Umberto da 10 anni è artista di strada tra Europa e Brasile

Francesca Di Pietro Pubblicato il

Mi chiamo Umberto Rosichetti, sono umbro, artista di strada da circa 10 anni, da 5 anni viaggio per il Brasile con il mio spettacolo “Doisberto street show”, a 26 anni ho lasciato un contratto a tempo indeterminato per inseguire il mio sogno di poter lavorare e vivere viaggiando.

1. Cosa ti ha portato a voler diventare un artista di strada?

Da sempre sono stato attratto dagli artisti di strada, quando li vedevo esibirsi nelle piazze delle città, letteralmente “viaggiavo” con la mente e immaginavo la loro vita libera e avventurosa, fù del tutto naturale cominciare a lanciare in aria oggetti, calzini arrotolati, mele e mentre ero a lavoro anche cacciaviti. Costruì dei trampoli e mi innamorai della sensazione di “elevarmi”, inconsciamente stavo già muovendo i primi passi nel mio percorso interiore che l’arte di strada ha reso possibile e che mi porterà fino in Sudamerica.

2. Come si costruisce una carriera di questo tipo?

Ci sono tanti modi, un modo per ogni artista di strada che esiste, chiaro che ci sono corsi e scuole che aiutano ad assimilare delle tecniche che sono usate nell’arte di strada, scuole di Circo, Teatro, Musica etc.. Dobbiamo però renderci conto che l’arte di strada è tanto varia che diventa veramente difficile darle un formato, diciamo che è una scelta di vita, devi volerlo molto, affrontare tante incertezze, tante paure che sono nascoste dentro di te. Io per esempio ho frequentato per due anni l’Atelier di Teatro Fisico di Philip Radice a Torino, conosco colleghi che hanno frequentato una scuola di Circo o di Musica, altri che hanno frequentato corsi vari in momenti diversi e poi hanno iniziato a fare spettacolo in strada.

3. In che luogo hai iniziato e come sei arrivato in Brasile?

Una volta finita la scuola e creato il mio spettacolo di strada ho iniziato a viaggiare per l’Italia partendo da Torino, prima tutta la costa adriatica con un Fiat 131 a metano del 1983, poi ho comprato un vecchio camper e ho potuto visitare più agilmente luoghi tipo Sicilia, Toscana e Sardegna, credo di aver visto i posti più belli d’Italia. Dopo due anni ho iniziato a sentire la necessità di mettermi in gioco ancora di più, fu così che mi spinsi fino al Brasile, prima per 6 mesi, poi tornai per viaggiare ad “oltranza” seguendo il flusso degli eventi… praticamente sono ancora in quel flusso.

4. Da quanto tempo sei in Brasile, raccontaci il tuo itinerario nel paese e dove pensi d’andare in futuro

Sono in Brasile da Novembre del 2015, in questi anni sono tornato solo due volte, una dopo 4 anni per rivedere i miei cari e un’altra nel 2020 in occasione della pandemia, a settembre 2020 sono riuscito a tornare qui per riprendere il viaggio, ora sto viaggiando con un furgone che ho camperizzato, per il litorale brasiliano in direzione nord, vorrei arrivare fino all’amazzonia e poi se “Furia”, il furgone, regge continuare il giro e conoscere gli altri paesi del Sud America.

5. Come si organizza la vita di un artista di strada? Scegli ogni giorno dove esibirti o segui delle fiere?

Sono costantemente in viaggio, dormo quasi ogni giorno in un posto diverso, seguo come già detto il flusso degli eventi, opportunità lavorative e bei posti da scoprire… Ci sono eventi ai quali partecipo, specifici per artisti di strada e circensi, tipo convetion e festival dove si incontrano colleghi, si possono mostrare le proprie doti, proporre e vendere lo spettacolo, per il resto tutto improvvisato.


