Trentino – Sicilia in bicicletta!

Francesca Di Pietro Pubblicato il

Davide Laganà, 24 anni, un mese di tempo per raggiungere la Sicilia partendo dal Trentino come? In bicicletta! racconta il suo viaggio sul tumblr Trentino Sicilia

1. Prima di partire per la Sicilia in Bici avevi mai viaggiato in biciciletta?

Si in Sicilia con i miei amici, abbiamo fatto diversi piccoli viaggi vicino casa, ma partire da solo per così tanta strada è completamente diverso.

2. C’è stato qualcuno o qualcosa che ti ha ispirato? come hai deciso?

E’ stato un caso, stavo lavorando in Trentino, avevo li la mia bicicletta e un mese di tempo prima di iniziare a lavorare, così ho deciso di scendere verso casa in un modo nuovo: pedalando!

Tutto quello che ha nello zaino
Tutto quello che ha nello zaino

3. Hai un itinerario preciso, compreso di tempistiche o ti lasci trasportare?

All’inizio pensavo di attraversare l’Italia poi mi è venuto in mente di scendere attraversando le isole. Sono arrivato a Nizza e da li mi sono imbarcato per la Corsica, l’ho attraversata tutta, poi con una nave sono arrivato in Sardegna ed infine in Sicilia.

4. Che approccio hai a questo viaggio, più introspettivo e solitario o sociale nel quale cerchi di viver con la gente del posto?

Direi entrambi, quando pedalo è il momento più introspettivo, soprattutto il rapporto con la fatica, poi appena mi fermo mi immergo nella gente. Anche se quasi mai ho chiesto ospitalità, ho sempre dormito con il mio sacco a pelo sotto le stelle, mi da una sensazione di estrema libertà.

Sant Antioco

5. Quali sono i vantaggi di viaggiare in bici?

Ti godi l’ambiente a pieno, la velocità della pedalata ti consente ti apprezzare tutti i dettagli. Il tuo corpo è sempre attivo, diventa un soggetto reale del viaggio,” lo senti ” e d devi regolare i tuoi limiti. I pensieri volano più forte delle gambe, in una sola giornata puoi cambiare più volte stato d’animo, hai tempo per pensare in profondità a cose che spesso ci passano sotto gamba.

6. Quali sono i limiti?

Direi che viaggiare in bici è troppo sensibile alle condizioni climatiche. Spesso sei costretto a stravolgere il tuo itinerario perché il tempo ti blocca

7. Per il momento cosa ti ha sorpreso di più?

L’atteggiamento delle persone che ho incontrato, sono curiose, ma non hanno il coraggio di chiederti niente. Le vedi li ferme sul ciglio della strada che parlano con i loro compari di te, ma nessuno si avvicina mai. E’ come se avessero pudore.

Altra cosa che mi ha sorpreso: l’intensità dei colori della Sardegna e la perdita della cognizione del tempo.

In viaggio in bici non ti rendi mai conto del tempo che scorre, era una dimensione totalmente nuova per me, mi è piaciuta molto.

alghero bosa

8. A chi consiglieresti un’esperienza del genere?

A chiunque voglia stupirsi di se stesso, abbia voglia di staccare la spina e prendersi un periodo solo per se.

9. Quanto ti dovrebbe costare tutta l’Italia in bici?

Tra i 15 e 20 euro al giorno.

10.La cosa indispensabile quando si viaggia in bici?

L’acqua! e un kit di riparazione per i primi interventi, senza quello è davvero pericoloso viaggiare da soli. A volte ti trovi in zone molto isolate e devi avere la possibilità di riparare la bici e raggiungere un centro abitato.

Argentiera - Capo Caccia
Argentiera – Capo Caccia

 

Psicologa e Viaggiatrice. Giro il Mondo e studio la personalità dei viaggiatori! Ho visitato più di 75 paesi molti dei quali da sola. Per me il viaggio è uno strumento di crescita personale. Ho creato questo sito per tutti quelli che amano viaggiare da soli o che vorrebbero iniziare a farlo. Ho pubblicato: Il Bello di Viaggiare da Soli: guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi edito Feltrinelli.

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