Cinzia: Viaggiare da soli nelle Filippine, ogni secondo un’incognita!

Francesca Di Pietro Pubblicato il

Ho deciso di viaggiare da soli nelle Filippine, durante le mie immersioni in Thailandia, siccome le immersioni sono una passione parallela a quella del Viaggio, i viaggiatori che ho incontrato durante le immersioni mi parlavano di alcuni paradisi subacquei (Borneo, West Papua e Papua Nueva Guinea, e Le Filippine), e Le Filippine mi sono entrate dentro… e ci pensavo piano piano, nel mentre ho continuato il mio viaggio verso la Cambodia, il Laos, poi sono entrata in Australia, ma le Filippine rimanevano in testa…. Poi niente di nuovo nel Sud Est Asiatico, ma stavolta Java (indonesia) e li, pur essendomi innamorata di quell’isola, ho deciso di andare nelle Filippine.
Son sincera, inizialmente sono andata li con l’obiettivo principale di fare scuba diving, chiaramente sempre con lo spirito di viaggiatrice piena di curiosita’ e adrenalina che l’ignoto ti da, e sopratutto a differenza di molti altri paesi asiatici, sulle Filippine c’erano meno notizie, le guide Lonely Planet come al solito sono stupende, pero’ la rete di notizie che si diffonde attraverso i viaggiatori, i social network, siti web ecc era meno nutrita che per altri paesi, questo mi dava un senso di appagamento mentale, perche’ sapevo che le scariche di adrenalina stavolta’ sarebbero state piu’ forti.viaggiare da soli nelle filippine

1. Cosa ci si deve aspettare Dalle Filippine?

A posteriori ti dico che non ti devi aspettare nulla, ti dico che prima di andare nelle Filippine, molti pensano che quel paese sara’ simile agli altri del Sud Est Asiatico, chiaro certe linee sono simili, pero’ in realta’ parliamo di un mondo sconosciuto, per certi versi molto occidentalizzato (la religione prevalente e’ quella cattolica), per altri versi, molto orientalizzato, il cibo, la semplicità, la povertà, la bellezza delle sue terre e dei suoi mari, ma allo stesso tempo vario, un paese che ha avuto molte incursioni di culture e civiltà diverse, che hanno creato tanti stati in uno stato. Dalle Filippine ti puoi aspettare l’ospitalita’ delle isole Visayas, ma anche la diffidenza di quelle isole dove la sua gente non ha mai visto un “Occidentale o un Non Filippino“, ti puoi aspettare la difficolta’ di viaggiare e spostarti (che per me e’ stata una gioia, scariche di adrenalina che ti riempivano e appagavano), ti puoi aspettare fondali che non puoi nemeno immaginare, fondali dai quali speri di non risalire piu’…

2. Che tipo di itinerario hai fatto e per quanto tempo?

Io ho fatto 21 giorni di viaggio, causa visto, sono atterrata a Manila, per pochi giorni, poi Mindoro Dove ho fatto a Puerto Galera, immersioni e trekking, poi sud Mindoro- Sablayan per fare le immersioni piu’ belle della mia vita, Apo Reef di Pandan Island. Poi la Turistica Boracay (forse è l’unico posto turistico che ho trovato nelle Filippine); poi l’isola di Panay- dove l’unica tappa e’ stata Roxas, dove ho mangiato il pesce e delle ostriche che erano la fine del mondo, ma era un passaggio per arrivare alla piccola isola di Guimaras, dove praticamente forse eravamo 10 viaggiatori quando ci sono stata io, immagina che ho vissuto in un convento di frati.
Poi ancora immersioni, fino a perdermi, all’isola di Negros e l’isola di Cebu.

viaggiare da soli nelle filippine3. Secondo te che parte dell’anima soddisfa questo arcipelago?

