Serena: Fare volontariato in India

Francesca Di Pietro Pubblicato il

Mi chiamo Serena, ho 26 anni e sto vivendo la mia vita nel migliore dei modi. Finite le scuole sono andata a vivere a Londra, tentando la sorte, non conoscendo la lingua affatto, e quello è stato il mio trampolino di lancio per iniziare poi i miei futuri viaggi e periodi di vita in giro per il mondo. Ora mi trovo in India e sto coronando uno di quelli che erano i miei sogni. Quanto è fantastica la vita?

1. Come mai hai deciso di fare volontariato in India?

In  realtà in India sono arrivata con il primo mese occupato da un corso di yoga, grazie al quale ho potuto ricevere il certificato di insegnante. Dopodiché, in seguito ad altri generi di esperienze, ho deciso di seguire il viaggio e vedere dove questo mi avrebbe portata e mandando qualche mail ad alcune organizzazioni NGO che si occupano dei bambini poverelli dei villaggi, ho ricevuto la risposta affermativa da questa, nella quale sono ora ed è stata una grandissima sorpresa.

2. Cosa fai praticamente in India?

Nella maggior parte delle giornate, spendiamo la mattinata e il primo pomeriggio a scuola dove svolgiamo qualsiasi tipo di attività insieme a bambini di ogni età. Personalmente condivido spesso con loro lo yoga, col quale si divertono e hanno modo di scoprire piano piano il benessere fisico mentale e spirituale. Spesso il solo fatto di poter interagire con stranieri, dà loro la possibilità di conoscere nuove lingue e culture. C’è chi organizza eventi sportivi, chi crea e dipinge nuove stanze nella scuola, chi essendo infermiera, si dedica al reparto cure e medicinali, chi in mancanza di insegnanti si improvvisa come tale, chi con la sola presenza, dà un enorme supporto all’intera organizzazione e soprattutto agli stessi bambini che spesso, avendo la possibilità di andare a scuola, escono dall’ambiente lavorativo famigliare.

yoga con bambini India

Il fondatore della scuola, (una persona incredibilmente fantastica) ha contatti con moltissime autorità del posto e connessioni con altre istituzioni, gli stessi poveri villaggi, da uno dei quali egli proviene.

In questo modo siamo sempre pronti ad interagire con loro, facendo capire che tutti possono aiutare tutti e che l’India può aiutare l’India.

Egli spesso organizza diverse attività per far sì che i volontari abbiano la possibilità di vivere l’India nel migliore dei modi. Due settimane fa, grazie a questo, ho avuto l’opportunità di parlare con S.S. Dalai Lama e stringerGli la mano portando a benedire dei bambini diversamente abili; qualche settimana prima, l’incontro con S.S. Karmapa .

Vi assicuro che, se aveste una minima idea di attivarvi nel volontariato e la terra che vi chiama è l’India, questo è IL POSTO che fa per voi. Il clima nel centro volontariato e a scuola, è spettacolare; per me diventata una famiglia, una casa lontano da casa e i sorrisi, la bella energia che ogni giorno fluisce, è un qualcosa di UNICO.

3. Hai dovuto fare un corso o avere una preparazione specifica?

Non ho dovuto fare alcun corso, né avere alcuna preparazione specifica.

La cosa spettacolare di questa organizzazione è che accettano volontari da ogni luogo, senza determinati requisiti, cosa che in alcuni posti è essenziale.

La volontaria più anziana che hanno avuto, aveva ben 70 anni.

fare volontariato in India

4. Era la tua prima volta in India, come è stato l’impatto?

Era la mia prima volta in India e l’impatto per me è stato graduale; ho avuto la fortuna di conoscere l’India passo dopo passo, esperienza dopo esperienza e la sto incrementando di più ancora con la stessa gente del posto. Avevo poi già viaggiato in altri paesi dell’Asia e la cosa mi ha aiutato ulteriormente.

5. Avevi già viaggiato da sola?

Non proprio, devo dire che questa volta è la mia prima ufficiale e la sto adorando. Viaggiare soli è un modo per mettersi alla prova, si ha poi l’occasione di vivere molte più svariate esperienze piuttosto che viaggiare in compagnia. Si è totalmente indipendenti e senza limiti di alcun tipo. Tu prendi le tue stesse decisioni e ne fai ciò che vuoi di esse.

6. Che cosa stai imparando da questa esperienza?

Da questa esperienza sto imparando che ogni giorno dobbiamo essere grati di mille cose, molte sono le cose futili alle quali ci aggrappiamo e che ci impediscono di vivere serenamente. Gli abitanti dei villaggi che sono poi bambini e insegnanti che vengono a scuola, vivono con il minimo necessario, sono sempre sorridenti nonostante le mille problematiche, adorano andare a scuola e non li si sente mai lamentarsi.

dove fare volontariato in India

7. Cosa e quanto hai dovuto pagare per fare volontariato?

Per il vitto e l’alloggio ogni volontario paga 60€ a settimana, di cui ciò che resta viene sfruttato per supportare tutta l’organizzazione scolastica.

8. In che modo pensi di poter continuare ad aiutarli?

Tornando.

Sicuramente pubblicizzando l’organizzazione come ora sto facendo con questa intervista, se qualcuno decidesse di andare a fare volontariato per un periodo che può andare da 1 giorno a quanto si desidera, sarebbe già uno stragrande aiuto che porterei a loro indirettamente.

volontariato in India

9. In che modo noi possiamo aiutare questi bambini?

Sarebbe un gesto di compassione e generosità se, chi non avesse la possibilità di venire a visitare i bambini, mandasse una donazione di 1€ al mese (ed é assicurato che la cifra sia quella senza commissione alcuna nel circuito europeo) cliccando sul link sottostante. 1 € al mese per noi è davvero come sacrificare 1 caffè in 30 giorni e non è NIENTE, ma per questi bambini può significare tantissimo e ovviamente in India il valore di 1€ è assai maggiore.

Per info vi consiglio questo link: https://www.teaming.net/group/list?q=Bodhitree 

Dalai Lama e India

Dal 24 al 26 Marzo 2017

Immagina un luogo lontano da tutto e da tutti, immerso nelle colline umbre. Solo tu i tuoi pensieri, due giorni per parlare delle tue passioni. Con il travel coaching imparerai a trasformare il viaggio in un momento di crescita.

Psicologa e Viaggiatrice. Giro il Mondo e studio la personalità dei viaggiatori! Ho visitato più di 75 paesi molti dei quali da sola. Per me il viaggio è uno strumento di crescita personale. Ho creato questo sito per tutti quelli che amano viaggiare da soli o che vorrebbero iniziare a farlo. Ho pubblicato: Il Bello di Viaggiare da Soli: guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi edito Feltrinelli.

Clicca qui per leggere i commenti