e di solito quando parto faccio sempre Epatite A-B Tifo e Tetano. nn si sa mai! e mi raccomando l’assicurazione sanitaria!

  3. Siamo in Colombia in questo momento, a Medellin dopo aver girato l’interno partendo da Bogotà, finore nessun problema, un bellissimo paese, gente molto cordiale e disponibile, ed anche economico….ve la consigliamo!

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