Kerala: Il Parco Nazionale del Periyar e le piantagioni di tè – India
Uno dei motivi per cui si sceglie di attraversare lo stato del Kerala in India è per godere dell’aria fresca delle sue colline ed inebriarsi dei profumi delle spezie e del tè.
La maggior parte delle spezie che vengono coltivate ed esportate in India provengono dal Kerala, è in fondo per questo che proprio in questa zona è nata la medicina ayurvedica che cura ogni malattia solamente con piante officinali.
Visitare un giardino delle spezie è più facile di quanto si pensi. Spostandosi dalla costa verso la zona di Thekkady si troveranno giardini di spezie continuamente. Solitamente si può fare un tour con una guida lasciando solo un’offerta, è davvero un’esperienza molto interessante perché si imparano a vedere le spezie che mangiamo inserite nel loro contesto naturale e in molti casi viene spiegato come riconoscere una spezia di buona qualità da una mediocre. Come dicevo molte di queste piante vengono usate per i prodotti ayurvedici, quindi è possibile in alcuni casi comprare direttamente dai produttori dei prodotti basici, magari di bellezza o integratori alimentari (ricordo che per la prescrizione delle medicine ayurvediche vere e proprie serve un medico).
Il tè in Kerala cresce ad un’altitudine che oscilla tra gli 800 e 1600 mt, perché ha bisogno di aria limpida e fresca. Durante gli spostamenti nella parte interna del paese vedrete tantissime colline ricoperte da piante di tè che formano disegni geometrici simili ad un labirinto. Se le attraversate in periodi di raccolta avrete l’occasione di incontrare gruppi di donne che portano un grande cesto sulle spalle agganciato alla fronte, purtroppo è un ennesimo caso di sfruttamento del lavoro femminile infatti queste donne raccolgono tè dalle 5 del mattino alle 15.30 per soli 6€ al giorno, durante il vostro viaggio in India vi capiterà più volte di arrabbiarvi per situazioni del genere. Il mio consiglio è di viaggiare in maniera responsabile, ossia pagando il giusto gli operatori, magari un eventuale autista, dare sempre mance e scegliere strutture sostenibili ed etiche.
Per godere a pieno della vista delle piantagioni di tè basta farsi lasciare su qualche collina dal vostro autista se viaggiate in auto o se vi spostate in bus è meglio fare una passeggiata nei giorni successivi con un mezzo privato. Le piantagioni sono aperte, se vi interessa solo visitarle e fotografarle basta camminare al loro interno, cercando sempre di essere rispettosi nei confronti dei lavoratori, se invece volte fare delle degustazioni o comprare del tè ci sono dei laboratori che lo fanno. Per quanto lo spettacolo visivo sia bellissimo, il tè che si coltiva in queste zona non è pregiato, si tratta di English Breakfast o Earl Gray, in molti casi della Lipton o di altre multinazionali, quindi io personalmente consiglio di soffermarsi solo sulla bellezza estetica delle piantagioni.
