Daniela: lascia tutto vive in camper con il suo cane senza meta

Francesca Di Pietro Pubblicato il

Daniela, affetta da sindrome “Wanderlust”, camperista sfegatata, amante della vita e di ogni piccola espressione d’amore, della solitudine tanto quanto della buona compagnia e della condivisione, della natura e degli animali, in particolare del mio cucciolo a 4 zampe. Potete seguirla su FB: https://www.facebook.com/daniela.campermania/ e sul blog:  http://www.mollotuttoevadoavivereincamper.com/

1.Come mai hai deciso di lasciare tutto e viere in camper?

Ero camperista da appena 2 anni, ma ogni volta che partivo anche solo per un weekend sentivo che la mia casa mi mancava sempre di meno, ogni volta che tornavo a casa invece, il mio camper mi mancava sempre di più.
Passavo le mie giornate a programmare il mio prossimo viaggio e sentivo che, nonostante avessi la fortuna di poter partire spesso, le mie avventure non erano mai abbastanza.

2. Less is more? Raccontaci il tuo decluttering

Nel 2014 andai a vivere da sola e già in quel trasferimento lasciai a casa di mia madre la metà dei miei vestiti, secondo smaltimento avvenne quando decisi di andare a vivere in camper, e ti assicuro che di ciò che ho portato, ancora quotidianamente faccio ordine e regalo qualcosa che non uso. Facendo questa vita mi sono resa conto ancora di più di quanto consumismo la nostra società è vittima.

3. Per questi ultimi 3 mesi hai girato in Italia, ci racconti come è andata?

Sono rimasta in Italia per motivi logistici, ma il mio sogno era l’estero e soprattutto la Spagna, dunque subito dopo Natale, il 27 dicembre, sono partita per questa nuova avventura.
I 3 mesi in Italia mi sono comunque serviti ad carburare la consapevolezza di iniziare ad essere sempre più lontano da casa e dagli affetti e di vincere così l’ansia da allontanamento.

4. Hai detto che vuoi lavorare qualche settimana e poi continuare a viaggiare, di solito che lavori fai?

Diciamo che con quel poco che mi serve per vivere riesco ad arrangiarmi senza un lavoro fisso, e posso dunque dedicarmi totalmente al mio lavoro no profit, la mia pagina Facebook “Mollo tutto e vado a vivere in camper” nella quale i miei compagni virtuali di viaggio trovano consigli sul mondo del camper e dei viaggi itineranti, tappe di sosta nelle varie città, luoghi di interesse e curiosità culturali dei posti in cui mi reco e loro dicono di emozionarsi e di apprendere grazie ad essa. Prima di settembre ero una ballerina e maestra di ballo, e usavo il mio corpo per trasmettere emozioni e siccome non potrei immaginare la mia vita senza la connessione con altre anime, semplicemente sto imparando ad usare un altro mezzo di comunicazione, la scrittura.

5, Come sta andando ad oggi?

Ad oggi sono ancora convinta della scelta che ho fatto, con le rinunce che richiede il caso, con l’incertezza del domani ma che mi sta facendo sentire veramente viva.
Sento di aver sprecato parte della mia felicità fino ad oggi, ma non rinnego nulla perchè é proprio il mio percorso ad avermi portata dove sono adesso.

6. Come ti sei organizzata per l’inverno?

Fondamentale in camper si sta più che bene, sono dotata di riscaldamento elettrico e a gas per le notti più fredde, ma la scelta di passare l’inverno in Andalusia è stata dettata molto anche per il risparmio energetico.

7. Quali sono i tuoi progetti futuri?

Il bello di vivere in camper é proprio quello di non fare progetti, dunque l’unico dato certo che posso darti ad oggi è che ho deciso di seguire prevalentemente il mio cuore.
Se invece parliamo di sogni, bhe, ovviamente girare almeno tutta l’Europa, con una rotta approssimativa, ma che non ti dico perché già nella mia testa è cambiata 3 volte in 5 mesi.
dav

8. Hai mai paura di vivere in camper?

L’unica paura che ho è di vivere una vita piena di paure. Non posso rimanere fossilizzata in un posto dove forse per sbaglio sono nata, dato che nonostante ami follemente la mia città, purtroppo non mi ci adatto per niente, non posso non andare a vedere cosa c’è la fuori, solo per paura che possa succedermi qualcosa.
La vita è una ed è più breve di quanto spesso si pensi.

9. Come è viaggiare con il tuo cagnolino?

Lui è l’unica cosa che non ho mollato prima di partire, lui è la testimonianza che si può viaggiare con un animale domestico, lui è stata ed è ogni giorno la mia lezione più grande d’amore, lui è il mio compagno di viaggio, viene con me ovunque, anche sulla nostra bici elettrica dentro il suo trasportino, facciamo lunghe passeggiate al tramonto e da poco abbiamo cominciato a fare escursioni in montagna.
Il mio viaggio non sarebbe sicuramente la stessa cosa senza di lui.

Dal 28 Aprile al 1 Maggio

Tre giorni di trekking e yoga con uno dei panorami più belli del mondo

Psicologa e Viaggiatrice. Giro il Mondo e studio la personalità dei viaggiatori! Ho visitato più di 75 paesi molti dei quali da sola. Per me il viaggio è uno strumento di crescita personale. Ho creato questo sito per tutti quelli che amano viaggiare da soli o che vorrebbero iniziare a farlo. Ho pubblicato: Il Bello di Viaggiare da Soli: guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi edito Feltrinelli.

Clicca qui per leggere i commenti