100 giorni in Camper tra Francia – Inghilterra e Irlanda sulle tracce dei Normanni
Il nostro amico Giusto Oliveri sono anni che ci racconta i suoi bellissimi viaggi in camper in solitaria, ogni anno si regala 100 giorni di viaggio, questa volta ha deciso di disegnare un itinerario sulla base di un popolo che lo aveva incuriosito molto: i Normanni.
Nella scelta dell’itinerario del viaggio di questo anno sono stato influenzato dalla visione di un documentario in rete, in lingua francese che raccontava le vicende dei Vichinghi che dalla Scandinavia erano anche arrivati in Sicilia in vesti normanne.
Ho, per la prima parte, percorso al contrario il viaggio del Conte Ruggero il Normanno che dopo avere aiutato il fratello Riccardo il Guiscardo nella conquista del Sud Italia proseguì per la Sicilia sottraendola, dopo 300 anni, agli Arabi per farne il suo regno.
Con tappe abbastanza lunghe ho raggiunto, in Francia, la regione di Rouen divenuta nel 911 patria dei Normanni che ho visitato con particolare cura ed interesse passando, ovviamente, da Hauteville-la-Guiscard, il villaggio del Barone Tancredi, con la seconda moglie, padre, tra gli altri, del Conte Ruggero e del Duca Guglielmo “il bastardo” divenuto nel 1066 Re d’Inghilterra con il nome di Guglielmo I.
È di quest’ultimo che sono passato a seguire le tracce in Inghilterra passando anche da Hastigs dove Guglielmo sconfisse i Bretoni.
Ho visitato la regione che in Italia chiamiamo complessivamente Cornovaglia fino all’estremo Ovest che gli inglesi definiscono, presuntuosamente,
Ho, così, circumnavigato l’Irlanda con passaggio più a Sud ad Old Head of Kinsale ed a Nord a Giant’s Causeway. Da Belfast ho fatto traghetto per la Scozia e da lì, oltrepassato il Vallo di Adriano, portandomi ad Est ho iniziato il precorso di ritorno fino a Dover e poi ancora Francia non già visitata ne i precedenti, ormai quattro attraversamenti per rientrare in Italia dal Traforo del Monte Bianco.
Dopo poco più di 100 giorni e 10500 KM da questo viaggio torno con la solitaria bandierina della Repubblica d’Irlanda da aggiungere alle 52 degli Stati che ho visitato. In realtà, come da ogni viaggio, torno con molto di più compreso l’essermi misurato con 4000 KM di guida a sinistra durante i quali, devo confessare, non ho mai ascoltato la musica che mi ero portato dietro per mantenere la concentrazione! Ritengo Gran Bretagna ed Irlanda paesi assolutamente impossibili per campiresti itineranti come me.
Viaggiando da solo ho comunque stimoli a relazionarmi con la gente del luogo e trovo occasioni nella richiesta di indicazioni stradali o di informazioni varie e nella ricerca di connessioni Wi-Fi per pubblicare le foto dei luoghi che visitavo e ci sono riuscito giornalmente.
In questo viaggio, a Coutances in Normandia, ho conosciuto la prof Noel, presidente del Comitato di gemellaggio della stessa città e della vicina Hauteville con la città di Troina, nella mia provincia, prima capitale del Regno di Sicilia del Conte Ruggero. A Belfast ho aiutato la norvegese di Oslo che, su indicazione del dipingimuri indigen,colorava un nuovo murales. A Hull, in Inghilterra, ho rivisto il mio amico d’infanzia Pino con il quale i rapporti non si sono mai interrotti così come accadde tra le nostre madri ed i nostri padri, cose di altri tempi e di piccoli paesi !
A Londra ho trascorso due giorni con mio nipote Mauro, aspirante specializzando ed i suoi simpatici amici. Sono riuscito a seguire l’europeo di calcio dell’Italia ed ho vissuto in diretta la Brexit ritrovandomi, contrariamente a quanto credevo di avere percepito, extracomunitario in terra d’Inghilterra.
Ho attraversato per la quinta volta la Francia sempre più convinto di quanto mi piaccia mentre la colpivano ancora ma, di certo, invano.