Visitare il Periyar Tiger Reserve
Il Parco Nazionale del Periyar è uno dei più grandi ed importanti dello stato del Kerala, si trova in una posizione di confine con il Tamil Nadu ben nascosto tra valli e montagne del Western Ghat. È diventato parco protetto nel 1982, ha una grandezza di più di 700 chilometri quadrati, è famoso perché è uno dei pochi posti al mondo dove esiste ancora la famosa tigre del bengala, ce ne sono circa 50 esemplari e ovviamente non è per nulla facile avvistarla. Al suo interno vivono 35 specie di mammiferi tra cui i bellissimi elefanti indiani, 45 specie di rettili e 266 specie di uccelli. Un susseguirsi di foreste tropicali e boschi di eucalipto, basti pensare che si possono ammirare ben 140 specie di orchidee. Il Parco Nazionale di Periyar è bagnato da due grandi fiumi e numerosi corsi d’acqua più piccoli, mentre al centro esatto della riserva si trova un grande lago di origine artificiale, costruito oltre un secolo fa. Il modo migliore per esplorarlo dipende molto dalla stagione. Vi consiglio di evitare la stagione delle piogge di ottobre/novembre perché il terreno si copre di spiacevoli sanguisughe e fango. Uno dei modi migliori per vivere a pieno questo parco è fare un trekking a piedi, specialmente quelli in montagna in cui si può godere di una vista meravigliosa. Si fanno sempre con ranger armato e non si attraversano zone in cui ci possono essere le tigri. Ovviamente ci sono molti tipi di safari in jeep, sia diurni che notturni, l’opzione notturna o meglio la mattina prestissimo è la migliore per cercare di avvistare le tigri, ma ricordatevi sempre che è immensamente difficile. Ci sono tantissimi altri animali molto interessanti come gli elefanti i leopardi, i cervi e i bufali neri. Un’altro modo molto particolare e piuttosto economico per godersi il parco e visitarlo in barca, il parco è attraversato da enormi fiumi facilmente navigabili con imbarcazioni pubbliche. In questo modo avrete la possibilità di avvistare con facilità bellissimi uccelli e molti animali che vanno a dissetarsi sulle sponde. È una bellissima passeggiata che dura circa due ore e ci sono molte partenze durante la giornata, basterà chiedere al vostro hotel.
Dove dormire a Thekkady
Io ho alloggiato allo Spice Village del gruppo CGH (che adoro), si trova proprio nel centro di Thekkady, ma non so come abbiano fatto, si ha la sensazione di essere isolati nella natura. La proprietà è molto vasta, completamente immersa in un giardino di spezie, ogni pianta ha la sua targhetta che indica il tipo di esemplare. Se come me siete interessati alle piante, potete chiedere un giro gratuito della proprietà dove una guida vi spiegherà tutte le proprietà delle piante che incontrerete. Il lodge ha anche un centro ayurvedico, una shala di yoga dove ogni mattina alle 7 si pratica hatha yoga, una bellissima piscina e due ristoranti.
Come tutti i lodge del gruppo CGH c’è sempre una grandissima attenzione all’ambiente e alla sostenibilità. Vi consiglio di dedicare un paio di ore ad un tour completo della struttura dove vi spiegheranno in che modo lavorano perché, almeno per me, oggi come oggi questo approccio influenza molto le mie scelte di viaggio.
In ogni struttura del gruppo la plastica è bannata, l’acqua potabile viene attinta da un pozzo interno, purificata con le loro macchine ed imbottigliata in vetro. Ogni due giorni le bottiglie che si trovano nelle camere, se non vengono consumate, vengono cambiate, per garantire sempre acqua fresca. Ovviamente l’acqua è gratis ed è possibile richiederne sempre di nuova quando necessario.
Ogni struttura ha un impianto fotovoltaico interno per rendere indipendente a livello energetico la proprietà, ci sono molte batterie nelle quali accumulare l’energia nei periodi in cui non la si consuma tutta e in alta stagione a volte si attinge anche all’elettricità statale.
La carta che viene utilizzata in hotel, ad esempio per le fatture o la stampa dei documenti, è tutta riciclata, ma al cosa divertente è che si ricicla in loco e se volete potete vedere come avviene il processo di riciclaggio della carta e magari imparare a farla voi stessi, un po’ come alle elementari!
C’è un bellissimo orto biologico dove vengono coltivate la maggior parte delle verdure che si utilizzano al ristorante.Tutto il cibo di scarto del ristorante più le foglie secche vengono usate per il compostaggio che concima l’orto biologico dove vengono coltivate le verdure che si usano a tavola. Nulla è lasciato al caso nelle strutture CGH, in ogni momento si sceglie di rendere il soggiorno davvero indimenticabile proteggendo e prendendosi cura della natura.