Cosa fare in un weekend nel Casentino – Toscana

Francesca Di Pietro Pubblicato il

Vado molto spesso in Toscana, è una regione che conosco bene, ma solo quest’anno sono riuscita ad andare nel Casentino anche se era nella mia Wish List da anni.

Dove si trova il Casentino e come si raggiunge


So che molte persone ancora non hanno le idee chiare in merito, e ammetto che io l’ho scoperto da pochi anni. Il Casentino è una zona dell’Appennino Tosco Emiliano, che abbraccia entrambe le regioni, nella parte Toscana, l’unica in cui io sia stata è tra la provincia di Arezzo e quella di Firenze. Io vi consiglio di raggiungerlo in macchina perché essendo una zona in cui si va a camminare è molto utile avere una propria autonomia. Può essere una buona opzione fare una pausa ad Arezzo per spezzare il viaggio, è sempre meraviglioso passeggiare tra i suoi vicoli e il primo weekend del mese c’è la mostra mercato dell’antiquariato che a parer mio è la migliore d’Italia, ci sono pezzi stupendi.

Quale è il periodo migliore per visitare il Casentino?

Secondo me e i miei gusti il periodo migliore per visitare le Foreste Casentinesi è l’autunno, durante il foliage, perché ci sono tantissimi castagni e i colori che si trasformano sono magnifici. Come tutte le Foreste anche la primavera è magica perché è di un verde acceso e il sottobosco pieno di fiori. L’estate è sicuramente bello perché si può godere di più l’atmosfera di sera, molti trekking sono ad un’altitudine superiore i mille metri quindi non afosi come in altre zone della toscana, in più molti bellissimi agriturismi hanno la piscina ed in estate si può godere a pieno. Io ci sono stata in inverno pieno, ero molto in dubbio se andarci o meno, sono sincera, ed invece è stato bellissimo perché si alternavano giornate di sole a giornate con la nebbiogena che saliva mentre camminavi rendendo il paesaggio davvero magico. Quello che vi posso dire è che in inverno c’è molta meno offerta turistica, nel senso che molti ristoranti sono chiusi e anche molti hotel, quindi è più difficile trovare un posto per cenare senza dover fare diversi chilometri di macchina, bisogna potersi accontentare! Lato positivo è che se andare in un hotel con la Spa, è un’ottima stagione per godersela a pieno quando fuori è buio. In pratica si può andare sempre, basta aspettarsi cose diverse e godersi quello che si riceve.

Cosa vedere nel Casentino Toscano in un weekend:

Ovviamente la zona è molto grande io vi racconto quello che ho fatto in 3 giorni, conto di tornarci in futuro ed aggiornare questo articolo.

  • Il Borgo di Poppi

Poppi è forse il borgo più conosciuto del Casentino e quando lo visiterete capirete perché. Spicca su una rocca che troneggia sulla foresta, ha un bellissimo Castello, il Castello dei Conti Guidi di Poppi,  che vi suggerisco di visitare, è perfettamente conservato, vi sembrerà di essere catapultati in un’altra epoca, sale affrescate, campanile con scala in legno e vista mozzafiato. È necessaria circa una mezz’oretta, spesso ci sono mostre tematiche, quando sono andata io c’era una sulla Gravidanza nella Madonna e Donna nei testi antichi, particolare, mi è piaciuta molto. Info tecnica, i cani possono accedere al castello (menomale).

C’è il Monastero delle Monache Camaldolesi, dove è possibile visitare il museo previo appuntamento. Come tutti i borghi vi suggerisco di camminare senza meta per godervi gli angoli e l’atmosfera che si respira. Entrate nell’Abbazia di San Fedele in stile romanico con annessa cripta molto interessante. Visitando i luoghi di culto di Poppi vedrete che si da molto spazio al Beato Torello, fu un monaco che “proteggeva” le donne gravide e partorienti, è molto amato nella zona e ci sono delle opere che lo raffigurano davvero interessanti. Poco lontano dal Castello vi troverete in una piazzetta con una chiesa al centro circondata da un grande porticato, quella è Santa Maria del Morbo che si dice che abbia allontanato la peste dal paese nel 1600, se la trovate aperta affacciatevi.

  • Monastero dei Camaldoli

Il Casentino è una terra molto mistica e con una forte spiritualità, visitandola e leggendo questo articolo ve ne renderete conto, poterete sentire la sua forza anche non essendo religiosi.

