Loredana a 50 anni fa il giro del mondo da sola sulle orme di Ida Pfeiffer
Loredana, 53 anni, insegna italiano e latino nei licei e a 50 anni ha fatto il giro del mondo in solitaria. Da questo bellissimo viaggio è nato un libro: Il coraggio della felicità: Il mio giro del mondo in solitaria sulle orme di Ida Pfeiffer
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Come mai a 50 anni hai deciso di fare il giro del mondo?
La decisione di intraprendere un giro del mondo in solitaria parte da lontano, da un vuoto interiore e dal desiderio di colmarlo.
Ad un certo punto della mia vita mi sono trovata a dover affrontare cambiamenti radicali con annessi problemi che mi sembravano irrisolvibili. Allora ho deciso che dovevo fermarmi, prendere del tempo solo per me e fare qualcosa per me stessa.
Viaggiare mi è sempre piaciuto ed anche viaggiare da sola, un giro completo del mondo mi avrebbe portato a stare da sola familiarizzando con me stessa mentre esploravo il mondo circostante.
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Ida Pfeiffer la donna che ti ha ispirato ci racconti perché?
Fu proprio mentre cercavo di capire cosa potevo fare per sistemare la mia vita che mi imbattei nella storia di questa donna straordinaria che, per la prima volta in assoluto, aveva fatto il giro del mondo da sola, fu allora che capii che era quello che volevo e che dovevo fare.
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Quale è stato il tuo itinerario?
Il mio viaggio è stato un giro completo del mondo partendo da casa e tornando a casa andando verso ovest, sopra e sotto l’equatore. I Paesi che ho toccato sono stati: Inghilterra, Austria, Brasile, Argentina, Cile, Isola di Pasqua, Polinesia, Nuova Zelanda, Hong Kong, Singapore, Sri Lanka, India, Oman, Dubai, Iran, Armenia, Georgia, Turchia, Grecia.
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A 50 anni si può ancora imparare qualcosa su se stessi viaggiando da sole?
A qualunque età si può imparare qualcosa su sé stessi, ma un viaggio in solitaria a 50 anni dà più consapevolezza di sé rispetto ad uno fatto a 20.
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Secondo te quali sono le differenze principali facendo un’esperienza del genere alla tua età rispetto a farlo a 20-30 anni?
A venti anni ti senti padrone del mondo, ti senti forte e invincibile e sogni sul tuo futuro.
A cinquant’anni fai i conti con la vita che ti sei costruito e ti chiedi dove siano finiti i tuoi sogni.
Questa è la differenza fondamentale. A cinquant’ anni sei ormai sicura di non essere immortale e riesci a cogliere ogni attimo da una esperienza di questo tipo, sapendo che il tuo tempo è limitato.
L’adrenalina di un viaggio in solitaria a cinquant’anni, sapendo che a casa hai responsabilità a cui comunque devi dare conto, è maggiore rispetto allo stesso viaggio fatto a vent’ anni quando sei responsabile solo della tua vita, e ti aiuta a districare matasse interiori di pensieri sempre ingarbugliati.
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Che tipo di persone hai incontrato? Come interagivano con te?
Non so se sia stata particolarmente fortunata, ma in giro per il mondo sono stata sempre accolta bene dalle persone che incontravo.
Prima di entrare in una nazione, cercavo contatti con expat italiani che, dove ho trovato, mi sono stati di grande aiuto nella pianificazione e nella gestione delle cose pratiche, mentre la gente del posto è stata sempre accogliente, e curiosa. Ho capito che gli italiani nel mondo sono amati perché tutti hanno voluto chiacchierare con me per conoscere i nostri modi di vivere mentre io imparavo i loro.
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Quale è il paese che ti è più entrato nel cuore e perché?
A distanza di tre anni, posso dire con assoluta certezza che ogni luogo che ho visitato mi è rimasto nel cuore, ogni persona mi ha lasciato qualcosa di importante.
Se devo fare una scelta, dico l’India, che è un Paese che quando entri o lo ami o lo odi, io lo ho amato immediatamente e credo che questo amore sarà per sempre. Il motivo per cui si ama l’India non è facilmente spiegabile a chi non ci sia stato: è un luogo dove convivono le cose più splendide e quelle più orribili, l’amore per l’India è un colpo di fulmine e come tale non segue le leggi della razionalità.
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Hai scritto un libro su questa esperienza di cosa parla esattamente?
L’idea di scrivere un libro sulla mia esperienza era in programma sin da quando ero in viaggio.
Si è concretizzata nel 2019, quando ho pubblicato IL CORAGGIO DELLA FELICITA’.
Il libro è bipartito: racconto su due binari paralleli il viaggio di Ida Pfeiffer e il mio, due secoli dopo dal suo.
Ho voluto cimentarmi nella scrittura di una letteratura di viaggio, includendo non solo il racconto degli spostamenti e le descrizioni dei luoghi visitati, ma il percorso interiore che mi ha portato a fare un giro del mondo in solitaria, e le trasformazioni che questo ha comportato al mio essere più profondo.