Andrea Caschetto e il giro del mondo negli orfantrofi

Francesca Di Pietro Pubblicato il

Andrea Caschetto è un ragazzo davvero fantastico, che ho già avuto il piacere di intervistare tempo fa, lui da anni si occupa di progetti umanitari e d’aiuto in ogni parte del mondo. Il suo ultimo progetto è il giro del mondo negli orfanotrofi, personalmente lo seguo nella sua pagina facebook Andrea Caschetto e trovo così belle e intense le cose che dice e che fa che gli ho chiesto se gli andava di essere nuovamente intervistato per raccontarci questo progetto. Lui ha un sorriso disarmante, come se fosse una bomba di felicità che esplode qua e là.

  1. Hai lanciato un progetto di giro del mondo negli orfanotrofi, come ti è venuta questa idea?

Ho deciso di iniziare questo progetto perché avevo voglia di fare qualcosa che avrei ricordato per tutta la vita; visto che ho difficoltà di memoria ho pensato di fare un’esperienza che avesse molto impatto sulle mie emozioni e sui miei sentimenti, e posso dire che sono molto contento della mia scelta.

  1. Da ragazzino hai subito un brutto intervento al cervello, la convalescenza è stata lunga e molte persone non ti hanno supportato come avrebbero dovuto, pensi che questo ti abbia aiutato ad avvicinarti ai meno fortunati?

Si in effetti dopo l’operazione al cervello, molte persone mi hanno emarginato e non mi hanno aiuato, ma non credo sia stato questo che mi ha avvicinato ai meno fortunati, perchè ero così anche da bambino, prima dell’incidente, volevo sempre aiutare gli altri, salvare gli animali in difficoltà, credo più che altro che sia stato un dono fattomi dalla mia famiglia, mi hanno insegnato il piacere di aiutare gli altri. L’operazione al cervello mi è servita per prendere confidenza con le persone che hanno grandi problemi.

Andrea, hai un tumore nel cervello.Quando sentì quella frase, non ebbi paura. Forse perché avevo solo 15 anni, forse…

Posted by Andrea Caschetto on Domenica 1 novembre 2015

  1. Come sono gli orfanotrofi in giro per il mondo, cosa fai quando sei lì?

Sono stato negli orfanotrofi di tutto il mondo, qunado sono lì faccio attività pedagogica e gioco con i bambini, facciamo attività in campo  musicale, sportivo artistico oppure semplicemente dei giochi come quelli che facevo io da piccolo. Dipende anche dal tipo d’orfanotrofio, se vedo che hanno delle basi scolastiche buone, dedico più tempo al gioco, se invece vedo che la struttura non è adeguata e non gli insegnano molto allora facciamo più degli esercizi per attivare le varie parti celebrali.

  1. Secondo te cosa è la cosa che manca di più a questi bimbi?

La cosa che manca di più a questi bimbi è l’affetto, la voglia di essere abbracciati, coccolati. Quando ci abbracciano ci sentiamo felici, pensa cosa deve significare per dei bambini non essere mai stati abbracciati, a volte il mio è il primo abbraccio per loro.

 

 

  1. Cosa ti ha dato di nuovo questa esperienza?

Questa esperienza mi ha dato una visione più ampia per quanto riguarda gli orfanotrofi e le onlus, putroppo ho constatato personalmente che non sono poi tutte a scopo benefico, perché c’è un mangia mangia sotto allucinante. Forse questo mi ha fatto credere ancora di più nel progetto che sto portando avanti, ossia il mio libro sul giro del mondo negli orfanotrofi, dal quale non guadegnerò niente. E tu mi dirai “ma come hai invesito il tuo tempo, hai fatto un viaggio con un tuo budget personale di 4.000€, sei chiuso in una stanza tutti i giorni a scrivere e non vuoi guadagnarci niente?” E sai quale è la risposta? “io ci guadagno un sacco, non è il bene materiale che cerco, è proprio il piacere di fare qualcosa a scopo benefico.”

  1. Come potrebbe fare un’altra persona ad iniziare un percorso di volontariato in Africa, ci sono organizzazioni che consigli?

Secondo me il modo migliore è fare come ho fatto io, partire, arrivare in loco, informarsi e fare volontariato. In internet si trovano un sacco di onlus che se ne approfittano e vogliono solo fare margine, magari trovi un annuncio “fare due settimane di volontariato 3000€”, quindi meglio partire autonomamente.

Le onlus che posso consigliare e di cui mi sono fidato parecchio sono: African Mission Cooperazione e Sviluppo che si trova in Uganda, Il sorriso dei miei bimbi a Rio de Janeiro ( di cui ho già parlato in questo post dato che sono andata a trovarli), Busajo Onlus in Etiopia, Icio Onlus.

  1. In che modo possiamo aiutarti a portare sorrisi a questi bambini??

Ci sono due strade per supportarmi in questo progetto: o far conoscere quello che faccio, attraverso interviste come fai tu o condividendo la mia pagina facebook, oppure fare una donazione tramite codice iban che è sulla mia pagina ossia [IT 76 Z 0200832974001345226100] . Attraverso le donazioni ricevute fin ora ho potuto comprare materiale per i bambini Quello che vorrei fare per il futuro, proprio con la Icio Onls è poter realizzare un pozzo d’acqua,

Andrea Caschetto_

Psicologa e Viaggiatrice. Giro il Mondo e studio la personalità dei viaggiatori! Ho visitato più di 75 paesi molti dei quali da sola. Per me il viaggio è uno strumento di crescita personale. Ho creato questo sito per tutti quelli che amano viaggiare da soli o che vorrebbero iniziare a farlo. Ho pubblicato: Il Bello di Viaggiare da Soli: guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi edito Feltrinelli.

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