Il Monastero dei Monaci Camaldolesi  è un complesso storicamente importante, la prima costruzione è del 800 d. C. poi nel medioevo si ingrandì moltissimo. Ad oggi ci sono delle sale aperte al pubblico, la chiesa con le pale del Vasari, la Foresteria, dove è possibile soggiornare, è un luogo molto accogliente di forte introspezione. C’è il refettorio che oltre a fare servizio bar offre dei pasti ad un prezzo molto contenuto, specialmente pensato per i pellegrini. Non perdetevi l‘Antica Farmacia creata intorno all’anno mille quando si creò un piccolo ospedale per la comunità. Quello che si vede oggi della Farmacia è in stile seicentesco con molti vasi e orpelli usati nella storia, merita sicuramente una visita, è gratuito ed è possibile anche compare dei prodotti fatti da un’azienda di cosmesi sempre appartenente al complesso dei Camaldoli, io vi suggerisco il miele e suoi derivati che sono davvero buonissimi.

  • L’Eremo dei Camaldoli

Si può raggiungere comodamente con la macchina o a piedi, ma di quello vi parlo dopo. Fu fondato da San Romualdo intorno all’anno 1000, all’inizio era composto da 5 celle, poi da 15. Quello che possiamo vedere oggi è una struttura molto più grande, costruito tra ill 1500 e il 1600, ci vivono 9 monaci. C’è una parte aperta al pubblico con la chiesa, la cella di San Romualdo, il refettorio e una foresteria dove è possibile alloggiare e una parte privata solo per i monaci.

  • Santuario Francescano di La Verna

Questo luogo davvero magico, testimonia un accadimento molto sentito nella zona. Nel 1224 San Francesco decise di recarsi sulla montagna della Verna per ritirarsi in preghiera ed è il luogo dove ricevette le stigmate , un passaggio molto importante nella cultura francescana. Il Conte Orlando, allora proprietario della montagna regalò La Verna a Francesco e ai suoi seguaci. Da allora una comunità di frati francescani vive su questa montagna. È possibile venire a visitare il Santuario, l’accesso è gratuito, si può entrare nella chiesa dove sono conservati due opere in ceramica di Andrea della Robbia molto belle, si possono visitare le celle, il luogo in cui ricevette le stigmate e dove svoleva pregare. Il Santuario ha anche una grande Foresteria che accoglie più di 100 pellegrini o viandanti e il proprio refettorio.

  • La Verna

Visto che ci siete scendete in paese, magari per mangiare o fare una passeggiata, ci sono due luoghi che mi sento di suggerirvi:

la Fontana del Campari: vi sembrerà piuttosto strano trovare una fontana dell’acqua fatta costruire da una compagnia di alcolici, ma forse non sapete che queste terre nella prima parte del 1900 erano molto povere ed abbandonate a loro stessi, non c’erano fonti di acqua potabile e le persone dovevano fare molti chilometri, così l’azienda Campari decise di costruire a sue spese diverse fonti d’acqua potabile, quella della Verna è una delle ultime rimaste.

Roccia di Andamo: quando andrete lì vedrete solamente una rocca diroccata, ma è un luogo importante per tutti gli amanti di arte. Il padre di Michelangelo Buonarroti era podestà in questa località, lui la conosceva molto bene, ed infatti la disegna sia nella Cappella Sistina, la roccia dove Adamo giace e sia nel Tondo Doni.

  • Il Museo dell’arte della Lana di Stia

Una delle produzioni più pregiate della zona è il panno casentino, fiore all’occhiello dell’artigianato locale. In passato la produzione era molto più grande di oggi e questa fabbrica di lana era a pieno regime con più di 140 impiegati. Quando venne dismessa cadde in stato di abbandono per decenni, ora è stata recuperata ed accoglie uno spazio mussale davvero interessante

Sentieri facili nelle Foreste Casentinesi

Il Casentino è un posto magnifico per chi ama camminare, ci sono percorsi di ogni tipo e pochissimi di particolare difficoltà.