6. Vivi in un van in modo itinerante, come gestisci i rapporti sociali?

Incontro costantemente persone nuove e questo è molto stimolante, chiaramente nella maggior parte dei casi condivido poco tempo, pochi giorni o al massimo qualche settimana. Per questo, da una parte i rapporti sono più “superficiali”, ma dall’altra più intensi, perché sai che prima o poi riprenderai la strada e magari quella persona non la rivedrai mai più. Questo è un po’, strano devo ammetterlo, rendersi conto che stai conversando intimamente, cucinando o facendo l’amore con una persona che probabilmente non rivedrai mai più… Ma anche a questo ci si abitua, si cerca di fare in modo che le esperienze condivise siamo sincere e profonde, per questo poi si fa una grande selezione delle persone con le quali si condivide qualcosa. Perché ti rendi conto che la maggior parte delle persone non sa cosa vuol dire condividere.

7. Cosa ti sta insegnando questo tipo di vita?

Che bella domanda… a cavarmela nelle più disparate situazioni, a percepire la “vibe” delle persone in pochi secondi, mi ha fatto anche capire un po’ meglio come funzione l’essere umano, dei traumi profondi che ci portiamo dentro e di come questi finiscano per influenzare in maniera decisiva la nostra vita, a capire quanto la nostra mente condiziona quello che chiamiamo “realtà”.

8. Secondo te che caratteristiche deve avere una persona per poter fare questa scelta?

Flessibilità per affrontare qualsiasi situazione, pazienza, umiltà, voglia di imparare costantemente, tenacia per non demordere davanti alle difficoltà e forse paura di vivere una vita che non valga la pena di essere vissuta.

9. Secondo te bisogna essere molto bravi nel fare qualcosa prima di scegliere di essere artisti di strada o si può imparare nel cammino?

Una volta in una piazza della Sardegna un vecchio giocoliere mi disse che per essere un artista di strada, è necessaria almeno una di queste tre cose: Talento, Tecnica, Fame.
Il Talento è un dono “Divino” se ce l’hai vuol dire che riesci in qualcosa in maniera del tutto naturale, non devi né allenarti né studiare, ce l’hai, punto.
Tecnica è la bravura nell’eseguire qualcosa, il che dipende dalle conoscenze che ti sono state passate e quanto le hai praticate.
Fame, è letteralmente il bisogno di soldi che hai.
Se hai una di queste tre cose puoi fare l’artista di strada, se le hai tutte e tre, spaccherai.
Ovviamente non si finisce mai di imparare e per essere un buon artista di strada non devi smettere di studiare, allenarti, praticare e metterti alla prova.

10 . Hai deciso di creare una serie su youtube dove racconti la tua vita, come mai e come ti possiamo seguire?

In questi anni di viaggi ho a volte avuto la sensazione che quello che stavo vivendo aveva un grande potenziale che si stava perdendo, chiaro è importante per me perché è il mio cammino di vita, qualcosa che ho sognato e raggiunto con tanta forza, coraggio e un pizzico di follia. Ma ho pensato che se avessi trovato il modo di condividere quello che vivo con gli altri, avrei potuto mostrare che è possibile vivere di forma differente, è possibile vivere la propria vita come se fosse una grande avventura e come diceva Chaplin “fare della propria vita un’opera d’arte”. La tecnologia mi ha dato i mezzi per farlo, mi ha dato il modo di poter portare chiunque voglia venire con me, in giro per il Brasile e vedere com’è la vita di un Clown artista di strada.
Il modo più efficace per seguirmi è inscriversi al mio canale Youtube, “Doisberto project“.
Guardando i miei video sarete trasportati nel quotidiano di un viaggiatore incallito, poi Facebook, nella mia pagina Clowndoisberto:
Instagram ovviamente che sto ancora imparando a usare: Clowndoisberto

Psicologa e Viaggiatrice. Giro il Mondo e studio la personalità dei viaggiatori! Ho visitato più di 75 paesi molti dei quali da sola. Per me il viaggio è uno strumento di crescita personale. Ho creato questo sito per tutti quelli che amano viaggiare da soli o che vorrebbero iniziare a farlo. Ho pubblicato: Il Bello di Viaggiare da Soli: guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi edito Feltrinelli.

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