Cosa fare un weekend nel Chivassese a due passi da Torino

Chiara Grasso Pubblicato il

Tra la magica Torino e i famosi vigneti piemontesi spiccano dolci colline di nocciole e boschi intervallati da corsi d’acqua e campi di grano, che in pochi conoscono. Siamo nella zona del

Chivassese, che si sviluppa lungo le rive del Po fino a toccare i colli del Monferrato settentrionale e l’antica collina torinese su cui si erge la famosa Basilica di Superga. Tra i Comuni più visitati dell’area si possono citare Monteu da Po, San Sebastiano da Po e Casalborgone per i loro monumenti storici di rilievo artistico e culturale.

Cosa fare un weekend nel Chivassese:

Visitare il sito Archeologico di Industria:

A Monteu da Po, ad esempio, si trova il sito archeologico di Industria, città romana sorta in posizione strategica sulla riva destra del Po tra la fine del I secolo a.C. e l’inizio del I secolo d.C. che deve la sua importanza alla funzione di polo commerciale fluviale citata anche da Plinio il Vecchio come importante porto. Il suo porto sul fiume rappresentò un fattore determinante anche per lo sviluppo dell’arte della lavorazione del bronzo. Oggi il sito visitabile gratuitamente, localizzato nella frazione di San Giovanni, comprende un foro romano, il santuario dedicato alle divinità orientali di Iside e Serapide, motivo di ricchezza e di fama e diversi resti di botteghe. La storia racconta che un’invasione unna pose fine all’attività commerciale del fiorente porto di Industria, dando fuoco al centro abitato. Lasciandosi alle spalle l’area archeologica è possibile effettuare un piacevole cammino tra i boschi e le torri medievali in un percorso storico-naturalistico immerso nel paesaggio collinare.

Visitare il sito archeologico di Monteu da Po:

 A pochi minuti in macchina da Monteu da Po, spiccano tra le verdi colline la fortezza di Verrua Savoia ed i castelli di Casalborgone e San Sebastiano da Po, riferimento artistico e culturale della zona. Mentre a mezz’oretta di distanza si erge il maestoso Castello di Gabiano che si affaccia sui vigneti del Monferrato. All’interno del castello è infatti possibile fare visite delle cantine del castello e degustazione vini tipici.

Visitare la fortezza di Verrua Savoia

La fortezza di Verrua Savoia, invece, sempre contesa tra i Savoia e i Marchesi del Monferrato nel XIV secolo divenne un punto strategico in quanto controllava la pianura vercellese, il Po e le attuali province di Alessandria, Asti e Vercelli. Maestosa ed imponente, la fortezza ora è diventata una piacevole sosta per ammirare il paesaggio verde ai suoi piedi.

Visitare il Castello di Casalborgone:

Il Castello di Casalborgone affascina già dal laborioso cancello d’entrata che domina il caratteristico borgo sottostante. Risalente al 990 vanta infatti un’incredibile storia di famiglie nobili, guerre, feste e ricevimenti, che tuttora risuonano attraverso l’estrema bellezza delle sue magnifiche stanze e dei curati giardini. Dentro le eleganti sale principesche è anche possibile pranzare in un ambiente reale e maestoso.

Visitare castello di San Sebastiano da Po:

Il castello di San Sebastiano da Po è invece un vero scrigno segreto. Entrando da una normalissima porta nella piazza centrale del paesino, ci si ritrova dentro un ambiente fiabesco e delicato, con scale, giardini, balconi, stanze segrete tutt’intorno. Gli stessi gestori del castello lo definiscono “uno spazio della storia, bello e imperfetto. Non convenzionale.” Ed è proprio così. Quando si è dentro al castello ci si sente immersi in un’atmosfera fuori dal tempo e dallo spazio quotidiano. Di epoca medievale, la grande dimora che si affaccia su tutta la collina, ha vissuto le epoche storiche con estrema resilienza fino al 1810, quando Xavier Kurten, tedesco, architetto di giardini, disegna il parco, che diventò presto campo di studio dell’università di botanica di Torino. Anche al Castello di San Sebastiano da Po è possibile tuffarsi in un’esplorazione culinaria e vinicola tipica della tradizione piemontese del Monferrato.

Dove dormire immersi nella natura nel Chivassese:

B&B Naturin nella storica Cascina Colombaro

Il cascinale, di recente ristrutturazione è oggi un punto di riferimento per il rispetto e l’educazione grazie alla gestione di due biologi che ne hanno preso le redini. Le tre camere sono arredate in tema “viaggi”, tra Africa, Giappone e Piemonte con mobilia ecosostenibile e autentica. I pannelli fotovoltaici, l’orto sinergico, la piscina ad impatto zero per gli anfibi e gli insetti rendono il bed and breakfast Naturin un connubio originale tra tradizione, ospitalità e sostenibilità ambientale.

Percorsi di trekking da fare nel Chivassese:

Per gli amanti del trekking e delle esplorazioni naturalistiche la zona è ricca di sentieri, laghi, parchi e meravigliosi percorsi tra i boschi piemontesi.

Il percorso più famoso è il PoMonf, un viaggio nel “mondo silenzioso” delle colline del Basso Monferrato Astigiano, alla scoperta di luoghi che resistono all’urbanizzazione, attraverso un susseguirsi di valli e colline che un tempo erano fondali marini: ancora oggi il bacino Pliocenico Astigiano è testimoniato dalle sabbie gialle presenti lungo i sentieri. PoMonf è infatti la versione contratta di “

Dal Po al Monferrato: anello dei boschi e del romanico”:

È stato pensato e ideato per valorizzare il bello di questo territorio, una bellezza sia declinata in termini naturalistici sia in termini storico-culturali e attraverso l’adeguata rete di sentieri ben segnalati, in buono stato di manutenzione e mappata da GPS la fruizione è possibile sia a piedi, che in bicicletta che a cavallo. Molte sono le chiese romaniche toccate dal PoMonf, tra cui l’abbazia di Vezzolano raggiungibile grazie a una deviazione che permette di raggiungere da un lato il Sacro Monte di Crea e dall’altro la Basilica di Superga a Torino.   In ambito naturalistico il percorso tocca il bosco delle orchidee e la radura delle farfalle, tra Tonengo e Piazzo.