  • Dal Monastero all’Eremo dei Camaldoli: come vi ho detto si può arrivare all’eremo in macchina ma io vi consiglio di farlo a piedi e di attraversare queste meravigliose foreste, intervallate da ruscelli e cascate. Il percorso a volte incrocia una strada asfaltata che ora è chiusa, ma vi permette di non perdervi e se come me ci andate in inverno e il terreno diventa scivoloso vi permette di camminare sul sicuro. Andata e ritorno sono circa 8km , è facile, adatta a tutti e molto suggestiva.
  • Santuario della Verna alla Cresta: si può parcheggiare l’auto in località La Beccia, salire al Santuario con una brevissima passeggiata e poi proseguire sulla cresta della montagna, si inizia un percorso ad anello, il 52 che vi permette i seguire la cresta e tornare indietro è molto panoramico
  • Bosco delle fate e la Ghiacciaia: poco più in basso rispetto a La Verna c’è un bel percorso circolare nei boschi dove alcune formazioni rocciose ricoperte di muschio ricordano gli scenari delle favole. C’è anche una zona chiamata “le ghiacciaie” dove in antichità si conservavano i ghiacci per le ghiacciaie, perché ci sono delle correnti molto fredde, se ci arrivate in estate è un punto molto confortevole dove fare una pausa.

 

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Dove dormire nel Casentino Toscano:

Se volete vivere l’esperienza mistica di dormire in un monastero o eremo, il Monastero e l’Eremo dei Camaldoli offrono ospitalità, cosi come il >Santuario della Verna. C’è anche la Fraternità di Romena che offre ospitalità, ma lì è richiesta una vita di comunità, quindi non molto adatta a chi vuole fare turismo.

Borgo i Tre Baroni: è dove ho alloggiato io, è una bellissima struttura nella strada per Camaldoli, con una vista magnifica sulla Foresta. Io l’ho scelta perché ha sia alcune stanza con la sauna interna che con la Spa. Ho dormito in entrambe, sono magnifiche. Se la trovate libere e viaggiate in periodi più freschi la Spa Suite vale la pena. Hanno anche una bellissima piscina naturale aperta in estate. Petfriendly, hanno anche messo la cuccia per i miei 2 cani, loro hanno apprezzato tantissimo.

Fattorie di Celli: luogo iconico del Casentino, ha diversi tipi di alloggi, famosissima e splendida è la sua casa sull’albero. Magnifico il suo giardino con piscina.

L’Ospitale dei Brilli: si trova nella zona di Stia, questa struttura è molto famosa per il suo ottimo ristorante e al piano superiore affitta delle camere in modalità B&B molto belle ed accoglienti.

La Torricella: un bellissimo casale nel verde, petfriendly, un ampio giardino e un ristorante ottimo.

Albergo San Lorenzo: questo albergo si trova nel paesino di Poppi, ha una posizione dominante sulla vallata, una bellissima vista. Hanno una terrazza magnifica per la colazione con una vista spettacolare. Camere molto curate, con uno stile caldo, è petfriendly.

Dove Mangiare nel Casentino:

Come sempre vi suggerisco i posti che conosco, come ho detto precedentemente io ci sono andata in inverno e molti ristoranti erano chiusi.

  • Albergo Ristorante Camaldoli: si trova proprio davanti al Monastero di Camaldoli e per me è stato il posto in cui ho mangiato meglio. Ha un sacco di piatti tipici, come polenta, finocchiona, funghi, ravioli di castagna, fanno anche schiacciate e panini. Ottimo cibo, vario e prezzi modici.
  • Rossobirra: un locale molto giovane all’imbocco di Poppi con anche un giardino esterno grande, hanno una grande selezioni di birre sia artigianali che non , fanno pizza, che come potete immaginare da napoletana non ho preso e degli hamburger particolari con un pane tipo pizza buonissimo.
  • La Taverna del Castello: sempre in prossimità di Poppi, è un ristopub, hanno tanti piatti tradizionali, anche zuppe e selezioni di salumi e formaggi.
  • Osteria del Tempo Perso: si trova nella parte bassa, ossia nuova di Poppi, è un luogo che va molto tra le persone del luogo, propone piatti antichi della tradizione, è un luogo molto informale e caciaone, perfetto per fare amicizie con persone nuove.
  • Mater: è il ristorante di fine dining dell’hotel Tre Baroni, offre dei menù a degustazione, la sala è magnifica con una grande vetrata  sulla valle e la cucina a vista.

Psicologa e Viaggiatrice. Giro il Mondo e studio la personalità dei viaggiatori! Ho visitato più di 75 paesi molti dei quali da sola. Per me il viaggio è uno strumento di crescita personale. Ho creato questo sito per tutti quelli che amano viaggiare da soli o che vorrebbero iniziare a farlo. Ho pubblicato: Il Bello di Viaggiare da Soli: guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi edito Feltrinelli.

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