Roberto in visita al monastero sul Monte Athos in Grecia

Francesca Di Pietro Pubblicato il

Ciao mi chiamo Roberto ho 29 anni sono nato a Brescia, sono originario della Calabria e vivo a Malta insieme a mia moglie e hai miei due cani.

1. Cosa ti ha spinto a voler andare sul Monte Athos uno dei luoghi più sacri del mondo?

Le motivazioni che mi hanno spinto ad andare sul Monte Athos sono state molteplici ma principalmente sono:
Due anni fa siamo andati in viaggio di nozze nella penisola calcidica e abbiamo fatto un escursione per vedere dalla barca il monte Athos e da lì mi si è aperto un mondo,ho letto libri e mi sono documentato.
Un altra motivazione importante è stata anche la voglia di scoprire le mie origini perché i miei antenati erano greci è ortodossi.
Una spinta importante è stato anche la voglia intraprendere un viaggio da solo, solo con uno zaino e le mie gambe per camminare.
Non sono credente ma anche la parte spirituale è stata molto importante, la voglia di toccare e vivere di persona un mondo e una religione per me sconosciuta.
La voglia di staccare dopo un periodo diciamo di down e di non pensare a nulla e concentrarmi solo su quello che cercavo sul Monte Athos.

2. Come si organizza un viaggio sul Monte Athos?

Organizzare un viaggio sul monte Athos al primo impatto sembra difficile ma alla fine se ti informi bene non è cosi difficile.
Per prima cosa bisogna documentarsi al meglio, poi si decidono le date, una volte decise le date bisogna mettersi in contatto con il patriarcato ortodosso ad Istanbul inviando i documenti con le date in cui si vuole entrare, poi si aspetta la risposta (una decina di giorni) una volta avuta la risposta se è positiva si può prenotare il volo per Salonicco e gli alberghi per le notti in cui non si nel monte Athos poi si  possono contattare i monasteri nei quali si vuole pernottare, anche in questo caso si contatta il monastero  via e-mail e si aspetta la risposta che arriva in due o tre giorni, questo è quanto.
Una volta arrivato a Salonicco ho intrapreso un viaggio infinito in autobus fino ad Oruanopoli, da lì la mattina dopo sono andato a ritirare il visto il “diamonitirioon” con questo permesso ho preso il traghetto ed è iniziato il mio viaggio.

3. Come è strutturato il complesso e come si arriva al monastero?

Il monte Athos principalmente è strutturato da 20 monasteri ortodossi di vari nazionalita dai monasteri greci a quelli russi o bulgari e via dicendo.
All’intero del monte Athos non ci sono strade vere e proprie sono più che altro mulattiere quindi o ci si muove a piedi, o con le jeep guidate dai monaci o prendendo il traghetto.
Per arrivare all’interno del monte si può solo con il traghetto,o da Oruanopoli o da Ierissos.

4. Ci racconti la vita con i monaci?

La vita con i monaci è un esperienza fantastica ho mangiato con loro, ho lavorato con loro e mi sono anche confrontato con loro  ma sotto certi punti di vista e stata anche faticosa perché molti non parlano in inglese (solo i più giovani ma non ci sono molti giovani monaci) non è stato facile confrontarmi con loro anche per il fatto di non essere ortodosso, ma non è stato mai un grande problema.

5. Quanto è stato duro seguire le loro regole?

Sinceramente non è stato difficilissimo adattarsi alle loro regole, è stato solo un po’ faticoso alzarsi presto e gli orari dei pranzi e delle cene un po’ sfasati.

6. Cosa ti brucia dentro mentre sei lì?

È difficile spiegare cosa ti brucia dentro ma ci provo, l’emozioni e la sensazioni che si provano sono fortissime, personalmente mi ha bruciato dentro la sensazione di essere in un mondo totalmente diverso, l’atmosfera di sacralità la si tocca con mano, entrare in questi monasteri ti regala un qualcosa di unico anche a chi come me ne non è credente.
Rimani affascinato dalla forza della fede, conosci persone di tutto il mondo venute apposta per pregare e passare qualche giorno nei monasteri.
Ti brucia la sensazione di arricchire il tuo bagaglio personale e ti brucia anche quello che il monte Athos ti lascia una volta uscito, in qualche modo ti senti vicino alle persone che hai incontrato.
Se devo essere sincero dentro di me bruciava e brucia ancora oggi il fatto di in qualche modo “invidiare” le persone che ho incontrato per la loro immensa fede, provo per loro un profondo rispetto e molta stima.

7. Hai avuto modo di scrivere i tuoi pensieri o di fermare il tempo in qualche modo?

Il mondo al di fuori corre con i cellulari i pc le macchine e i social, mentre noi siamo qua chi a pregare chi ha pensare, alla ricerca di qualcosa che qualcuno troverà.
Questo è uno dei pensieri che ho scritto mentre ero li.
Era il tramonto ed ero seduto vicino al mare nel piccolo porto del Monastero di San Dioniso intorno a me vedevo i monaci camminare e li ho fermato il tempo è un ricordo che porterò per tutta la vita.

8. Quale è la cosa più bella che questo luogo ti ha lasciato?

La cosa più bella che mi ha lasciato il Monte Athos :
Una grande forza che non pensavo di avere e l’aver vissuto e toccato con mano un qualcosa di immenso e la gioia con cui sono uscito da questo posto meraviglioso.
E anche la condivisione e il confronto con gli altri pellegrini ti lascia un qualcosa dentro difficile da spiegare, ma Athos ti regala una visione diversa della vita..o almeno con me è stato così.

9. Cosa consiglieresti a chi (putroppo solo uomini) ci vuole andare?

Consiglio di avere una mente aperta e di non essere troppo prevenuti e anche schizzinosi perché diciamo che non tutti i monasteri sono puliti e diciamo anche gentili verso il non ortodosso.
Consiglio di arrivare con la mente libera e con la curiosità, e consiglio di godersi anche la bellezza del Monte Athos del suo mare della sua natura e dei suoi Magnifici e imponenti monasteri.

10. Secondo te si può apprezzare nel profondo anche se non si è Cristiani o comunque credenti?

Io non sono Cristiano e non sono crededente, ma ho apprezzato questo posto unico, perché è un mondo completamente diverso dal nostro.
Penso che chi parte per il monte Athos ha la voglia e la fame di trovare qualcosa che non sta per forza nella fede in Dio o nella religione..
Io tornerò nel Monte Athos perché ho ancora 17 monasteri da visitare ed arrivare sulla vetta del monte Athos

Psicologa e Viaggiatrice. Giro il Mondo e studio la personalità dei viaggiatori! Ho visitato più di 75 paesi molti dei quali da sola. Per me il viaggio è uno strumento di crescita personale. Ho creato questo sito per tutti quelli che amano viaggiare da soli o che vorrebbero iniziare a farlo. Ho pubblicato: Il Bello di Viaggiare da Soli: guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi edito Feltrinelli.

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