Quest’arcipelago soddisfa quella parte dell’anima piu’ scura, quella parte del tuo spirito, che sepur avventuriero, non pensi neanche di avere. Io sono arrivata nelle Filippine dopo che ero stata per un bel po nell’isola di Java in Indonesia, dove mi ero completamente ritrovata e innamorata di quel posto e di quella gente, sopratutto di un piccolo villaggio Pangandaran, quindi sai avevo grosse aspettative, del resto, poi a volte facevo l’errore di comparare tutto con quel luogo, sbagliavo, perche’ le Filippine e i filippini son diversi; immaginati che ho provato gioia e direi un ebrezza a fior di pelle a viaggiare in bus, che per fare mi sembra circa 120 km, ci ho messo 5 ore, un caldo terrificante, ho incontrato tante di persone che come mi vedevano pensavano di vedere un extraterrestre, non avevano mai visto un cittadino non filippino, il bus ha attraversato campi incolti, fiumi, fiumi non scherzo, le strade asfaltate  erano ricoperte in una corsia da letti di gran turco o riso che doveva asciugare e l’altra libera per il passaggio. Ogni secondo nelle Filippine era un’incognita, a differenza di altri paesi dove c’erano piu’ viaggiatori e piu’ notizie, qua era quasi tutto ignoto.

4. Che cosa ti ha sorpreso di più? qualcosa che prima di partire non immaginavi di questo paese?

Quello che mi ha sorpreso di più è l’ignoto, e l’incontaminatezza di questo paese, la ruralità e per cosi dire la “rudezza di questo paese”, che all’inizio io vedevo come una forma di scortesia da parte delle persone sopratutto, ma piano piano ho capito che come per me era tutto ignoto, anche io per loro ero ignota, una novita’ un extraterrestre.

viaggiare da soli nelle filippine5. Che tipo di viaggiatori si incontrano?

Qui si incontrano tre tipi di viaggiatori:

  • I patiti di diving – perche’ Le Filippine meritano, sono un paradiso,
  • i viaggiatori super, ma dico super indipendnti e intraprendenti, sennò nelle Filippine non vai da nessuna parte e
  •  aime’ i Turisti “Sessuali”, non puoi immaginare cosa ho visto, altro che la Thailandia, e questo risponde anche alla domanda cosa non ti immaginavi prima di partire per questo paese.

6. Quali sono state le difficoltà pratiche maggiori che hai incontrato?

Le difficolta’ maggiori, sono organizzattive, mentre altri paesi del sud est asiatico hanno comunque una propensione e un organizzazione verso i viaggiatori indipendenti e anche per le persone del posto. Nelle Filippine era quasi proibitivo o quasi impossibile spostarsi in certe zone, dove magari c’era un paradiso terrestre e subacqueo, ma non esistevano strade, o collegamenti, o le uniche imbarcazioni erano quelle merci, naturalmente a me questo non ha disturbato, anzi è la cosa che mi ha fatto amare di piu’ questo paese.

7. Un luogo che non si può perdere nelle Filippine e perchè?

Il posto che non si dovrebbe perdere nelle Filippine, è Pandang Island e Apo Reef, un’isola paradisiaca, e sopratutto un fondale -passami il termine “eccittante”-, chiaramente nel senso adrenalinico della parola.

In 6 in uno schooter...
In 6 in uno schooter…

8. Cosa ti ha trasmesso la gente del posto?

La gente del posto mi ha trasmesso da una parte una gran voglia di conoscere, io scoprivo loro e loro esploravano me e da un’altra un po di tristezza, oltre alla poverta’ che gia conoscevo tipica del sud est asiatico, ho vissuto momenti di tristezza assoluta nel vedere quelle bellissime ragazze che si vendevano per una settimana di hotel 5 stellle, vestiti firmati, un bicchiere di champagne e una seduta dall’estetista.

9. Cosa aveva di più la Cinzia del ritorno?

La Cinzia del ritorno aveva in piu’ una luce negli occhi che non si spegneva e sopratutto era diventata sempre di piu’ una travel addicted, una malata di viaggio.
Ora che e’ un anno e mezzo che non viaggio -a parte spostamenti europei, ma piu’ virgole turistiche che viaggi-, anche se io quando mi sposto da casa mia anche solo per andare al super mercato mi sposto con lo spitrito del viaggiatore.

Psicologa e Viaggiatrice. Giro il Mondo e studio la personalità dei viaggiatori! Ho visitato più di 75 paesi molti dei quali da sola. Per me il viaggio è uno strumento di crescita personale. Ho creato questo sito per tutti quelli che amano viaggiare da soli o che vorrebbero iniziare a farlo. Ho pubblicato: Il Bello di Viaggiare da Soli: guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi edito Feltrinelli.

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