Il Bosco del Vaj:

La cui istituzione della Riserva Naturale è motivata principalmente dalla presenza, dei caratteristici boschi di castagno e quercia, di numerosi esemplari di faggio , una specie di ambiente montano rifugiatasi sulla Collina Torinese durante le ultime glaciazioni e per questo considerata “relitto glaciale”. Fin dal Settecento, i naturalisti trovarono numerosissimi fossili, reperti ed impronte di organismi vegetali e animali, vissuti in epoche remote e conservati negli strati rocciosi originatisi da sedimenti marini. I percorsi all’interno del bosco sono semplici e fruibili anche ai meno esperti, il che rende il Bosco del Vaj un’escursione perfetta per le famiglie.

Sacro Monte di Crea:

con il Santuario di Crea, fondato nel 1589 nel cuore del Monferrato, sulla sommità di una collina circondata da un meraviglioso paesaggio vitivinicolo e boschivo. Il Santuario fa parte dei Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia, sito proclamato patrimonio dell’umanità UNESCO nel 2003. Come gli altri Sacri Monti, anche quello di Crea è situato in un vasto parco naturale, in questo caso il Parco naturale del Sacro Monte di Crea, in cui si vive la suggestiva sintesi tra paesaggio, arte e memoria storica.

Basilica di Superga:

simbolo di Torino costruita da Filippo Juvarra nel 1730, da cui è possibile ammirare l’intero capoluogo Piemontese dall’alto dei suoi 672 metri d’altezza.

Lago di Candia ed il lago di Codana:

meta tranquilla in cui pranzare o trascorrere ore piacevoli sulla riva degli specchi d’acqua, circondati dalle colline e dai vigneti della zona. Ottima anche per i birdwatcher, vista la ricca avifauna presente nella zona.

Tra noccioleti, castagneti, colline e boschi, i cammini ed i percorsi che si possono intraprendere sono molteplici e molti portano a Chivasso, la città più grande della zona, da cui passa anche l’importante Via Francigena. Il Po delle Collinecomprende infatti tutti i sentieri (anche quelli minori) che attraversano i comuni del Chivassese. Un territorio ricco di storia, tradizioni, culture, nonché dalla straordinaria ricchezza ambientale e paesaggistica caratterizzata dal fiume Po. In modo particolare la collina, con il suo habitat peculiare.

Grande Traversata della Collina (GTC):

un itinerario che collega la città di Moncalieri a quella di Chivasso. Ideata e tracciata negli anni ’90, nel Chivassese la Grande Traversata della Collina Torinese permette di muoversi prevalentemente nel territorio di Rivalba, Castagneto Po e Chivasso.

Percorso cicloturistico VENTO:

Di interesse per gli appassionati di cicloturismo, un progetto di oltre 700 km di dorsale cicloturistica lungo il fiume Po da VENezia a TOrino. Un’idea del Politecnico di Milano nata nel 2010 che attraversa questa nostra zona come esempio di green economy e green job per tutta Italia.

Altri sport adrenalinici:

Per gli appassionati dello sport e dell’adrenalina in Natura, a pochi km da Lauriano e dal Chivassese è possibile vivere i corsi d’acqua attraverso l’avventura del rafting, del kayak e della canoa, sia alle porte di Chivasso che vicino al castello di Gabiano.
Vicinissimo al B&B Naturin di Lauriano c’è anche un ranch per poter vivere le colline insieme ai cavalli, con passeggiate al fianco di questi maestosi animali, sia per bambini che per adulti, oltre alle numerose strutture che affittano mountain bike per esplorare il territorio sulle due ruote attraverso l’attività sostenibile del ciclo turismo.

Escursioni nei dintorni:

A proposito di vigneti, è d’obbligo citare ovviamente le vicine zone delle Langhe e del Monferrato, Patrimonio dell’Umanità, note per i famosi e deliziosi vini della tradizione piemontese (Barolo, il Barbaresco, il Dolcetto e la Barbera d’Alba). Raggiungibili a una mezzoretta di macchina, sono una tappa obbligatoria per un turista interessato anche all’aspetto eno-gastronomico della zona, oltre che all’architettura e alla natura plasmata dall’Uomo come le famose panchine giganti, le matitone tra le vigne e la Cappella sconsacrata del Barolo (la famosa chiesetta colorata). A circa mezz’ora da Lauriano e San Sebastiano è possibile raggiungere facilmente, attraverso una piacevole strada panoramica, Casale Monferrato, capitale del Monferrato e patria dei famosi Krumiri, i biscotti tipici della zona, oltre che poter godere di buonissimi piatti locali come vitello tonnato, bunet, agnolotti e bagna cauda.

Torre di Barbaresco

Co-fondatrice e presidente dell’associazione ETICOSCIENZA, è un’etologa e si occupa di comunicazione della scienza, ecoturismo ed educazione ambientale. Dopo varie esperienze formative nell’ambito del turismo naturalistico nel mondo, ha ottenuto la certificazione come guida ambientale escursionistica in Italia e guida safari FGASA in Africa. Ha partecipato come speaker a TEDxRovigo 2019 con l’intervento "Quello che non vi dicono sul turismo con animali".

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